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Statistiche sul Turismo a Venezia: Analisi Dettagliata dei Flussi e Tendenze

Nel 2024, il Veneto ha registrato ottimi risultati nel settore turistico, con un aumento degli arrivi (+3,3%) e delle presenze (+2,2%) rispetto al 2023. Questo si traduce in oltre 21 milioni di arrivi e 73 milioni di presenze, escludendo gli escursionisti giornalieri. Il comparto extralberghiero ha visto ulteriori incrementi, con arrivi in aumento del 6,5% e presenze del 3,8%. Tuttavia, mentre i clienti stranieri sono aumentati (arrivi +5,9%, presenze +4,0%), quelli italiani sono diminuiti (arrivi -1,5%, presenze -1,8%).

Tra le possibili cause di questa diminuzione dei turisti italiani, si segnala la crescita dei prezzi di alloggio e dei pacchetti vacanza, rispettivamente +6,9% e +10,7%, contro un tasso d’inflazione medio del +1,3% in Veneto. Solo per le terme, la crescita dei turisti stranieri (+2,9%) non è riuscita a compensare completamente la riduzione degli italiani (-1,1%), totalizzando nel complesso un -0,1% di arrivi. Si è notato un aumento soprattutto dei clienti americani e cinesi, questi ultimi raddoppiati rispetto al 2023, ma ancora con un -39,1% di arrivi rispetto al 2019.

Dati e Studi sui Flussi Turistici a Venezia

Sul numero esatto di turisti che visitano Venezia ogni anno, esistono i dati ufficiali dell’Azienda di promozione turistica e vari altri pacchetti di dati forniti da aziende come la Venezia terminal passeggeri (per chi arriva via nave) o le società che gestiscono l’aeroporto e la stazione ferroviaria. Tuttavia, esiste finora soltanto uno studio che possa chiamarsi scientifico e relativamente indipendente, pubblicato nel 2009 e riguardante i flussi turistici del 2007.

Prima di analizzare questo studio, è opportuno considerare un altro lavoro, opera di professori universitari di Economia del turismo, che cercava di fissare delle cifre riguardanti il numero di turisti che una città come Venezia poteva sostenere con i servizi di cui disponeva (ristoranti, alberghi, trasporti e altri) e senza caricare musei, strade e monumenti di un peso turistico eccessivo. Lo studio, del 1988, intendeva identificare e utilizzare dei parametri validi non solo per Venezia ma capaci di fornire un modello universale per calcolare il massimo di turisti sostenibile da una località.

Rapporto del 2009 sui Flussi Turistici

Il rapporto del 2009 (Coses, Turismo sostenibile a Venezia, rapporto 141,0, marzo 2009) ha rilevato che nel 2007 Venezia accoglieva in media 59.189 turisti al giorno. Di questi, 17.515 erano “pernottanti”, mentre i restanti 41.674 erano “escursionisti”, ossia si fermavano solo poche ore. Tuttavia, si ritiene che questo dato fosse approssimativo per difetto, non tenendo conto del “nero”. Un'analisi successiva ha calcolato in 25 milioni il numero realistico di turisti reali per l’anno 2007, una cifra molto lontana dai 7,5 milioni giudicati il massimo sostenibile da Paolo Costa e Jan van der Borg nel 1988.

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Valutando in 27.000 i posti letto disponibili in città, e immaginandoli occupati al 100 %, si ottiene un numero di “escursionisti” pari a 56.000.

Aumento dei Pernottamenti e Crescita del Settore Extralberghiero nel 2024

Nel complessivo aumento dei turisti (pernottanti, gli unici conteggiati dalle statistiche) in Veneto e in Italia nell'anno 2024, Venezia cresce più della media: 5,2% di presenze, cioè notti pernottate, in più rispetto al 2023, per un totale di 13 milioni e 291 mila. Questo aumento ha riguardato tutti gli ambiti della città, inclusi terraferma, Lido e centro storico.

Resta stabile solo il settore alberghiero, che non cresce a livello comunale a causa del -2,9% degli alberghi di Venezia, soprattutto per via del calo di 2 e 3 stelle, ormai in concorrenza con gli alloggi privati. In tutto il Comune, complice anche l'aumento dell'offerta, cresce più rapidamente l'extralberghiero: +11% sull'anno precedente, 6 milioni e 300 mila notti pernottate, altro record. Tanto che nel centro storico di Venezia, per la prima volta, con quasi 4 milioni e 900 mila presenze, l'extralberghiero ha superato l'alberghiero. A Mestre e Marghera la crescita continua a essere impetuosa (+16,1% di pernotti extralberghieri in un anno), ma sono numeri ancora distanti da quelli di Venezia isola.

Per segnare un aumento così netto, le presenze sono state più elevate del 2023 in tutti i mesi dell'anno. Continua a essere netto l'aumento dello spazio di mercato degli alloggi privati (tutt'ora inquadrati con destinazione d'uso residenziale e non ricettiva): raccolgono ormai il 33% delle presenze totali (era il 31% nel 2023, il 25% nel 2019), mentre gli alberghi, di tutte le categorie, raccolgono ormai poco più del 50% dei pernottamenti totali.

Impatto del Turismo sulla Vita Quotidiana a Venezia

Il turismo è uno degli argomenti centrali del Secondo Focus di Ri-Pensare Venezia. In base ai dati raccolti tra il 2023 e il 2024, si stima che, ogni giorno, circa 42.000 persone non registrate ufficialmente come residenti del Centro Storico gravitano stabilmente su di esso: lavoratori, studenti e domiciliati temporanei o senza residenza anagrafica. Il Centro Storico di Venezia accoglie quotidianamente circa 43.000 turisti pernottanti (con picchi stagionali che superano ampiamente questa cifra) e circa 20.000 escursionisti giornalieri, ovvero visitatori che transitano senza pernottare.

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Fattori come eventi, festività e dinamiche economiche legate al turismo amplificano questa oscillazione, rendendo la città particolarmente vulnerabile. Le necessità dei commuters (pendolari e studenti da fuori comune) complicano ulteriormente il quadro, portando nuove sfide per la vita quotidiana e la gestione urbana. Pur non essendo turisti, questi gruppi presentano esigenze temporanee che si discostano da quelle della popolazione residente tradizionale, aumentando la difficoltà di conciliare le necessità di chi vive stabilmente in città con quelle di chi la frequenta solo per brevi periodi.

L’analisi dei flussi conferma la necessità di governare un fenomeno fuori controllo che sta insidiando la dimensione urbana di Venezia. Il turismo continuerà ad essere la principale industria cittadina, ma non potrà continuare ad essere l’unica: è urgente agire sulla base economica della città per sviluppare attività alternative.

Analisi dei Dati Telefonici e Migrazione Temporanea dei Residenti

Alcuni grandi eventi attirano a Venezia così tanti turisti da indurre centinaia di veneziani a lasciare temporaneamente la città per evitare disagi. Nello studio, i ricercatori sfruttano i dati telefonici per distinguere tra abitanti abituali, visitatori pernottanti ed escursionisti giornalieri. Il picco massimo è avvenuto domenica 30 ottobre, in occasione del ponte festivo di Tutti i Santi: quel giorno si trovavano a Venezia 143.246 visitatori, di cui 54.253 turisti e 88.993 escursionisti.

Da un lato, l'evento "trattiene" circa 2000 residenti in città per motivi che possono essere sia lavorativi sia di interesse specifico verso l’evento. Dall’altro lato, la pressione esercitata dall’aumento del numero di turisti legato all’evento culturale porta circa 400 residenti a lasciare temporaneamente la città.

Esempio del Carnevale del 2022

L’articolo pubblicato porta come esempio i fine settimana del Carnevale del 2022. Nel fine settimana conclusivo, rispetto agli altri weekend del mese di febbraio, i residenti calano del 7,3%, da quasi 63mila a 58mila, mentre i turisti italiani triplicano da 4.726 a 14.591 e i turisti stranieri crescono dell’81% (da 13mila a 24mila).

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L’opening della Biennale coincide con altri record. Giovedì 21 aprile si contano 140.395 visitatori in città di cui 47.010 turisti e 93.385 escursionisti (record del 2022). Risultati opposti si verificano nei giorni in cui ci sono eventi culturali importanti per l'autoespressione dell'identità locale, e per questo più sentiti da parte della cittadinanza.

“L’analisi dei big data della telefonia ci conferma che esiste una migrazione temporanea di veneziani legata al sovraffollamento della loro città - spiega Andrea Baldin, ricercatore in Economia dell’arte e della cultura a Ca’ Foscari - inoltre, lo studio ci fa vedere con una certa precisione quali sono i giorni che provocano più conseguenze negative ai residenti.

Turismo nella Venezia Orientale

Territorio dalla naturale vocazione internazionale, nel 2022 ha registrato una forte crescita delle presenze di turisti stranieri, su livelli oggi già superiori al pre-pandemia. Queste spiagge sono le principali destinazioni turistiche balneari d’Italia e si caratterizzano per la prevalenza di ospiti provenienti da Germania, Austria e Svizzera. Cavallino, Bibione, Jesolo, Caorle ed Eraclea sono nomi molto noti tra i turisti stranieri di tutta Europa, che ogni anno frequentano in massa queste località costiere della Venezia Orientale.

In queste cinque lunghe spiagge sabbiose si parla soprattutto in tedesco: infatti, le presenze dei turisti provenienti dalla Germania sono oltre la metà (8,4 milioni pari al 52,5% del totale), cui si aggiungono i visitatori austriaci (2,7 milioni) e svizzeri (poco meno di un milione). Si tratta di flussi molto consistenti ed in crescita nel 2022: +11,7% i turisti dalla Germania rispetto al 2019, +8,5% quelli dall’Austria e +16% dalla Svizzera.

Ma la Venezia Orientale è un’area frequentata anche da turisti di altri Paesi, in primis l’Europa orientale e il Nord Europa. Infatti, i visitatori provenienti da Repubblica Ceca (più di 700 mila) e Slovacchia (265 mila), in totale, mettono insieme quasi un milione di pernottamenti. A questi si aggiungono oltre 450 mila presenze dalla Polonia e più di 400 mila dall’Ungheria. Dati importanti, anche se i flussi provenienti da est non sono ancora tornati ai livelli del 2019.

Significativa pure la presenza dei visitatori della Danimarca, con più di 420 mila pernottamenti, e dei Paesi Bassi con circa 340 mila presenze: anche danesi e olandesi non sono ritornati ai livelli pre-covid, ma la distanza non è ancora così rilevante.

Il sistema di ospitalità delle spiagge della Venezia Orientale rappresenta una delle principali destinazioni turistiche di tutto il Paese. Analogamente, il ranking a livello comunale costruito sul valore aggiunto turistico rispecchia quanto evidenziato dai flussi di visitatori e pertanto la Venezia Orientale è presente anche nei primi dieci posti di questa graduatoria.

Per capire la rilevanza del fenomeno turistico in queste spiagge è opportuno precisare che si tratta di località con una popolazione residente ben inferiore ai 30.000 abitanti: nonostante ciò, compaiono in queste classifiche a fianco delle principali città del Paese. In particolare, se consideriamo il trimestre estivo per eccellenza (i mesi di giugno, luglio e agosto), il sistema di accoglienza di soli cinque Comuni (Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle, Eraclea) registra oltre 17 milioni di presenze turistiche, diventando così la quinta regione turistica italiana!

Opportunità legate al Cambiamento Climatico

Tuttavia, alcuni effetti del riscaldamento globale, come l’aumento generale delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni, possono rappresentare un’opportunità per il sistema turistico. Secondo un recente studio, il numero dei giorni soleggiati è in netta crescita: presso le stazioni di rilevazione posizionate lungo le spiagge della Venezia Orientale si è passati da una media di 281 giorni di sole all’anno nel periodo 2010-2016 a 288 tra 2017 e 2022.

In particolare poi, negli ultimi anni, le condizioni meteorologiche stanno creando interessanti opportunità di fruizione del litorale anche in primavera e autunno. Infatti, dal 2010 ad oggi, lungo le spiagge della Venezia Orientale si registra un netto calo dei mm di pioggia a marzo (da 99 nel periodo 2010-2016 a 50 tra 2017 e 2022) e ottobre (da 113 a 52), con la diminuzione anche dei giorni piovosi (da 8 a 5 sia in marzo che in ottobre).

“Le spiagge della Venezia Orientale hanno da sempre una naturale vocazione internazionale - dichiara Antonio Ferrarelli - e possono quindi essere considerate la vera e propria spiaggia d’Europa. Proprio per questo, da tempo, tutto il sistema dell’accoglienza del litorale veneto ha investito sulla sostenibilità, tema molto caro ai turisti stranieri che arrivano sulle nostre spiagge.

“Le spiagge della Venezia Orientale sperimentano un vero e proprio boom di visite da maggio a settembre, ma si sono poste l’ambizioso obiettivo di superare la stagionalità - continua Ferrarelli - puntando a sviluppare il turismo lungo tutto l’arco dell’anno. In questa prospettiva il cambiamento climatico, insieme alle molte criticità, ci presenta però anche qualche opportunità, perché ormai il litorale gode di 300 e più giorni di sole all’anno: abbiamo riscontrato una diminuzione della piovosità ed un aumento dei giorni soleggiati soprattutto nei mesi di marzo e ottobre, che infatti stanno registrando una crescita dei flussi turistici.

Statistiche Turistiche Chiave a Venezia
Indicatore Dato Anno
Arrivi Totali in Veneto Oltre 21 milioni 2024
Presenze Totali in Veneto Oltre 73 milioni 2024
Aumento Arrivi Stranieri +5.9% 2024
Aumento Presenze Stranieri +4.0% 2024
Presenze Turistiche Giornaliere (Studio 2009) 59,189 2007
Turisti Pernottanti (Studio 2009) 17,515 2007
Turisti Escursionisti (Studio 2009) 41,674 2007

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