La Forma di Cortesia nella Lingua Italiana
La forma di cortesia in italiano si utilizza per rivolgersi a qualcuno con rispetto e gentilezza, ed è spesso usata quando si parla con persone sconosciute o con un livello di autorità superiore. La forma di cortesia è anche conosciuta come “lei” o “formale” (in contrapposizione alla forma informale “tu”). Ultimamente la forma di cortesia si usa molto meno, soprattutto nei negozi e su internet.
Grammatica della Forma di Cortesia
La grammatica della forma di cortesia in italiano riguarda principalmente il pronome, l’aggettivo possessivo e il verbo. Di seguito, troverai le principali regole grammaticali per utilizzare la forma di cortesia:
- Pronome soggetto:
- La forma di cortesia per il pronome soggetto è sempre “lei”.
- Esempio: Lei è molto gentile. (You are very kind.)
- Pronome complemento oggetto:
- Anche il pronome complemento oggetto è “lei”.
- Esempio: L’ho vista ieri. Ho parlato con lei. (I saw her yesterday. I spoke with her.)
- Aggettivo possessivo:
- Per la forma di cortesia, si utilizza l’aggettivo possessivo “suo” al singolare e “suoi” al plurale, indipendentemente dal genere della persona a cui ci si rivolge.
- Esempio: Il suo nome è Maria. (Her name is Maria.) I suoi documenti, per favore. (Your documents, please.)
- Verbo:
- Per il verbo, si utilizza la terza persona singolare (anche detta terza persona di cortesia), indipendentemente dal genere della persona a cui ci si rivolge.
- Esempio: Lei parla italiano. (You speak Italian.) Lei lavora a Milano. (You work in Milan.)
- Congiuntivo:
- Nella forma di cortesia, quando si usa il congiuntivo, il verbo viene coniugato alla terza persona singolare.
- Esempio: Mi dispiace che lei sia indisposta. (I’m sorry that you are unwell.)
- Imperativo:
- Nell’imperativo di cortesia, si usa la terza persona singolare per i verbi.
- Esempio: Si accomodi, per favore. (Please, have a seat.)
È difficile stabilire una regola precisa dell’uso del Lei. Dipende molto dall’età, dal grado di conoscenza tra i due interlocutori e anche dal contesto in cui avviene un dialogo.
Da notare che l’uso della forma di cortesia “lei” è più comune in alcune regioni d’Italia rispetto ad altre. In alcune situazioni informali o con amici, si preferisce utilizzare la forma “tu”. La scelta tra “tu” e “lei” dipende dall’ambiente sociale, dalla relazione tra le persone coinvolte e dal livello di formalità desiderato. Se dobbiamo usare un pronome diretto, indiretto o riflessivo, nel caso di una conversazione informale useremo ti.
Quando ci troviamo in una situazione formale e usiamo la forma di cortesia, i pronomi che dobbiamo utilizzare sono due: La e Le. Qual è la differenza tra questi due pronomi? Quindi se il verbo regge un complemento oggetto (risponde alle domande Chi? Lei) dovremo usare La, mentre se il verbo regge un complemento indiretto (risponde alle domande A chi? A Lei) dovremo usare Le.
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Esercizi
Esercizio 1
Indica in quali delle seguenti situazioni è appropriato usare la forma di cortesia:
- Un bambino parla con suo nonno.
- Un signore chiede indicazioni a un vigile urbano.
- Un signore domanda l’età a un ragazzo.
- Uno studente chiede una spiegazione al suo professore.
- Una signora chiede informazioni su un abito alla commessa.
- Una signora scrive una lettera per avere un colloquio di lavoro.
- Un bambino parla con la maestra.
- Un signore ordina un caffè.
- Una signora parla con la parrucchiera.
- Un professore interroga uno studente.
- Un ragazzo parla con una ragazza appena conosciuta.
Esercizio 4
Cambia il seguente dialogo dal “Tu” al “Lei”:
(Dialogo con “tu”)
A: Ciao Marco, come stai?
B: Ciao Luca, sto bene grazie! Tu come stai?
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A: Anch’io sto bene, grazie! Hai visto il nuovo film al cinema?
B: Sì, l’ho visto ieri sera. È stato davvero fantastico! Ti consiglio di andarlo a vedere.
A: Grazie per il consiglio! Lo guarderò sicuramente. Ci andiamo insieme questo weekend?
B: Mi dispiace, ma questo weekend non posso. Ho già altri programmi. Possiamo andarci la prossima settimana se vuoi.
A: Va bene, nessun problema. Ci andremo la prossima settimana allora. Ci sentiamo più tardi per confermare i dettagli.
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Soluzione Esercizio 4
(Dialogo con “Lei”)
A: Buongiorno, come sta?
B: Buongiorno, sto bene grazie! Lei come sta?
A: Anch’io sto bene, grazie! Ha visto il nuovo film al cinema?
B: Sì, l’ho visto ieri sera. È stato davvero fantastico! Glielo consiglio di andarlo a vedere.
A: Grazie per il consiglio! Lo guarderò sicuramente. Possiamo andarci insieme questo weekend?
B: Mi dispiace, ma questo weekend non posso. Ho già altri programmi. Possiamo andarci la prossima settimana se vuole.
A: Va bene, nessun problema. Ci andremo la prossima settimana allora. Ci sentiamo più tardi per confermare i dettagli.
Esercizio 5
Cambia il dialogo dal “tu” al “Lei”:
(Dialogo con “tu”)
A: Ciao Laura, hai già fatto la spesa?
B: Ciao Marco, sì ho fatto la spesa questa mattina. Tu hai bisogno di qualcosa?
A: Sì, potresti comprarmi un po’ di latte, per favore?
B: Certo, nessun problema. Quanta quantità vuoi?
A: Prendine un litro, grazie!
B: Va bene, te lo porterò dopo pranzo. Ti va di prendere un caffè insieme?
A: Mi piacerebbe, ma ho un appuntamento. Possiamo farlo un’altra volta?
Soluzione Esercizio 5
(Dialogo con “Lei”)
A: Buongiorno Laura, ha già fatto la spesa?
B: Buongiorno Marco, sì ho fatto la spesa questa mattina. Lei ha bisogno di qualcosa?
A: Sì, potrebbe comprarmi un po’ di latte, per favore?
B: Certo, nessun problema. Quanta quantità desidera?
A: Prenda un litro, grazie!
B: Va bene, glielo porterò dopo pranzo. Le va di prendere un caffè insieme?
A: Mi piacerebbe, ma ho un appuntamento. Possiamo farlo un’altra volta?
Esercizio 6
Completa il seguente dialogo coniugando i verbi al presente indicativo e usando la forma di cortesia quando necessario:
A: Buongiorno Dottore, come (stare)?
B: Buongiorno, (stare) bene grazie! E Lei?
A: Anch’io (stare) bene, grazie! Ha già (fare) la spesa?
B: Sì, ho (fare) la spesa questa mattina. Lei ha bisogno di qualcosa?
A: Sì, potrebbe (comprare) un po’ di latte, per favore?
B: Certo, nessun problema. Quanta quantità (desiderare)?
A: Prendere un litro, grazie! E se ha tempo, (prendere) anche un po’ di pane?
B: Certamente, (prendere) anche del pane. C’è qualcos’altro che (desiderare)?
A: Sì, potrebbe (prendere) una confezione di biscotti, per favore?
B: Va bene, (prendere) anche i biscotti. Ha qualche preferenza particolare?
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