Albergo Atene Riccione

 

Guida Turistica alla Reggia di Caserta: Cosa Vedere

Visitare la Reggia di Caserta è un'esperienza bellissima e appagante. Considerata la più grande residenza reale del mondo, ancora più grande di Versailles, la Reggia offre un'esperienza a tutto tondo, soddisfacendo sia chi ama le esperienze culturali sia chi preferisce il contatto con la natura.

Storia e Architettura

La Reggia di Caserta è stata progettata nella seconda metà del XVIII secolo dall’architetto campano Luigi Vanvitelli, ritenuto già all'epoca uno dei più importanti interpreti del barocco, su precise indicazione del Re di Napoli Carlo di Borbone. Il giovane monarca spagnolo infatti, salito al trono appena diciottenne, avviò una politica di forte rinnovamento di un regno gravemente segnato da due secoli di dominazione straniera.

Il suo progetto, destinato a cambiare le sorti dell’intero territorio, prese avvio con l’acquisto del feudo della vicina Caserta. Egli desiderava una struttura in armonia con gli ambienti circostanti e che portasse benefici all'intero territorio casertano per fare del nuovo Palazzo, il simbolo tangibile del suo potere illuminato.

I lavori iniziarono il 20 gennaio 1752, giorno del trentaseiesimo compleanno del re, con la posa della prima pietra di una struttura che coinvolgeva l’intero territorio casertano, come dimostra la realizzazione dell’Acquedotto Carolino che forniva acqua non solo alla Reggia, ma anche alla zone circostanti.

Quando re Carlo fu costretto a tornare a Madrid per succedere al fratello sul trono di Spagna, e con la successiva morte dell’architetto Luigi Vanvitelli nel 1773, vi furono dei gravi rallentamenti. Dopo alcuni mesi di stallo, la direzione del grande cantiere venne affidata al figlio di Luigi, Carlo Vanvitelli, il quale portò avanti le idee del padre malgrado alcuni ridimensionamenti dovuti alla crisi del Regno.

Leggi anche: Diventa un Esperto di Milano

Ciò che ancora oggi ammiriamo è il frutto del genio dell’architettura Luigi Vanvitelli a cui fu affidato il compito di progettare una residenza che testimoniasse la grandezza della famiglia reale. Per farlo dovette affrontare il problema dell’organizzazione di spazi immensi, senza però la possibilità di aver alcun confronto con gli edifici dell’epoca.

Vanvitelli, considerando le esigenze del re e della famiglia reale, ideò una struttura innovativa distribuita su più piani, percorribile attraverso le numerose scale, sia in orizzontale sia in verticale. Tutti aspetti che si allineano in netta contrapposizione alla struttura della facciata esterna che appare lineare e poco appariscente. Il visitatore è perciò confuso alla vista dei due ambienti e rimane, ancora oggi, rapito dalle forme imprevedibili.

Varcato l’imponente portale d’ingresso, un abile espediente architettonico dirige gli occhi dello spettatore in un cannocchiale prospettico che termina nel Parco Reale. Un piccolo assaggio di ciò che verrà dopo perché il maestoso Scalone d’Onore vanvitelliano riporta l’attenzione del visitatore all’immensa struttura architettonica, accompagnandolo verso gli Appartamenti Reali. A capo di essi vi sono tre sculture, due di esse rappresentano il Merito e la Verità, le qualità richieste al sovrano per ben governare.

Cosa Vedere: Gli Appartamenti Reali

L’intero palazzo è composto da 1200 stanze con una superficie totale di 47 mila metri quadri. Appena varcato l’ingresso si viene accolti dallo scenografico Scalone d’Onore, tutto in marmo, composto da 116 gradini, con una rampa centrale e due laterali. E’ l’ingresso degno di un re, che unisce il rigore e la linearità tipica del classicismo con la trionfalità tipica del barocco.

