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Cantanti Stranieri al Festival di Sanremo: Una Storia di Scambi Culturali e Grandi Ospiti

Il Festival di Sanremo, da sempre vetrina della canzone italiana, ha visto nel corso degli anni la partecipazione di numerosi artisti internazionali, contribuendo a creare un interessante scambio culturale tra il mondo canoro italiano e quello internazionale. Questo fenomeno ha avuto il suo apice negli anni '60 e ha conosciuto un breve ma intenso rilancio nel biennio 1990-1991.

Gli Anni '60: Un'Era di Collaborazioni Internazionali

A partire dal 1964, molti grandi nomi stranieri si sono affiancati ai cantanti italiani, portando sul palco dell'Ariston le proprie "riesecuzioni" dei brani in gara, riarrangiati nel loro stile e adattati nella loro lingua. In quel decennio, artisti del calibro di Ben E. King (con Tony Dallara) e Paul Anka nel 1964, Dusty Springfield, Petula Clark (con Betty Curtis) e Kiki Dee (abbinata a Fred Bongusto) nel 1965 hanno partecipato a questa formula del Festival.

Nel 1966 va ricordata l’accoppiata di Lucio Dalla con gli Yardbirds e la stravagante ‘Paff…Bum’, divertissement che nel titolo onomatopeico richiama il battito del cuore alla vista di una bella ragazza.

Ecco alcuni degli artisti stranieri che hanno partecipato al Festival di Sanremo negli anni '60:

  • 1964: Ben E. King, Bobby Rydell, Frankie Avalon, Frankie Laine, Frida Boccara, Gene Pitney, Paul Anka, Peggy March
  • 1966: Bobby Vinton, Chad & Jeremy, Françoise Hardy

Il Ritorno degli Ospiti Internazionali negli Anni '90

Dopo la fine del decennio pionieristico delle accoppiate sanremesi con il 1971 di ‘Che Sarà’, portato dai Ricchi e Poveri insieme al cantante e chitarrista portoricano non vedente Josè Feliciano, si dovette aspettare il 1990 della gestione Aragozzini per ritrovare lo stesso stimolante accostamento: quella 40esima edizione del Festival di Sanremo vide il ritorno dell’orchestra dopo 10 anni e di nuovo l’abbinamento dei cantanti stranieri a quelli italiani, anche se questa volta fuori gara. Il 1990 e il 1991 furono anni rigogliosi, forse irripetibili per numero e qualità degli artisti nazionali e internazionali.

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Ray Charles e Toto Cutugno (1990)

Anche se a chi non c’era la cosa può apparire sconcertante, il più bel “duetto” internazionale dell’era sanremese moderna va attribuito a Ray Charles, che riuscì a dare la propria cifra a ‘Gli amori’ di Toto Cutugno, divenuta tra le sue dita la meravigliosa ballata ‘Good Love Gone Bad’: piano e voce, “The Genius” sospese l’Ariston nel tempo. Spesso gli artisti stranieri cercavano di scimmiottare la metrica italiana inserendovi i loro testi quasi a forza.

Dee Dee Bridgewater e i Pooh (1990)

La grande jazzista Dee Dee Bridgewater nel 1990 cantò la "cover" della canzone vincitrice del Festival, 'Uomini Soli' dei Pooh, arricchendola di classe e teatralità di altissimo livello.

Howard Jones e Umberto Tozzi (1991)

Umberto Tozzi nel suo ultimo anno di collaborazione con Bigazzi, prima della rottura, portò a Sanremo ‘Gli altri siamo noi’, testo a sfondo sociale che lasciò perplessa gran parte della critica.

Di quel biennio pazzesco vogliamo ancora segnalare, per spingervi magari a un piccolo amarcord in rete, la collaborazione tra Randy Crawford e Grazia di Michele con ‘If I Were in Your Shoes’/ ‘Se io fossi un uomo’, Milva con Sandie Shaw, Toquinho con Paola Turci, Miriam Makeba e Caterina Caselli, Leo Sayer con Mango.

Ospiti Memorabili degli Anni '70 e '80

Il Festival di Sanremo ha ospitato negli anni '70 e '80 numerose star internazionali, regalando al pubblico esibizioni indimenticabili. Ecco alcuni esempi:

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  • Sanremo 1977 - Barry White, I’m Qualified to Satisfy You
  • Sanremo 1978 - Grace Jones, La vie en rose
  • Sanremo 1979 - Tina Turner, Root, Toot Undisputable Rock’n Roller
  • Sanremo 1981 - Kiss, collegamento dallo Studio 54 di New York
  • Sanremo 1983 - Peter Gabriel, Shock the Monkey
  • Sanremo 1984 - Queen, Radio Ga Ga
  • Sanremo 1985 - Duran Duran, Wild Boys
  • Sanremo 1986 - Sting, Russians
  • Sanremo 1987 - Whitney Houston, All at Once
  • Sanremo 1989 - Depeche Mode, Everything Counts

Artisti Stranieri Vincitori a Sanremo

L’apertura ai big stranieri in gara a Sanremo sarebbe in realtà un “riapertura”, perché cantanti non italiani hanno partecipato più volte, spesso (ma non sempre) con produzioni italiane. In quattro il Festival l’hanno anche vinto.

  • 1964 la belga di origine italiana Patricia Carli vinse in coppia con Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età”
  • l’anno dopo il gruppo vocale americano The Minstrels aka The New Christy Minstrels cantava la propria versione di “Se piangi, se ridi”, insieme con Bobby Solo
  • nel 1968 il brasiliano Roberto Carlos era in doppia esecuzione con Sergio Endrigo in “Canzone per te”

Sanremo Oggi: Apertura Internazionale e Ospiti di Prestigio

Ma davvero al Festival di Sanremo non possono partecipare cantanti stranieri? La risposta è ovviamente no. Lo ha confermato il cast del 2022, in cui era presente la spagnola Ana Mena. Ma a provare la mancanza di un divieto è la storia. In oltre settanta edizioni della kermesse dedicata alla canzone italiana (e non ai cantanti italiani) sono stati infatti decine le grandi star della musica internazionale che si sono messe in gioco, specialmente dagli anni Sessanta.

Il Festival di Sanremo continua ad attrarre artisti di fama internazionale, come dimostrano gli ospiti delle ultime edizioni. Nel 2023, tra i super ospiti, figuravano i Måneskin e i Black Eyed Peas, mentre nel 2024 John Travolta e Russell Crowe hanno calcato il palco dell'Ariston. Per il 2025, sono già stati annunciati i Duran Duran.

Il regolamento del Festival è cambiato molto nel corso degli anni. Dagli anni Sessanta, quando la kermesse è diventata veramente internazionale, sono stati tanti gli artisti stranieri che hanno scelto di parteciparsi per mettersi in gioco, farsi conoscere o rilanciare la propria carriera.

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