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Consorzio Turistico Tione: Attività e Obiettivi

Il Consorzio Turistico di Tione svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella promozione del turismo nelle Giudicarie Centrali. Attraverso diverse iniziative e collaborazioni, l'ente si impegna a valorizzare il territorio e a offrire servizi di qualità ai visitatori.

Collaborazione Strategica con la Valle del Chiese

Una delle iniziative più importanti è la collaborazione con il Consorzio Turistico Valle del Chiese. L’ente, lo scorso 23 aprile, ha infatti sottoscritto una convenzione con il Consorzio Turistico Valle del Chiese finalizzata a perseguire degli obiettivi strategici comuni di crescita.

Una collaborazione che si concretizza anche attraverso il coordinamento dell’attività amministrativa dei due enti con il fine di conseguire maggiori livelli di efficacia ed efficienza nell’azione amministrativa. Una sinergia che si concretizza nella condivisione delle professionalità presenti all’interno dei Consorzi, in primis alla figura del Direttore Redi Pollini, già dipendente del Consorzio per il Turismo Giudicarie Centrali e forte di un’esperienza trentennale nel comparto turistico locale.

In condivisione anche l’addetta amministrativa Marzia Bazzoli, che in stretta collaborazione con il Direttore, sarà incaricata di gestire gli aspetti amministrativi, contabili e di approvvigionamento dei due Enti. Azioni che permetteranno dunque di massimizzare l’efficacia e ridurre il costo globale degli interventi soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria nazionale come quello che stiamo vivendo. Per tutta la durata della convenzione il Direttore rivestirà un doppio ruolo direttivo, in distacco ed in condivisione tra i due Consorzi.

A lui l’onere e l’onore di realizzare una forma di coordinamento di tipo orizzontale tra le due realtà. Spazio quindi all’implementazione dei servizi di gestione amministrativa ed all’adeguamento alle attuali normative in vigore. Un occhio di riguardo andrà poi ai servizi web, al booking center ed alle attività promozionali e di comunicazione congiunta.

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«Lavorare come se fossimo un unico ambito - gli fa eco il presidente del Consorzio per il turismo Giudicarie Centrali, Daniele Bertolini - è la priorità. Sappiamo che ci sono anche ragionamenti diversi per alcune realtà amministrative, ma il nostro è un passo importante che punta a scommettere su una collaborazione ancor prima che ci venga imposta da altri. Sicuramente, questo staff ci permetterà di essere più forti anche a legge attuata».

Si concentra invece sugli aspetti tecnici la presidente del Consorzio turistico Valle Del Chiese, Daiana Cominotti: «sono convinta - commenta - che questa convenzione sia la strada giusta, soprattutto in un momento come questo.

Ecofiera di Montagna

Un altro evento significativo promosso dal Consorzio è l'Ecofiera di montagna. Era il 1999 quando a Tione nasceva l’evento destinato a diventare centrale, prima nelle Giudicarie, poi in Trentino e oltre: l’Ecofiera di montagna che proprio ieri ha inaugurato la sua ventesima edizione che a giudicare dalla folla presente si preannuncia quanto mai partecipata.

Tante le persone presenti e nutrita si è stata anche la schiera delle autorità, i cui discorsi sono stati accomunati da un filo conduttore unico: Ecofiera, evento visionario capace di precorrere i tempi coniugando il doppio suffisso “eco”, cioè “economia” ed “ecologia”.

Ad aprire le danze è stato Daniele Bertaso, assessore comunale di Tione con delega all’ambiente. «Ecofiera quest’anno presenta novità importanti, su tutte la partecipazione di partner come Trentino Sviluppo e la Strada del vino e dei sapori del Trentino, cosa che ci fa molto orgogliosi perché è nostro obiettivo da sempre dare risalto ai prodotti della nostra terra. Impossibile poi non menzionare il padiglione del Festival dell’acqua, giunto alla seconda edizione, che mira a valorizzare la risorsa idrica sensibilizzando i visitatori sulla sua tutela e sulla sua importanza economica».

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Daniele Bertolini, presidente del Consorzio turistico Giudicarie centrali ha puntato invece sulla storia di Ecofiera, da lui vissuta in prima persona. «Vent’anni si ragionava sull’opportunità di far nascere un evento che parlasse di ecologia. Negli anni il filone si è esteso e oggi possiamo ben dire di essere stati dei precursori. Agli inizi volevamo dare dei segnali, sottolineare che ecologia e sviluppo economico dovevano convivere, ma anche donare a Tione e alle Giudicarie una festa che poi si è estesa a tutta la Provincia. Ci siamo riusciti. Ecofiera oggi è una manifestazione matura ma che è pronta a fare un ulteriore passo avanti».