Tutte le statue sono state concepite per celebrare la grandezza del re Carlo. In cima alle scale si trova un ampio atrio che conduce a tutte le stanze. In successione possiamo ammirare i grandi saloni, gli appartamenti reali, l’immensa biblioteca, il teatro di corte e la cappella palatina. C’è anche una ricca collezione di presepi molto scenografici.

Leggi anche: Il meglio di Napoli

Tra le stanze degli appartamenti privati del Re e della Regina, incontrerete il primo bidet della storia voluto da Carolina di Borbone. Spettacolare è anche la Biblioteca Palatina, con tre ambienti diversi che contengono oltre 14mila volumi. Da non perdere il Presepe dei Borboni, un antico presepe napoletano del ‘700 grande 20 metri, le cui statue sono realizzate in maniera artigianale: volto e mani in terracotta, corpo di paglia e vestiti preziosissimi perché realizzati con tessuti pregiati e pietre.

Il Parco Reale

Al fondo della galleria, che attraversa il Palazzo, ha inizio la principale attrattiva della Reggia, un Parco lungo 3 km con un susseguirsi di prati, vasche e fontane scenografiche, ornate da sculture che esaltano la natura tramite i miti. Le idee di Luigi Vanvitelli, non ancora compiute alla sua morte, furono eseguite con qualche variante dal figlio Carlo.

Teatralità, illusione, meraviglia e incanto dei sensi, sono questi gli elementi del giardino barocco, ideato da Luigi e portato a termine dal figlio Carlo. Realizzato secondo il volere del re e del suo successore Ferdinando IV, il progetto è la perfetta sintesi del modello rinascimentale italiano e le innovazione introdotte a Versailles dagli architetti francesi. Il lungo asse centrale contribuisce alla formazione del cosiddetto “effetto cannocchiale” dando l’idea, subito dopo aver varcato l’ingresso principale, di un collegamento tra la Reggia e la vicina Napoli, unite invece, da un virtuosismo architettonico.

Con la realizzazione del Parco il giovane re realizza il sogno di una struttura che si possa sviluppare in armonia con l’ambiente circostante. Un progetto sostenibile diremmo oggi, dal momento che l'acquedotto approvvigionava non solo la Reggia di Caserta, ma anche altri centri sparsi lungo il percorso idrico.

Tramite il viale centrale si giunge prima alla “Fontana Margherita” e poi al ponte d’Ercole dove inizia la grande “via d’acqua”. La prima fontana che s’incontra è quella detta dei “Delfini” perché l’acqua fuoriesce dalle bocche di tre grossi pesci scolpiti in pietra. Si incontrano, quindi, sette vasche degradanti che formano altrettante cascate e la fontana di “Cerere”, simbolo della feracità della Sicilia, con le statue della dea e dei due fiumi dell’isola. L’ultima fontana mette in scena la storia di “Venere e Adone”.

Leggi anche: Patentino Guida Turistica: Requisiti Essenziali

Nel bacino sottostante la cascata del monte Briano, detto “il bagno di Diana”, due importanti gruppi marmorei raffigurano Atteone nel momento in cui, tramutato in cervo, sta per essere sbranato dai suoi stessi cani e Diana, circondata dalle ninfe, sorpresa mentre esce dal bagno.

Come è facile intuire la progettazione e realizzazione delle fontane ha anche un preciso Messaggio allegorico che molto si rifà alla mitologia classica, sempre amata e sempre tirata in ballo. Tra le fontane principali troviamo:

  • la Fontana di Cerere, dedicata alla dea della fertilità e dei campi.
  • la Fontana di Venere e Adone, dedicata all’amore tra la dea Venere e il mortale Adone.

Il Giardino Inglese

A destra della Grande Cascata, fu progettato il “Giardino Inglese” per la regina Maria Carolina d’Austria. Il botanico inglese Andrea Graefer creò sentieri intricati, sfruttando la conformazione accidentata del terreno. Il Giardino Inglese fu costruito per volere della regina Maria Carolina e si colloca a completamento del sistema paesaggistico della Reggia di Caserta.

