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Ancona: Turismo, Arte e Cultura nel Cuore delle Marche

Ancona, situata sulla costa orientale dell’Italia, è una città che incanta ogni visitatore con il suo ricco patrimonio storico, culturale e naturalistico. Questa città portuale, capoluogo della regione Marche, è una delle gemme meno conosciute d’Italia, ma non per questo meno affascinante.

Il Porto di Ancona: Cuore della Città Dorica

Il porto di Ancona è sicuramente il simbolo della città. Ancona deriva dal greco Ankon che significa gomito. Il tutto naturalmente è un effetto ottico regalato al capoluogo marchigiano dalla posizione geografica e dalla sua struttura.

Arco di Traiano

Un’opera realizzata da Apollodoro di Damasco, tra il 110 e il 116 d.C. in onore dell’imperatore: è una delle opere romaniche più importanti presenti nelle Marche. Rispetto agli stessi archi romani sparsi per l’Europa, quello di Ancona è molto più slanciato ed elegante. Fermarsi a osservare per qualche minuto l’arco di Traiano, è una delle migliori cose da fare ad Ancona. Situato sul molo del porto, l’Arco di Traiano colpisce per le sue forme eleganti.

Perfettamente conservate, inoltre, sono le iscrizioni sull’arco che narrano storie di dedizione e ammirazione verso Traiano, offrendo un’affascinante finestra sul passato. Il 4 giugno 105 d.c. l’imperatore Traiano parte dal porto di Ancona per la sua seconda campagna contro i Daci che porterà alla definitiva sconfitta di re Decebalo e la sottomissione della Dacia (odierna Romania) all’Impero Romano.

Nel pannello 58 della Colonna Traiana a Roma è raffigurata la partenza di alcune navi militari, triremi e biremi a vele ammainate, riprodotte con a poppa le cabine dei capivoga e dei timonieri, il labaro e le insegne romane, mentre a prua si notano i rostri e le decorazioni, come il simbolo apotropaico dell’occhio. La partenza avviene di notte, o comunque al buio; in alto a sinistra infatti due cittadini si affacciano muniti di fiaccole accese; doveva esserci vento forte, lo suggeriscono le onde increspate all’interno del porto, ma il tutto si svolge con tranquillità e senza fretta.

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Sulla nave al centro del riquadro è rappresentato l’imperatore Traiano, illuminato da una lanterna pendente e vestito di pesanti chitoni militari, mentre incita i marinai, attenti ad ascoltare le sue parole. Nella parte a sinistra della scena la città ed il suo porto, qui si nota “una striscia d’acqua, stretta da un molo (o lingua di terra), alla cui estremità si eleva un arco a un fornice sormontato da tre statue virili nude” identificate da alcuni come Nettuno al centro con ai lati i Dioscuri.

Si notano due templi, il primo a sinistra dell’arco, l’altro sulla sommità di una collina; tra le due colonne centrali di quest’ultimo edificio vi è un simulacro con la statua di una divinità femminile vestita. Di lato si nota un colonnato, mentre un edificio ad archi, probabilmente un magazzino o un cantiere navale, è situato nei pressi del porto.

Arco Clementino

Poco più avanti si trova l’arco Clementino che rappresentava la porta d ingresso in città dal Molo Nuovo del Vanvitelli. Immagina di passeggiare verso un capolavoro del XVIII secolo, progettato dal grande Luigi Vanvitelli.

Mole Vanvitelliana

Sempre un progetto del Vanvitelli è la Mole Vanvitelliana, più nota come Lazzaretto, una costruzione dalla pentagonale che aveva scopo militare e difensivo, oggi polo culturale della città. All’arrivo ad Ancona, in macchina o dalla stazione, uno dei primi monumenti ad attirare l’attenzione è l’edificio a pianta pentagonale all’ingresso del porto antico, la cosiddetta Mole Vanvitelliana, dal nome del suo architetto Luigi Vanvitelli, costruito come Lazzaretto per la quarantena di persone e merci provenienti d’oltremare e oggi riconvertito a spazio per eventi culturali. Originariamente concepita come lazzaretto per la quarantena di merci e persone, la Mole ha vissuto molteplici trasformazioni, servendo come ospedale militare, raffineria di zucchero e deposito di tabacchi. All’interno la Mole è organizzata come una piccola città, con la piazza al centro della quale c’è un tempio neo-classico dedicato a S. Oggi la Mole è soprattutto luogo di eventi e manifestazioni culturali.

Da non perdere una visita al Museo Tattile Omero, unico in Europa. Al piano superiore ci sono opere originali di artisti contemporanei italiani e internazionali. Un’esperienza meravigliosa per non vedenti e ipovedenti e per chiunque voglia apprezzare l’arte non solo con lo sguardo.

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Il Centro Storico di Ancona

Il suo centro storico, a pochi metri dall’imbarco dei traghetti, custodisce tesori d’arte, bei palazzi e quella vivacità che solo le città di porto posseggono.

Piazza della Repubblica e Teatro delle Muse

Piazza della Repubblica e il Teatro delle Muse è invece il cuore di Ancona, si apre sul porto e reca al suo interno un bassorilievo che raffigura le nove Muse, opera dello sculture Giacomo De Maria.

Via della Loggia e Palazzo Benincasa

Perdetevi in una divertente passeggiata in Via della Loggia, suggestiva via anconetana, fiancheggiata da alcuni pregevoli edifici, tra cui il Palazzo Giovannelli Benincasa e la vicina Loggia dei Mercanti. Proseguendo verso la stazione marittima si vede il quattrocentesco palazzo Benincasa e la Loggia dei Mercanti, il più importante edificio laico, in stile gotico fiorito veneziano.

Duomo di San Ciriaco

Salendo verso l’acropoli, dopo una visita al Mercato delle erbe, struttura liberty in ferro e ghisa, vedrete la bella chiesa del Gesù, altra opera di Vanvitelli, affacciata sul mare. A seguire, l’Anfiteatro romano, riscoperto nell’Ottocento, e finalmente il Duomo di San Ciriaco, la basilica romano-gotica sorta sui resti di un tempio dedicato a Venere e su una basilica paleocristiana: domina in modo spettacolare la città e il porto. E il punto privilegiato di questa osservazione è il Duomo di San Ciriaco, splendida cattedrale romanico-bizantina a picco sul mare.

Il Duomo di Ancona è un edificio che domina la città dal Colle Guasco. Un viaggio ad Ancona non è completo senza l’esperienza unica di camminare tra le navate del suo Duomo. Il duomo di Ancona, dedicato a San Ciriaco, si trova in una posizione eccezionale a picco sul mare Adriatico.

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Nel IV secolo a.C i Dorici scelsero questo luogo magnifico per costruire un tempio dedicato a Venere Euplea, bellissima e dea della buona navigazione. Nella cripta si conserva il corpo di San Ciriaco, martire cristiano, ebreo, che venne torturato con il piombo fuso versato in gola.

Piazze di Ancona: Cuore della Vita Cittadina

Piazza del Papa è il salotto di Ancona, anche grazie alla massiccia presenza di bar, localini e ristoranti.

Su Piazza del Plebiscito si affacciano il Palazzo del Governo, la Torre civica con l’Orologio che alle 12 intona un motivetto, e alcuni bei palazzi nobiliari. Se non sapete cosa fare ad Ancona la sera il consiglio è quello di immergersi nell’atmosfera festosa, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, di piazza del Plebiscito, meglio conosciuta come piazza del Papa.

Musei di Ancona: Un Viaggio nella Storia e nell'Arte

La storia anconetana è ricostruita nel Museo di città con documenti, reperti, plastici, pannelli didattici, mappe e video. Ad Ancona troverai anche un altro piccolo ma interessante museo con poche opere ma tutte eccellenti.

Un’altra perla di Ancona che è assolutamente meritevole di una visita è il Museo Tattile Statale Omero. Inaugurato nel 1993, questo luogo straordinario è nato dall’idea visionaria dei coniugi Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, entrambi non vedenti, che hanno desiderato rendere l’arte accessibile a tutti, in particolare alle persone con disabilità visiva. Questo museo rivoluzionario trova casa nella magnifica Mole Vanvitelliana e ospita modellini architettonici, calchi in gesso e in vetroresina di famose sculture e oggetti di design, tutti esplorabili liberamente al tocco. Se desideri un’esperienza artistica senza pari, dove l’arte si sente sotto la punta delle dita, il museo Omero è il luogo ideale.

Altre Attrazioni Culturali

Da una porticina della bellissima Fontana del Calamo o da tombino in Piazza Stamira si accede alla rete di cunicoli che portava e distribuiva l’acqua in tutta Ancona. Segnaliamo anche il Forte Cardeto del Settecento, la vicina Polveriera Castelfidardo e l’ex Caserma Villarey che oggi ospita l’università di Economia e Commercio.

Le Spiagge di Ancona: Relax e Natura

Oltre al suo celebre patrimonio architettonico e culturale, Ancona possiede anche incantevoli angoli naturali che costituiscono una tappa imprescindibile per gli amanti del mare. La spiaggia più amata e frequentata dagli anconetani è quella del Passetto, una lingua di sabbia sotto il promontorio verde, che ha la particolarità di comprendere oltre 500 “grotte” scavate nella roccia dall’Ottocento fino agli Anni 60 dalla gente del posto.

Il motivo? Ricoverarvi piccole imbarcazioni e attrezzi da pesca. Meno frequentata, perché l’accesso è difficoltoso, è la spiaggia della Scalaccia, a Pietralacroce. La si raggiunge da una scalinata non sempre agevole. Da qui non dimenticate “il passetto”, un quartiere caratteristico della città che degrada sul mare.

Nelle immediate vicinanze troverete la riviera del Monte Conero: un luogo magico ove montagna e mare si sposano in un connubio naturale unico. Si tratta di un’area naturale protetta che abbraccia tutto il territorio tra Ancona, Portonovo, Sirolo e Numana con il bel Monte Conero che si tuffa direttamente al mare offrendo colori unici a tutto l'Adriatico.

Gastronomia Anconetana: Sapori Autentici

Tra i piatti più tipici della cucina anconetana ci sono lo stoccafisso, ovvero il merluzzo essiccato cucinato con patate, pomodori ed erbe aromatiche. Se vi state chiedendo perché proprio il merluzzo - un pesce del Nord Europa - la risposta sta nella frequenza dei contatti commerciali fra Ancona e i Paesi del Nord Europa.

Ad opporsi a questa prevalenza del mare ci pensa il vincisgrassi, straordinarie lasagne di pasta sfoglia con carne e pomodoro. Quello che chiamiamo “brodetto marchigiano” è il vanto di Ancona. Nel brodetto il pesce è tagliato a pezzettoni o intero, si aggiunge brodo sciolto e aceto e si aggiungono delle fette di pane strofinate con aglio.

Numerose le qualità di pesce (alcune delle quali indispensabili) da utilizzare: lo stoccafisso in primis. Fatto all’anconitana potete accompagnarlo con le patate o con il latte. Altra prelibatezza da provare nel cuore del centro storico sono le pingiarelle fatte con la pasta per il pane, gnocchetti che si condiscono lardo gustosissimo.

Di ristoranti in cui mangiare un buon piatto Ancona è piena, ti lascio un paio di indirizzi storici. Il ristorante La Moretta è il ristorante di Ancona per eccellenza, aperto dal 1897 si trova in Piazza del Papa nel pieno centro storico. Se vuoi fare una sosta veloce invece ti segnalo un piccolo chalet che si trova proprio vicino alla fontana del Calamo dove fermarti per un break goloso, economico e caratteristico. Lo Chalet da Morena è uno street food di ottimo livello. Detto questo per celebrare questo piatto devi sapere che nel 1997 è stata persino fondata l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana che ne cura ogni aspetto, dai corsi di cucina, alla promozione turistica.

Consigli Utili per il Tuo Viaggio ad Ancona

Ancona è che il punto di partenza per la scoperta del Parco del Cònero, uno straordinario insieme di mare, collina e borghi medievali. Qui c’è il Santuario di Loreto, meta di milioni di pellegrini ogni anno, con la Madonna Nera e la di Nazareth di Maria. Se siete in auto, in un’ora potete raggiungere Urbino e Ascoli Piceno e se vi piacciono i borghi, Corinaldo, Offida e Offagna.

Se invece amate le escursioni nel ventre della terra, le Grotte di Frasassi sono la destinazione giusta. Più accessibili fuori stagione e prenotando in anticipo. Se state cercando un hotel ad Ancona, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 125 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi.

Attraversata distrattamente da chi si imbarca per la Croazia o da chi visita le Marche per le spiagge della Riviera del Cònero, Ancona ha invece molto da offrire: gioielli di arte e architettura, alcune chiese eccezionali, panorami e spazi verdi, ottima cucina e la tradizionale e sincera ospitalità marchigiana.

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