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Cantanti Stranieri Famosi Anni 80: Icone Indimenticabili

Gli anni Ottanta restano, per la musica, tra le massime ispirazioni, ancora oggi. Per certi versi gli Anni 80 sono stati un decennio d'oro per la musica. È in questi anni che sono nate alcune delle più belle canzoni, diventate poi di culto, ed è soprattutto proprio di questo decennio un fenomeno che non si è mai replicato allo stesso modo in altre epoche: quello delle grandi icone musicali pop.

Le loro canzoni ci fanno ancora ballare e cantare. Gli anni ’80 sono stati un’epoca di innovazione musicale e trasformazione, in cui gli artisti hanno sperimentato tutta una serie di nuovi stili e sonorità. Ognuno di questi, più altri stili musicali emersi dalla fine degli anni ’70, agli anni ’80 hanno dato un contributo essenziale per rendere il decennio davvero indimenticabile.

Gruppi e Solisti Iconici

Gruppi diventati dei veri e propri fenomeni, come i Duran Duran o gli Wham, le Bangles o le Bananarama, ma anche cantanti solisti che hanno confezionato hit dal successo planetario. Alcune di loro hanno esordito all'interno di gruppi, come ad esempio Belinda Carlisle con le Go-Go's, che hanno poi portato avanti una carriera solista. Ma non dimentichiamo altre donne e dive di quegli anni, che magari hanno lanciato solamente una one hit wonder capace di arrivare in vetta alle classifiche e di essere un successo che si canta ancora oggi. Quindi ecco Bonnie Tyler, Nena, Vanessa Paradis, Laura Branigan e tante altre.

L'Influenza della Musica Elettronica e New Wave

Nel filone della musica elettronica e dei sintetizzatori, Synth Pop e New Wave la fanno da padroni. Nati alla fine dei Settanta raggiungono l’apice negli 80 fra reggae, rock e jazz. Il filone New Wave ha fra i suoi più spettacolari rappresentanti i tre capitanati da Sting.

Artisti Chiave degli Anni '80

Naturalmente troviamo i Duran Duran, l’ormai compianto David Bowie, i Queen, i Depeche Mode. Parlando di cantanti, George Michael e i suoi Wham, i Police insieme al grande Sting ed infine gli U2, che durante gli anni 80 hanno pubblicato quelli che probabilmente sono i loro migliori album. E si apprezzano i Duran Duran, gli Spandau Ballet, i Depeche Mode, i Pet Shop Boys, Police, A-ha, Rem, Metallica, Ultravox, Men at Work, Toto e Billy Idol.

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La Rivoluzione dei Gruppi

Le band in particolare mescolavano generi diversi e catturavano il pubblico con i loro approcci unici alla scrittura delle canzoni e ai momenti live. The CarsLa band americana dei Cars è emersa alla fine degli anni ’70, mescolando new wave, power pop e rock in un suono innovativo e accessibile, e tracciando una linea per il pop successivo. Sotto la guida di Ric Ocasek, si sono affermati come il principale gruppo new wave degli anni ’80. Nel 1984 hanno pubblicato l’album fondamentale Heartbeat City, che include hit come Magic o You Might Think.

Dave Gahan, Martin Gore, Andy Fletcher e Vince Clarke hanno creato una fascinazione sonora unica proprio all’inizio degli anni ’80, diventando una delle band più acclamate della storia. La maggior parte della produzione musicale moderna è stata influenzata dai giganti electro-alternative Depeche Mode.

Gli U2 sono emersi negli anni ’80 con una forza d’urto pazzesca, affrontando questioni sociali e politiche che li toccavano da vicino visti i natali irlandesi di Bonovox e compagni. Brani indimenticabili come With or Without You e Sunday Bloody Sunday hanno cementato il loro posto fra i gruppi più influenti del decennio e di sempre. L’album The Joshua Tree (1987) è uno dei più monumentali del gruppo, ma anche War (1983) e The Unforgettable Fire (1984) sono dischi significativi, acclamati dalla critica.

