Albergo Atene Riccione

 

Guida Turistica di Viterbo: Cosa Vedere e Fare

Viterbo, il San Gimignano del Lazio, è una cittadina medievale di rara bellezza che ha conservato il suo aspetto originale e molte delle sue torri. Per conoscere la provincia di Viterbo bisogna partire dal suo capoluogo che va esplorato passo a passo. Se ti sei innamorato della città e vuoi trascorrere più giorni alla scoperta di ogni suo angolo, è importante che tu sappia tutto quello che può regalarti per poi scegliere cosa visitare. Con mezza giornata di visita guidata a Viterbo si può esplorare la parte più monumentale e famosa del centro storico. Considera che per vedere tutto al meglio sono necessari tre giorni di visita guidata.

Sono Guida Turistica Ufficiale di Viterbo e della sua provincia, svolgo questa professione che credo siano tra le più belle, dal 2006, ma credetemi, l’entusiasmo non sembra tramontare mai! La mia Terra, come dicevo è quella della Tuscia, ma arrivo anche ad Orvieto ed a Cerveteri, del resto la legge (Guida Nazionale 2013) lo consente, difatti si rivela più pratico nell’organizzazione dei tour di visite. Innanzitutto non “le solite” visite turistiche, invece le visite che si sviluppano in modo spontaneo, parlandovi, conoscendovi, ed è bello così, in un’atmosfera di simpatia e di buon umore. Vi serve un servizio di Guida Turistica in lingue straniere? Potete contare su di me, oltre che in IT, anche in FR, SP, EN, difatti molti anni prima di aver conseguito l’abilitazione di Guida, mi ero laureata, appunto, in lingue, ho inoltre lavorato nel campo delle traduzioni e dell’interpretariato, e infine, passato lunghi anni in paesi francofoni e di lingua ispanica. Perciò mi sento molto a mio agio lavorando con stranieri.

Cosa Vedere a Viterbo

Nella visita guidata di Viterbo, percorrendo le antiche vie, ci si perde nella fantasia accesa dalla vista di monumenti di ineguagliabile splendore: Il Palazzo Papale, la Cattedrale, il quartiere medioevale di S. Pellegrino uno dei più preziosi gioielli di architettura gotico-medioevale e tappa fondamentale della Via Francigena, Il monastero, la chiesa e la casa di S. Rosa con il suo corpo ancora conservato, il Palazzo dei Priori, le chiese e tutti i monumenti, seppur costruiti in epoche diverse, coesistono armoniosamente in un centro storico tra i meglio conservati d’Italia.

Il Palazzo dei Papi

Il Palazzo dei Papi è uno di quegli edifici che fanno innamorare: soprattutto per l’elegante loggia. È il più importante monumento storico, vero simbolo della città di Viterbo. La loggia delle benedizioni del 1267, da dove si affacciavano i papi al momento della benedizione alla folla. Sì, perché il palazzo era un pochino come il cuore di un mini-Vaticano duecentesco.

Il Quartiere Medievale di San Pellegrino

IL QUARTIERE MEDIOEVALE DI SAN PELLEGRINO sembra fatto apposta per le passeggiate, quelle turistiche o quelle romantiche, da film, tra scorci incantevoli, archi, torri, caratteristiche abitazioni viterbesi. La contrada è sopravvissuta ai secoli, avendo mantenuto il suo aspetto originale e la sua urbanistica duecentesca caratterizzata da una via principale che la attraversa e che sfocia in piazzette assolate. Le case con il profferlo, ossia con scalinata esterna, prendono il loro nome dal latino proferulum che significa posto davanti.

Leggi anche: Diventa un Esperto di Milano

La Cattedrale di San Lorenzo

LA CATTEDRALE DI SAN LORENZO sorge, secondo una tradizione non suffragata da documenti, sui resti di un tempio del dio pagano Ercole. Ci troviamo nel nucleo abitato considerato il più antico di Viterbo, sul Colle di San Lorenzo abitato già al tempo degli Etruschi. Pietro Spano fu consacrato papa con il nome di Giovanni XXI nel 1276 nella cattedrale di Viterbo. Sul colle oggi chiamato di San Lorenzo esisteva un piccolo insediamento etrusco, piuttosto attivo nei secoli VI-V a.C.

