La Croazia entra nell'area Schengen: implicazioni e prospettive
Dal 1 gennaio 2023, la Croazia ha adottato l’euro come moneta ed è entrata nell’area di libera circolazione prevista dagli accordi di Schengen, mandando in pensione la kuna. La Croazia è il 20esimo membro dell’Eurozona e la 27esima nazione della zona Schengen.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha presieduto alle celebrazioni e ha utilizzato toni entusiasti come il ministro degli Interni croato, Davor Bozinović, che ha premuto personalmente per l’ultima volta il pulsante per alzare la sbarra e lasciar poco dopo passare le prime automobili senza controlli, al valico di Bregana-Brežice, sull’autostrada Zagabria-Lubiana, tra Croazia e Slovenia.
Un bilancio sul ruolo della Croazia
Al di là delle narrazioni mediatiche e di quelle politiche, l’ingresso della Croazia nello spazio Shengen è un momento per un bilancio del ruolo svolto dalla ex repubblica jugoslava rispetto alla questione che del trattato rappresenta il nucleo principale: la libera circolazione di cittadini e merci nello spazio comune.
Quel che è interessante, da questo punto di vista, è come l’ingresso nello spazio Shengen suoni come un premio per le autorità croate nella gestione della frontiera. L’area Schengen consente a circa 420 milioni di persone di viaggiare tra i Paesi membri senza passare per i controlli alle frontiere e per la Croazia il momento decisivo è arrivato l’8 dicembre dello scorso anno con il via libera del Consiglio Giustizia e Affari interni.
“Dovremo lavorare a stretto contatto per proteggere Schengen e preservarne i vantaggi, perché non può essere dato per scontato e si basa sull’impegno e sulla fiducia reciproca“, è l’esortazione della presidente von der Leyen nel primo giorno del 2023.
Leggi anche: Le Migliori Recensioni di Villaggi Turistici Croati
Critiche e controversie
In Croazia, nonostante i toni trionfalistici, non sono mancate le voci dissonanti. Le organizzazioni non governative croate che si occupano di migranti hanno dichiarato, per voce del Centro Studi sulla Pace, che Zagabria ha ricevuto “un premio per sei anni di violazioni dei diritti umani”.
Partiamo da Pushed to the edge: Violence and abuse against refugees and migrants along Balkan Route, report di Amnesty International del 2019. “I diffusi respingimenti e le espulsioni collettive - spesso accompagnate da violenze - e la negazione di routine dell’accesso all’asilo sono un evento regolare al confine tra Bosnia-Erzegovina e Croazia. Sono anche parte della politica sistematica e deliberata delle autorità croate per scoraggiare futuri ingressi irregolari e dimostrare che la Croazia è in grado di proteggere efficacemente la frontiera esterna dell’UE”.
Uno studio del 2022, pubblicato il 1 dicembre, intitolato Black Book of Pushback documenta 25.000 respingimenti violenti in tutta l’UE e svelano il ruolo dei fondi e delle agenzie dell’UE nel perpetuarla. L’ammissione della Croazia all’area Schengen “costituisce un pessimo precedente per i futuri allargamenti di Schengen e per l’intenzione dell’UE di imporre il rispetto degli standard dei diritti umani all’interno dell’area Schengen”, recitano le conclusioni del rapporto a cura di ECRE - Consiglio Europeo per i Rifugiati e gli Esiliati.
Infatti, dal 2015 a oggi, Zagabria ha ricevuto dalla Commissione Europea oltre 163 milioni di euro, per lo più stanziati dall’Internal Security Fund, un budget pensato per aumentare la sicurezza delle frontiere esterne. La Croazia ha utilizzato quei fondi per addestrare ed equipaggiare il personale di polizia adibito al controllo delle frontiere, che possono contare su fuoristrada, droni, elicotteri, telecamere a infrarossi, apparecchiature che rilevano i battiti cardiaci e termocamere da installare sui suddetti mezzi.