I Guns N’ Roses sono esplosi sulla scena internazionale nella seconda metà degli anni ’80 con la loro energia grezza e l’atteggiamento ribelle. L’album di debutto, Appetite for Destruction (1987), contiene pietre miliari come Sweet Child o’ Mine e Welcome to the Jungle, ed è considerato un disco decisivo nella storia del rock.

Gli Smiths, guidati dal visionario Morrissey e dal virtuoso della chitarra Johnny Marr, sono diventati sinonimo del movimento indie degli anni ’80. Il loro suono distintivo e i testi introspettivi, tipici di brani come This Charming Man e How Soon Is Now?, hanno lasciato un segno che risuona ancora oggi nella cultura musicale alternativa. Gli Smiths hanno raggiunto lo status di gruppo cult grazie al loro mix di pop indie, rock classico e post-punk, un mélange lontano dal synth-pop imperante.

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La band britannica dei Duran Duran - capitanata da Simon Le Bon - è diventata sinonimo del glamour e dell’eccesso edonista degli anni ’80. Con video musicali eleganti e hit accattivanti come Girls on Film e Rio, hanno contribuito a definire il paesaggio della cultura pop dell’epoca.

Gli Spandau Ballet, con il loro stile sofisticato e le influenze soul, hanno portato un nuovo livello di eleganza alla scena musicale degli anni ’80. Contrapposti ai più pop-oriented Duran Duran, gli Spandau hanno raggiunto l’apice della fama con i tre album centrali della loro discografia: True (1983), Parade (1984), Through the Barricades (1986). La loro musica, caratterizzata da testi romantici e arrangiamenti raffinati, ha catturato l’attenzione di un pubblico che cercava qualcosa di più profondo e stilisticamente variegato.

Gli americanissimi Bon Jovi hanno dominato le classifiche degli anni ’80 (e della prima metà dei ’90) con il loro mix di hard rock e pop, aprendo la strada al movimento hair (o glam) metal. Successi come Runaway, Livin’ on a Prayer o Wanted Dead or Alive li hanno resi una delle formazioni più influenti del decennio.

Roland Orzabal e Curt Smith dei Tears for Fears hanno toccato il cuore di molte persone negli anni ’80 con brani come Shout o Everybody Wants to Rule the World, tratti da Songs from the Big Chair, il loro secondo LP del 1985. Noti per i loro testi profondi e riflessivi, spesso hanno esplorato temi metafisici e sociali, ispirati alla teoria dell’Urlo Primario dello psicoterapeuta Arthur Janov.

In contrasto con altri gruppi, i Metallica sono emersi come una potenza nel mondo dell’heavy metal, spingendo i confini del genere con il loro suono aggressivo e la loro abilità tecnica.

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Le power ballad dei Journey come Don’t Stop Believin’ e Open Arms - entrambe contenute in Escape del 1981 - sono considerate dei classici intramontabili.

I Talking Heads hanno rivoluzionato la musica degli anni ’80. Formatisi nel 1975, erano noti per la loro fusione di punk, new wave, funk e world music. Guidati dalla distintiva voce e dalla visione creativa del frontman David Byrne, la band ha prodotto album acclamati da pubblico e critica.

I Cure hanno affascinato gli ascoltatori di mezzo mondo grazie ai testi introspettivi e al tipico sound d’atmosfera post-punk. Guidati dall’enigmatico Robert Smith, i successi della band come Just Like Heaven e Lovesong sono diventati inni generazionali per i fan della musica alternativa.

Guidati dal carismatico Sting, i Police hanno affascinato il pubblico di tutto il mondo con il loro cocktail di elementi punk, ska e rock, confluiti in capolavori come Every Breath You Take o Roxanne.

Gli Aerosmith si sono formati nel 1970, ma hanno raggiunto il grande successo internazionale solo negli anni ’80. Conosciuti come i Bad Boys di Boston, il loro stile hard rock è tipico di questa decade. Nelle canzoni integrano elementi di pop, metal e rhythm and blues. Il top della popolarità arrivò dopo la collaborazione con i Run D.M.C.

Gli svedesi Europe hanno iniziato con due album heavy metal. Il gruppo è diventato famoso a livello mondiale nel 1986, con l’uscita del terzo album The Final Countdown.

I testi narrativi del fondatore e bassista Steve Harris e il canto operistico e stupefacente di Bruce Dickinson, capace di svettare, hanno fatto la fortuna degli Iron Maiden, un gruppo che negli anni ha influenzato molti altri “vip”, dai Muse ai Metallica. Dominando le scene hard rock e metal degli anni ’80, gli Iron Maiden hanno rivoluzionato il genere con i loro assoli, i cori potenti e le immagini viscerali.

Le melodie rock feroci e ottimistiche dei Van Halen e la loro massiccia presenza scenica hanno caratterizzato gli anni ’80.

I Def Leppard hanno contribuito a definire il sound glam metal degli anni ’80, combinando hook accattivanti con riff di chitarra potenti. I loro album Pyromania del 1983 e Hysteria del 1987 sono diventati successi da capogiro, consolidando il posto della band britannica nella storia.

I Toto dei fratelli Porcaro, noti per il loro mix eclettico di pop rock, hard rock, soul e funk, si sono formati nel 1977, ma il loro album più carismatico è Toto IV, del 1982, che ha vinto numerosi Grammy Awards grazie a hit indimenticabili come Africa e Rosanna.

Gli scozzesi Simple Minds hanno guadagnato fama internazionale negli anni ’80. La loro canzone simbolo, Don’t You (Forget About Me), è diventata un successo mondiale dopo essere stata utilizzata nella colonna sonora del film The Breakfast Club del 1985. L’album Once Upon a Time, dello stesso anno, ha ulteriormente consolidato la loro reputazione con brani come Alive and Kicking e All the Things She Said.

I Dire Straits restano nell’immaginario dei veri campioni di stile, anche grazie al mood sofisticato della chitarra di Mark Knopfler. L’album del 1985, Brothers in Arms, è stato uno dei più venduti del decennio: basti pensare che conteneva brani epocali come Money for Nothing, Walk of Life e la title-track.

Nati dalle ceneri dei Joy Division dopo la morte del frontman Ian Curtis, i New Order hanno dato il via alla rivoluzione della scena musicale degli anni ’80. Il maxi-singolo Blue Monday del 1983 è diventato il 12” più venduto di tutti i tempi, con il suo suono elettronico pionieristico che ha influenzato innumerevoli artisti successivi.

Il celebre duo pop britannico formato da George Michael e Andrew Ridgeley - con la loro freschezza e il mix irresistibile di pop e soul che li contraddistingueva - ha dominato le classifiche degli anni ’80 con hit irresistibili come Wake Me Up Before You Go-Go, I’m Your Man e Last Christmas. L’album Make It Big del 1984 è stato un enorme successo internazionale, che ha consolidato la fama degli Wham! come uno dei gruppi pop più iconici del decennio.

I Level 42 hanno portato un tocco jazz-funk alla musica pop degli anni ’80, distinguendosi con la loro abilità tecnica e gli elaborati arrangiamenti strumentali. Il bassista e cantante Mark King ha rivoluzionato il modo di suonare il suo strumento, diventando un punto di riferimento per molti colleghi. Canzoni come Lessons in Love e Something About You sono diventate col tempo dei classici, dimostrando la capacità della band di fondere ritmi accattivanti a testi significativi.

Gli A-ha, originari della Norvegia, hanno conquistato il mondo con il loro mix di pop melodico e synth-wave, rappresentato perfettamente dal loro iconico singolo di debutto Take On Me, un vero gioiellino. La capacità di creare melodie accattivanti e video musicali innovativi li ha resi immediatamente riconoscibili. A differenza di molte altre band degli anni ’80, gli A-ha hanno mantenuto una coerenza artistica nei loro album, esplorando temi personali e sociali con profondità e sensibilità. La voce eterea di Morten Harket, combinata con le abilità compositive di Magne Furuholmen e Paul Waaktaar-Savoy, ha creato un suono distintivo, rimasto nel cuore dei fan per decenni.

Che Fine Hanno Fatto?

Da Sandy Marton che fece ballare l'Italia e l'Europa intera con "People from Ibiza" e compie 65 anni oggi il 4 ottobre, a Patrick Hernandez con la sua "Born to be alive" ecco che cosa fanno adesso alcune star della musica degli anni '80. Simon Le Bon è uno dei cantanti più amati di sempre, leader di una band come i Duran Duran che hanno fatto innamorare intere generazioni con i loro brani senza tempo. Il grande successo, purtroppo ha portato Simon sulla strada della droga e soprattutto ad essere dipendente dall'alcol.

Di Morten Harket, voce e leader degli A-ha, storico gruppo norvegese degli anni 80 che spopolò con la canzone “Take on Me” non si hanno recenti notizie. Sappiamo soltanto che nel 2015 la band si riformò pubblicando il decimo disco in studio dal titolo “Cast in Steel”. La reunion doveva durare soltanto due anni, giusto il tempo di portare live le nuove canzoni. Ma da allora, gli A-ha non si sono più sciolti continuando a riempire gli stadi di tutto il mondo.

Gli Europe sono probabilmente il gruppo rock più importante nella storia della musica svedese, grazie soprattutto ai successi degli anni Ottanta: su tutti “The Final Countdown”. Sananda Maitreya, al secolo Terence Trent D’Arby, vive stabilmente a Milano, ha avuto due bambini dalla compagna e manager Francesca. Si dedica tuttora alla musica. Come nel corso di tutta la sua carriera, anche oggi il cantautore e polistrumentista scrive, produce e arrangia tutte le sue canzoni e i suoi dischi.

Howard Jones, nella prima parte degli anni Ottanta fu uno dei musicisti che riscosse maggior successo in Gran Bretagna, tanto da essere chiamato ad esibirsi nel celeberrimo Live Aid allo stadio di Wembley a Londra il 13 luglio 1985. E' considerato ancora oggi, uno dei migliori esponenti del synth-pop britannico in auge proprio in quel periodo.

Sandy Marton, all’anagrafe Aleksander Marton, ha raggiunto l’apice del successo in tutta Europa, Italia compresa, negli anni Ottanta. Prodotto da Claudio Cecchetto, che lo lanciò nel mondo della musica, è diventato famoso grazie alla hit ,“People from Ibiza”. Trevor Horn è ricordato soprattutto per aver inciso insiema ai Buggles, la hit "Video Killed The Radio Star".

Si è definito un chitarrista fallito e un cantante per caso. Lui è Paul Mazzolini, ma tutti lo conoscono come Gazebo, annoverato tra le star dell’Italo disco anni ’80 grazie alle hit “Masterpiece” e “I Like Chopin”. Successi che non si sono ripetuti negli anni a seguire. Patrick Hernandez è noto per un brano che lo ha portato a vendere milioni di dischi. Stiamo parlando di “Born to be alive”, uscito nel 1978 e che dà il titolo al suo primo disco. Il brano conobbe subito una grande popolarità in Italia, primo Paese in cui ricevette il disco d’oro. Il brano sarà in seguito oggetto di varie cover e persino parodiato nel 1990 da Elio e le Storie Tese con la canzone dal titolo “Born to be Abramo”.

Tony Hadley è stato lo storico frontman degli Spandau Ballett. Nel 2009, la band dopo 20 anni dal loro scioglimento si è riformata, pubblicando il loro primo album intitolato “Once More” dove ripropongono i loro più grandi successi rivisitati in chiave contemporanea con l'aggiunta di due nuove canzoni. I Culture Club sono una delle band iconiche degli anni Ottanta, con circa 50 milioni di copie vendute.

Den Harrow, all’anagrafe Stefano Zandri, è stato uno dei cantanti di maggior successo negli anni ’80, famoso grazie alla musica pop-dance. Paul Young è stato tra gli interpreti più famosi degli anni ottanta. Il suo disco di maggior successo è stato “No Parlez” del 1983. Purtroppo, nel tempo, tale successo si è progressivamente andato affievolendo. Il suo ultimo lavoro “Good Thing” risale ormai al 2016, mentre il precedente “Rock Swings - On The Wild Side Of Swing” addirittura al 2006.

Si tratta di Billy Idol, uno degli artisti simbolo degli anni Ottanta. La sua stella ha brillato negli anni Ottanta grazie a brani come "White Wedding" e "Dancing with Myself". E star attuali come Miley Cyrus lo hanno voluto al loro fianco per dare energia ai propri brani.

Capita spesso che delle band siano identificate con il suo proprio frontman. Ne sono un esempio i Simply Red, e il suo leader Mick Hucknall. Oggi il cantante, che ha intrapreso anche una carriera da solista, continua ad essere il volto e l’anima della band britannica, dedicandosi però anche ad attività importanti extramusicali.

Il duo statunitense Hall & Oates ha raggiunto l'apice del successo tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, realizzando numerose hits di quegli anni che hanno raggiunto la posizione numero uno della Billboard Hot 100 come “Rich Girl”, “Kiss on My List”, “Private Eyes”, “I Can't Go for That (No Can Do)”, “Maneater” e "Out of Touch". Nell’aprile del 2014 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Rick Astley è una diventato famosissimo sul finire degli anni 80, grazie alla sua voce profonda e ai tanti singoli di successo come “Never Gonna Give You Up”, “Togheter Forever, Don’t Say Goodbye, It Would Take a Strong, Strong, Man. Dopo anni di silenzio discografico, in cui non sono mancate le uscite di best of e raccolte a tema, con qualche inedito, Astley hga pubblicato un nuovo album nel 2016, intitolato 50, come la sua età in quel momento.

La mitica band dei Roxy Music capeggiata da Bryan Ferry ha annunciato recentemente il primo tour dal lontano 2011, ultimo anno in cui il gruppo è salito sul palco. Dal 1985 al 1993 sono stati amatissimi in Europa, e anche in Italia. Stiamo parlando dei Pet Shop Boys, il duo inglese formato da Chris Lowe e Neil Tennant, i quali hanno portato la loro elettronica sulle tv di tutto il mondo e negli stadi, tra i giovani e i vetusti appassionati di dance, contaminando col loro genere tutti gli altri.

Lionel Richie ha venduto oltre cento milioni di copie dei suoi album, prima con i Commodores e poi da solista soprattutto negli anni 80. Dal 2012 non pubblica nessun album ma Lionel non ha fatto mancare la sua presenza live.

Nuovi Generi Musicali e la Dimensione Visuale

Nascono nuovi generi musicali come il synthpop, il new wave, il rap e l’hip-hop. Sul panorama internazionale arriva il ciclone Madonna e la musica diventa show a tutti gli effetti e con tutti gli effetti. La musica di quegli anni ha avuto una grande diffusione grazie anche allo sviluppo delle radio private e della televisione che è diventata sempre più tecnologicamente avanzata e il pubblico finalmente può vedere e ascoltare i suoi artisti preferiti in diverse trasmissioni, stando comodamente seduti in casa. La musica, quindi da questo momento, acquisisce anche una dimensione visuale e che sarà sempre più fondamentale per determinare il successo di brani e artisti. Non a caso, le stelle del pop di questo decennio si affermano anche grazie ai loro video-clip.

Meteore Musicali e la New Wave

Gli anni ’80 sono caratterizzati anche dalla più numerosa nascita delle meteore musicali, in altre parole gruppi o cantanti che con uno o due brani hanno conosciuto un successo strepitoso, e che ora si ascoltano esclusivamente quei brani. I Visage, con il brano Fade to grey, ha spopolato nelle discoteche di tutto il mondo; Nick Kamen con Each Time You Break My Heart; Boy George dei Culture Club con Karma Chameleon; Howard Jones con What is Love e molti altri.

Diretto discendente del punk rock uno dei più importanti generi musicali fu certamente la new wave, al suo interno contiene numerose influenze musicali, tra cui la disco, il funk, la musica pop e lo ska. Il new wave raccoglie diverse influenze musicali perciò al suo interno ci rientrano parecchi gruppi che musicalmente hanno poche assonanze in comune.

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