Chi l'ha Visto?: Storia e Origini di un Programma Iconico
Chi l'ha visto? è uno dei programmi più longevi e di successo di Rai 3, un vero e proprio punto di riferimento per la televisione di servizio pubblico in Italia. La trasmissione, che va in onda il mercoledì su Rai 3, è alla trentacinquesima edizione e da 34 anni è rimasta fedele alla sua formula di partenza, che prevede un grande coinvolgimento degli spettatori.
Le Origini e il Debutto
Il programma trae ispirazione da una rubrica di successo intitolata "Dove sei?", all'interno del programma Portobello condotto da Enzo Tortora tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. Tuttavia, Chi l'ha visto? nasce ufficialmente dopo il buon riscontro di pubblico ottenuto da Posto pubblico nel verde, un altro programma ideato da Lio Beghin.
Il debutto di Chi l'ha visto? avviene il 30 aprile 1989 su Rai 3, sotto la direzione di Angelo Guglielmi. La conduzione è affidata inizialmente a Donatella Raffai e Paolo Guzzanti. L'ideatore fu lo storico autore della tv di Stato Lio Beghin. Al centro della trasmissione ci sono le persone scomparse, le indagini che le riguardano e gli eventuali ritrovamenti.
Il Primo Caso Trattato
Il primo caso di cui si occupò la trasmissione fu quello di Jennifer, una ventunenne americana, ausiliaria nella base Nato di Bagnoli, a Napoli. Scomparsa nell’estate del 1988, la trasmissione ne parlò nella prima puntata, con un appello del padre. Per la cronaca la ragazza, della quale alcuni giornali italiani si erano già occupati, venne ritrovata il giorno dopo l’appello in trasmissione. Fu lei stessa a chiamare il padre, intervenuto all’interno del programma la sera precedente. Jennifer non fu rapita, come si pensava, ma si allontanò volontariamente dopo aver preso parte ad una festa a base di alcol e sesso con altri suoi colleghi militari.
L'Evoluzione del Programma
Nei primi anni a Raffai, dopo l'addio di Guzzanti, si affiancò il giornalista Luigi Di Majo. Puntata dopo puntata, il programma iniziò a "carburare" e il successo ad aumentare, grazie anche ad alcuni aggiustamenti in corsa. Nella stagione 1990-91 arrivò il primo Telegatto e il programma si sdoppiò, con un doppio appuntamento, al venerdì e alla domenica.
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Nel corso degli anni, la conduzione del programma è passata attraverso diverse figure, tra cui Alessandra Graziottin, Giovanna Milella, Marcella De Palma e Daniela Poggi. Successivamente, sempre negli anni Novanta, alla conduzione si alternarono le giornaliste Giovanna Milella e Marcella De Palma, e l’attrice Daniela Poggi. Negli anni ci sono stati anche molti servizi giornalistici che hanno consentito svolte investigative.
A partire dal 2004, Federica Sciarelli assume la conduzione del programma, portando con sé un'esperienza maturata al Tg3. Sciarelli divenne la conduttrice di Chi l’ha visto? nel 2004, dopo aver lavorato molti anni al Tg3. Con lei alla conduzione, inoltre, è diventato più frequente e costante l’aggiornamento su alcuni casi storici, come il cosiddetto “massacro del Circeo”, in cui due ragazze furono violentate per 36 ore in una villa di San Felice Circeo, tra il 29 e il 30 settembre 1975: una di loro morì, l’altra si salvò fingendosi morta. Chi l’ha visto? nel 2004 diede un contributo importante per scoprire dove fosse fuggito e che fine avesse fatto uno dei tre assassini, Andrea Ghira, morto di overdose in Spagna nel 1994.
Inizialmente i filmati riguardanti le persone sparite venivano realizzati come ricostruzioni delle tappe salienti della vicenda, utilizzando alcuni figuranti (sul modello di quello che accade con "Amore criminale") e le testimonianze dei familiari.
Il Ruolo del Pubblico
Il programma è sempre rimasto fedele alla sua formula di partenza che prevede un grande coinvolgimento degli spettatori: ancora oggi fa ricorso alle telefonate in studio, pratica ormai generalmente abbandonata dalle trasmissioni televisive. Una parte integrante della trasmissione è sempre stata rappresentata dalle telefonate in diretta dei telespettatori, che riportano segnalazioni e avvistamenti. In alcuni casi in passato era lo stesso ricercato a telefonare, confessando un allontanamento volontario.
Le numerose segnalazioni giunte alla redazione di "Posto pubblico nel verde" - condotta dalla stessa Raffai - riguardo il caso della scomparsa di un finanziere convinse l'autore Lio Beghin a "inventare" un'intera trasmissione dedicata ai casi di scomparsa, con in testa anche il modello della rubrica "Dove sei?", fra le più apprezzate di "Portobello" di Enzo Tortora.
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Casi Seguiti e Risultati
Da allora le segnalazioni a Chi l’ha visto? di persone scomparse sono state migliaia, uno dei segni del costante successo della trasmissione che dura ormai da quasi 34 anni. Una buona parte dei casi è stata risolta proprio grazie al suo contributo: un articolo del Corriere della Sera nel 2008 spiegava che le persone rintracciate rappresentavano circa il 65 per cento del totale.
Tra i casi che Chi l’ha visto? ha seguito regolarmente c’è per esempio quello di Emanuela Orlandi. Sempre a Chi l’ha visto? Ma sono moltissimi i casi che la trasmissione segue da anni. Solo per citarne alcuni: la scomparsa di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, o quello di Denise Pipitone, rapita a Mazara del Vallo, in Sicilia, nel 2004. Per anni Chi l’ha visto? seguì il caso di Elisa Claps, che scomparve a Potenza nel 1993 e il cui corpo venne trovato 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa dove la ragazza era stata vista per l’ultima volta.
- Emanuela Orlandi
- Ylenia Carrisi
- Denise Pipitone
- Elisa Claps
Nel corso degli anni, Chi l'ha visto? ha avuto un ruolo attivo in diverse indagini, collaborando direttamente con Polizia e Carabinieri. Avvenne per esempio nel 2004, quando Michele Tollis andò in trasmissione per la scomparsa di suo figlio, avvenuta sei anni prima, e parlò dei suoi sospetti su un gruppo di ragazzi, diventati poi noti come “Bestie di Satana”. Quell’intervento a Chi l’ha visto? in realtà era stato concordato prima con gli investigatori per cercare di mettere pressione alle persone indagate.
Critiche e Controversie
Sono state molte anche le polemiche. Il 6 ottobre del 2010 Sciarelli era in diretta con la madre di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni scomparsa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto precedente. Il collegamento avveniva da casa di Michele Misseri, lo zio della ragazza che in quel momento era sotto interrogatorio. «Ci ritrovammo in una situazione molto difficile», racconta Sciarelli. «Le notizie arrivavano di continuo, anche nella casa dei Misseri ovviamente. La madre di Sarah cercava di capire, anche da noi, che cosa stesse accadendo». Sciarelli fu molto criticata per non aver sospeso il programma.
Nell’aprile del 2016 la trasmissione mandò in onda un video di qualche anno prima in cui si vedeva un carabiniere dare uno schiaffo a una donna durante una discussione per strada. Tutto questo con denaro pubblico… Una vergogna!». Ci fu un periodo in cui le puntate di Chi l’ha visto? erano due a settimana, sia venerdì che domenica: era il secondo anno di vita del programma, quando Paolo Guzzanti venne sostituito dal giornalista Luigi Di Majo. In quegli anni il successo aumentò costantemente.
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L'Impatto Culturale e Sociale
Chi l'ha visto? è diventato per molte persone un programma di culto, da guardare collettivamente. Ci sono i cosiddetti “chilhavisters” e gli “sciarellers”: così si autodefiniscono i più appassionati della trasmissione, che la apprezzano anche e soprattutto per la capacità di Sciarelli di coinvolgere il pubblico e le persone presenti in studio. Alcune sue espressioni ricorrenti, come «Vediamo di riportarli a casa» in riferimento a persone scomparse, hanno appunto quell’obiettivo.
Come spiega Luca Barra, professore associato di televisione e media digitali all’Università di Bologna, il successo del programma «è dovuto molto alla fedeltà alla sua storia. Pur cambiando, e soprattutto cambiando il contesto attorno, la società, che non è più quella del 1989, è rimasta la coerenza con l’idea originale». Federica Sciarelli, che conduce il programma dal 2004, dice che molto del successo di Chi l’ha visto? è dovuto alla capacità di «veicolare» la solidarietà: «Mi sono resa conto negli anni che c’è una grande voglia di solidarietà. Noi in fondo chiediamo a molti di condividere il problema di qualcuno. E le persone si attivano, segnalano, aiutano. Per Barra i risultati ottenuti sono dovuti proprio alla conduzione di Federica Sciarelli, che «crede molto nel ruolo del programma».
«Negli anni Chi l’ha visto? ha mantenuto il suo ruolo di servizio pubblico con un forte senso di “missione”» dice Stefania Carini, critica televisiva e autrice del podcast Da Vermicino in poi, sull’impatto mediatico che ebbe il caso di Alfredo Rampi. «Le persone si affidano alla trasmissione chiedendo aiuto e sostegno e Chi l’ha visto? dà visibilità a una parte d’Italia che non viene considerata». In sostanza il programma diventa facilmente un punto di riferimento, a volte l’unico per i familiari di persone scomparse.
Il giornalismo di Chi l’ha visto? è sempre stato rigoroso, popolare, appunto, ma lontano dagli eccessi: una scelta che contraddistingue da sempre il programma è non mostrare il ricongiungimento tra le persone trovate e le proprie famiglie, chiudendo il racconto prima.
La stessa trasmissione», conclude Luca Barra, «non si limita a raccontare la realtà ma cerca di aiutare chi è in difficoltà. Quest’anno qualcosa è cambiato. Se “Chi l’ha visto?” è la trasmissione di servizio più longeva del palinsesto di Raitre (la prima puntata andò in onda il 30 aprile 1989), Federica Sciarelli è sul podio della classifica dei conduttori di più lunga durata per lo stesso programma (prima ci sono solo Osvaldo Bevilacqua con “Sereno variabile” e Donatella Bianchi con “Linea blu”). La giornalista è andata al di là dei fatti di cronaca dando al programma, in ogni edizione, una caratteristica in più.
Anche quest’anno qualcosa è cambiato. Nei contenuti e non solo. «Mi accingo a spegnere 18 candeline (conduce il programma dal 2004, ndr) e per la “maturità” ho voluto arricchire “Chi l’ha visto?” con più storie a lieto fine e qualche servizio dedicato alla scomparsa degli animali. Tutto questo lo devo soprattutto al pubblico che ci segue sempre con affetto. Nelle ultime puntate, la redazione si è occupata di Gerardo, un giovane disabile di Agropoli (SA) alla ricerca della sua famiglia d’origine dopo essere stato abbandonato in un orfanotrofio. Una storia a lieto fine che ha intenerito gli spettatori…«Gerardo è un ragazzo straordinario. Ogni volta che rivede accanto a me un servizio piange a dirotto ma poi riesce anche a ridere. Grazie all’inviata Francesca Carli, che si occupa di questi casi e studia ogni particolare delle singole vicende, siamo riusciti a rintracciare il papà e quattro dei suoi cinque fratelli. “Chi l’ha visto?” in questo modo riprende “Dove sei?”, la storica rubrica di “Portobello” di Enzo Tortora…«È vero. Sin dall’inizio, la trasmissione si è sempre occupata di questi casi. Purtroppo dietro una ricerca non c’è sempre il lieto fine. Ricordo la storia del giornalista Rai Stefano Campagna che si era rivolto a noi per ritrovare la sorella. Dopo tante ricerche, scoprimmo che lei era deceduta qualche tempo prima per una leucemia e non facemmo in tempo a farli incontrare. Fu una storia straziante per noi e per lui che, ironia del destino, è morto poco dopo per la stessa malattia.
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