Musei di Viterbo

Il Museo Civico di Viterbo ha un forte richiamo soprattutto per la Pietà di Sebastiano del Piombo e la Flagellazione. Commissionate dal prelato e umanista viterbese, Giovanni Botonti, intorno al 1516.

Al Museo Etrusco di Viterbo, ospitato nella Rocca Albornoz, si va indietro nel tempo: tra sarcofagi parlanti, reperti provenienti dalle necropoli, e dal Teatro Romano di Ferento. Soprattutto però si va a spasso per gli abitati dell’Etruria Meridionale interna, dei secoli VI-IV a.C. Ti suggerisco questo tour, se hai già fatto con me il giro Meglio di Viterbo. La visita del museo richiede ulteriori tempi, quindi va inserita nella seconda parte della giornata.

Cosa si esplora di bello al museo?

  • La famosa sezione, dedicata all’ABITATO ETRUSCO DI ACQUAROSSA (secolo VI a.C.) che è stato portato alla luce, dagli scavi svedesi tra il 1950 e il 1973. Si vedranno edifici principeschi, domestici, templari, ricostruiti a grandezza naturale con pezzi originali.
  • L’interessantissima sezione degli scavi effettuati dalla Scuola Francese di Roma, dell’ABITATO ETRUSCO DI MUSARNA risalente al IV secolo a.C. Un rinvenimento unico è il pannello musivo con iscrizione etrusca, proveniente dal calidarium delle terme di Musarna.

Viterbo Sotterranea

Viterbo sotterranea è composta da un reticolo di gallerie che si estendono sotto il centro storico e conducono fin oltre la cinta muraria. rispettivamente a 3 e 10 metri di profondità . Il percorso è completamente scavato nel tufo, una roccia vulcanica che caratterizza il paesaggio attuale della Tuscia. E’ durante il periodo medioevale che questi luoghi assunsero la conformazione attuale: alzati, allargati ed allungati, i tunnel sotterranei diventarono un autentico labirinto fatto di passaggi segreti che servivano a mettere in comunicazione le strutture nevralgiche e strategiche di Viterbo.

Cosa Fare nei Dintorni di Viterbo

Villa Lante

VILLA LANTE a Bagnaia si divide in un parco e in un giardino a sorpresa, assieme manierista e all’italiana, con fantasiosi giochi d’acqua. Ci troviamo nel giardino della residenza estiva dei Vescovi di Viterbo risalente al Secondo Cinquecento, disegnato probabilmente dal grande Barozzi da Vignola. Ancor oggi è possibile addentrarsi nel parco, tra le fontane rustiche, dove gli alberi ed arbusti furono piantati raggruppati, come volevano i trattati degli alboricoltori del ‘400 e del ‘500, secondo la stessa specieCome in tutte le altre ville rinascimentali, anche a Villa Lante il parco è la parte dove la natura viene lasciata al suo stato selvaggio, non controllata attraverso la ragione.

Leggi anche: Il meglio di Napoli

Parco dei Mostri di Bomarzo

IL SACRO BOSCO, meglio conosciuto come Parco dei Mostri, è un giardino che stupisce. Risale al Secondo Cinquecento, ad un momento di cambiamento nell’arte, che impegna la fantasia allo scopo di sorprendere e divertire. E’ una sorta di Ottava Meraviglia, in allusione alle Sette Meraviglie del mondo antico, che richiama anche la cultura del Rinascimento Italiano e delle conoscenze esoteriche. Ci s’imbatte di figure di animali fantastici e reali, di dei pagani, di luoghi mitologici e Danteschi, di statue parlanti.

Ecco le 3 cose da fare al Parco dei Mostri: addentrarsi nella bocca del gigantesco Orco, entrare nella Casa Inclinata, sciogliere enigmi.

