Guida Turistica di Varsavia: Cosa Vedere nella "Parigi del Nord"
Distrutta quasi completamente durante la Seconda guerra mondiale, Varsavia è risorta con la ricostruzione del centro storico e del Castello Reale. La visita della città può partire dal Rynek, la piazza del Mercato al centro della Stary Miasto (Città Vecchia). Conosciuta come la “Parigi del nord”, è una città di circa 1,8 milioni di abitanti, dinamica, cosmopolita e con molti spazi verdi, ma urbanisticamente ancora caratterizzata dall’architettura dell’epoca socialista.
La Città Vecchia: Un Patrimonio dell'Umanità UNESCO
Dalla piazza del Castello (Plac Zamkowy) partono le vie pedonali che entrano in Città Vecchia, inserita dal 1980 nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La città vecchia di Varsavia è sicuramente la zona più suggestiva della città, tanto da essere stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Le caratteristiche facciate colorate dei palazzi saltano subito all’occhio anche se, come detto prima, non sono quelli originali. Infatti sono stati distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi ricostruiti grazie ai quadri del pittore Bernardo Bellotto, detto Canaletto, che li riprodusse in maniera fedele.
Alle spalle della Piazza del Castello si trova l’antica Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta), probabilmente il simbolo della città di Varsavia. La piazza è una specie di grande quadrilatero, circondato dalle colorate facciate dei palazzi, dove un tempo si svolgeva tutta la vita cittadina: feste, fiere, cerimonie, esecuzioni. Oggi la piazza ha un po’ perso il significato di un tempo, ma non il suo fascino. Passando oltre Cattedrale di S. Giovanni, si arriva alla Piazza del Mercato (Rynek), di forma quadrata, ricostruita fedelmente dopo la guerra. Non ci sono più fiere e mercati ma locali, ristoranti, bar e negozietti che durante la bella stagione invadono di tavolini e sedie il suolo pubblico.
Al centro c’è il Monumento alla Sirena, simbolo della città, che ricorda la leggenda della nascita di Varsavia fondata dai fratelli Wars e Sawa proprio su invito di una sirena. Le Sirenette di Varsavia. La Sirena, che da sempre è sullo stemma della città, solo nel 1622 ha assunto la forma che conosciamo tutti di figura metà donna e metà pesce. In tutta Varsavia s’incontrano Sirene ovunque, in forma tridimensionale oppure dipinte su fondo rosso, con un spada in una mano e uno scudo nell’altra.
Il Barbacane
Un po’ più avanti, si attraversa la Porta del Barbakan: le spesse mura di difesa che circondavano tutta la città vecchia. Oggi partono dalla via Brzozowa (vicino al fiume) e con un lungo arco arrivano fino alla Piazza del Castello. È un’area tranquilla e piacevole, dove ci si può sedere e immaginare che l’atmosfera della vecchia Varsavia un tempo fosse tutta così.
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Il Tratto Reale: Un Percorso nella Storia
Qui inizia una lunga via, chiamata Tratto Reale, che dal castello prosegue fino al Parco di Lazienki, uno dei più grandi d’Europa, con il notevole Palazzo Sull’Acqua, residenza dell’ultimo re polacco. La Strada Reale è una strada lunga una decina di chilometri che collega il Palazzo Reale, considerato la residenza invernale, con il palazzo di Wilanów, la residenza estiva. Lungo questa strada che comprende Krakowskie Przedmiescie, Nowy Swiat e Aleje Ujazdowskie, si può ammirare il Pałac Kazimierzowski (l’Università Pubblica di Varsavia), l’Accademia delle Scienze, la Chiesa di Santa Croce dove è custodito il cuore di Chopin, la Chiesa di S.
Dalla città vecchia si raggiunge a piedi ul. Nowy Swiat, che in polacco significa via del Nuovo Mondo, probabilmente la via più bella con palazzi nobiliari di stile omogeneo.
Monumenti e Palazzi Reali
Castello Reale
Distrutto dai bombardamenti, fu ricostruito dopo la II Guerra Mondiale e i lavori ai muri dell’edificio terminarono solo nel 1974. Il Castello Reale, mirabilmente ricostruito, domina il centro di Varsavia.
Palazzo dell’Acqua (Łazienki Królewskie)
Le visite partono dal lato sinistro del palazzo, con la Sala di Bacco e la Sala del bagno, due veri gioielli con decorazioni barocche e con le pareti rivestite di maioliche bianco-azzurre di Delft. Il re, grande appassionato d’arte, aggiunse sale dedicate ai quadri: la Sala dei ritratti, la Sala di Salomone e la Galleria.
La Tenuta di Wilanów
La tenuta di Wilanów rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico che mescola l’arte europea con la tradizione dei palazzi antichi del Paese, ed è uno dei pochi monumenti di Varsavia che non sono stati distrutti completamente durante la Seconda guerra mondiale. Gli interni ospitano una bellissima Galleria dei Ritratti polacchi dal XVI al XIX secolo. La Residenza Wilanow si trova alla fine della strada reale, un po’ in periferia, ed è stata soprannominata la Versailles Polacca. Il palazzo è molto grande, è stato costruito alla fine del 1600 ed ha uno stile tipicamente barocco. Con un biglietto di ingresso di 20 zl, equivalenti a circa € 5,00, potete ammirare le bellissime e numerosissime stanze, riccamente adornate da mobili, ritratti, sculture e gioielli. È uno dei monumenti più visitati della città.
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Palac Pod Blachl
Accanto al corpo principale del Castello Reale, sorge il Palazzo con il Tetto in Lamiera (Palac Pod Blachl), dove abitò il nipote dell’ultimo re, il principe Józef Poniatowski.
Edifici Religiosi di Rilievo
Cattedrale di San Giovanni
A metà della ul. Swietojanska (via di S. Giovanni) spicca la facciata in mattone rosso della Cattedrale di S. Giovanni, una delle chiese più antiche della città. Nella cripta si trovano tombe di personaggi illustri polacchi, tra i quali l’ultimo re Stanislaw August Poniatowski, Henryk Sienkiewicz (autore di Quo vadis? e premio Nobel per la Letteratura 1905), Gabriel Narutowicz eIgnacy Paderewski.
Il Palazzo della Cultura e della Scienza: Un Simbolo di Varsavia
Questo Palazzo è per Varsavia quello che la Tour Eiffel è per Parigi. Uno dei monumenti simbolo della città di Varsavia è il Palazzo della Cultura e delle Scienze (Pałac Kultury i Nauki), tanto amato dai turisti e tanto odiato dai suoi concittadini. Il palazzo è di quelli che saltano subito all’occhio: appena usciti dalla stazione centrale vi troverete di fronte questa torre alta 237 metri, dall’aspetto e dallo stile forse un po’ discutibile, a metà strada tra il kitch ed il futuristico, e simile ad un missile che sta per essere lanciato nello spazio. Simbolo del dominio sovietico voluto da Stalin nei primi anni Cinquanta, offre una vista a trecentosessanta gradi dalla terrazza panoramica. Al suo interno si trovano un teatro, sale cinematografiche e sala congressi, dove si svolgevano le assemblee del partito unico.
Il motivo è piuttosto semplice e spiega anche l’odio dei suoi cittadini: il palazzo è stato costruito negli anni ’50 su idea di Stalin che volle farne dono alla città. La città in realtà di questo dono avrebbe fatto volentieri a meno, ma è stata costretta a farselo piacere! Oggi il palazzo, che conta 42 piani, ospita uffici, sale congressi, sale cinematografiche e diverse mostre piuttosto interessanti. Qualcuno vorrebbe demolirlo, per cancellare la memoria di ciò che ricorda.
Parchi e Spazi Verdi
Parco Łazienki
Qui inizia una lunga via, chiamata Tratto Reale, che dal castello prosegue fino al Parco di Lazienki, uno dei più grandi d’Europa, con il notevole Palazzo Sull’Acqua, residenza dell’ultimo re polacco. Entrare nel Parco Lazienki mi ha dato quasi l’impressione di entrare in un’altra dimensione, come un luogo a sé stante, come staccato dal resto del mondo. Sono circa 76 ettari tra prati, giardini, laghetti, residenze, terme e monumenti vari. Un parco che oltre ad essere bello è anche attivo, perché qui si svolgono diverse manifestazioni. Purtroppo il concerto me lo sono perso, sono arrivata troppo tardi, ma dal momento che sentivo comunque della musica provenire da lontano, ho seguito le note e sono arrivata davanti all’anfiteatro costruito su un’isoletta sul lago, dove in quel momento si stavano esibendo degli artisti.