Anche per l’assessore al turismo della Comunità di valle giudicariese Walter Ferrazza. «Ecofiera ha anticipato i tempi rispetto a Greta Thunberg. Fra i tanti temi mi piace sottolineare che si parla anche di acqua, elemento strategico sia dal punto di vista turistico che della crescita economica».

Infine l’assessore Provinciale agli enti locali ed ex sindaco di Tione, Mattia Gottardi. «In tanti anni questa è la prima volta che parlo in questa sede. Come è stato detto, Ecofiera sicuramente ha precorso i tempi, anche perché un tempo l’esigenza di unire economia ed ecologia non era al centro del dibattito, ma a Tione ci si pensava già. In Ecofiera eco sta, infatti, sia per ecologia che per economia e nello specifico fare economia compatibile con l’ambiente montano. Oggi la sfida è precorrere ancora i tempi che ha avviato con una grande operazione di ascolto degli imprenditori, perché la sfida da portare avanti nei prossimi 50 anni è continuare a vivere e fare impresa nelle valli.

Il Territorio delle Giudicarie

Le Giudicarie corrispondono alla quasi totalità degli alti bacini idrografici del Chiese e del Sarca rispettivamente a monte del lago d’Idro ( 368 m) e della forra del Limarò (249 m); vi si scende dalla Presanella (3558 m) che è di soli 208 m inferiore alla cima (Cevedale) più elevata del Trentino; anche per questo, oltre che in dipendenza dalle condizioni orografiche e fitoclimatiche di transizione dall’ambiente paramediterraneo lacuale benacense al deserto glaciale dell’Adamello-Presanella, costituiscono il territorio più vario, quanto a paesaggio geografico, dell’intero Trentino-Alto Adige.

Le quote altimetriche periferiche segnano una cerchia di spalti montuosi circoncludenti una sorta di ridotto inframontano d’accesso fino a tutti i secoli passati relativamente poco facile in termini di rottura dell’isolamento geografico, salvo che, in parte, verso S; il che spiega anche la resistenza storica del toponimo in uso. Questo è sempre stato riferito alle pertinenze delleSette Pievi maturate dalla cristianizzazione delle circoscrizioni pagensi romane e dall’ordinamento longobardo: Pievi di Rendena e della “busa” di Tione (Giudicarie Interiori e Superiori), di Bono e di Condino a S della sella di Bondo (827 m) nonché di Banale, Bleggio e Lomaso nel medio bacino del Sarca (Giudicarie Esteriori) “ultra et intra Duronum (passo Durone, 980 m) et saxa Stenici” . Esse costituiscono oggi regione geografico-storica corrispondente al vasto Comprensorio (C. 8 ) della provincia.

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I lineamenti strutturali e le caratteristiche morfologiche fondamentali sono quelli di un fascio d’allineamenti orografici (Adamello-Presanella, gruppo di Brenta Càdria, Paganella-Gaza-Casale) nella direzione NNE-SSO della cosiddetta Linea delle Giudicarie; è questa il principale di quel sistema di disturbi tettonici dell’alto strutturale geologico-tettonico (ruga trentina) in parte preesistente al manifestarsi del ciclo orogenico (Era Cenozoica) che, per spinta da N a S, portò al complesso di pieghe a falde di ricoprimento dell’intero sistema alpino.

Le formazioni rocciose in luce e elevate, ad E dell’intrusione magmatica cenozoica dell’Adamello-Presanella, sono le dolomitiche e calcaree mesozoiche in particolare delle maggiori emergenze del gruppo di Brenta, tanto contrastanti con le masse cristalline in posto ad O. Le principali valli corrono parallelamente alle vicarianti di frattura e/o faglia rispettivamente denominate nelle carte geologiche, oltre che Linea della Giudicarie Sud, Linea del Sabion in Rendena, poi di Condino-Ponte Caffaro, cui doveva scendere il primigenio letto del Sarca-Linee di Molveno, Ballino, e Misone per non citare che le principali; altri accidenti sono però disposti anche trasversalmente e vi corrispondono le grandi forre tra Tione e le Sarche, il solco del Palvico scoscendente dalla val d’Ampola-Ledro.

I deflussi più abbondanti sono perennemente alimentati dai ghiacciai qui chiamati "vedrette": sono 47, residue di antiche più estese presenze e ridotte al 3,5 % (ha 3573 c.) della superficie del Comprensorio; ma in proposito è da notare che il confine regionale, toglie ad O gran parte dell’unitario più vasto apparato glaciale d’Italia (Adamello). Dalla potenza dell’esarazione delle loro pregresse avanzate è derivato il caratteristico lineamento morfologico dominante del profilo trasversale e truogolo (U) delle vallate, osservabile un po’ dappertutto.

Vicende complementari all’arretramento glaciale vanno considerati i grandi accumuli di materiale di crollo tanto del monte Spinale come quelli delle marocche della valle del Bondai, a S del lago di Molveno. Diffuse sono le altre tracce delle glaciazioni esauritesi all’incirca 8.000 anni fa e pure della cosiddetta piccola età glaciale storica (1600-1850 d.C.): rocce lisciate e montonate, striate, marmitte dei giganti, glaciali e fluviali nonché cordoni morenici e morenico sparso(trovanti) sui rilievi a diverse altitudini, abbandonato da ghiacciai che nell’ultima espansione quaternaria raggiunsero uno spessore di almeno 1000 m.

Meno evidenti se non localmente sono i fenomeni carsici superficiali (campi solcati, doline ecc.)impostati sui calcari nei quali il carsismo profondo è accusato oltre che da numerose grotte, da sorgenti intermittenti spettacolari più che altrove nelle Alpi italiane. L’abbondanza di acque di superficie deriva dal clima caratterizzato nel senso alpino. Precipitazioni superiori ai 1100 mm l’anno, insieme con le riserve idriche naturali (nevai, vedrette), nonché natura e forma dei terreni, spiegano la distribuzione e l’abbondanza relativa di laghi: una cinquantina per lo più di origine glaciale tra i 1500 e 2700 m.

Il più esteso specchio al margine orientale del C8 è quello di Molveno (kmq 3.3 circa) creato, poco a valle della Sella di Andalo da una grande frana di età storica. Quelli di Bissina e di Boazzo (alto Chiese) sono i più estesi laghi artificiali di sbarramento di lunghi pianalti di gradino dell’Adamello trentino; da diga in gola è nato invece il lago di Ponte Pià (Sarca). Eccezionali elementi paesaggistici sono poi, fra le numerose cascate, gli spettacolari salti d’acqua di Lares (200 m di caduta) di Nardis, di Vallesinella.

Nel patrimonio idrico conta anche la fonte ipotermo-minerale delle Terme di Comano che vanta, oltre ad un interesse naturalistico, una storia plurisecolare di recente rinverdita da modernissime strutture di servizio. Le proprietà chimico-fisiche delle sue acque oligominerali sgorganti da complicata struttura geologica attestano la provenienza del flusso da più di mille metri di profondità.

A tutti gli effetti geografici contano la relativa vicinanza alla Pianura Padana stante il lungo invaso benacense, la presenza del lago d’Idro nonchè verso N da essi la direzione prevalente degli assi vallivi principali; insieme comportano, dalla primavera all’autunno, lo spirare di decisa brezza di valle (ora, ander). Dall’assetto orografico dipende la diversificazione di clima vario fra il prealpino (con due massimi di precipitazione a maggio e novembre) e l’endoalpino con inverni freddi secchi ed estati fresche piuttosto piovose, cioè con tendenza continentale specie in Rendena e nelle principali alte convalli. Nevica in media 30-35 giorni sopra i 1000 m.

Conseguentemente le Giudicarie spiccano in Trentino perché comprendono tutti gli orizzonti o sottozone deipiani vegetazionali delle Alpi italiane a cominciare dall’orizzonte submediterraneo tipico (fino ai 400 m) del bacino del lago d’Idro, con diffusione di piante spontanee e coltivate spiccatamente termofile. Nei siti meglio esposti, anche fino quasi a quota 800, soprattutto in Giudicarie Esteriori, persiste pure il vigneto. Nell’orizzonte alpino, anche intorno a quota 2700, la vegetazione colonizzatrice delle alte quote annovera almeno una decina di endemismi e specie rare; è il caso di citare l’Adenostyles leucophilla Boisse la Potentilla Frigida Vill (mai in Trentino segnalate prima del 1991) e scoperte sulle morene dei ghiacciai d’Amola e di Nardis.

