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Conero: Sentieri, Escursioni e Gradi di Difficoltà

Il nome Conero deriva molto probabilmente dal greco κόμαρος (kòmaros), da cui il “Monte dei Corbezzoli”. Lungo la costa adriatica, il Monte Conero spezza la monotonia delle lunghe distese di sabbia dorata, offrendo un paradiso escursionistico. Il Parco Naturale Regionale del Conero copre un’area di 6.011 ettari ed è considerato uno dei luoghi più belli della costa adriatica.

Il litorale passa dalle rocce ai ciottoli fino a fini sassolini e alterna spiagge e baie di diverse dimensioni, alcune accessibili solo da mare, altre da "stradelli" (ripidi sentieri che conducono alle spiagge), altre ancora più comode con parcheggi.

Il Parco del Conero è attraversato da 18 sentieri che partono dai principali centri abitati dell’area naturale: Poggio, Sirolo e Varano. Alcuni dei 18 sentieri del Parco del Conero sono impegnativi, altri più semplici.

5 Sentieri Panoramici da Percorrere nel Parco del Conero

Andiamo subito a scoprire 5 sentieri panoramici da percorrere nel Parco del Conero:

  1. Sentiero non percorribile con passeggini. Attenzione, il sentiero è percorribile solo fino al belvedere passo del Lupo.
  2. Sentiero non percorribile con passeggini. Pian Grande e Belvedere Nord è raggiungibile anche dal Sentiero Gigli n. 3.
  3. Pian di Raggetti è una delle poche praterie ancora presenti sul Monte Conero e da dove potrai ammirare un panorama a 180° verso la costa e i Monti Sibillini.
  4. Un altro sentiero del Parco del Conero, semplice e affascinante, è il sentiero 314 Capo d’Acqua. Puoi parcheggiare nei pressi del supermercato Si con te del borgo, ben rifornito, in cui potrai acquistare qualcosa per un piccolo picnic da gustare una volta arrivato in cima al Monte. Percorribilità: a piedi, in mountain bike e a cavallo.
  5. Il punto di partenza consigliato per accedere al sentiero è la piazzetta di Portonovo dove troverai il pannello esplicativo del sentiero. Prima di partire per la passeggiata o subito dopo ti consiglio di gustare un goloso cono gelato nel bar della piazzetta. Devi sapere che la baia di Portonovo si trova ai piedi del versante nord-orientale del Monte Conero.

Descrizione di alcuni sentieri

Sentiero 302 Sentiero delle Due Sorelle

Tempo di percorrenza: ore 1 (solo andata)
Difficoltà: difficile
Percorribilità: a piedi
Ambiente: versante meridionale del Monte Conero parzialmente compreso nella riserva integrale. Eccezionale interesse geologico per l’affioramento della maiolica la più antica formazione litologica presente nell’area del Parco. La maiolica risulta molto evidente nelle cosiddette “placche”, enormi e lisci lastroni rocciosi di colore grigio chiaro a strapiombo sul mare. Lungo questo caratteristico tratto di costa alta si osservano piccole spiagge, candidi scogli di incomparabile bellezza.
Vegetazione: zone coltivate, macchia mediterranea termofila (leccio, corbezzolo, laurotino, lentisco) pineta di rimboschimento, vegetazione rupicola (violaciocca, valeriana rossa), vegetazione alofila (finocchio di mare), ghiaioni parzialmente consolidati da ginestra ed Ampelodesmos mauritanicos. Abbarbicata sui costoni rocciosi sovrastanti la spiaggia delle Due Sorelle vive l’Euforbia arborescente, vero gioiello botanico del parco in quanto non presente altrove nelle Marche né lungo la costa adriatica a nord del Gargano.
Osservazione faunistiche: passeriformi nidificanti di bosco e di macchia (fringuello, capinera, occhiocotto), rapaci diurni (sparviere), svernanti marini (cormorani e gabbiani corallini), gabbiani comuni e reali. Possibilità di osservare il falco pellegrino. Tra i mammiferi è presente la volpe.
Itinerario: da Sirolo, prendere la provinciale verso Ancona e poco fuori l’abitato girare al primo incrocio sulla destra per Via Vallone, una strada asfaltata in salita: superato il cimitero di Sirolo si giunge in breve ad una sterrata che si snoda ai bordi della falesia. Ad un quadrivio (incrocio con il Sentiero n°1) scendere a destra: prendere la seconda stradina che sale sulla sinistra ed arriva ad un campo di olivi. Qui il tracciato prosegue per un sentiero che si inoltra nel fitto della macchia mediterranea e lungo il quale si aprono scorci suggestivi sulle spiagge di Sirolo, di Numana e sulla costa bassa fino a Civitanova Marche. Si giunge quindi al “Passo del Lupo”, uno sperone di roccia a picco sul mare che rappresenta uno dei punti più suggestivi del Parco del Conero e dal quale si gode di una vista spettacolare sulla piccola baia delle Due Sorelle. Il sentiero prosegue con una ferrata che supera ripidi tornanti lungo la falesia (è necessario abbigliamento escursionistico alpino) fino ad arrivare ad un canalone che scende, in breve, alla spiaggia delle Due Sorelle.
ATTUALMENTE PERCORRIBILE SOLO FINO AL PUNTO PANORAMICO.