Villa Farnese di Caprarola

VILLA FARNESE DI CAPRAROLA è una delle opere più apprezzate del Rinascimento in Europa e risale al Secondo Cinquecento. Esatto, la villa porta il nome della stessa famiglia di Palazzo Farnese di Roma e sorge, inaspettata, nel verde dei Colli Cimini. Villa Farnese è un complesso architettonico impegnativo che si articola in un palazzo fortificato pentagonale a cinque piani con un cortile circolare. Nei Giardini Bassi, e nei Giardini Alti con fontane, labirinti, sculture.

Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio - Bolsena. La fantasia della natura crea dei posti che fanno meraviglia. Quando arrivai in Tuscia nel lontano 1999, Civita di Bagnoregio era un luogo pressoché deserto e sconosciuto.

Tarquinia e Tuscania

Necropoli etrusca e museo di Tarquinia -Tuscania. Durante questo Tour si fa un bel salto nel tempo, fino al VIII secolo a.C. in Etruria Meridionale. è il posto giusto dove vedere e capire come si svolgeva la vita quotidiana degli Etruschi. Sì, perché è qui che si trova la maggior concentrazione di tombe dipinte etrusche di tutta l’Etruria, intorno al 90%, che ritraggono uno spaccato di vita quotidiana. Le tante pitture murali colorate costituiscono il primo capitolo della pittura italiana, come scriveva il grande etruscologo, Massimo Pallottino.

Leggi anche: Patentino Guida Turistica: Requisiti Essenziali

TUSCANIA - MARTA - CAPODIMONTE Lasciati conquistare dal Medioevo e dalle antiche basiliche! Dalle città abbracciate da mura merlate e costeggiate da canyon verdi! Vieni a girare per borghi con porticcioli, da dove ammirare il lago di origine vulcanica più grande d’Europa! A Tuscania si esplorano le Basiliche di S. Pietro e di S. Maria Maggiore costruite tra torri, tra la fine del secolo XI e gli inizi del XIII, note nella storia dell’arte d’Europa.

Eventi a Viterbo

La sera del 3 di settembre, quando la macchina illuminata appare nel buio delle vie di Viterbo, sembra che quel campanile cammini. Sono 100 uomini a trasportarla, i Facchini di Santa Rosa, a spalla. La tradizionale processione che si ripete ogni anno in onore di S. Rosa, il 3 di settembre, e prevede il trasporto di un baldacchino chiamato “Macchina di S.

Il 25 Marzo si tiene la Fiera dell'Annunziata con sagra e balli, il ponte del 1º maggio c'è San Pellegrino in Fiore, mentre tra i mesi di Giugno e Luglio si tengono il Caffeina Festival, un piccolo festival letterario, e il Tuscia Film Fest. Per quanto riguarda invece le tradizioni religiose, la seconda domenica di Maggio c'è la Processione del Santissimo Salvatore, mentre il 2 e 3 Settembre la Processione con il trasporto della Macchina di Santa Rosa, evento molto evocativo al quale partecipano migliaia di visitatori.

Gastronomia Viterbese

Per quanto riguarda la cucina invece, la zona della Tuscia è famosa per le numerose pietanze e piatti tipici. Tra i dolci non si possono non citare le ciambelline al vino con nocciole, uno dei prodotti più diffusi che si basa sull'attività della coltivazione delle nocciole. Si chiamano comunemente nocchie e sono un vero classico della tradizione viterbese. Anche i "brutti ma buoni" sono celebri sotto le feste, realizzati sempre con una base di nocciole. Piacciono a tutti e sono dei simil biscotti rustici, realizzati con una ricetta semplice e rimasta ancorata alla tradizione. Oltre al pane si preparano anche biscotti, farinata di castagne e le piccole frittelle pasquali. Molto spesso le ricette sono arricchite con pinoli, noci e uvetta.

TAG: #Turistica #Turisti #Guida

Più utile per te: