Albergo Atene Riccione

 

Gruppi Musicali Emergenti Stranieri: Un'Esplosione di Nuovi Talenti

Ormai entrati nel nuovo anno, è tempo di organizzarsi per non perdersi nulla di quanto di buono ci potrà portare. Oltre ai dischi di chi ha una certa notorietà, arriveranno anche quelli di chi ancora deve farsi conoscere.

La Scena Musicale Internazionale in Fermento

Il punk, nello specifico il post-punk, è da qualche anno l’unico genere rock in crescita e in piena rinascita, tanto che si può parlare di scena inglese, sviluppatasi tra Bristol, Londra e Manchester, e di scena irlandese, concentrata nella città di Dublino.

È allo stesso tempo doveroso porre un focus sugli Usa dove la situazione è leggermente diversa: da un lato domina un revival «piacione» e poco credibile del pop punk dei primi anni Duemila, il cui esempio principe è la nuova carriera dell’oramai ex rapper Machine Gun Kelly, dall’altro nuova linfa proviene da alcuni esperimenti felici che uniscono un’attitudine emo e skate-punk a generi inconsueti come l’R&B e il country.

Questa lista propone alcune tra le band punk e post-punk emergenti di Inghilterra, Irlanda e USA, qualcuna già abbastanza affermata e altre da tenere d’occhio, coscienti del fatto che anche nel resto d’ Europa e del mondo la situazione è in continua evoluzione.

Il Regno Unito è da sempre sinonimo di musica emergente di altissima qualità. Dalle band scoperte negli storici pub di Londra ai solisti edgy scozzesi, la lista di artisti upcoming sembra allungarsi sempre di più.

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A volte i nomi sbiadiscono dopo un paio di album, altre volte si trasformano in star internazionali come Lewis Capaldi, Lizzo o Foals. Una cosa è certa: tutti gli artisti elencati qui hanno il potenziale per diventare davvero grandi e sono già riusciti ad intrigare l'industria musicale, la stampa e il vostro amato staff.

Focus su Alcuni Gruppi Promettenti

The Cardinals (Irlanda)

Dall’Irlanda (ma non Dublino, bensì Cork), i Cardinals sembrano essere pronti per raccogliere l’eredità di illustri connazionali recenti predecessori. In realtà il loro è più art-rock che post-punk, ma l’omonimo EP pubblicato a giugno attesta la bontà della loro proposta, riassunta dal batterista Darragh Manning in: “Scriviamo canzoni pop con intorno del rumore”.

Chalk (Irlanda)

Hanno già in calendario due concerti in Italia, i Chalk: il 26 marzo al Locomotiv di Bologna e il 27 al Bellezza di Milano. Una schedule guadagnata grazie a EP di impatto come ‘Conditions’ e ‘Conditions II’, che presto verranno seguiti (il 21 febbraio) da ‘Conditions III’. Ross Cullen, Benedict Goddard e Luke Niblock sono cresciuti a Belfast, hanno suonato spesso a Dublino, e si sono accasati alla Nice Swan, altra etichetta inglese sinonimo di qualità se si è una band emergente (avete presente gli English Teacher?).

Fcukers (New York)

Newyorkesi che avevano iniziato come rocker, Shannon Wise e Jackson Walker Lewis hanno ben presto virato verso la house music, ma in una personale versione che non dimentica il loro passato alternative. Ne sono usciti una serie di singoli di immediata presa che hanno portato i Fcukers a essere considerati così cool da avere tra il pubblico, ai loro show, gente del calibro di Beck, Julian Casablancas, Clairo e Yves Tumor, oltre a scomodare paragoni con “gli anni d’oro della DFA” (l’etichetta degli LCD Soundsystem, ndr).

Good Neighbours

Non si è fatta scappare l’occasione la Universal, che ha messo sotto contratto i Good Neighbours tramite Polydor, grazie alla quale lo scorso aprile è uscito il primo omonimo EP. Il loro suono fa venire alla mente una collaborazione tra Vampire Weekend e Animal Collective ricoperta di zucchero filato, e non far comparire le carie sarà l’obbiettivo di un duo che pare essere stato orientato un po’ troppo all’algoritmo, oltre che eccessivamente fedele alla denominazione assai buonista.

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HotWax

Di Hastings ma spesso a Brighton, le HotWax (ovvero Tallulah Sim-Savage, Lola Sam e Alfie Sayers) si stanno preparando al grande salto da tempo, con 150 concerti suonati negli ultimi due anni, tra cui aperture per Royal Blood e Frank Carter e festival come Reading & Leeds. Chissà se il 7 marzo sarà il momento giusto: di certo uscirà (via Marathon Artists) il loro album di debutto, ‘Hot Shock’, prodotto in presa diretta da un trio d’eccezione come quello formato da Catherine Marks, Steph Marziano e Stella Mozgawa.

