Alessandria: Cosa Vedere e Fare in Questa Affascinante CittĂ del Piemonte
Alessandria, situata strategicamente tra Torino, Genova e Milano, offre un mix di storia, cultura e gastronomia che la rende una meta interessante nel cuore del Piemonte. La cittĂ , posizionata alla confluenza dei fiumi Bormida e Tanaro, conserva un'atmosfera piemontese con le sue piazze porticate e i palazzi nobiliari.
Cinque Motivi per Visitare Alessandria
Ma Alessandria è davvero così? Ecco cinque motivi per cui vale la pena conoscerla.
Il Ponte Meier
Il ponte Meier attraversa il Tanaro per 180 metri con una candida campata unica - per le auto e per i pedoni -, dominata da un arco ben visibile da lontano e destinato a diventare il simbolo del Terzo Millennio per Alessandria. Al suo posto è sorto quello progettato dall’archistar Richard Meier, alle prese per la prima volta con un’opera di questo tipo. Ci sono voluti vent’anni, tra incarico, progettazione ed esecuzione. Il ponte sul Tanaro è stato progettato dall’architetto statunitense Richard Meier. L’architetto statunitense ne è sicuro: «Valorizzerà la città guidandola verso il futuro».
La Cittadella
Alessandria nasce nel XII secolo per contrastare i movimenti di Federico Barbarossa in Italia. Una vocazione militare mantenuta negli anni e di cui la Cittadella è esempio straordinario per progettazione e realizzazione. Ideata da Ignazio Bertola, l’architetto scelto da Casa Savoia per le opere belliche, viene terminata a metà XVIII secolo. Una pianta stellare immediatamente riconoscibile se vista dall’alto, la Cittadella diventa uno dei luoghi chiave nell’impianto difensivo del nascente regno. Entra negli obiettivi di chi porta la guerra da queste parti, qui viene issata nel 1821 la prima bandiera tricolore in occasione dei moti contro i sovrani assolutisti. Il ministero della Difesa come proprietario (fino al 2007) ha salvaguardato l’integrità di questa immensa opera, che si estende su sessanta ettari, ma che non ha ancora trovato una nuova destinazione d’uso. L’Unesco, che sta analizzando la domanda di inserimento nei luoghi da proteggere, definisce la Cittadella la più importante testimonianza di architettura militare esistente al mondo.
Museo del Cappello Borsalino
Borsalino è il nome che indica il cappello in feltro per eccellenza, elemento insostituibile per l’uomo di classe. Lo hanno reso famoso politici, attori e artisti, fino ad arrivare all’omonimo film con la coppia Delon-Belmondo e persino a un papa: Giovanni XXIII. Ma Borsalino è il nome della famiglia che, a partire dal capostipite Giuseppe, ha creato l’industria del cappello a metà Ottocento ad Alessandria, dettando (con i 2.500 posti di lavoro) i tempi all’economia industriale cittadina. Il Museo del Cappello Borsalino è stato inaugurato nel 2006. Oggi i Borsalino non ci sono più, la fabbrica si è trasferita fuori città diversificando l’offerta, anche perché il cappello è meno popolare di un tempo. Ma la sua leggenda vive nel museo ad esso dedicato in quel che resta della fabbrica originaria, in via Cavour 84: oltre 2.000 modelli, per un museo unico in Italia.
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Enogastronomia
Alessandria è città di pianura, offre una cucina saldamente ancorata al territorio. Povera ma unica, con specialità che non si trovano altrove. Come i rabaton, uno gnocco realizzato con ricotta e verdura (indicate le erbette di campo, ma vanno bene anche spinaci e/o coste), fatto prima cuocere in acqua bollente e poi gratinato al forno. Oppure come i salamini di vacca, più magri rispetto a un cotechino e gustosi anche semplicemente bolliti. La focaccia subisce l’influenza ligure ma non si trova altrove quella dolce, tipicamente alessandrina, mentre la torta per eccellenza è la cosiddetta polenta di Marengo preparata con uova, burro, zucchero, farina di grano e di mais, fecola e uva sultanina.
Marengo vuol dire anche pollo, ovvero quel piatto inventato dal cuoco dell’esercito francese per Napoleone Bonaparte alla vigilia della battaglia di Marengo del 14 giugno 1800. Il pollo alla Marengo è un piatto alessandrino inventato dal cuoco dell’esercito francese per Napoleone Bonaparte. Lo realizzò con quanto trovato nei terreni della pianura e quindi pollo, gamberi di fiume, uova e funghi. Un piatto complicato, e per questo poco presente nelle carte dei ristoranti, ma che resta il simbolo della città .
Varie ed Eventuali
Se amate l’arte contemporanea, obbligatorio un salto in piazza della Libertà . Sul palazzo delle poste si trova lo splendido e grande (è lungo 38 metri) mosaico realizzato da Gino Severini tra 1939 e 1941. Altre testimonianze dell’epoca sono quelle dell’architetto Ignazio Gardella, autore del Dispensario Antitubercolare e delle Case Borsalino mentre la dismissione del Distretto Militare ha permesso un lungo salto all’indietro, riscoprendo Palatium Vetus, ovvero l’arengario del XIII secolo, cuore pulsante della città medievale, sempre in piazza della Libertà . Tra le chiese merita una visita la romanica Santa Maria del Castello mentre il campanile della nuova Cattedrale (quella precedente, sempre di epoca medievale, venne rasa al suolo da Napoleone per creare la piazza d’armi) è il terzo più alto d’Italia. Infine, se passate il 31 agosto, verrete coinvolti nel Capodanno alessandrino, la manifestazione nata per salutare la fine della vacanze e riprendere l’attività lavorativa in maniera più serena. A pochi passi dalla piazza, su via Parma, il bel palazzo Cuttica di Cassine ospita una parte delle collezioni civiche d’arte fra cui i reperti archeologici provenienti da Dertona, antica Tortona. Via Parma sbuca in piazza Giovanni XXIII, fulcro religioso della città con la cattedrale dei Ss. Pietro e Marco. Da qui, fate una puntata al Borgo Rovereto, vicino al Tanaro. Questo è il nucleo più antico di Alessandria, raccolto intorno alla chiesa di S. Tornando verso il centro, in via Milano, si affaccia la neogotica Sinagoga che ricorda che queste strade appartenevano un tempo al ghetto ebraico imposto dai Savoia. Al piano terra dell’edificio, si trova il Tempio Piccolo, usato per le funzioni invernali, mentre al piano superiore c’è il Tempio Grande, impreziosito da decorazioni neogotiche e vetrate policrome. Dirigendovi, quindi, verso corso Roma, la “vasca” cittadina lunga 600 metri pedonale e popolata di caffè e negozi, vi imbatterete nella piazzetta della Lega Lombarda, un suggestivo crocicchio triangolare che assomiglia alla punta di una freccia. Fra le strade che convergono nel crocicchio c’è via S.
Itinerario nel Centro Storico di Alessandria
La città è piccolina e si visita in poche ore. In questo articolo vi racconto cosa vedere ad Alessandria in un giorno o mezza giornata, con l’itinerario a piedi nel centro storico che ho seguito io e la mappa dei luoghi da non perdere. Iniziamo!
Piazza della LibertĂ
La nostra giornata di visita è iniziata da Piazza della Libertà , piazza centrale di Alessandria. Piazza della Libertà è circondata da diversi edifici, storici tra cui il Palazzo Comunale, bar e caffetterie. Questo edificio, prima di essere sede del Comune in passato fungeva da teatro civico. Merita un cenno anche il Palazzo delle Poste e Telegrafi di Alessandria, sul lato opposto della piazza, non tanto per la sua architettura quanto per lo straordinario mosaico, opera dell’artista futurista Gino Severini, che si estende per circa 38 metri lungo la facciata. Un’opera d’arte che riesce a raccontare la storia delle telecomunicazioni attraverso immagini vivide e vibranti, in un viaggio visivo attraverso il tempo. Davvero bello, un luogo simbolo di Alessandria, sicuramente da non perdere.
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Corso Roma
Da Piazza della Libertà , potete accedere in pochi passi a Corso Roma, una delle strade principali di Alessandria, ricca di negozi, caffè e ristoranti. Un luogo ideale per lo shopping e per assaporare la vita cittadina.
Sinagoga di Alessandria
Tra i luoghi da non perdere ad Alessandria c’è anche la Sinagoga, nella vicina Via Milano, un tempo parte dell’area del ghetto della città . Questa sinagoga, risalente al XIX secolo, è facilmente riconoscibile grazie alla sua eclettica facciata adornata da numerose finestre ad arco.
Galleria Guerci
Di realizzazione ben più recente, è invece la Galleria Guerci: il cuore dello shopping alessandrino. Questa galleria commerciale coperta è un luogo affascinante per fare shopping e ammirare l’architettura d’epoca.
Cattedrale di Alessandria
In Piazza della Libertà , un tempo sorgeva il Duomo originario della città , purtroppo fu abbattuto nel 1803 su ordine di Napoleone. Vi basterà seguire il campanile, per individuarlo. Risalente al XIII secolo, la chiesa era dedicata a San Marco. Nel 1797, durante il periodo francese, la cattedrale fu addirittura utilizzata come quartier generale. Tuttavia, dopo la distruzione del vecchio Duomo, il vescovo ottenne il permesso di nominarla nuova cattedrale. L’aspetto attuale della facciata, in stile neoclassico, è il risultato del primo restauro nel 1807, quando la chiesa fu dedicata a San Pietro e San Marco.
Arco di Trionfo
Uno dei monumenti più importanti e rappresentativi di Alessandria è, infine, l’Arco di Trionfo, un arco settecentesco, situato all’estremità di Via Dante Alighieri, in Piazza Matteotti ed eretto nel 1768 per commemorare la visita di Vittorio Amedeo II, Re di Sardegna, ad Alessandria. Una testimonianza storica dell’importanza di Alessandria nella storia della regione.
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Museo Etnografico della Gambarina
Se siete interessati alla cultura e alla storia locale, visitate il Museo Etnografico della Gambarina, dove potrete scoprire oggetti, tradizioni e costumi legati alla vita quotidiana della zona.
Ponte Meier e Lungo Tanaro
Fate una passeggiata lungo il fiume Tanaro e ammirate il Ponte Meier, un’iconica struttura in ferro risalente al XIX secolo.
Giardino Botanico Comunale
Il Giardino Botanico comunale è intitolato alla pittrice alessandrina Dina Bellotti, che ospita diverse piante esotiche, un piccolo specchio d’acqua e alcune specie autoctone. Apertura: dal lunedì al venerdì, con orario 9.00-12.00.
Dintorni di Alessandria: Escursioni e Luoghi da Visitare
I dintorni di Alessandria offrono una varietĂ di luoghi interessanti da visitare.
- Asti: Questa città storica è famosa per il suo vino spumante, l’Asti Spumante.
- Acqui Terme: Questa località termale offre l’opportunità di rilassarsi nelle sue terme, godersi le piazze pittoresche e visitare l’antico acquedotto romano.
- Casale Monferrato: Una graziosa città nel cuore del Monferrato, nota per il suo castello medievale, il Museo Civico e la Cattedrale di Sant’Evasio.
- Colli Tortonesi: all’estremità orientale del Piemonte, un territorio famoso per i suoi vitigni e per i suoi borghi, tra i più belli d’Italia, ricchi di storia e arte.
- Nizza Monferrato: Questa pittoresca città del Monferrato è famosa per i suoi vigneti e la produzione di vino. Puoi esplorare il suo centro storico ben conservato, degustare vini locali nelle cantine e goderti le viste panoramiche sulla campagna circostante.
- Serravalle Scrivia: famosa per la presenza dell’Outlet di Serravalle ma con alcuni tesori da scoprire.
Alessandria e la Bicicletta: Un Legame Storico
Lo abbiamo detto: un rapporto speciale lega Alessandria alla bicicletta. Del resto è sulle sue strade che, per la prima volta in Italia, fece la prima comparsa un velocipede, prototipo della bicicletta che verrà . Era il 1867 quando il giovane Carlo Michel di San Salvatore Monferrato comparve alla guida del velocipede, appena tornato ad Alessandria dall’Esposizione Universale di Parigi dove il nuovo mezzo a due ruote e pedali era stato presentato al mondo. Gli alessandrini si fecero subito conquistare dal trabiccolo, la città si dotò presto di un velodromo e in seguito divenne la sede nazionale dell’Unione Velocipedistica. Alla luce di questo pedigree, suscita forse meno meraviglia scoprire che tanti assi del pedale sono nati in questa porzione dello Stivale, a cominciare da Fausto Coppi, detto l’Airone da Castellania, ma anche Costante Girardengo, originario della vicina Novi Ligure.
Potreste però, a questo punto, aver voglia di fermarvi un giorno in più per intraprendere un nuovo itinerario tematico, da fare rigorosamente in bicicletta, con prima tappa a Castellania, dove si rende omaggio alla casa di Fausto Coppi; e quindi a Novi Ligure dove l’Airone è celebrato insieme a Girardengo nel Museo dei Campionissimi.
Borsalino: Un Marchio Legato alla Storia di Alessandria
Pochi marchi possono vantare una storia lunga e ricca di successi come l’azienda manifatturiera Borsalino di Alessandria. Il marchio è rimasto strettamente legato alla città : oggi si visita il Borsalino Museum nel magnifico edificio di corso Cento Cannoni, dove un tempo aveva sede la fabbrica, e che offre un prezioso spaccato storico dal punto di vista dell’industria manifatturiera e della moda. Fondata nel 1857 da Giuseppe Borsalino, l’azienda nel 1913 arrivava a contare 2500 dipendenti e a produrre oltre 2 milioni di copricapi.
Alessandria e Napoleone: La Battaglia di Marengo
Tra il 1796 e il 1800 infatti le placide campagne tra Liguria e Basso Piemonte vennero travolte dalla furia di un giovane generale francese che insieme al suo esercito vinse senza difficoltà le resistenze dell’esercito sabaudo spingendosi fino a Milano e oltre. Il generale era, naturalmente, Napoleone Bonaparte e le battaglie erano quelle delle due Campagne d’Italia, nelle quali Alessandria giocò un ruolo di spicco in quanto territorio di confine.
Eventi e Cultura ad Alessandria
Il programma annuale degli eventi turistici e culturali della Città di Alessandria propone tra metà maggio ed inizio giugno “La San Giorgio”, evento caratterizzato dalla figura mitologica di San Giorgio, profondamente radicata da oltre quattro Secoli, nella tradizione e nell’identità alessandrina.
Musei ad Alessandria
- Museo Borsalino: Rivivi oltre 160 anni di stile italiano.
- MARENGO MUSEUM: Il 14 giugno 1800 Napoleone vince a Marengo una delle sue più importanti battaglie, ricordata anche all’Arc de Triomphe di Parigi. Il Museo è proprio al centro del campo di battaglia.
- Palazzo Cuttica: Nelle sale di Palazzo Cuttica, splendido edificio settecentesco nel cuore della città , si può visitare una selezione di opere dalle raccolte civiche.
- Sale d’arte: Le Sale d’arte presentano una rassegna di opere aventi per comune denominatore il legame con la città , il suo territorio, i personaggi e i momenti storici e culturali che l’hanno animata.
Il Monferrato: un Patrimonio UNESCO
Nel 2014, i “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato” diventano il 50° sito italiano fra i Patrimoni dell’UNESCO ma anche il Sacro Monte di Crea lo è!
Cosa Mangiare ad Alessandria: Piatti Tipici
Tra le cose più tipiche c’è il bagnet verd, una salsa che accompagna il bollito misto di carne e anche la tipica bagna caoda. Parlando di primi, molto popolari sono gli agnolotti, pasta ripiena, o i rabaton, gnocchi di ricotta e spinaci.
Come vini, invece, bisogna menzionare il Dolcetto di Ovada Superiore DOCG, il Brachetto d’Acqui DOCG e il Cortese di Gavi DOCG.
Nonostante non venga spesso associata al turismo in Piemonte, Alessandria è in realtà un calderone di storia e passato. Alessandria, seconda città del Piemonte, vanta molte attrazioni e monumenti interessanti. La storia di questo centro è antichissima e ha attraversato diverse epoche: dall’età medievale al periodo napoleonico. Da palazzi storici a piazze affascinanti, da musei ricchi di tesori a ristoranti tradizionali, c'è qualcosa per tutti i gusti in questa affascinante città .
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