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Agevolazioni Fiscali per Stranieri Residenti in Italia

Per sostenere lo sviluppo economico, scientifico e culturale dell’Italia, il sistema fiscale italiano prevede numerose agevolazioni per chi trasferisce la propria residenza in Italia per lavorarci o viverci. Alcune misure sono in vigore da diversi anni, altre sono di recente emanazione. Tutte hanno uno scopo comune: attrarre risorse umane in Italia.

La Legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016, n. 232) ha potenziato l’efficacia dei regimi esistenti e introdotto nuove misure di favore, al fine di disporre di un insieme diversificato di incentivi. Con l’obiettivo di favorire gli investimenti e i consumi l’Italia ha introdotto incentivi anche per chi si trasferisce in Italia indipendentemente dallo svolgimento di una specifica attività lavorativa.

Il sistema fiscale italiano è tra i più complessi d’Europa, e comprende una varietà di imposte e contributi gestiti sia a livello statale che locale. Il sistema si basa, per riassumere, su una combinazione di imposte dirette e indirette, con l’obiettivo di finanziare le spese pubbliche, ridistribuire la ricchezza e sostenere il funzionamento dello Stato.

Imposte Dirette e Indirette

  1. Imposte Dirette: Colpiscono direttamente il reddito e il patrimonio delle persone fisiche e giuridiche. Le imprese sono soggette all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), applicata ai redditi delle società di capitali e degli enti commerciali residenti in Italia. L’IRES ha un’aliquota proporzionale del 24%.
  2. Imposte Indirette: Colpiscono invece i consumi e le transazioni. L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), all’estero spesso conosciuta come VAT, si applica alla vendita di beni e servizi.
  3. Il sistema di previdenza sociale prevede il pagamento di contributi obbligatori per finanziare pensioni e prestazioni assistenziali. L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) gestisce generalmente la riscossione dei contributi e l’erogazione delle prestazioni previdenziali, anche se esistono casse previdenziali specifiche per diversi ordini professionali.
  4. L’Agenzia delle Entrate è l’ente principale per la gestione delle imposte e si occupa dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso tributario.

Residenza Fiscale e Dichiarazione dei Redditi

Ora che abbiamo più chiaro il sistema complessivo di tassazione in Italia e tutte le sue dimensioni, passiamo a un altro punto cruciale che uno straniero che decide di fare affari nel Bel Paese deve conoscere: la residenza fiscale.

Con residenza si intende il luogo della dimora abituale, mentre il domicilio è la sede principale degli affari e interessi di un determinato soggetto. Una volta registrati, devono dichiarare tutti i redditi globali, non solo quelli prodotti in Italia.

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Per gli stranieri che trasferiscono la loro residenza in Italia, esistono inoltre agevolazioni fiscali come il regime dei “neo residenti”, che offre un’imposta sostitutiva sui redditi esteri per chi non è stato residente fiscale in Italia nei precedenti nove anni su dieci.

Esistono inoltre accordi bilaterali tra l’Italia e molti altri paesi per evitare la doppia imposizione, stabilendo quale paese ha il diritto di tassare specifici tipi di reddito. Gli stranieri residenti in Italia sono comunque soggetti all’imposta sulle successioni e donazioni per i beni situati sia in Italia che all’estero, mentre i non residenti sono tassati solo sui beni situati in Italia.

I residenti all’estero devono pagare l’IMU sugli immobili situati in Italia e dichiarare tali redditi nella loro dichiarazione dei redditi italiana, assoggettandoli all’IRPEF. I non residenti devono quindi dichiarare i redditi prodotti in Italia e pagare le relative imposte.

La dichiarazione dei redditi permette all’Agenzia delle Entrate di verificare, calcolare e riscuotere tasse, imposte e contributi previdenziali da cittadini e residenti ed è quindi un obbligo fiscale per tutti, compresi gli stranieri.

  1. Il modello 730 include informazioni sui redditi percepiti, come salari e pensioni e consente di dichiarare oneri deducibili e detraibili, come spese mediche, interessi sui mutui, assicurazioni e contributi previdenziali.
  2. Il modello Redditi Persone Fisiche, indicato per chi ha una partita Iva, è composto da diverse sezioni che permettono di dichiarare tutte le tipologie di reddito percepito durante l’anno fiscale, comprese le detrazioni e le deduzioni a cui si ha diritto.

Incentivi e Agevolazioni Fiscali

Negli ultimi anni, i vari governi hanno introdotto diverse iniziative legislative per attrarre investitori e lavoratori stranieri, che offrono benefici fiscali e amministrativi per coloro che decidono di trasferirsi e fare affari in Italia.

