Requisiti per Barista in Villaggio Turistico: Guida Completa
Se sei alla ricerca di un’opportunità per vivere un'estate indimenticabile, lavorando in un ambiente unico e dinamico, sei nel posto giusto!
Il Ruolo del Barista in un Villaggio Turistico
Sei una persona solare, dinamica e appassionata di caffè? Il nostro villaggio turistico è alla ricerca di un Barista che porti energia e professionalità ai nostri bar, offrendo un servizio eccellente ai nostri ospiti. Il barista è specializzato nella preparazione e nella somministrazione di cibi e bevande.
Svolge la propria attività presso bar, ristoranti, alberghi, centri turistici, imprese di ristorazione collettiva o imprese di catering. Le sue mansioni dipendono dalla tipologia e dalle dimensioni del locale e dal personale impiegato.
Si può occupare del lavoro dietro il banco del bar, della cassa, del servizio ai tavoli, degli acquisti, della gestione del magazzino, dell’organizzazione del lavoro nelle varie fasi della giornata, della pulizia del locale e di tutte quelle attività fondamentali per la conduzione di un bar.
Il barman è il professionista specializzato nella miscelazione delle bevande e nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drink e deve avere un’approfondita conoscenza delle merci e dei prodotti che si troverà a utilizzare.
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Il cameriere è colui che, a stretto contatto con le altre due figure, gestisce la sala, prende gli ordini e serve al tavolo.
Requisiti Fondamentali per un Barista
È fondamentale essere aggiornati rispetto alle competenze necessarie per lo svolgimento di una determinata mansione. Altre caratteristiche ricercate in un lavoratore stagionale sono ottime capacità comunicative, esperienze pregresse nel campo cercato, flessibilità e disponibilità a lavorare nei weekend.
Requisiti Preferenziali:
- Possedere l’attestato HACCP
- Esperienza pregressa
- Capacità di relazione interpersonale
- Conoscenza delle lingue
Per tutti questi profili è importante avere un ottimo approccio con il cliente ed elevate capacità di relazione interpersonale.
Formazione e Corsi per Barista
Come in tutte le professioni, partire da una solida formazione è importantissimo. Gli aspiranti baristi e barman possono iscriversi ad una scuola tecnica alberghiera e puntare ad un diploma specialistico. Oppure frequentare uno dei tanti corsi organizzati da istituti privati, federazioni, associazioni o dalle Regioni.
Nel mare magnum dell’offerta formativa, vi segnaliamo i corsi della Fib (Federazione italiana barman), quelli della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e quelli della Aibes (Associazione italiana barmen e sostenitori). Ma c’è anche chi ha fatto di più: la Illy ha fondato una vera e propria università del caffè, mentre a Roma ha aperto, da qualche anno, i battenti, la Mixology Academy: l’Accademia professionale per barman che offre corsi di vario tipo (di caffetteria, di bar manager, di intaglio frutta da decorazione cocktail ecc…).
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Oltre ai percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, sono numerosi gli enti di formazione che propongono corsi della durata variabile e consentono una conoscenza pratica e teorica dei mestieri in oggetto, approfondendoli in tutti i loro aspetti. Per maggiori informazioni sui corsi organizzati nella propria regione ci si può rivolgere agli Informagiovani locali.
Competenze Chiave per un Barista di Successo
Entriamo nel cuore della questione: quali sono le competenze che un bravo barista e un bravo barman devono avere? Forse non ci avevate mai pensato, ma saper preparare caffè intensi e cocktail fantasiosi non basta.
Gli avventori dei bar (e dei locali pubblici, in generale) si aspettano di trovare, al di là del bancone, una persona affabile e accogliente, che sappia metterli a loro agio e riesca ad intrattenerli.
Sia che si tratti di preparare un espresso sia che si tratti di shakerare, quello che non può mancarvi è la manualità. I baristi e i barman devono somministrare prodotti di qualità in tempi ristretti, facendo attenzione a curare ogni dettaglio. Le mani sono i loro strumenti di lavoro, esattamente come i bisturi quelli di cui i chirurghi non possono fare a meno.
Lavorare come barista o come barman vuol dire relazionarsi con persone di ogni genere che - come abbiamo accennato sopra - potrebbero avere voglia di fare due chiacchiere, mentre sorseggiano qualcosa. Per questo, è fondamentale che vi mostriate empatici e comunicativi: potrebbe capitarvi di commentare la partita di calcio della sera precedente o di dire la vostra sull’ultima riforma approvata in Parlamento.
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Tutto qui? Non proprio. Chi progetta di operare in questo settore deve disporre anche di un’eccellente memoria. A cui dovrà fare ricorso non solo quando le ordinazioni si accavalleranno, ma anche quando dovrà preparare drink di ogni tipo. Bisogna, insomma, conoscere a menadito gli ingredienti che servono per preparare un “Cuba Libre” o un “Bloody Mary” e avere una prontezza mentale fuori dalla norma.
Avere a che fare con clienti che, specie al mattino, scalpitano e sgomitano per avere il loro caffè in tazza (o al vetro) non è esattamente alla portata di tutti. Ne consegue la necessità di saper reggere lo stress e di tenere i nervi saldi, quando qualcuno si lamenta o qualcosa non va per il verso giusto. A rendere tutto meno faticoso ci sarà la passione per quello che si fa.
Opportunità di Lavoro Stagionale
Le figure principalmente richieste durante il periodo estivo sono impiegate soprattutto da parte delle strutture turistico-alberghiere (alberghi, campeggi, ostelli, stabilimenti balneari, residence, ecc.) e della ristorazione (ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, ecc.). Sono molte, inoltre, le opportunità di lavoro proposte delle agenzie di animazione e dai tour operator che selezionano animatori o personale da impiegare nei villaggi turistici e nei centri di vacanza, sia per la stagione estiva che per quella invernale.
Stipendio Medio di un Barista
E veniamo all’aspetto economico: quanto possono arrivare a guadagnare un barista e un barman? Dipende. Bisogna, innanzitutto, precisare che le figure professionali di cui abbiamo parlato fin qui rappresentano solo tre delle molteplici opzioni esistenti.
Accanto ai baristi, ai barman tradizionali e a quelli cosiddetti “acrobatici”, vanno infatti menzionate professioni come quella del mixologist, del bar chef, del bar manager e del global bartender (che richiedono un livello di formazione molto elevata e assicurano introiti importanti).
Per quanto riguarda un barista: se gli capita di lavorare in un piccolo bar, probabilmente non riuscirà ad intascare più di 900 euro al mese; mentre se viene assunto in un locale sufficientemente grande, può arrivare a guadagnarne tra i 1.200 ed i 1.400 euro netti al mese. Più le mance, ovviamente.
Ovviamente se si decide di mettersi in proprio le cose cambiano, più stress ed investimenti, ma anche (si spera) maggiori introiti. Una ottima idea può essere quella di aprire un bar per conto proprio (magari anche in settori di nicchia e particolari, tipo un tapas bar o una enoteca wine bar) o aprire una caffetteria in franchising.
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