Compositori di Musica Classica Stranieri: Un Elenco Essenziale
Anche se il periodo classico o Classicismo si è concluso all’inizio dell’Ottocento, il concetto di “musica classica” esisteva già da tempo e continua a essere impiegato per la musica composta oggi. In questo articolo, esploreremo la storia della musica pianistica, concentrandoci su ogni epoca per conoscere i compositori più famosi che l’hanno vissuta. Inoltre, vedremo come i cambiamenti dei generi musicali sono andati spesso di pari passo con l’evoluzione dello strumento del pianoforte.
Prima di cominciare il viaggio, ecco alcuni punti da tenere a mente:
- Le date non sono esatte. Dato che i gusti e i generi mutano in modo graduale, i periodi finiscono per sovrapporsi.
- Tutti i compositori che incontreremo appartengono alla cultura musicale classica occidentale.
- Non si tratta di una lista esaustiva. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di mostrare l’unicità di ciascuna epoca attraverso alcuni tra i compositori più influenti.
L’Epoca Barocca (1600-1750)
Prima di questo momento, lo strumento più simile al pianoforte era l’organo. Nel XVI secolo fu inventato il clavicembalo che contribuì a definire la musica pianistica dell’epoca barocca. Il suono del pianoforte che conosciamo oggi è generato dalla percussione dei martelletti sulle corde, mentre nel clavicembalo il suono è prodotto da un sistema di corde pizzicate. Ciò significa che il volume di ogni nota rimaneva invariato, senza alcuna risonanza.
È stato il tono preciso e secco a caratterizzare la musica barocca. In questa epoca le mani suonavano parti indipendenti ma armoniche (tecnica complessa denominata “contrappunto tonale”) su un basso continuo. I compositori erano soliti aprire i pezzi con un tema che poi riprendevano tramite variazioni. Questa struttura emotivamente coinvolgente è stata in seguito elaborata dai musicisti del periodo classico e romantico.
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
J.S. Bach (da non confondere con gli altri cinquanta musicisti e compositori della sua famiglia) è il maestro del Barocco. Le sue Variazioni Goldberg sono l’esempio lampante del tema e della variazione tipici del periodo e comprendono anche una famosa aria che dimostra il suo eccezionale impiego del contrappunto.
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I. Aria - Goldberg Variations, BWV 988
Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Anche la musica di Händel fa sfoggio del contrappunto e dello sfarzo tipico dell’epoca barocca. L’unicità delle sue opere è data dalla combinazione tra influenze tedesche (viste le sue origini) e influenze inglesi. Händel è spesso elogiato per il suo stile drammatico e viene facile immaginare i suoi pezzi fastosi risuonare nelle corti.
Sarabanda - Suite n. 4 in re minore, HWV 437
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Vivaldi si fece prete per un breve periodo e questo evento spiega perché nei suoi pezzi si ritrovano elementi religiosi della musica barocca. Le sue Quattro Stagioni sono state composte nel tardo Barocco e infatti in esse si intravedono già elementi stilistici del periodo classico; ad esempio, un maggior equilibrio nella composizione e un’attenzione particolare allo sviluppo dei temi.
Spring Allegro - The Four Seasons
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Il Classicismo (1750-1820)
Questo è il periodo a cui abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, e non va confuso con il genere della musica “classica” che invece abbraccia uno spettro più ampio. In questa epoca il clavicembalo lasciò il posto al fortepiano, il quale divenne da lì a breve il principale strumento a tastiera. I musicisti adesso avevano più controllo sul suono, potendo ad esempio suonare in modo più delicato o più forte, oppure far risuonare le note tenendole premute più a lungo. Le possibilità espressive erano aumentate, innescando così anche un’evoluzione dello stile.
La musica del periodo classico ha una trama più leggera rispetto a quella del Barocco, e tende prevalentemente a melodie più pulite eseguite attraverso gli accordi. In questa epoca la serietà lasciò il posto all’eleganza.
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
In soli 35 anni di vita, Mozart passò da bambino prodigio a uno dei compositori più influenti di tutti i tempi. Per darti un’idea dello stile di Mozart e della musica del periodo classico in generale, ti proponiamo “Eine kleine Nachtmusik” (Serenata in SOL maggiore).
Eine kleine Nachtmusik
Joseph Haydn (1732-1809)
Haydn fu un importante punto di riferimento sia per Mozart (erano amici), sia per Beethoven (a cui fece da insegnante). A lui si deve la messa a punto di numerose forme musicali del Classicismo, in particolare le sonate, le sinfonie e il quartetto d’archi. Non è un caso che i suoi soprannomi fossero “padre della sinfonia” e “padre del quartetto d’archi”. Grazie al suo ingegno e alla sua creatività, riuscì a produrre composizioni espressive e personali che non solo diedero forma al periodo classico, ma posero anche le basi per il Romanticismo.
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Scherzo in F, Hob 16, No. 9
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Beethoven è un musicista così prolifico e innovativo che è possibile dividere la sua musica in tre periodi. Nel primo perfezionò lo stile viennese di Mozart ed Haydn, aggiungendo però più espressività ed equilibrio alle sue composizioni.
Adagio Cantabile - Sonata in C Minor 'Pathétique', Op. 13
Il Romanticismo (Inizio XIX Secolo)
Mentre il Barocco e il Classicismo si concentravano su forme musicali specifiche con strutture definite, la musica Romantica puntava a trasmettere emozioni. La tastiera estesa a 88 tasti e la potente risonanza permisero l’accesso a quell’espressività ed emotività tipica della musica Romantica.
La maggiore libertà motivava i musicisti a comporre nuovi tipi di pezzi, come notturni, fantasie e preludi, senza timore di impiegare dissonanze o trame progressive. L’incremento dei viaggi permise ai compositori di uscire dai contesti delle corti o delle scuole di musica affermate, favorendo il contatto con il resto del mondo. In questo modo, tanti musicisti cominciarono a fare uso della musica per raccontare i propri Paesi o quelli stranieri.
Franz Schubert (1797-1828)
Come Beethoven, Schubert si trova a metà tra il periodo classico e quello romantico. Nelle sue opere è possibile assistere al passaggio dal formalismo e dalla chiarezza strutturale del Classicismo, ad esempio con “Die Forelle” (La trota) che compose a soli 22 anni, allo stile del tutto Romantico ed emotivamente espressivo della sonata qui sotto, che compose durante gli ultimi mesi di vita.
The Trout
II. Andantino in F#m (Theme) - Sonata in A Major, D. 959
Frédéric Chopin (1810-1849)
Chopin non fu solo un compositore e virtuoso del pianoforte, ma anche una delle prime celebrità della musica. La sua vita amorosa era molto chiacchierata e la sua figura era avvolta nel mistero, tanto che si esibì in pubblico solo trenta volte in tutta la sua vita.
Il notturno qui sotto evidenzia in modo impeccabile il talento del compositore nell’aprirsi alle possibilità espressive del pianoforte.
Nocturne No. 1 in Em, Op. 72
Johannes Brahms (1833-1897)
Brahms riuscì a mantenere l’equilibrio tra tradizione e innovazione, fondendo il meticoloso stile musicale del Classicismo con la profondità emotiva del Romanticismo. Rifiutava l’opulenza di altri compositori romantici e sosteneva con determinazione che la musica poteva esistere da sola, senza bisogno di narrative esterne. Le sue opere hanno quindi un che di astratto ma di emotivamente intenso, che molti definiscono musica pura.
Intermezzo - Fantasie No. 5, Op. 116
Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-1893)
A proposito di compositori opulenti del Romanticismo... Tchaikovsky rappresenta al meglio la grandiosità di questo periodo. La sua musica era maestosa, mistica, aveva uno sguardo nazionalista nei confronti della Russia, il suo Paese natale, e si allontanava dagli stereotipi del tempo sulla musica russa e occidentale.
Emotivamente toccante, con un intreccio e una melodia indimenticabili, “Il lago dei cigni” rappresenta l’essenza di Tchaikovsky.
Swan Theme - Swan Lake
Il XX Secolo e l’Età Contemporanea (Primi del Novecento-2000)
In questa epoca, il pianoforte ha cominciato ad apparire anche in altri generi (tra i primi il blues, il jazz e il musical), preparando il terreno per lo sviluppo del rock, del pop e della musica elettronica. La musica pianistica classica non ha mai perso il suo ruolo di prestigio ma, con l’avvento della musica registrata e di nuovi generi provenienti da tutto il mondo, i compositori hanno cominciato a guardarsi intorno. Alcuni, tra cui George Gershwin, composero addirittura sia musica classica sia musica leggera.
Per tutte queste ragioni i primi del Novecento furono un miscuglio di sottogeneri, dall’Impressionismo al Post-romanticismo all’Espressionismo. Dopo la Seconda guerra mondiale, si aggiunsero altri stili come il Neoromanticismo, lo Sperimentalismo e il Minimalismo. Se vuoi, potrai approfondire autonomamente questo tema, ma per ora crediamo sia abbastanza sapere che si è trattato di un periodo molto proficuo per il pianoforte.
Claude Debussy (1862-1918)
Debussy portò la libertà e l’espressività del Romanticismo ancora più all’estremo, creando quelli che lui chiamò “schizzi sinfonici”. È universalmente considerato il primo compositore impressionista, anche se fu lui stesso a rifiutare il termine. Ti basterà ascoltare lo strano ma evocativo movimento intitolato “Clair de Lune” (Chiaro di luna) per comprendere come Debussy sviluppò il proprio stile di armonia e il colore del suo suono.
Clair de Lune
Erik Satie (1866-1925)
La fine del Romanticismo è caratterizzata dalla sperimentazione, e Satie lo sapeva bene. Eccentrico nell’accezione più positiva del termine, preferiva farsi chiamare “misuratore del suono” invece che musicista, e fu lui a inventare il termine Gymnopédie per la sua serie di pezzi più amata.
Gymnopédie No. 1
Sergei Prokofiev (1891-1953)
Pur avendo passato la maggior parte della sua vita tra America ed Europa, anche Prokofiev, come molti altri compositori russi, mise in musica molti elementi del suo Paese. Ascoltando “Historiette” potrai notare come si fondono queste influenze e in che modo ha utilizzato la dissonanza e le disarmonie per evocare emozioni.
Historiette No. 3, Op. 65
Pianisti Celebri Internazionali
Dagli Stati Uniti al Giappone, il pianoforte è tra gli strumenti più conosciuti e diffusi in tutto il mondo. Tra i più famosi pianisti americani, Philip Glass è un compositore statunitense considerato tra i fondatori del minimalismo musicale.
Philip Glass (Stati Uniti)
Philip Glass è un compositore statunitense considerato tra i fondatori del minimalismo musicale. Nel tempo ha approfondito anche altri generi e stili, scegliendo un approccio più fruibile, meno rigoroso e anche legato alla tradizione sinfonica americana seguendo una linea postminimalista. Nel 2007 è stato inserito al nono posto nella Top 100 dei geni viventi nella classifica stilata dalla rivista "The Telegraph".
Mitsuko Uchida (Giappone)
Giapponese di nascita, da bambina si trasferisce a Vienna con la famiglia dove studia con Wilhelm Kempff e Stefan Askenase. Interprete di successo delle opere dei maestri di musica classica più importanti, oggi è direttrice artistica della Marlboro Music School and Festival. Mitsuko Uchida è nota anche per essere una tra i pochissimi pianisti contemporanei ad esibirsi suonando il proprio pianoforte.
Lang Lang (Cina)
Nella biografia Lang Lang. La mia storia pubblicata nel 2009 da Feltrinelli, è raccontata l’intera straordinaria carriera di uno dei più grandi pianisti del Ventunesimo secolo, a partire dalla sua difficile infanzia fatta di sacrifici in nome del suo amore per il pianoforte. Le porte del successo in occidente si aprono nel 1999 quando Lang Lang a soli diciassette anni e viene scelto per esibirsi al Ravinia Festival, il più antico festival di musica all'aperto negli Stati Uniti.
Yeol Eum Son (Corea del Sud)
Una vera e propria bambina prodigio, Yeol Eum Son, nata a Wonju in Corea del Sud, inizia a studiare pianoforte all’età di tre anni e mezzo per arrivare ad esibirsi come pianista solista con la New York Philharmonic Orchestra, alla giovane età di 18 anni. Da Bach a Mozart, da Shchedrin a Gershwin, il vasto repertorio di Yeol Eum Son incanta gli appassionati di tutto il mondo.
Hiromi Uehara (Giappone)
Hiromi Uehara, classe 1979, è una delle più talentuose musiciste contemporanee della nuova scena jazz americana, apprezzatissima anche in patria. All’età di dodici anni inizia a esibirsi in Giappone con orchestre prestigiose e nel 2003 si diploma con il massimo dei voti al prestigioso Berklee College of Music di Boston. La sua passione per il pianoforte attraversa diversi generi musicali, dalla musica classica approda al jazz e al rock progressivo.
Matthew Aucoin (Stati Uniti)
Nato nel 1990, Matthew Aucoin si è già guadagnato un posto di tutto rispetto tra i più famosi pianisti contemporanei. Laureatosi in letteratura ad Harvard nel 2012, inizia a dirigere l’orchestra della prestigiosa università, per specializzarsi successivamente alla Juilliard School di New York, dove ottiene il posto di assistente direttore d’orchestra alla Metropolitan Opera House.
I Violinisti Più Grandi della Storia
Oltre ai compositori e pianisti, il mondo della musica classica è ricco di violinisti di talento. Ecco alcuni dei più grandi violinisti della storia:
- Claudio Monteverdi (1567 - 1643): Considerato il primo grande violinista della storia.
- Jean-Baptiste Lully (1632 - 1687): Compositore francese e violinista preferito di Luigi XIV.
- Antonio Vivaldi (1678 - 1741): Maestro del violino e compositore, noto per "Le Quattro Stagioni".
- Nicolò Paganini (1782 - 1840): Una vera star del violino, famoso per la sua tecnica rivoluzionaria.
- Eugène Ysaye (1858 - 1931): Uno dei violinisti più influenti del XX secolo.
- David Oïstrakh (1908 - 1974): Violinista ucraino di fama internazionale.
- Yehudi Menuhin (1916 - 1999): Violinista e artista impegnato, suonò per sostenere il morale delle truppe alleate durante la seconda guerra mondiale.
- Isaac Stern (1920 - 2001): Violinista ucraino-americano, entrò nella San Francisco Symphony Orchestra e nella New York Philharmonic.
- Jascha Heifetz (1901 - 1987): Violinista russo naturalizzato americano, considerato uno dei più grandi violinisti di tutti i tempi.
Tabella Riassuntiva dei Compositori
Periodo | Compositori Chiave | Caratteristiche Stilistiche |
---|---|---|
Barocco (1600-1750) | J.S. Bach, G.F. Händel, A. Vivaldi | Contrappunto, basso continuo, tema e variazioni |
Classicismo (1750-1820) | W.A. Mozart, J. Haydn, L. van Beethoven | Melodie chiare, eleganza, forme musicali definite |
Romanticismo (Inizio XIX Secolo) | F. Schubert, F. Chopin, J. Brahms, P.I. Tchaikovsky | Espressione emotiva, libertà formale, uso di dissonanze |
XX Secolo e Età Contemporanea (Primi del Novecento-2000) | C. Debussy, E. Satie, S. Prokofiev | Sperimentazione, impressionismo, fusione di generi |
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