L'adozione dell'Euro
Con l’inizio del nuovo anno inizia anche l’esperienza dei cittadini croati di utilizzo dell’euro come valuta nazionale, come già succede per oltre 300 milioni di cittadini europei. “L’euro ci rende più forti sulla scena mondiale, è una delle nostre migliori conquiste collettive e naturalmente è molto più di una moneta“, ha sottolineato con forza von der Leyen.
Leggi anche: Scopri l'Ente Nazionale Turismo Croazia
Al termine delle prime due settimane del 2023 la kuna sarà ritirata dalla circolazione in maniera definitiva. Fino al 31 dicembre in Croazia sarà obbligatoria la doppia indicazione dei prezzi (già utilizzata dallo scorso 5 settembre) ed è stato introdotto un Codice etico delle imprese per aiutarle a ricalcolare correttamente i prezzi di beni e servizi, ma anche per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori su possibili rincari ingiustificati.
Le banconote e le monete in kune possono essere cambiate gratuitamente in euro fino al 30 giugno presso l’Agenzia finanziaria e gli uffici postali fino a un limite di 100 banconote e 100 monete in kune. Per i cambi effettuati dal primo luglio, le banche commerciali potranno applicare una commissione, mentre la Banca centrale croata fornirà il servizio senza ulteriori sovrapprezzi fino al 31 dicembre 2025.
Implicazioni pratiche dell'adesione a Schengen
Per quanto riguarda l’adesione allo Spazio Schengen, è dal momento dell’ingresso nell’Unione Europea nel 2013 che la Croazia ha applicato parti dell’acquis come i controlli alle frontiere esterne, la cooperazione delle forze di polizia e l’uso del Sistema d’informazione Schengen.
Le restanti parti che comprendono l’abolizione dei controlli alle frontiere interne sono entrate in vigore a partire dal primo gennaio 2023 per quanto riguarda quelle interne terrestri e marittime, mentre per quelle aeree a partire dal 26 marzo dello stesso anno, dal momento in cui devono essere fatte coincidere le date dell’orario estivo/invernale dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata).
Sono revocati, quindi, i controlli alle frontiere interne terrestri e marittime tra la Croazia e gli altri Paesi dell'area Schengen. I controlli alle frontiere aeree interne saranno invece aboliti dal 26 marzo 2023.
Leggi anche: Recensioni Villaggi Turistici Rovigno
Novità per la navigazione
La Croazia in area Schengen porta delle novità anche per la navigazione. Innanzitutto non ci saranno più controlli dei documenti e della lista passeggeri dalla Capitaneria di porto o dalla Polizia di frontiera. L’eliminazione dei controlli varrà sia in entrata sia in uscita.
La documentazione minima necessaria per navigare in Croazia si limiterà al libretto del motore, l’assicurazione e la dichiarazione di conformità. Restano invece in vigore le tasse previste per la navigazione in acque croate: le tasse per la sicurezza della navigazione, i tributi contro l’inquinamento marino e la tassa di soggiorno.
Le prime due possono essere pagate in Euro tramite il portale eNautics, mentre l’ultima dovrà essere versata solo se si decidesse di dormire in barca e potrà venir pagata sul sito dell’Ente Nazionale Croato per il turismo.
Tabella riassuntiva delle principali date
Data | Evento |
---|---|
1 Gennaio 2023 | Adozione dell'Euro e ingresso nell'area Schengen (frontiere terrestri e marittime) |
26 Marzo 2023 | Abolizione dei controlli alle frontiere aeree interne |
30 Giugno 2023 | Termine per il cambio gratuito di kune in euro presso Agenzia finanziaria e uffici postali |
31 Dicembre 2023 | Termine per la doppia indicazione dei prezzi in kune ed euro |
31 Dicembre 2025 | Termine per il cambio di kune in euro senza commissioni presso la Banca centrale croata |
TAG: