Bergamo: Itinerario alla scoperta di una città tra storia e sapori
Bergamo è una delle città più interessanti di tutta la Lombardia, un vero gioiello che merita di essere scoperto. Si tratta di una città fotogenica, dichiarata sito patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2017. La città è ricca di bellezze artistiche e architettoniche, con un patrimonio culturale di tutto rispetto e una tradizione gastronomica da leccarsi i baffi.
Per coloro che visitano Bergamo per la prima volta, è importante sapere che la città è divisa tra la parte alta e storica, detta appunto Città Alta, e la parte bassa della città, che comprende gli edifici più moderni. Il centro storico, la Città Alta, riunisce in spazi ristretti una grande varietà di pregevoli opere dell’architettura sacra e profana.
Come Arrivare e Spostarsi a Bergamo
Per quelli che scelgono di arrivare a Bergamo in treno, la camminata dalla stazione alla funicolare è di circa 20 minuti, o in alternativa si può scegliere di prendere l’autobus. Da Milano si raggiunge comodamente in treno: ci vuole poco meno di un’ora e il biglietto costa 5,80€. E anche da altre località quali Brescia, Crema, Cremona o Piacenza si può pensare di fare la gita in giornata col treno. È possibile anche utilizzare uno dei nostri Tuk Tuk per un Tour rilassante che collega le due anime della città.
La città è talmente bella che, anche grazie alla vicinanza con l’aeroporto, sta diventando una meta sempre più conosciuta.
Un Itinerario a Piedi alla Scoperta di Bergamo
Seppur non immensa, un giorno non basta per visitare Bergamo, ce ne vorrebbero almeno un paio. Nelle righe che seguono vi propongo un itinerario a piedi che permette di vedere tutte le principali attrazioni della città e che non tralascia l’aspetto gastronomico.
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Inizio da Bergamo Bassa
Partendo dalla stazione ferroviaria la prima tappa è la storica pasticceria Balzer! Vorrete mica cominciare la giornata senza un caffè e, soprattutto, senza le energie necessarie per arrivare in città Alta? Ovviamente no! Quindi non esitate troppo sulla porta ed entrate alla scoperta di questo paradiso terrestre, dove ha visto i natali la Torta Donizetti, dedicata al celebre compositore bergamasco. Proseguite per via Tasso finché non sbattete contro via Pignolo e da qui cominciate gradualmente a salire. Lungo questa strada sono numerosi palazzi nobiliari di notevole pregio architettonico.
Accademia Carrara
L’Accademia Carrara è la prima grande attrattiva della città. Custodisce un sacco di capolavori, principalmente dipinti, di nomi illustri quali Raffaello, Tiziano, e Lorenzo Lotto. È un museo da vedere, sono io la prima a dirlo ma, se il tempo stringe ed è una bella giornata di sole vi autorizzo a proseguire oltre dato che l’itinerario è bello fitto.
Le Mura Veneziane
Bergamo è uno dei pochi capoluoghi italiani ad avere il centro storico ancora completamente circondato da mura. Mura che, nel corso dei secoli, hanno mantenuto il loro aspetto originario. Son lunghe all’incirca 5 chilometri e furono tirate su dal 1561 al 1588 ad opera della Repubblica di Venezia. La città fortificata di Bergamo fa parte del patrimonio mondiale UNESCO per le sue opere di difesa veneziane costruite tra il XV e il XVII secolo. All’interno di questo titolo rientrano sei opere difensive distribuite su più città tra l’Italia (nelle città di Palmanova e Peschiera del Garda), la Croazia e il Montenegro.
Più o meno a metà strada, fate sosta presso la suggestiva Fontana del Lantro, che per secoli ha assicurato l’acqua ai bergamaschi. Dopo una breve stop nei pressi della fontana, proseguite lungo via della Boccola per raggiungere lo spiazzo davanti a Porta Sant’Alessandro. Dalla Porta Sant’Alessandro si raggiunge in funicolare o a piedi il Castello di San Vigilio.
Gelato alla Stracciatella da La Marianna
A fianco della porta, c’è un locale che è un’istituzione di Bergamo: La Marianna (di cui trovate una brutta copia anche all’aeroporto di Orio al Serio). E sapete perché è così famoso? Perché proprio qui, nel lontano 1961, è stato inventato il gusto di gelato stracciatella, mettendo dei pezzetti di cioccolato all’interno del gelato di crema bianca. Un’invenzione tanto banale quanto geniale. Quindi se avete bisogno di rinfrescarvi un po’, questo è il posto ideale per farsi un cono o una coppetta di stracciatella.
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Per citarne alcune, ricordiamo la Gelateria Cherubino, Carmen Gelato Colleoni, la Gelateria Domus, la Gelateria dei Mille, o la storica gelateria LA MARIANNA in colle aperto, dove è stato inventato il gelato alla stracciatella.
Salita a San Vigilio
Le opzioni sono 2: prendere la funicolare (la stazione si trova subito dopo aver attraversato porta Sant’Alessandro) oppure arrivarci a piedi intraprendendo una ripida salita. In due minuti due e con un esborso economico di 1,50€ si arriva sul colle di San Vigilio, dove ad attendervi c’è una vista da cartolina. Io, ad oggi, non sono ancora riuscita a beccare una giornata particolarmente limpida, ma il panorama è da wow lo stesso: una riga ordinata di tetti delle abitazioni di Borgo Canale, l’armonico insieme di Bergamo Alta con le sue torri la pianura sullo sfondo. Semplicemente meraviglioso.
Borgo Canale
Incamminatevi per Salita dello Scorlazzone che a un certo punto diventa Salita dello Scorlazzino e non fatevi intimorire dalla dicitura “salita” dato che state scendendo. Via Borgo Canale è un passaggio molto caratteristico di Bergamo: la strada è acciottolata, le case son colorate e gli appezzamenti di terreno danno un tocco rustico a questo contesto pittoresco. Via Borgo Canale è inoltre la via in cui si trovano le case natali di diversi celebri personaggi bergamaschi del passato tra cui quella del cittadino più illustre di Bergamo, il compositore Gaetano Donizetti, che ha visto la luce proprio al numero 14.
Pranzo all'Antica Trattoria La Colombina
Proprio a fianco della casa di Donizetti, al numero 12 si trova il ristorante L’Antica Trattoria La Colombina, uno dei ristoranti più rinomati in città in cui provare la cucina tipica. Fermatevi per pranzo (prenotate!) e non ve ne pentirete. Non dimenticatevi di provare i casoncelli, pasta fresca ripiena di carne che rappresenta il primo piatto più famoso della cucina bergamasca, oltre alla polenta si intende.
Piazza Vecchia e Piazza del Duomo
Percorrete via Colleoni, soprannominata Corsaröla, fino ad arrivare in Piazza Vecchia, dove rimarrete a bocca aperta per cotanta beltà. Forse non saprete dove guardare, talmente tante sono le cose belle che propone questa piazza. Piazza Vecchia è la maggiore piazza della città, circondata dalle maggiori architetture civili; a sud l’elegante Palazzo della Ragione, sul lato opposto, lungo la via principale, il Palazzo Nuovo in stile palladiano, sede della grande biblioteca. Investite 5€ per visitare il palazzo e salire fino in cima alla torre: dai suoi 43 metri di altezza offre una vista ineguagliabile su tutto ciò che sta sotto, sul Castello di San Vigilio e sui dintorni di Bergamo. Oltrepassando il portico da Piazza della Ragione si arriva in Piazza del Duomo, dove attendono altri capolavori. Piazza del Duomo è un piccolo spazio che riunisce armoniosamente le maggiori architetture sacre della città vecchia.
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Dall’altro lato della piazza si trova la Basilica di Santa Maria Maggiore, con una facciata mozzafiato ricoperta di dettagli e sculture intricate. La Basilica risale al XII secolo. L’interno della cattedrale è decorato con una serie di dipinti, sculture e intricate opere d’arte.
Su Piazza Vecchia si affaccia anche il Palazzo del Podestà che nel suo cortile interno ha un antico orologio solare realizzato nel 1780 su lastre di marmo.
Cappella Colleoni
L’intraprendente condottiero quattrocentesco Bartolomeo Colleoni ha espressamente commissionato il suo misero mausoleo, che ad oggi rappresenta l’edificio più maestoso della città, pieno di opere e capolavori. La cappella occupa lo spazio che un tempo era la vecchia sagrestia della basilica: girano voci che il Colleoni se la sia presa con la forza, dal momento che i canonici di Santa Maria Maggiore non gliela volevano concedere. Nota di folklore: toccare il simbolo araldico che sembra la rappresentazione di 3 testicoli e che potete vedere sulla cancellata davanti alla cappella, porta fortuna.
La Rocca
Dopo esservi rifatti gli occhi con tutte le tante cose belle raccolte nel giro di pochi metri tra Piazza della Ragione e Piazza Duomo, fate un giro nei vicoletti nei dintorni per poi incamminarvi verso la Rocca (NB attenzione agli orari!), altro punto di vista privilegiato della città e le sue torri.
Mura Veneziane e Porta San Giacomo
Dalla suggestiva piazza del Mercato delle Scarpe potete prendere la funicolare per scendere a Bergamo Bassa oppure incamminarvi in via San Giacomo e fare la vostra uscita dalla città alta dall’omonima porta. La porta di San Giacomo fu ultimata nel 1593 ed ha la sua facciata monumentale rivolta verso la pianura. Al centro, sotto al timpano triangolare, è raffigurato un grande leone di San Marco, il simbolo della Repubblica Veneta. Puoi accedere alla porta di San Giacomo attraverso il ponte in muratura che regala uno splendido panorama sulle mura circostanti. Fu il podestà Alvise Contarini a farlo erigere nel 1780. Siamo nel settore meridionale della città alta, dove il Baluardo di San Giacomo rappresenta il punto più meridionale della città fortificata.
Torre dei Caduti
Appena arrivati a Bergamo Bassa non potrai fare a meno di notare l’alta Torre dei Caduti, che si innalza al fianco della strada su piazza Vittorio Veneto. Eretta nel 1922 da Piacentini, rappresentava una torre civica, dedicata alla Vittoria. Fu Mussolini ad inaugurarla nel 1924. Sotto all’orologio delle Torre dei Caduti spunta una statua in bronzo che raffigurata l’Italia vittoriosa. Intorno al quadrante dell’orologio sono invece apposte quattro teste in marmo bianco, che rappresentano i venti. Piazza Vittorio Veneto è una delle piazze più belle di questa parte della città ed è circondata da portici su tre lati. Al centro c’è anche un obelisco del 1781 e da qui passa anche il Sentierone, la strada principale del centro della città bassa su cui si affacciano numerosi negozi e attività.
Le Scalette di Bergamo
Per la sua conformazione è una città fatta a scale (c’è chi scende e c’è chi sale), anzi scalette: passaggi acciottolati e fiancheggiati da muretti, talvolta ripidi e talvolta stretti (talvolta entrambe le cose!), che in passato venivano usati principalmente da contadini, ma anche dagli abitanti di Bergamo per arrivare più in fretta da un punto all’altro della città senza dover percorrere tutta la strada. Oggi le scalette rappresentano una peculiarità paesaggistica e culturale di Bergamo ed è d’obbligo andarne a cercare almeno una!
Cosa Mangiare a Bergamo
La Torre Campanaria è alta circa 53 metri e risalendo i suoi 230 gradini si può raggiungere la vetta e godersi una vista panoramica mozzafiato di Bergamo. La torre è accessibile per tutti i visitatori grazie all’ascensore.
È già tempo di una sosta in questo itinerario dedicato a cosa vedere a Bergamo in un giorno a piedi. Nel pomeriggio, per rilassarsi dopo il pranzo si può continuare l’itinerario di cosa fare a Bergamo in un giorno, e non c’è nulla di meglio che esplorare le imponenti mura veneziane che circondano la Città Alta.
Se hai poco tempo a disposizione o ti interessa vedere solo le principali attrazioni, ti consiglio di leggere invece questa guida sulle cose da non perdere a Bergamo.
Bergamo Alta e Bergamo Bassa
Il centro abitato di Bergamo è diviso tra Bergamo Alta e Bergamo Bassa. Queste due parti sono separate tra loro per via delle mura venete e si differenziano per un discreto dislivello di altitudine. La città alta è quella che conserva la maggior parte dei monumenti storici e dove, solitamente, si concentrano i turisti per via dei suoi vicoli e delle sue piazze tipiche di un borgo medievale. Per questo motivo la guida si concentra su questa zona del centro bergamasco.
Bergamo bassa ha anch’essa origini antiche, ma è più moderna per via di alcuni interventi di urbanizzazione svolti negli ultimi secoli. Conosciuta anche con l’appellativo de “i borghi“, si contrappone a “la città” di Bergamo Alta. Il motivo è che la parte bassa si è generata attraverso l’unione di diversi borghi nati lungo le strade che portavano alla città di Bergamo che una volta era rappresentata solo dalla città Alta.