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Giardino pensile della Biblioteca Universitaria di Varsavia
Con la sua straordinaria facciata in rame ossidato e un giardino pensile dal design innovativo, la Biblioteca dell’Università di Varsavia è una delle attrazioni imperdibili del quartiere Powiśle. Questo spazio verde sopraelevato si estende per 2000 mq e regala una splendida vista sulla città e sul fiume Vistola, con il quartiere Praga all’orizzonte.
Musei: Un Viaggio nella Storia e nella Cultura
Varsavia offre una vasta gamma di musei per soddisfare ogni interesse:
- Museo Nazionale: Il suo ruolo è stato fondamentale durante la Seconda guerra mondiale per aver salvato le opere che erano conservate nel Castello Reale. Qui si ammirano le opere di pittori legati a Varsavia, come i fratelli Gierymski, Gerson, e Pankiewicz, e artisti di Cracovia, come Matejko o Malczewski.
- Museo della Collezione di Giovanni Paolo II: Il museo della Fondazione di Janina e Zbigniew Carroll- Porczynski nacque dal dono privato che i coniugi fecero nel 1986 alla Chiesa e alla Nazione.
- Museo dell’Insurrezione: Aperto nel 2004, il museo conserva i tragici ricordi del 1944 e rende omaggio all’Armata Nazionale e agli insorti, disconosciuti dal governo comunista postbellico. Pannelli, foto, manifesti e filmati ricreano la vita quotidiana e l’atmosfera di quei giorni. Un museo appassionante concepito in modo interattivo.
- Polin - Museo della storia degli Ebrei polacchi: Prima della Seconda guerra mondiale il centro di Varsavia era abitato prevalentemente da Ebrei, poi rinchiusi dai Nazisti, dopo l’Occupazione, nel tristemente noto Ghetto. Oggi questo museo restituisce agli Ebrei polacchi la memoria della loro Storia, cui tanto deve l’intera cultura polacca.
- Museo Chopin: Ideato dagli architetti italiani Mara Servetto e Ico Migliore, è allestito a Palazzo Ostrogski ed è spettacolare per la sua modernità, tecnologia e interattività.
- Museo Maria Skłodowska-Curie: La casa natale della scienziata premio Nobel per la fisica e per la chimica è diventata un museo che racconta non solo la sua vita professionale ma soprattutto la sua vita privata, attraverso libri, fotografie, giornali, oggetti personali e i suoi strumenti di laboratorio (ul.
- Museo della vita sotto il Comunismo: È una vera e propria macchina del tempo questo museo in cui è ricostruita la vita dei polacchi prima che cadesse la cortina di ferro.
Il Quartiere Praga: Un'Atmosfera Alternativa
Leggendo le indicazioni di alcune guide turistiche mi sono lasciata convincere a visitare il quartiere Praga, un po’ lontano dal centro storico e dai circuiti classici, definito come una zona degradata ma che negli ultimi anni si sta rivalutando. Col senno di poi non ci tornerei più perché l’impatto non è stato dei migliori e sono quasi stata aggredita da alcuni loschi individui che non amavano molto la presenza di turisti. Il quartiere è un po’ particolare, fatto di case vecchie, di un mercato che sembra uscito da un film degli anni 50, di facciate decorate con graffiti ed un’atmosfera un po’ sospesa. Se non avessi avuto quella brutta esperienza forse avrebbe potuto suscitare maggiormente il mio interesse.
Vita Notturna e Divertimento
Varsavia è attraversata dal fiume Vistola, le cui sponde sono animate da una vivace vita diurna e serale. Lungo la Vistola c’è un vero e proprio mondo: il lungofiume è largo e lascia spazio a chi ha voglia di correre, pedalare o anche solo passeggiare. Ricco di caffè e locali che danno il meglio di sé dopo il tramonto, offre innumerevoli attrazioni tra cui anche aree di gioco protette per bambini e campi da basket.
Shopping e Artigianato Locale
Non si può lasciare la Polonia senza riportare a casa un gioiello in ambra baltica. Bigiotteria e altro artigianato locale si trova anche ad Hala Guardii, un antico edificio costruito a cavallo del ‘900 a scopi commerciali e tale rimasto ancora oggi. All’interno, tra locali in cui mangiare cibo di tutto il mondo, si possono acquistare prodotti regionali sia gastronomici, sia artigianali. Qui si svolgono anche festival, come quelli del caffè e del cioccolato, concerti, degustazioni, eventi culturali o esposizioni temporanee. La domenica mattina in ul. Obozowa 99 c’è il Bazar na Kole, un mercatino delle pulci dove si può incappare in qualche affare.