Jacob Alon (Scozia)

Nonostante i gioielli e i merletti presenti nelle foto per la stampa, la musica di Jacob Alon è assai essenziale. Quasi solo voce e chitarra; almeno nei due, davvero impressionanti singoli sinora editi, ‘Fairy In A Bottle’ e ‘Confession’. Nick Drake, Adrianne Lenker, Jeff Buckley, Rufus Wainwright (e noi ci aggiungiamo Damien Rice) sono paragoni già in circolazione e assai scomodi, eppure credibili ascoltando le prime composizioni note di questo giovane scozzese, che non viene né da Edimburgo né da Glasgow bensì dalla più anonima Dunfermline.

Lambrini Girls (Brighton)

Sembrano le più pronte della lista, le Lambrini Girls. Se non altro perché il loro album d’esordio, ‘Who Let The Dogs Out’ è imminente: arriverà venerdì prossimo 10 gennaio, pubblicato da un’etichetta importante come la City Slang. A produrlo è Daniel Fox, che suona il basso nei Gilla Band, con il missaggio di Seth Manchester (Mdou Moctar, Battles, Model/Actriz). Se ne deduce che le canzoni delle due ragazze di Brighton (Phoebe Lunny e Lilly Macieira) siano assai rumorose, ed è in effetti ciò che conferma la press-release, descrivendole come “un debutto che non fa prigionieri (…) uno spettacolo pirotecnico nella fabbrica stessa: strano, pericoloso, eccitante (…) che danza tra pop punk in levare, toni grunge sporchi e post-punk dissonante“. Combattivi sono anche i testi, di certo non stereotipati nonché pregni di orgoglio queer.

Luvcat

Sarà live in giro per l’Europa fino ad agosto inoltrato, e di lei hanno già scritto Rolling Stone ed NME. Luvcat (vero nome Sophie Morgan Howarth) sembra essere destinata alla considerazione come “next big thing”, dopo aver aperto il tour di quelle dell’anno scorso, le Last Dinner Party. Le sue canzoni appaiono però più sincere, meglio scritte e artisticamente centrate.

Man/Woman/Chainsaw

“Art punk rumoroso e senza fronzoli dal cuore di Londra” si legge sulla pagina Bandcamp dei Man/Woman/Chainsaw. In realtà la loro localizzazione si ferma un po’ più a sud, nei paraggi del ‘solito’ Windmill, gravitando intorno al quale si sono formati così bene da essere stati in grado di tenere, sinora, già un centinaio di concerti in giro per il Regno Unito. A novembre per Fat Possum è uscito un ottimo e promettentissimo EP, ‘Eazy Peazy’, prodotto anche in questo caso da Daniel Fox.

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Phoebe Rings (Nuova Zelanda)

Una band neozelandese influenzata “dai film di Studio Ghibli, dalle colonne sonore di ‘Zelda’ e ‘Stardew’, dalla bossanova, dagli Stereolab, e dalle ballate coreane degli anni ’90“. Sembra improponibile, eppure è l’incipit della nota stampa che introduce l’EP omonimo dei Phoebe Rings, pubblicato dalla ‘mitica’ Carpark Records lo scorso 18 ottobre. Capitanato da Crystal Choi (voce, tastiere), del quartetto fanno parte anche Simeon Kavanagh-Vincent (chitarre), Benjamin Locke (basso) e Alex Freer (batteria e percussioni). La frontwoman, di origine sudcoreana, è cresciuta a Seul per poi trasferirsi ad Auckland, dove ha studiato pianoforte jazz.

Sleeper’s Bell (Chicago)

Un solo EP (curiosamente denominato ‘Umarell‘) nel 2021, e poi un album, ‘Clover’, in pubblicazione il 7 febbraio prossimo per Angel Tapes / Fire Talk. Di esso sono tre le anticipazioni già note: ‘Road Song’, ‘Over’ e la gradevolissima ‘Bored’. Ciascuna illustra dove può arrivare il folk sognante degli Sleeper’s Bell, duo di Chicago formato da Blaine Teppema ed Eva Green.

Wisp (San Francisco)

Ventenne di San Francisco, Wisp non si mostra nelle foto stampa, ma ormai si sa benissimo chi è, tanto da avere una pagina su Wikipedia senza aver ancora pubblicato un album. Nel 2024 è uscito il suo primo EP, ‘Pandora’, che conferma la sua predilezione per “Whirr e My Bloody Valentine”, e anche la potenzialità di diventare “l’artista Shoegaze in più rapida crescita nell’era dello streaming”, come si legge sul sito della Interscope, gruppo Universal.

World News (Londra)

Anche i World News vengono dal sud di Londra; sono un quartetto, guidato da due fratelli, Alex (voce, chitarra) e Rory (voce, basso), che di cognome fanno Evans. Propongono un bel punto d’incontro tra jangle-pop e post-punk con elongazioni krautrock. Due gli EP pubblicati sinora, che ascoltati insieme fanno quasi un album: ‘Escape’, uscito a fine maggio dell’anno scorso, e ‘Mindsnap’, di sei mesi più giovane. A completare la formazione ci sono il batterista Malte Henning e il chitarrista (ritmico) Jack Tollman.

Softcult

Vancouver e Toronto sono, per il Canada, un po’ quello che Los Angeles e New York rappresentano per gli Stati Uniti, almeno dal punto di vista geografico. Si trovano, infatti, sulle coste opposte del rispettivo paese, a qualche ora d’aereo di distanza l’una dall’altra. Stacy Kim e Keenan Geoffrey quella distanza l’hanno percorsa diverse volte, sia virtualmente che fisicamente, dopo che un contatto comune e quindi un post su Instagram ha cominciato a farli dialogare di musica e sintetizzatori. Ce ne sono parecchi nelle loro canzoni, ma mai eccessivamente pulsanti, lasciando spazio al delicato e orecchiabilissimo songwriting di Stacy.

Brigitte Calls Me Baby

Sembrerebbe provenire da Manchester, Wes Leavins, e invece è nato a Port Arthur, in Texas, e cresciuto musicalmente a Chicago. Impossibile non ravvisare una strabordante passione per gli Smiths nella musica dei suoi Brigitte Calls Me Baby, di cui persino il moniker, oltre che il ciuffo del frontman, è da moderni romantici. Nella loro musica c’è però di più rispetto a una cover band, e la new wave è miscelata con gradissimo gusto a un classicità ereditata dagli ascolti dei dischi di Roy Orbison dei suoi genitori. Se li è accaparrati la ATO Records, che a novembre ha pubblicato il loro primo, ottimo EP di cinque tracce intitolato ‘This House Is Made Of Corners’ e prodotto da uno famoso come Dave Cobb (Sturgill Simpson, Jason Isbell).

English Teacher

Già in questa lista un paio di anni fa, agli English Teacher è successo che il peso delle aspettative gli ha fatto attraversare la prima crisi creativa della loro carriera. Così, l’unica loro recente pubblicazione un po’ corposa è l’EP uscito ad aprile 2022, ‘Polyawkward’.

Erotic Secrets Of Pompeii

Con una denominazione un po’ kinky e un outfit misterioso, gli Erotic Secrets Of Pompeii riescono a guadagnare attenzione sin da prima del primo ascolto della loro musica. Che è un art-rock tendente al post-punk molto denso di chitarre e simbolismi (su Bandcamp si definiscono “apocalyptic art rock from the forbidden zone”), quasi a tenere fede allo storytelling partito dal moniker.

Friko (Chicago)

Duo di Chicago composto da un chitarrista/cantante (Nino Kapetan) e un batterista (Bailey Minzenberger), i Friko stratificano, se possibile, ancor di più rispetto ai colleghi che operano in forma di analogo duo, mostrando anche grande versatilità stilistica: come afferma una nota sulla loro pagina Bandcamp, “elementi di post-punk, chamber-pop ed experimental-rock”.

Heartworms

Così fan degli Shins da utilizzare il titolo di un loro album come moniker, Jojo Orme in arte Heartworms ha poi sviluppato uno stile musicale che non ricorda granché James Mercer e soci. Il Re Mida Dan Carey ha preso la giovane musicista proveniente da Cheltenham, Gloucestershire, sotto la propria ala protettiva, producendola sin dai primi singoli e pubblicandola con la sua etichetta Speedy Wunderground.

Late Night Drive Home

Come dice una nota stampa, “i Sonic Youth e gli Smashing Pumpkins che incontrano Dominic Fike e i 1975” potrebbe essere un’efficace descrizione dei Late Night Drive Home, quartetto proveniente da El Paso (Texas) già premiato da un milione di streaming mensili e già sotto contratto con la Epitaph.

Lime Garden (Brighton)

Ha decisamente meno pensieri per la testa il “wonk-pop” (loro stessa definizione) dei Lime Garden, quartetto di Brighton guidato da Chloe Howard. C’è un album in arrivo il 16 febbraio via So Young Records, intitolato ‘One More Thing’, che contiene i bei singoli già anticipati come ‘Love Song’, ‘Nepotism (Baby)’ e ‘I Want To Be You’.

Mary In The Junkyard

È bastata una sola canzone per indurci a inserire i Mary In The Junkyard in questa lista: ‘Tuesday‘, uscita a ottobre per AMF Records, ed è anche l’unica loro composizione presente sulle piattaforme streaming.

Picture Parlour (Manchester)

Dal Windmill ci sono passati anche i Picture Parlour, sebbene siano di Manchester e guardino al rock vintage quanto si fa dalle parti di Sheffield (citofonare Alex Turner). Inizialmente un duo formato da Katherine Parlour (voce e chitarra) ed Ella Risi (chitarra), a cui si sono aggiunti Sian Lynch (basso) e Michael Nash (batteria). È stato però un post di Courtney Love, che si è dichiarata loro fan, a lanciarli nel firmamento dell’hype, a cui di certo hanno contribuito i due ottimi singoli sinora noti: ‘Norwegian Wood‘ (che non è una cover dei Beatles) e ‘Judgement Day‘, pezzi che sembrano avere anche un tocco di Blondie, T. Rex e Patti Smith.

Sprints (Dublino)

Degli Sprints si è già parlato parecchio, in primo luogo grazie all’ottimo album di debutto, ‘Letter To Self’, uscito il 5 gennaio. Formatisi a Dublino nel 2019, dopo aver assistito a un concerto delle Savages hanno capito quale fosse la propria missione musicale. Più punk che post-punk ma stando alla larga dei cliché di genere, con un impeto hard-rock e una versatilità alternative. I testi della frontwoman Karla Chubb discorrono di attualità: “Non devo sapere tutto per poter dire che qualcosa fa schifo.

The Last Dinner Party (Londra)

Impossibile non aver già sentito parlare delle Last Dinner Party, vincitrici del celebre contest ‘Sound Of 2024’ della BBC e nei titoli della stampa da mesi. Formatesi a Londra nel 2021, hanno letteralmente bruciato le tappe: il loro album di debutto, ‘Prelude To Ecstasy’, uscirà a febbraio 2024 per un’etichetta ricca come la Island e prodotto da uno rinomato come James Ford. Anche live sono già stati fatti passi importanti, come essere opener per Rolling Stones e Florence. Il loro primo tour europeo prevede anche una data in Italia, il 25 febbraio alla Santeria di Milano.

New Eves (Brighton)

Una nota stampa promette “un mash-up rituale di canti popolari, punk urlante e droni mesmerici”, elementi che i primi due singoli delle New Eves, ‘Original Sin’, e ‘Mother’, in gran parte contengono. Formatesi nel 2021, Kate Mager (basso), Ella Russell (batteria, flauto, voce), Nina Winder-Lind (violoncello, chitarra, voce) e Violet Farrer (violino, chitarra, voce) provengono dall’underground artistico di Brighton, scena nella quale si occupavano però di altro: fotografia, pittura, ballo e scrittura. La leggenda narra che la decisione di formare un gruppo sarebbe stata presa mentre le quattro ragazze si trovavano insieme distese su un letto, e che la loro prima jam session si tenne poco dopo in uno studio ricavato in un lavaggio per auto.

Tabella riassuntiva dei gruppi musicali emergenti

Gruppo Provenienza Genere Note
Cardinals Cork, Irlanda Art-rock, Pop Eredi di illustri connazionali
Chalk Belfast, Irlanda Post-punk Concerti in Italia
Fcukers New York, USA House, Alternative Apprezzati da celebrità
Good Neighbours - Pop Suono zuccherato
HotWax Hastings/Brighton, UK Rock Album di debutto in arrivo
Jacob Alon Dunfermline, Scozia Folk Voce e chitarra essenziali
Lambrini Girls Brighton, UK Punk Album d'esordio imminente
Luvcat - - Considerata "next big thing"
Man/Woman/Chainsaw Londra, UK Art Punk EP promettente
Phoebe Rings Auckland, Nuova Zelanda - Influenze variegate
Sleeper’s Bell Chicago, USA Folk Folk sognante
Wisp San Francisco, USA Shoegaze Potenziale artista in crescita
World News Londra, UK Jangle-pop, Post-punk Incontro tra vari generi
Softcult Vancouver/Toronto, Canada - Synth Pop
Brigitte Calls Me Baby Chicago, USA New Wave Passione per gli Smiths
English Teacher - - In crisi creativa
Erotic Secrets Of Pompeii - Art-rock, Post-punk Denso di simbolismi
Friko Chicago, USA Post-punk, Chamber-pop Versatilità stilistica
Heartworms Cheltenham, UK - Prodotta da Dan Carey
Late Night Drive Home El Paso, USA - Mix di generi
Lime Garden Brighton, UK Wonk-pop Album in arrivo
Mary In The Junkyard - - Singolo promettente
Picture Parlour Manchester, UK Vintage Rock Supportati da Courtney Love
Sprints Dublin, Irlanda Punk Album di debutto
The Last Dinner Party Londra, UK - Vincitori del "Sound Of 2024"
New Eves Brighton, UK - Mash-up rituale

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