The Blues Brothers: Un Fenomeno Culturale e Musicale
Il film The Blues Brothers, diretto da John Landis nel 1980, è molto più di una semplice commedia musicale. È un'opera che ha contribuito a rilanciare la scena blues e R&B, grazie alla partecipazione di musicisti straordinari come James Brown, Aretha Franklin, Cab Calloway, John Lee Hooker e Ray Charles.
La Genesi di un Mito
L'idea di formare una band nasce da Dan Aykroyd dopo l'incontro con John Belushi, con il quale condivide la passione per il sound dell'Illinois. Il progetto è del tutto originale, non solo per la storia della musica, bensì anche per quella del cinema, poiché i due sono attori e lo portano sul grande schermo, dopo il successo dei personaggi di Jake ed Elwood in TV. I due personaggi sfegatati per il blues sono stati inventati per partecipare al famoso programma TV americano Saturday Night Live: nella loro inconfondibile immagine, sempre vestiti in completo e cappello nero, con gli iconici occhiali da sole Ray Ban, diventano presto famosi e richiesti dal pubblico.
Il lancio promozionale del film The Blues Brothers girato da John Landis nel 1980 con i due comici del Saturday Night Live più esplosivi del momento era molto semplice: «John Belushi e Dan Aykroyd, i Blues Brothers». Il progetto è del tutto originale, non solo per la storia della musica, bensì anche per quella del cinema, poiché i due sono attori e lo portano sul grande schermo, dopo il successo dei personaggi di Jake ed Elwood in TV.
Dietro le Quinte di una Produzione Travagliata
Per la Universal Pictures, che ha deciso di produrre il film basandosi sul successo di John Belushi al Saturday Night Live e nel film Animal House di John Landis del 1978, la produzione dei Blues Brothers è stata un vero e proprio incubo. Quando iniziano le riprese nel luglio 1979, il film non ha una sceneggiatura e neanche un budget definito. Come ha ammesso nel documentario del 1998 Stories Behind the Making of the Blues Brothers, Dan Aykroyd non aveva mai scritto una sceneggiatura prima di quel momento e quando i produttori gli impongono di farla per determinare il budget, lui presenta una copia di 324 pagine (tre volte più lunga di una sceneggiatura normale), avvolta nella copertina delle Pagine Gialle di Los Angeles. Il regista John Landis lavora due settimane solo per editarla e renderla comprensibile.
Non è solo l’unico problema di produzione: dopo pochi giorni di riprese, il film accumula ritardi e spese incontrollabili e il budget sale fino a 27 milioni di dollari, quasi il doppio di quanto previsto dalla Universal. Per anni, i Blues Brothers detiene il record di automobili distrutte durante le riprese: 103 solo per le scene di inseguimento della Bluesmobile di Jack ed Elwood (record superato di una automobile nel sequel del 1998). Ma il vero problema è John Belushi l’attore comico più famoso del suo tempo ma anche il più incontrollabile, travolto dalla dipendenza dalla cocaina. Le leggende su Belushi sono tante: dopo le scene scappa nei suoi bar preferiti di Chicago, e non si presenta sul set. La rivelazione più scottante è quella fatta da Dan Aykroyd in un’intervista con Vanity Fair: «Nel budget del film era stata inserita una cifra destinata a comprare cocaina per le riprese notturne.
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The Blues Brothers esce al cinema il 20 giugno 1980 e nonostante i ritardi, le spese e le follie, diventa una delle commedie americane più famose ed amate di sempre, guadagnando in totale 115 milioni di dollari.
"Siamo in Missione per Conto di Dio"
"Siamo in missione per conto di Dio": se ne esistesse uno del blues, molto probabilmente a quest'ora ascolterebbe i pezzi dei Blues Brothers in cuffia. Chiama queste persone neo-crusc (neo-cruscanti), cioè adepti della Crusca, l’Accademia che dal 1585 (!) ha il compito di difendere, diffondere e studiare la lingua italiana.
Oltre alle difficoltà da superare per rimettere insieme l’ensemble, a ostacolare i Blues Brothers s’aggiunge una variegata accozzaglia di villain: sbirri poco amichevoli, ex fidanzate piantate in asso sull’altare, bifolchi musicisti country, fottuti nazisti dell’Illinois e via dicendo. Ma con Dio come nume tutelare non esistono problemi insuperabili.