Cucina Tipica di Varsavia
La cucina di Varsavia è come la città: variegata e multiculturale. Il piatto più tipico sono sicuramente i Pierogi, una specie di ravioli ripieni di carne, cavoli, funghi o formaggio. Tra i piatti tipici però vanno assaggiati anche i Pyzy, polpette di patate cosparse di pancetta e cipolle fritte.
Trasporti a Varsavia
Oggi Varsavia è una meta facilmente raggiungibile dall’Italia. Infatti è ben collegata anche da voli diretti in più giorni della settimana. Gli aeroporti sono due: il Fryderyk Chopin ed il Varsavia-Modin. Il Fryderyk Chopin è l’aeroporto principale della capitale polacca ed è dalle principali compagnie aeree. Il Varsavia-Modin è un aeroporto più piccolo, nato per ospitare voli low cost, anche se negli ultimi anni è in espansione.
Varsavia ha due aeroporti: lo Chopin, a 10km dalla città, e il Varsavia Modlin, a 35 km. Entrambi sono collegati al centro con mezzi pubblici, che siano bus o metropolitana per lo Chopin (che rientra ancora in zona 1) o treno per il Modlin. I biglietti si comprano a terra.
Ci sono 2 linee di metropolitana, la M1 e la M2 che servono gran parte della città. La metro funziona tutti i giorni dalle 5,00 del mattino fino alle 23,40, con una frequenza di circa 3 minuti. Nel week-end l’orario di fine corsa si prolunga fino alle ore 2,40. Oltre alla metropolitana c’è un’efficiente linea di tram con oltre 30 linee a circolare dalle 05:00 del mattino fino alle 23:30.
Per quanto riguarda i biglietti, esiste un sistema integrato che vi permette di viaggiare su tutti i mezzi con lo stesso biglietto. La città è divisa in 2 zone e tutte le attrazioni principali si trovano nella zona 1.
È abbastanza facile spostarsi in centro con l’automobile: le strade sono ampie e il traffico scorrevole, salvo nelle ore di punta. A Varsavia ci sono diverse compagnie di taxi. Ognuna si distingue dal nome e il numero di telefono indicato sulla carrozzeria dell’automobile. Sul finestrino laterale dovrebbe essere esposta la lista con le tariffe al minuto e al chilometro.
Dal 1 marzo al 30 novembre il comune di Varsavia mette a disposizione di tutti un servizio di bike sharing h24.
Alloggi a Varsavia
Trovare alloggio Varsavia è molto semplice. Esistono moltissime strutture ricettive e tra alberghi, b&b, case vacanze ed ostelli c’è solo l’imbarazzo della scelta. I prezzi sono decisamente molto più bassi rispetto alla media europea e la qualità è elevata. Io ho scelto di dormire in un appartamento molto carino, che si trova in periferia, molto ben servito e tranquillo.
Eventi e Tradizioni Stagionali
Ogni stagione offre dei validi motivi per visitare Varsavia. In primavera, oltre al clima più mite e alle giornate più lunghe, ad arricchire la visita è la scoperta delle tradizioni di Pasqua, qui ancora molto sentite: la domenica delle Palme i cattolici portano in mano ramoscelli di salice, che sostituiscono le nostre palme, il Venerdì Santo c’è sempre la Via Crucis, che ha origine nel Medio Evo, mentre il Sabato Santo c’è l’usanza di portare in chiesa gli ingredienti con cui si preparerà il pranzo di Pasqua per farli benedire. L’estate è la stagione del divertimento e dell’attività outdoor: sport sulla sponda della Vistola di giorno e concerti e spettacoli all’aperto di sera. Un’altra festa nazionale può essere la scusa per progettare un viaggio a Varsavia in autunno: l’11 novembre viene commemorata l’Indipendenza dello stato polacco nel 1918, dopo due secoli di spartizioni. A fine Novembre comincia a sentirsi anche l’atmosfera natalizia, che poi invade tutta la città nel mese successivo. Un grande albero di Natale spunta sulla piazza davanti al Castello, il Tratto Reale si illumina a festa, gli chalet dei mercatini di Natale riempiono la Città Vecchia, e la gente si riscalda con una tazza di cioccolata calda o un profumato vin brûlé.
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