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  • Visto per investitori stranieri: Questo visto semplifica l’ingresso in Italia per chi investe significative somme in titoli di stato, società, start-up innovative o progetti filantropici.
  • Benefici fiscali per lavoratori impatriati: Questi incentivi fiscali sono destinati a ex-lavoratori italiani e stranieri qualificati che si trasferiscono in Italia. Prevedono una tassazione ridotta del 30% del reddito imponibile per 5 anni, che può scendere al 10% se la residenza è stabilita nel Sud Italia. L’agevolazione può essere estesa per altri 5 anni in determinate condizioni.
  • Visto con residenza elettiva: Questo visto è rivolto agli stranieri che vogliono risiedere in Italia che non sta lavorando. Richiede l’acquisto o l’affitto di una casa, un reddito annuo di almeno €32.000 e un patrimonio finanziario stabile non derivato da attività di tipo lavorativo. Potrebbe comportare obblighi fiscali in Italia se si soggiorna per più di 183 giorni l’anno.

Regime Speciale per Lavoratori Impatriati (Art. 5 del D.Lgs. 209/2023)

È un regime di tassazione agevolata temporaneo, riconosciuto ai lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia a partire dal periodo d'imposta 2024 (articolo 5 del decreto legislativo n. 209/2023).

Possono accedere al nuovo regime, a norma dell'art. 5 co. 1 lett. b) del D Lgs. 209/2023 dispone che possono accedere all'agevolazione i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione come definiti dal D Lgs. 28.6.2012 n. 108 e dal D Lgs. 6.11.2007, n. i lavoratori sono in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione indicati dai decreti legislativi n. 108/2012 e n. i lavoratori sono in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione indicati dal decreto legislativo n. 108/2012 e dal decreto legislativo n.

Il regime per i lavoratori impatriati si applica a partire dal periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza fiscale in Italia e nei quattro periodi d'imposta successivi.

Nel caso di soggetti che trasferiscono la propria residenza anagrafica nell'anno 2024, il regime agevolato per i lavoratori impatriati si applica per ulteriori tre periodi di imposta nel caso in cui il contribuente è divenuto proprietario di un'unità immobiliare di tipo residenziale adibita ad abitazione principale in Italia.

Il nuovo regime per i lavoratori impatriati è compatibile con gli altri regimi di favore previsti per i lavoratori che trasferiscono la residenza fiscale in Italia. Pertanto, nello stesso periodo d’imposta, è possibile fruire contemporaneamente di diversi regimi agevolativi, purché siano rispettati tutti i requisiti previsti dalle relative disposizioni.

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La legge prevede un ulteriore trattamento di favore in caso di lavoratori con figli minorenni.

L'abbattimento dell'imponibile, in forza delle nuove disposizioni agevolative, è pari al 50%, in luogo della misura del 70% prevista dall'art. 16 del DLgs. 147/2015.

Nel nuovo regime sono agevolate le seguenti tipologie di reddito (art. 5 co. 1 del D Lgs. 209/2023):

  • redditi di lavoro dipendente;
  • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • redditi di lavoro autonomo derivanti dall'esercizio di arti e professioni.

Non è invece stata riproposta l'agevolazione "rafforzata" che l'art. 16 del D Lgs. 147/2015 ante DL 34/2019 recava al co. 1 lett. c).

In merito ai redditi di lavoro autonomo, la specificazione per cui sono agevolati i soli "redditi di lavoro autonomo derivanti dall'esercizio di arti e professioni" esclude dal beneficio i redditi di lavoro autonomo non aventi natura professionale (es. redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente).

Flat Tax per Nuovi Residenti HNWI (High Net Worth Individuals)

La flat tax è il pilastro del regime speciale per i nuovi residenti HNWI (High Net Worth Individuals). Indipendentemente dall’ammontare del reddito estero, il nuovo residente può scegliere di pagare un’imposta forfettaria annuale di 100.000 Euro e un importo di 25.000 Euro per ogni membro della famiglia qualora intendesse optare per il regime di vantaggio.

Per i famigliari l’opzione non è obbligatoria ma dovrà essere fatta una specifica valutazione di convenienza.

The flat tax is the pillar of the special tax regime for High Net Worth Individuals (HNWIs). Irrespective of how much foreign income they have, new residents can opt to pay an annual flat EUR 100,000 tax plus EUR 25,000 for each family member.

For family members, election is not obligatory but should be carefully evaluated to make sure it is worthwhile.

Flat Tax per Pensionati che Trasferiscono la Residenza Fiscale in Italia

A seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio 2024 e del D.Lgs. n. 209 del 27 dicembre 2023 (recante disposizioni per l’attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale), non risulta modificato il regime di Flat Tax al 7% per i pensionati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, così come emergenti dall’ampliamento disposto con il Decreto Crescita 2019 del regime fiscale già previsto dall’art. 24-ter del TUIR (così come introdotto dalla Legge di Bilancio 2019), che ha previsto un innalzamento del periodo della loro fruizione dai 5 anni d’imposta, precedentemente previsti, agli attuali 10 anni.

L’art. 24-ter del TUIR disciplina la Flat Tax pensionati, italiani o stranieri, che percepiscono redditi da pensione estera.

Condizione preliminare per fruire della Flat Tax pensionati è quella per cui i pensionati non devono essere risultati fiscalmente residenti in Italia per almeno 5 anni d’imposta precedenti a quello in cui viene esercitata l’opzione per il regime in questione.

Sempre con riferimento alla residenza fiscale, è necessario che il pensionato si trasferisca a partire da Paesi esteri con i quali l’Italia ha in essere accordi per la cooperazione amministrativa in materia fiscale.

Quanto, invece, alla destinazione del trasferimento, il pensionato in Italia deve divenire residente in uno dei Comuni, con popolazione non eccedente le 20.000 unità, appartenenti alle seguenti Regioni del Sud Italia, quali: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Altresì, oppure colpiti dagli eventi sismici dell’anno 2016 (appartenenti alle liste stilate con D.L. 17 ottobre 2016, n. 189) oppure del 6 aprile 2009.

La Flat Tax pensionati riguarda, oltre che i redditi da pensione percepiti dai pensionati, anche i redditi di qualunque categoria, percepiti da fonte estera o prodotti all’estero.

Detti redditi, quindi, in luogo dell’applicazione della normale IRPEF, possono scontare la Flat Tax pensionati, consistente in una imposta sostitutiva, calcolata in maniera forfettaria con un’aliquota del 7%, con riferimento a tutti i periodi d’imposta in cui rimane valida l’opzione per il regime di favore in questione.

Il pensionato che rispetti i requisiti sopra indicati, può accedere al regime di Flat Tax al 7% semplicemente indicandone l’opzione della dichiarazione dei redditi per l’anno in cui ha effettuato il trasferimento della residenza in Italia.

L’opzione per la Flat Tax pensionati comporta del il pensionato deve anche indicare nella dichiarazione fiscale la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima del suo rientro in Italia.

L’indicazione della giurisdizione o delle giurisdizioni estere di provenienza serve all’Agenzia delle Entrate per interloquire con le Amministrazioni finanziarie dei Paesi esteri d’interesse, attraverso gli strumenti per la cooperazione amministrativa internazionale in materia fiscale, al fine di controllane la veridicità di quanto dichiarato dal pensionato.

Al momento dell’esercizio dell’opzione, oppure anche successivamente, il pensionato può scegliere di assoggettare alla Flat Tax pensionati anche solo alcuni dei redditi prodotti in uno o più Stati o territori esteri.

La Flat Tax pensionati viene versata in un’unica soluzione sotto forma di imposta sostitutiva ad aliquota del 7%, entro lo stesso termine previsto per il pagamento delle imposte sui redditi.

In materia di accertamento, riscossione, contenzioso e sanzioni, per la Flat Tax pensionati valgono le stesse regole previste per le imposte sui redditi.

Con la Risposta ad Interpello n. 559/2020 l’Agenzia delle Entrate si è espressa su un caso di applicazione del regime fiscale in esame, che qui di seguito si ripropone.

Considerata la ratio della normativa in esame, volta ad attrarre nei Comuni, tra l’altro, appartenenti al territorio del Mezzogiorno i soggetti titolari di capitali e risorse finanziarie che possono essere investiti nel nostro Paese, la fruizione del beneficio implica l’effettivo trasferimento della persona fisica in Italia.

L’Agenzia delle Entrate osserva, ancora, che non ha alcun rilievo la nazionalità del soggetto che si trasferisce, in quanto l’accesso al regime è consentito sia a un cittadino straniero sia a un cittadino italiano, purché sia integrato il presupposto della residenza fiscale all’estero per il periodo indicato dalla norma e l’ultima residenza sia stata in un Paese con il quale siano in vigore accordi di cooperazione amministrativa in ambito fiscale.

Tabella Riepilogativa Agevolazioni Fiscali

Agevolazione Beneficiari Condizioni Vantaggi
Regime Lavoratori Impatriati Lavoratori con elevata qualificazione o specializzazione che trasferiscono la residenza in Italia Possesso dei requisiti di elevata qualificazione, trasferimento della residenza fiscale in Italia Tassazione ridotta del reddito imponibile (dal 30% al 50%) per 5 anni, estendibile in determinate condizioni
Flat Tax HNWI Individui con alto patrimonio netto che trasferiscono la residenza in Italia Non essere stati residenti fiscali in Italia per almeno 9 anni negli ultimi 10 Imposta sostitutiva forfettaria di €100.000 all'anno sui redditi prodotti all'estero
Flat Tax Pensionati Pensionati che percepiscono redditi da pensione estera e trasferiscono la residenza in comuni specifici del Sud Italia Non essere stati residenti fiscali in Italia per almeno 5 anni, trasferimento della residenza in comuni con meno di 20.000 abitanti del Sud Italia Imposta sostitutiva del 7% sui redditi prodotti all'estero per 10 anni

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