La Musica: Un Omaggio al Blues e al Soul
In The Blues Brothers le canzoni vantano numerosi featuring con veri monumenti della musica: volete sapere, oltre a Dan Aykroyd e John Beluschi, chi canta nel film Blues Brothers? Si va da Ray Charles a James Brown, da Aretha Franklin a Cab Calloway.
Ecco alcune delle canzoni più iconiche del film:
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- She Caught the Katy: Presente come sigla iniziale del film, è un blues di Henry Fredericks (Taj Mahal) e Yank Rachell.
- Think: Interpretata da Aretha Franklin, è un classico che vede la cantante cercare di convincere il marito a non tornare a suonare con i Blues Brothers.
- Sweet Home Chicago: Un pezzo tradizionale blues che, nella versione dei Blues Brothers, diventa un omaggio alla città di Chicago.
- Everybody Needs Somebody to Love: è presente anche nel disco dei Blues Brothers Definitive Collection.
- Boom boom: eseguita dallo stesso John Lee Hooker nei pressi del fast food dove lavorano Matt e la moglie (Aretha Franklin).
- Shake a tail feather: portata nel film da Ray Charles in persona.
- Minnie the Moocher: interpretato da Cab Calloway per placare gli animi della gente in attesa di Jake ed Elwood.
- Jailhouse rock: la versione che i Blues Brothers fanno sul finale di Jailhouse rock di Elvis Presley.
Stando a un sondaggio della BBC del 2004, la colonna sonora di Blues Brothers è da considerarsi la migliore dell'intera storia del cinema.
L'Eredità dei Blues Brothers
Bizzarro il destino di The Blues Brothers: dopo avere follemente sforato il budget, ancora prima d’uscire fu catalogato come un flop. A nulla servì lo sgomento di John Landis di fronte a cotanto razzismo. Tra le ragioni che lo rendono epocale, spicca ovviamente la presenza di John Belushi, prematuramente scomparso a causa della vita dissennata, alla base anche di molti problemi sorti durante le riprese. Malgrado i suoi incontenibili eccessi, infatti, era soprattutto la sua presenza a dare fascino al film. Letteralmente consumato dai suoi problemi, l’attore rifiutava ogni genere di aiuto e, per terminare le riprese, fu necessario controllarlo a vista, anche se non sempre con risultati positivi.
Il film The Blues Brothers esordì il 20 giugno 1980 con recensioni indignate. Tuttavia, nei 44 anni successivi è stato riconosciuto come un classico: inserito nel National Film Registry per il suo significato culturale, persino dichiarato un “classico cattolico” dalla Chiesa stessa e ritrasmesso migliaia di volte in televisione a un vasto pubblico mondiale.
Grazie a questa pellicola mitologica, però, la sua leggenda rimarrà impressa per sempre nella storia, oltre che nei nostri cuori, come più bel musical della storia del cinema.
Discografia dei Blues Brothers
Parlando di The Blues Brothers come band musicale, il progetto scorre in parallelo a quello del film e prosegue, cavalcandone il successo. Prima della pellicola del 1980, il gruppo nel 1978 pubblica un album, Briefcase full of blues, nel quale sono presenti le loro versioni di pezzi celebri: ad esempio, i The Blues Brothers cantano Soul man, originariamente interpretata dai loro idoli Sam & Dave, quindi brani di Otis Redding e Big Joe Turner, tra gli altri. Il gruppo continua a esibirsi, soprattutto dal vivo, e dopo la colonna sonora del film, sempre nel 1980 fa uscire l'album live Made in America. Senza Dan Aykroyd e John Belushi, i Blues Brothers registrano i dischi Live in Montreaux, nel 1990, e Red, White & Blues, nel 1992. Del 1997 è il Live from Chicago's House of Blues e del 1998 la colonna sonora del sequel di The Blues Brothers, cioè il film Blues Brothers: il mito continua.
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Ecco una tabella riassuntiva degli album:
Anno | Titolo | Tipo |
---|---|---|
1978 | Briefcase Full of Blues | Album in studio |
1980 | The Blues Brothers: Music from the Soundtrack | Colonna sonora |
1980 | Made in America | Album live |
1990 | Live in Montreaux | Album live |
1992 | Red, White & Blues | Album in studio |
1997 | Live from Chicago's House of Blues | Album live |
1998 | Blues Brothers 2000: Original Motion Picture Soundtrack | Colonna sonora |
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