Il Significato Profondo di "Buon Viaggio" e l'Arte di Ultimo
La musica ha il potere di toccare le corde più profonde dell'anima, offrendo conforto, ispirazione e una nuova prospettiva sulla vita. In questo articolo, esploreremo il significato di "Buon Viaggio" e l'arte di Ultimo.
"Buon Viaggio": Un Inno alla Leggerezza e al Coraggio
"Buon Viaggio" di Cesare Cremonini è molto più di una semplice canzone; è un inno alla leggerezza, al coraggio e alla scoperta. Uscita il 27 marzo 2015, giorno del trentacinquesimo compleanno del cantante, questa canzone è diventata un vero e proprio regalo per tutti i suoi fan.
Il brano parla di scoperte, coraggio e distanze, "di amare, non di amore; di vivere, e non di vita", abbracciando una filosofia che si nutre di buone intenzioni ed ambisce a significati nuovi. E ha il ritmo giusto per proiettare chi l’ascolta in una dimensione vivace e delicata, capace di portare buonumore senza il rischio di essere irruente o persino invadente.
La canzone ci spiega quanto sia importante trovare il coraggio di prendere la strada che porta più lontano: “lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare, ché non c’è niente di più vero di un miraggio. E per quanta strada ancora c’è da fare… amerai il finale”. Questo pezzo rappresenta una ventata di positività che sprona l’ascoltatore a godersi quello che è il nostro viaggio più importante, ovvero la vita.
La prima strofa ha, infatti, tutto il sapore della partenza: l’augurio del buon viaggio, qualunque esso sia e qualunque sia la sua durata, “una vita o solo un giorno”. La seconda parte del ritornello, invece, esorta alla condivisione, senza la quale non saremmo vivi. Quanto è importante avere dei punti di riferimento attorno a noi per poterci orientare, confrontare e rassicurare durante il tragitto.
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La seconda strofa, che passa all’aspetto del viaggio come vita, ci ricorda che, se ponessimo un pizzico di attenzione in più, ci accorgeremmo che, tutte le meraviglie che cerchiamo, le abbiamo “sul palmo di una mano” e che dovremmo prendercene cura! Si ha poi una metafora sui “compagni di viaggio”, sulle persone che ci accompagnano quotidianamente: “Chi ha detto che le stelle puoi guardarle solo da lontano”? Se ti avvicinassi di più a loro, non riusciresti a goderti uno spettacolo ancora più grande? Delle relazioni ancora più intime e forti?
Dietro la sua aria scanzonata e la sua leggerezza briosa, il brano firmato da Cesare Cremonini ha la caratura per essere una lezione. O un promemoria se non vi garbano le definizioni cattedratiche. Un consiglio, (ancora meglio!), a non aver paura di vivere nel tempo che si ha a disposizione. Ed è un messaggio bellissimo e profondo che invece di far pensare al peggio, invita a non sprecare tempo, passioni e desideri rimandandoli a chissà quando.
Il viaggio cantato da Cremonini, quindi, è quello della vita e richiede coraggio ed entusiasmo, fiducia e volontà, ma ha bisogno della compagnia giusta per essere affrontato, da scegliere con cura per essere certi di avere accanto delle ottime spalle ed essere certi di poterlo essere per loro. Nel singolo la compagna di viaggio è la persona amata: un esempio su tutti per precisare, comunque, che per quanto si parta con entusiasmo e fiducia, rimane sempre l’incognita di come andrà a finire o a continuare.
E alla fine la certezza più grande sarà quella di non poterne fare a meno. È la canzone più passata in radio del 2015 e rimane una colonna sonora per l’estate, ma anche per qualsiasi avventura, scelta o cambiamento della vita. Il buon Cesare aveva spiegato che “le canzoni più difficili da scrivere sono proprio quelle apparentemente più semplici, le più dirette, quelle che non si lamentano di nulla, non tengono il muso, ma propongono modelli di pensiero” e la sua Buon viaggio è proprio questo: una canzone apparentemente semplice, orecchiabile e facile da cantare, ma ricca di un significato profondo.
C’è il profumo del mare nelle note del singolo, l’entusiasmo che precede ogni partenza e quella strizza positiva che si sente prima di ogni avventura. Ci sono emozioni diverse e contrastanti capaci di trovare un equilibrio e di spingere a continuare, ed alla fine si scopre che il segreto alla base di tutto è il coraggio: di osare, di rischiare e di essere felici perché il finale è quello che conta e che ripaga.
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Ultimo: Un'Anima Fragile che Trasforma le Emozioni in Musica
Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, nasce a Roma il 27 Gennaio 1996. Studia pianoforte dall’età di 8 anni presso il conservatorio di musica S.Cecilia di Roma. Inizia a scrivere le sue prime canzoni dai 14 anni: il suo stile nel corso degli anni si evolve in un connubio fra la musica cantautoriale e quella hip hop.
Nel 2016 vince il contest più importante per gruppi e solisti emergenti di musica hip hop italiana promosso dalla Honiro, vince e inizia, nel marzo 2017, la sua collaborazione con la Honiro con il singolo d’esordio intitolato “Chiave”. A maggio 2017, con grande successo di pubblico e critica, Ultimo, ha aperto, il concerto di Fabrizio Moro al Palalottomatica di Roma, mentre a settembre si è esibito al Macro - Museo di Arte Contemporanea di Roma - nel corso dell’ Honiro Label Party. Il 6 ottobre è uscito “Pianeti” il primo album di Ultimo: in 24 ore il disco ha raggiunto la seconda posizione della classifica di iTunes.
L'Album "Peter Pan": Un Viaggio nell'Anima di Ultimo
E’ appena uscito il nuovo album del giovane artista, dal titolo “PETER PAN” (Honiro label distr. Believe digital), che contiene 15 inediti oltre a “Il ballo delle incertezze” con cui trionfa a Sanremo 2018 nella categoria “Nuove Proposte”. “Peter Pan è un album che risalta le fragilità dell’uomo. Come sempre nelle mie canzoni sono i punti deboli quelli forti. Immaginatelo così: c’è un osservatore e il quadro (osservato appunto). L’osservatore pian piano si avvicina al quadro; da due metri ad uno, da uno a mezzo metro, ecc ecc… fino a ritrovarsi con l’occhio attaccato alla tela del disegno. Ed è proprio in quel momento, quando ha solo un colore davanti, che comprende il senso dell’opera.
Ecco una panoramica delle canzoni contenute nell'album "Peter Pan" e il loro significato:
- Buon Viaggio: Sperare che qualcuno o qualcosa torni e nel frattempo sognare che sia già qui.
- Canzone Stupida: Un piccolo sfogo per chi si pone sempre in modo superiore con noi persone nate “sbagliate”.
- La stella più fragile dell’universo: La più bella canzone d’amore che io abbia mai scritto. Escono poche volte dalle mani parole cosi.
- Cascare nei tuoi occhi: Un pezzo con un sound molto accattivante. Tematica, come sempre, quello che non ho.
- Poesia senza veli: Il bimbo che è in me ha preso il volo. Come nella traccia 3 qui c’è un manifesto all’amore, con la differenza che le parole è come se fossero state scritte da un bambino. È l’amore visto da un bimbo.
- Il ballo delle incertezze: Mi piace pensarla come tre canzoni in una sola. piano e voce cantautorale, cantato pop e strofa rap.
- Peter Pan: Tanti giri di parole sognatrici, per poi ridurre tutto a : “vuoi volare con me?”È in questa frase, la canzone.
- Dove il mare finisce: Sound diverso, ho provato a mettere cose diverse dentro questa canzone.
- Vorrei soltanto amarti: Il pezzo più straziante. Quando ad una cosa non ci arrivi e ti sforzi per allungare il braccio e prenderla.
- Il vaso: Il pezzo più “strano”. Sono curioso di vedere in quanti lo capiranno. All’ascoltatore più attento, sono sicuro, non dispiacerà.
- La casa di un poeta: Registrata live in studio. Una delle prima canzoni che ho scritto insieme a Giusy, Racconterò di te ecc… un mood cantautorale anni ’70, quando la scrivevo pensavo di avere scritto la canzone della vita, ma…avevo 15 anni!
- Farfalla bianca: Registrata in presa diretta. La tematica è: più ti avvicini ad un quadro e più, paradossalmente, vedi. Più strizzi l’occhio su una parete e più ti ci perdi. Questa è una canzone vista da un microscopio. Sono le piccolissime sensazioni amplificate e fatte diventare fondamentali.
- Forse dormirai: Outro. L’ultima.
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