Il figlio di Luigi, Carlo, diede vita ad un giardino dal raffinato gusto romantico, di matrice inglese, e per questo dominato da elementi selvaggi, rovine e statue neoclassiche. Qui il gusto presente nei giardini dell’aristocrazia europea è influenzato dalle recenti scoperte di Pompei ed Ercolano, che contribuiscono alla creazione di un ambiente dalla forte carica onirica. Un elemento che è ben visibile nella scelta stilistica della Dea Venere, la cui figura sinuosa è ritratta mentre emerge dalle acque protetta, tutt'intorno, da felci e capelvenere.

Il giardino offre una serie di luoghi: il criptoportico, con le statue provenienti dagli scavi di Pompei e dalla collezione Farnese; il piccolo laghetto del bagno di Venere, con le finte rovine pompeiane; il casino all’inglese, fabbricato a due piani, con basamento e pilastri dorici che sostengono un cornicione ornato da medaglioni, che fu l’abitazione di Graefer.

Informazioni Utili per la Visita

Visitare la Reggia di Caserta è davvero semplice, ma occorre prepararsi bene alla visita, perché c’è davvero tanto da vedere e soprattutto da camminare. La visita guidata alla Reggia di Caserta ha una durata variabile da un’ora e mezza alle tre ore. Il costo del biglietto d’ingresso alla reggia di Caserta è variabile a seconda della fascia d’età e dell’orario d’ingresso. Sono previste gratuità per alcune categorie di visitatori.

Esistono varie tipologie di biglietto per visitare la reggia: è possibile scegliere di visitare solo gli appartamenti, solo il parco e i giardini, o entrambi. Il parco della Reggia di Caserta è immenso! Lungo 3 km ed esteso per 120 ettari, si può scegliere di visitarlo a piedi oppure usufruendo di vari servizi di trasporto come il noleggio di bici elettriche oppure i bus navetta. Il Parco è davvero enorme, la cima dista circa 3 km dal Palazzo.È assolutamente fattibile a piedi anche con i bambini e passeggini. Se siete sportivi allora potreste optare per il noleggio delle bici. E’ possibile affittarle a ora o a giornata. Sono disponibili bici elettriche o classiche anche per bambini e qualcuno a con le rotelle. Sempre all’ingresso del Parco troverete le navette che in pochi minuti portano in cima alla via dell’Acqua.

La reggia osserva un giorno di chiusura settimanale. Al momento in cui vi scrivo il giorno di chiusura è il martedì. Esistono 2 aree ristoro. La prima è posta all’interno, poco prima dell’ingesso al giardino. Qui si possono acquistare cibo e bevande e consumarle nei tavolini disposti attorno. Esiste una seconda area ristoro nella parte più alta del giardino, proprio acanto alla cascata.

Gli zaini ingombranti e i bagagli vanno lasciati al deposito prima di entrare negli appartamenti. Potete scegliere di visitare la Reggia di Caserta in modo autonomo, gestendo in tutta libertà i vostri tempi. Ma se desiderate avere delle informazioni più dettagliate molto utili possono risultare le audioguide che si acquistano sempre in biglietteria. Se invece volete una visita più approfondita e dinamica, e conoscere tutti i segreti e le bellezze di questo luogo allora potete optare per una tour con una guida autorizzata.

La reggia di Caserta è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. La stazione ferroviaria si trova a 5 minuti a piedi dall’ingresso e i treni sono piuttosto frequenti.

Opzioni di trasporto nel Parco Reale:

Opzione Dettagli
A piedi Ideale per chi vuole esplorare con calma, ma richiede tempo e resistenza.
Bici elettriche Un modo ecologico e divertente per coprire grandi distanze. Disponibili a noleggio.
Bici classiche Disponibili a noleggio.
Bus navetta Offrono un trasporto rapido e comodo tra i punti principali del parco.

Quindi cosa aspettate? Visita guidata della Reggia di Caserta - la storia. La Reggia di Caserta è un luogo dove arte, scienza e paesaggio trovano un perfetto equilibrio.

TAG: #Turistica #Turisti #Guida

Più utile per te: