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Le Isole Italiane Meno Turistiche e Più Belle

Con l’arrivo della primavera e dell’estate, il richiamo del mare si fa sempre più forte. Passare un weekend o qualche giorno su un’isola, spesso, significa staccarsi dalla quotidianità e dai luoghi della routine. Tuttavia, potrebbe essere sempre più difficile trovare dei luoghi tranquilli e non eccessivamente affollati. L’Italia è famosa per le sue destinazioni turistiche iconiche come Roma, Firenze e Venezia. Tuttavia, il Bel Paese nasconde numerose isole meno conosciute che offrono paesaggi mozzafiato, acque cristalline e una tranquillità che spesso manca nelle mete più popolari. Scopri, allora quali sono le piccole isole non turistiche in Italia, per un viaggio in totale serenità e silenzio.

Palmarola

Al largo delle coste del Lazio, fra l’Arcipelago Pontino, si trova Palmarola. Questa meraviglia naturale si distingue per le sue acque cristalline e le formazioni rocciose che si ergono maestose dal mare. L’isola si trova a circa 10 chilometri dalla celebre Ponza ed è lunga solo 3 chilometri. Ciò che colpisce di Palmarola è il suo ambiente totalmente selvaggio e incontaminato. L’acqua è splendida, ma ci sono pochissime spiagge sabbiose. Troverai unicamente grotte, calette e rocce scoscese che si tuffano in acque cristalline. Molto particolare anche la vegetazione che cresce sull’isola: il nome, infatti, prende il nome dall’unica specie di palma autoctona che esiste in Europa. Come le altre isole Pontine, Palmarola è di origine vulcanica e ha una meravigliosa costa rocciosa piena di grotte, anfratti e calette che si nascondono tra le scogliere bianche a picco sul mare. Una zona che vale la pena di vedere è la Cattedrale, scolpita da grotte che formano incredibili archi a sesto acuto. Ma in un giro dell’isola in barca ammirate anche il Faraglione di Mezzogiorno, la Forcina, la Grotta del Gatto e Le Galere. A Palmarola non troverai quindi spiagge di sabbia. Le uniche sono la Cala del Porto o Spiaggia della Maga Circe, anche detta la spiaggia de O’Francese perché qui sorge l’unico ristorante dell’isola, O’ Francese, e Cala Brigantina, così chiamata perché ancora nel ‘700 offriva riparo alle barche dei pirati. Chi ama camminare può percorrere il sentiero Faraglione di San Silverio che porta in cima a uno sperone roccioso dove si trova un’edicola dedicata a San Silverio, patrono di Ponza. E' definita dalla gente del posto, l’isola più bella del mondo. Dista sole 7 miglia circa dall’Isola di Ponza (circa 40 minuti di navigazione). Fa parte dell’arcipelago delle Isole Ponziane, difronte alla costa meridionale della regione Lazio. La sua bellezza selvaggia è caratterizzata dalle sue coste scolpite dal vento e dal mare e dalle sue acque turchesi e limpidissime.

Giannutri

Nell'arcipelago Toscano, a sud dell'Isola del Giglio, si nasconde Giannutri, un'isola che incanta per la sua natura selvaggia e la storia millenaria. Nonostante la sua vicinanza alla nota Isola d'Elba, Giannutri rimane una delle isole non turistiche da visitare in Italia, un vero gioiello per chi cerca tranquillità e bellezze naturali incontaminate. Giannutri è accessibile via mare con traghetti e imbarcazioni private che partono principalmente da Porto Santo Stefano. L'isola è un paradiso per subacquei, grazie ai suoi fondali ricchi di vita marina. In superficie, le rovine di una villa romana risalenti al II secolo d.C e il faro offrono un tuffo nella storia. È un’isola dove regna il silenzio e la natura incontaminata. Giannutri sorprende per il paesaggio selvaggio, fatto di morbide insenature bagnate da un mare cristallino, di ripide scogliere che precipitano nel blu più profondo, di grotte marine, di spiaggette, di boschi impenetrabili, di una variegata macchia mediterranea dalla quale emergono le rovine del glorioso passato romano. Sull’isola, infatti, si possono vedere i resti di una sontuosa villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi e risalente al II sec. d. Giannutri ha una costa rocciosa costellata da numerose grotte. Le spiagge sono due e sono anche gli unici due punti di approdo, Cala Maestra e Cala Spalmatoio. Sono spiagge di ghiaia e non ci sono stabilimenti balneari, quindi consigliamo le scarpe da mare. L’isola è un paradiso soprattutto per gli amanti della subacquea e dello snorkeling che possono apprezzare la bellezza dei fondali ricchi di biodiversità. Gli appassionati del trekking, invece, potranno esplorare i percorsi che attraversano la fitta macchia mediterranea fino a raggiungere Monte Mario e Poggio di Capel Rosso, che è il punto più alto dell’isola (88 mt sul livello del mare) da cui si gode un panorama incantevole. Giannutri è raggiungibile in traghetto da Porto Santo Stefano o con i taxi boat, ma ricordatevi che non si può portare l’auto sull’isola, in quanto area naturale protetta. Consigliamo di lasciare l’auto a Porto Santo Stefano.

Marettimo

Al largo della Sicilia occidentale, Marettimo è la più remota delle Isole Egadi e si distingue per il suo carattere selvaggio e autentico. Conosciuta da pochi, in quanto è fuori dai radar turistici, è una meta da considerare, dato che il suo centro abitato è tranquillo e baciato dal sole. Per raggiungere Marettimo si può partire da Trapani o da Favignana. L'isola è una meta meravigliosa per gli amanti del trekking, con sentieri che si snodano in altura, boschi e viste panoramiche sul mare. Oltre alle spiagge sabbiose raggiungibili a piedi, poi, troverai anche alcune cale che possono essere visitate solo via mare. Meno turistica di Favignana, Marettimo è l’isola più selvaggia e incontaminata delle isole Egadi, oltre che la più lontana dalla Sicilia e quindi la più difficile da raggiungere. Il suo nome di origine greca Hierà Nésos vuol dire “isola sacra”. Quello con cui la conosciamo oggi però deriva dal latino Maritima, probabilmente per l’abbondante presenza sull’isola del timo selvatico. Domina l’isola il Monte Falcone con i 686 m sul livello del mare. Gli amanti del trekking vorranno salire sulla cima più alta dell’isola oppure percorrere sentieri immersi nella macchia mediterranea, come il sentiero di Punta Troia che in circa un’ora e mezza di cammino lungo la costa vi porterà in cima a un promontorio su cui sorge un castello normanno del XVII secolo. Vicino al centro abitato, composto da casette bianche che si specchiano nel porticciolo, si trovano sulla costa est due spiagge cittadine raggiungibili a piedi, Scalo Vecchio e Scalo Nuovo, situate in corrispondenza del porto vecchio a nord e del porto nuovo a sud. Ma le spiagge più belle sono Cala Bianca, con sabbia bianca e coste altissime che scendono a strapiombo verso il mare, e Praia dei Nacchi con ciottoli e acque trasparenti. Se siete disposti a fare un po’ di fatica per arrivare alle spiagge più affascinanti, andate a Zotta Muletti, raggiungibile in un’ora e mezza di cammino all’ombra della pineta, la spiaggia del Cretazzo per cui ci vogliono quasi due ore di cammino e Cala Nera, situata sotto il faro di Punta Libeccio, raggiungibile soltanto a nuoto tuffandosi dagli scogli. Con un giro dell’isola in barca, inoltre noterete le numerosissimi grotte emerse e sommerse che si dice siano più di 400, scavate dalle onde e dai fenomeni carsici che frastagliano la costa dell’isola. Tra le più belle ci sono la Grotta del Cammello, la Grotta Perciata, la Grotta del Tuono, la Grotta Presepe e la Grotta della Bombarda.

Alicudi

L'isola di Alicudi, parte dell'arcipelago delle Eolie a nord della Sicilia, è una meta che incarna perfettamente l'idea di isola non turistica. Ma cosa rende Alicudi un luogo così unico? Coste rocciose, sentieri ricchi di fiori e tanta natura incontaminata: probabilmente sono questi gli elementi che la rendono una delle migliori isole italiane da visitare. Per raggiungere Alicudi è necessario prendere un aliscafo o una nave da Milazzo o dagli altri porti delle Eolie. L'assenza di strade e veicoli motorizzati preserva l'atmosfera di tranquillità che avvolge l'isola; qui, i sentieri sterrati e le scalinate in pietra sono gli unici modi per spostarsi. Dalla forma quasi perfettamente conica, incontaminata, aspra e solitaria, Alicudi offre scenari dalla tipica ambientazione mediterranea tra terrazzamenti con muri a secco, splendidi scorci di blu e piccole barche di pescatori. L’isola ha una superficie di 5 km² e conta un centinaio di abitanti, niente macchine, ci si sposta a piedi o al massimo a dorso di mulo. Vicino al piccolo porto si trova il centro abitato che ospita solo qualche negozietto di alimentari, la posta e qualche bottega di prima necessità. Prima di sbarcare sull’isola quindi consigliamo di far rifornimento di tutto ciò che vi potrà servire sull’isola. La cima del vulcano ormai spento che costituisce l’isola, è attraversato da numerose mulattiere che partono da Alicudi Porto e conducono fino alla vallata dove un tempo colava la lava prima di riversarsi in mare. Sono sentieri panoramici ideali per gli amanti del trekking. Per farvi un’idea poi della bellezza aspra delle sue coste iniziate con un giro in barca, che vi farà vedere anche la bellissima ma inospitale parte occidentale dell’isola. Le coste sono prevalentemente alte e costellate da grotte vulcaniche. Alicudi vanta una sola spiaggia raggiungibile a piedi, cioè la spiaggetta di ciottoli grigi di Alicudi Porto, e diverse piccole calette selvagge, quasi tutte sul versante orientale vicino all’unico centro abitato, accessibili unicamente in barca. La spiaggia di ciottoli di Bazzina, situata sulla costa orientale, non lontano dal porto, è un’altra incantevole insenatura con fondali piuttosto bassi. L’approdo di Palomba invece è consigliato sia ai sub che agli escursionisti. Le minuscole spiagge di ciottoli, dunque, sono ideali per lo snorkeling piuttosto che per chi vuole rilassarsi intere giornate al sole. L’isola, infatti, è fatta da piccole contrade dove si trovano case e chiesette in stile totalmente mediterraneo.

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Linosa

Linosa, situata tra la Sicilia e Lampedusa, è un'isola vulcanica dell'arcipelago delle Pelagie che stupisce per i suoi paesaggi “lunari” e la biodiversità marina. Questo isolotto ancora oggi mantiene una bellezza selvaggia che lo rende uno dei tesori nascosti in Italia. L'isola è raggiungibile via mare con partenze da Porto Empedocle. Una volta arrivati, si possono visitare i crateri spenti, le scogliere nere e delle spiagge di sabbia fine. Linosa è particolarmente apprezzata dagli amanti del birdwatching e del nuoto, grazie alla presenza di specie rare e di fondali ricchi di vita marina. L'ospitalità è offerta da piccole strutture ricettive che garantiscono un'accoglienza familiare e genuina. Al centro del mar Mediterraneo, tra la Sicilia e la Tunisia, sorge Linosa, un'isola di origine vulcanica che fa parte, insieme a Lampedusa e Lampione, dell'arcipelago delle Pelagie (dal greco Pelaghià, Isole d'alto mare). Splendida e selvaggia, nera di roccia lavica, con le sue coste alte e piene di insenature e con i suoi vulcani spenti, Linosa è una delle isole meno turistiche e affollate d’Italia, perfetta per trascorrere una vacanza in piena tranquillità. L'isola ha una forma quasi circolare al cui centro si trova ancora il cratere principale, la cosiddetta Fossa del Cappellano, sovrastato da altri tre coni: il Monte Vulcano (195 m), il Monte Rosso (186 m), il Monte Nero (107 m) e alle pendici di questo, un più piccolo cratere di 50 m. Il paesaggio immerso nella macchia mediterranea, tra acacie, fichi d’india e capperi, è ideale per gli amanti del trekking. Il centro abitato di Linosa è caratterizzato da graziose costruzioni dai colori pastello che si raccolgono intorno al piccolo porto, da cui partono le escursioni a piedi, alla conquista delle vette, o in barca. Per gli amanti del mare, i fondali rocciosi sono frequentati dai subacquei per la ricchezza della fauna ittica. Per chi vuole semplicemente rilassarsi in spiaggia, Linosa alterna spiagge di sabbia vulcanica a costoni di roccia assai suggestivi, lambiti da acque turchesi e trasparenti. Cala Pozzolana di Ponente è una bellissima spiaggia, meta spesso delle tartarughe Caretta Caretta che qui depongono le uova. Da non perdere Punta Beppe Tuccio, un piccolo promontorio che insieme ad isolotti minori crea una piccola laguna. Ancora, Grotta del Greco, sul versante orientale dell’isola, Cala Pozzolana di Levante e Punta Calcarella sul versante meridionale sono altre bellissime spiagge di Linosa.

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