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Sentiero 303 Sassi Neri

Tempo di percorrenza: 45 minuti (solo andata)
Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, in mountain-bike
Ambiente: Falesia marmosa. L’ampia spiaggia ghiaiosa lascia posto, proseguendo verso nord, alla costa rocciosa caratterizzata da scaglia rossa.
Vegetazione: pinete di rimboschimento (Pino d’Aleppo) e zone completamente incolte. Molto diffusa la ginestra mentre nella parte più prossima al mare troviamo la Canna del Reno.
Osservazioni faunistiche: passeriformi di macchia (sterpazzolina, usignolo di fiume), svernanti marini (svasso maggiore, cormorano), gabbiani reali e comuni.
Itinerario: da Sirolo, prendere la provinciale verso Ancona e poco fuori l’abitato girare al primo incrocio a destra per Via Vallone: dopo una breve salita, girare a destra e percorrere la strada asfaltata fino al belvedere. Da qua si prende il sentiero sulla sinistra che, dopo un tratto pianeggiante, inizia a scendere in una pineta. Ad un bivio prendere a destra e seguire la sterrata che scende nella bassa vegetazione mediterranea. Si giunge quindi alla spiaggia dei “Sassi Neri”: da qui si possono osservare gli scogli di scaglia rossa che caratterizzano questo tratto di costa.

Sentiero Spiaggia di San Michele

Tempo di percorrenza: 30 minuti (solo andata)
Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, in mountain-bike
Ambiente: falesia marnosa ed argillosa che dall’abitato di Sirolo scende con notevole pendenza al mare. Spiaggia ghiaiosa con barriere artificiali affioranti.
Vegetazione: pineta di rimboschimento con presenza di specie arboree autoctone del Conero (leccio e roverella).
Osservazioni faunistiche: tra gli uccelli è possibile osservare il fringuello, la cinciallegra, il cardellino, i gabbiani (reale e comune) e d’inverno, lungo la spiaggia, anche il cormorano.
Itinerario: entrati nel Parco della Repubblica, nel centro di Sirolo, si segue il viale principale fino al punto panoramico da cui si possono osservare il Monte Conero e la spiaggia dei Sassi Neri. Da qui, seguendo la staccionata, si prende una stradina sterrata che scende, con ampi tornanti, all’interno di una falesia marnosa caratterizzata da un bosco di pini d’Aleppo. La strada si restringe in un sentiero che scende rapidamente alla spiaggia di S. Michele. Arrivati sull’arenile si può proseguire verso destra fino ad arrivare alla grotta Urbani, cavità naturale, scavata dal mare, ai piedi della rupe su cui sorge l’abitato di Sirolo.

Sentiero 305 S. Lorenzo

Tempo di percorrenza: ore 1,30 (solo andata)
Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, in mountain bike
Ambiente: solco vallivo profondamente inciso soprattutto nel tratto inferiore, scavato dall’azione erosiva del fosso e ferito in più punti dalle cave.
Vegetazione: numerose macchie di rovo e stracciabrache, pineta di rimboschimento, macchia mediterranea termofila con netto predominio di leccio. I pianori di scavo e le zone di taglio delle cave sono ricchi di pini, ginepri e ginestre. Qualche rara pianta di corbezzolo.
Osservazioni faunistiche: tra gli uccelli nidificanti troviamo lo zigolo nero, il codibugnolo ela cinciallegra; in zona cacciano lo sparviere ed il gheppio, mentre tra i rapaci notturni è da segnalare l’assiolo. Tra i mammiferi sono presenti la faina e la volpe.
Itinerario: da Sirolo si prende la provinciale per Ancona fino a Fonte d’Olio; presso l’ingresso del Teatro alle Cave, si prende il sentiero a destra, circondato da bassa vegetazione sino ad una sterrata: si prosegue a sinistra, seguendo il tracciato che risale il fosso di San Lorenzo circondato dalla tipica macchia mediterranea. Lungo questo percorso si incontrano insuccessione tre vecchie cave, nella seconda delle quali si può osservare il limite K/T, unainteressante formazione geologica. Successivamente si continua sulla sinistra sullastrada sterrata che risale il versante destro del torrente. Nella parte alta del sentiero si percorre il crinale fino a Pian dei Raggetti.

Sentiero 306 S. Andrea

Tempo di percorrenza: ore 1,30 (solo andata)
Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, in mountain-bike
Ambiente: dolce rilievo collinare su cui sorgeva l’antico Castello di Massignano in un paesaggio agreste particolarmente armonico.
Vegetazione: siepi (marrica, rosa canina, prugnolo), seminativi (granturco, sorgo e girasole), vigneti, pineta di rimboschimento con abbondanza di leccio. Presenza di specie arboree legate alla vita contadina (acero campestre, olmo campestre, gelso, ailanto).
Osservazioni faunistiche: passeriformi nidificanti di macchia (occhiocotto, capinera, usignolo, zigolo nero); buone le osservazioni sui rapaci diurni stanziali e di passo. Tra i rapaci notturni vi è da segnalare l’allocco, la civetta e l’assiolo. Tra i mammiferi vi è la presenza della volpe e della faina. Numerose le farfalle tra cui la vanessa atalanta e la vanessa pavone.
Itinerario: lasciato il sito geologico di Massignano, rilevante per lo stratotipo di passaggiotra le due ere eocene-oleocene, si sale un’ampia sterrata che, dopo aver costeggiatoalcune case, attraversa vigneti e seminativi fino ad arrivare ad un pianoro erboso con vista panoramica sulle pendici sud del Monte Conero. Si prosegue verso sinistra oltrepassando delle antenne; ai margini del bosco prendere al bivio la stradina che si restringe leggermente ed addentrarsi nella macchia di pini e di lecci. Si prosegue dritto per un lungo tratto fino ad un incrocio: prendere sulla destra per arrivare a Pian di Raggetti, punto di incontro con altri sentieri.

Sentiero 307 Anello Grotte romane e Cava Nascosta

Tempo di percorrenza: ore 2
Difficoltà: intermedio
Percorribilità: a piedi
Ambiente: pendici occidentali del Monte Conero.
Vegetazione: ad eccezione di un piccolo appezzamento coltivato troviamo: pineta dirimboschimento in evoluzione spontanea verso il bosco con abbondanza di leccio. Nelsottobosco numerose specie erbacee ed arbustive (pungitopo, straccibrache, ginepro,lentisco), nonché piccole piante di roverella.
Osservazioni faunistiche: passeriformi di bosco nidificanti (cinciallegra, fringuello, ghiandaia). Tra i rapaci notturni vi è da segnalare l’assiolo. La cava nascosta, con le sue pareti rocciosee scoscese, è un ottimo sito per la nidificazione dei rapaci.
Itinerario: dal campo sportivo del Poggio prendere la provinciale verso Sirolo e dopo circa 2 km (di fronte ad un agriturismo) prendere a sinistra: qua inizia il sentiero che sale al lato di un vallone. Ad un bivio si prende sulla destra sino ad arrivare nei pressi di una vecchia cava ormai nascosta dal fitto della vegetazione. Si prosegue poi sulla destra per un piccolo sentiero che sale con ripidi e tortuosi tornanti nel fitto bosco di caducifoglie, fino ad arrivare ad una sterrata pianeggiante: prendere a sinistra ed in breve si raggiungono le Grotte Romane (gallerie artificiali legate ad attività estrattive in epoca romana). Continuando si giunge ad un punto panoramico da dove si può ammirare l’entroterra marchigiano fino a Monte S. Vicino, per poi scendere rapidamente in una pineta di rimboschimento (in evoluzione spontanea verso il bosco misto), fino ad arrivare all’estremità di un pendio prativo. Scendendo sulla sinistra si costeggia un filare di abeti che, attraversati alcuni coltivi, conduce alla strada provinciale.

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Sentiero 308 dei Gigli

Tempo di percorrenza: ore 1 (solo andata)
Difficoltà: intermedio
Percorribilità: a piedi
Ambiente: pendici occidentali del Monte Conero, al di sopra dell’abitato del Poggio.Il tratto iniziale è dominato da una grande cava che offre possibilità di interessanti osservazioni geologiche.
Vegetazione: ex cava ricolonizzata da pini d’aleppo e ginestre, pineta di rimboschimento,bosco mesofilo comprendente specie sempreverdi e caducifoglie con dominanza di leccioe, soprattutto nelle zone più fresche, carpino nero. Nel sottobosco troviamo asparago spinoso, teucrio, orchidee e, nella stagione, molte specie fungine.
Osservazini faunistiche: tra gli uccelli di bosco troviamo il pettirosso, il fringuello, la cinciarella, nella zona si può osservare lo sparviere in caccia ed in primavera uccelli rapaci in migrazione volteggiare sul bosco del vallone.
Itinerario: prendere la stradina che dal campo sportivo del Poggio passa tra la fornace indisuso e la cava abbandonata e ricolonizzata dai pini d’Aleppo e dalle ginestre: il sentierosale all’inizio dolcemente in un giovane bosco e poi si arrampica su di una ripida salita cheentra in un bosco di caducifoglie e sempreverdi (con prevalenza di leccio). Si costeggia poisulla destra un rudere fatiscente (casa Mandolesi o casa dei Gigli) ormai quasi nascosto dalla vegetazione e si prosegue per giungere in breve tempo a Pian Grande punto di incontro con altri interessanti sentieri.

Sentiero 309 Anello di Portonovo

Tempo di percorrenza: ore 1,30
Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, in mountain-bike
Ambiente: baia posta ai piedi del versante nord-orientale del Monte Conero. Presenza di due laghetti salmastri. In estate affollato centro turistico balneare.
Vegetazione: macchia mediterranea mesofila con abbondanza di corbezzolo accanto aspecie a foglie caduche (carpino nero, orniello), formazione di vegetazione palustre (cannuccia di palude e falasco), tife ed altre specie acquatiche nelle zone umide; specie pioniere sulla spiaggia (papavero giallo, cavolo marittimo).
Osservazioni faunistiche: nei laghetti costieri presenza di uccelli acquatici stanziali (gallinellad’acqua, tuffetto) e presenza stagionale del martin pescatore, passeriformi di macchia(occhiocotto e sterpazzolina), specie svernanti marine (cormorano e svasso piccolo). Tra imammiferi volpe e faina; tra gli insetti il ditisco e numerose specie di libellule. Nelle acquedei laghetti troviamo la gambusia, un piccolo pesce d’acqua dolce.
Itinerario: dalla strada provinciale tra Sirolo ed Ancona, si devia per Portonovo e si raggiunge la piazzetta alla fine della strada in discesa. Seguire la strada asfaltata verso la spiaggia del molo e dopo aver costeggiato il Lago Grande, portarsi sulla spiaggia. Proseguendo verso destra, si supera l’imponente Fortino Napoleonico per raggiungere in pochi minuti una maestosa Torre di Guardia. Percorrere la spiaggia fino all’ultimo stabilimento: qua, girando a destra, si lascia l’arenile e si giunge ad un cancello verde da dove, nei periodi estivi, è possibile visitare la bellissima chiesa di S. Maria di Portonovo. Seguire la stradina sulla sinistra, che costeggia l’altro stagno salmastro (Lago Profondo) per poi inoltrarsi nella macchia mediterranea. Scendere poi sulla strada asfaltata verso la piazzetta.

Sentiero 313 della Scalaccia

Tempo di percorrenza: ore 2 (solo andata)
Difficoltà: intermedio
Percorribilità: a piedi
Ambiente: piccola valle boscata al di sotto dell’abitato di Pietralacroce. Falesia marnosoarenacea con spiaggiole ghiaiose.
Vegetazione: la valle è caratterizzata da un querceto (roverella) nel versante caldo e da un orno-ostrieto (carpino nero, orniello) in quello fresco con una piccola olmeta nella...

Flora e Fauna del Parco del Conero

Il Parco Regionale del Conero protegge numerose specie botaniche tipiche della macchia mediterranea e le foreste: in primis il simbolo del Monte Conero, il corbezzolo, i lecci, gli allori, i lentischi, le rose canine, le sanguinelle, i biancospini, le orchidee, lo stracciabraghe, il ginepro rosso, le ginestre, l’euforbia arborescente, la violaciocca, il finocchio selvatico.

La fauna tutelata dal Parco è diversa a seconda delle zone: come dimostra lo stemma del parco che ha scelto come simbolo il falco pellegrino numerosi sono i rapaci che volano sul Monte Conero, ma troviamo anche il cormorano, il tasso, la volpe, la puzzola, il riccio, la donnola, i cinghiali, il picchio rosso, i caprioli, gli aironi, l’upupa, le ghiandaie, le cicogne. Tra gli anfibi l’ululone dal ventre giallo, il rospo smeraldino, il geco verrucoso, il colubro.

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L’Ente Parco ha censito oltre 200 specie tra volatili stanziali, svernanti e migratori che due volte all’anno sorvolano il nostro paese diretti verso l’Africa o il Nord Europa e per la traversata dell’Adriatico ai paesi balcanici e viceversa.

Attività nei dintorni del Conero

  • Grotte di Camerano: Camerano, soprannominata la “Città Sotterranea” perché nel sottosuolo è stato scavato un considerevole labirinto. Le Grotte di Camerano sono tra le più suggestive delle Marche. Una estesa ramificazione di cunicoli circa 2 Km caratterizzata sale circolari, colonne, fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi molto ricchi di decorazioni, di bassorilievi, di volte a cupola, a vela, a botte.
  • Incisioni Rupestri: Sul Monte Conero in mezzo all’area boschiva sono state ritrovate su una balza rocciosa calcarenitica delle Incisioni Rupestri dell’età del Bronzo, di notevole interesse culturale, archeologico ed ambientale assieme ai giacimento paleolitico, agli insediamenti pre-protostorici, alla cava romana, agli eremi e ai monasteri.
  • Grotte del Mortarolo: Anticamente nel Parco esistevano sei romitori, in posizioni isolate e solitarie, immersi nella rigogliosa vegetazione. I frati sfruttavano le cavità naturali del Monte Conero come abitazioni per pregare e meditare in assoluto silenzio. Attualmente attraverso un sentiero ben segnalato si può visitare la Grotta del Mortarolo.

Tabella riassuntiva dei sentieri

Sentiero Tempo di percorrenza (solo andata) Difficoltà Percorribilità
302 Sentiero delle Due Sorelle 1 ora Difficile A piedi
303 Sassi Neri 45 minuti Facile A piedi, a cavallo, in mountain-bike
Spiaggia di San Michele 30 minuti Facile A piedi, a cavallo, in mountain-bike
305 S. Lorenzo 1,30 ore Facile A piedi, a cavallo, in mountain bike
306 S. Andrea 1,30 ore Facile A piedi, a cavallo, in mountain-bike
307 Anello Grotte romane e Cava Nascosta 2 ore Intermedio A piedi
308 dei Gigli 1 ora Intermedio A piedi
309 Anello di Portonovo 1,30 ore Facile A piedi, a cavallo, in mountain-bike
313 della Scalaccia 2 ore Intermedio A piedi

Il Monte Conero, con i suoi 572 metri di altezza, offre un'esperienza di trekking ed escursioni unica nel cuore della Riviera del Conero. Numerosi sentieri si snodano lungo il Monte Conero, offrendo percorsi di diversa difficoltà e durata, adatti sia a principianti che ad escursionisti esperti.

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