Del Parco Naturale Adamello-Brenta, istituito da Legge Provinciale del 1967, un abbondante 73% appartiene al C8 e ne copre il 52.5% (con un 23.5% del patrimonio forestale comprensoriale, 41% del prato e pascolo rimanente). Trattasi di realtà di tutto vantaggio anche per il patrimonio faunistico ancora notevole; basta ricordare che vi resistono anche alcuni esemplari di orso bruno (ursus arctos arctos), gli unici delle Alpi italiane residui di una popolazione un tempo più numerosa: almeno una settantina di esemplari (Castelli G., 1931) sarebbero stati catturati e uccisi dopo il 1764. Fra i volatili figurano l’aquila reale, il gipeto e, all’epoca del “passo” dei migratori, pare tornata da poco a passare la cicogna.

Della superficie complessiva del C.8, dedotti il boschivo e l’improduttivo, secondo l’ultimo censimento generale dell’Agricoltura (1991), resta una superficie agraria utile (SAU) di 27.616 ha (23.5%), prati e pascoli permanenti compresi. Seminativi e coltivazioni legnose agricole ne occupano solamente lo 0.86%; il che significa che, ad una densità demografica di 0.28 unità/ha corrisponde una densità fisiologica che preme sul produttivo in misura di 121 residenti. Si tratta di una popolazione legale che è bensì aumentata dal 1951 solo del 17%, però con aumento spiccatissimo in alcuni Comuni: addirittura del 383% a Pinzolo, 318% a Storo, 292% a Tione, 123% in Bleggio Inferiore.

Gli insediamenti filiati nel tempo dalle primigenie localizzazioni della funzione abitativa risultavano bensì in genere distribuiti lungo le vie naturali della vita di relazione, nei siti e nelle condizioni d’accessibilità più confacenti in misura di sicurezza ed opportunità ambientale: cioè in posizione meglio assolata, piuttosto elevata sui fondovalli più facilmente alluvionabili.

Sulle dita di una mano solamente si contano in tutto il Comprensorio centri di ponte-crocevia derivati da guadi di protostorica o storica memoria; frutto geograficamente più significativo della penetrazione delle moderne vie di comunicazione ed indotte nuove tecnologie è nella “conca di Stenico”, il centro di Ponte delle Arche, sviluppatosi soprattutto dopo l’apertura (1852) della rotabile scavata nelle profonde gole del medio Sarca.

Significativo in tal senso è anche lo sviluppo assunto dagli insediamenti più elevati di sella-passo cioè d’importanza turistica e alberghiera: Madonna di Campiglio-Campo Carlo Magno (1522-1628 m.s.m.), San Lorenzo in Banale, pure Molveno ed Andalo.

Collaborazioni

Le iniziative del Parco sono organizzate in collaborazione con i seguenti partner:

  • Antica Vetreria - Carisolo
  • Accompagnatori di media montagna - Val di Sole
  • Associazione Guide Alpine e Accompagnatori di Territorio Pinzolo Val Rendena
  • Azienda per il Turismo Dolomiti di Brenta Altopiano della Paganella - Andalo
  • Azienda per il Turismo - Val di Non - ufficio Pro Loco Cles
  • Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta - Ponte Arche
  • Biblioteca di Pinzolo - Pinzolo
  • Boroni Giovanni Distilleria Genziana - Spiazzo
  • Casa Cus - Porte di Rendena
  • Consorzio Turistico Giudicarie Centrali - Tione di Trento
  • Consorzio Turistico Valle del Chiese - Pieve di Bono

Elenco delle Pro Loco in Giudicarie

  • Bersone
  • Bocenago
  • Bolbeno
  • Bondo
  • Bondone-Baitoni
  • Breguzzo
  • Brione
  • Caderzone Terme
  • Carisolo
  • Castel Condino
  • Cavrasto (Bleggio Superiore)
  • Cimego
  • Condino
  • Daone
  • Darè
  • Dorsino
  • Fiavé
  • Giustino
  • Lardaro
  • Casale (Comano Terme)
  • Massimeno
  • Montagne
  • Pelugo
  • Pieve di Bono
  • Praso
  • Preore
  • Prezzo
  • Ragoli
  • Roncone
  • San Lorenzo in Banale
  • Spiazzo
  • Stenico
  • Villa Banale-Premione (Stenico)
  • Darzo (Storo)
  • Lodrone (Storo)
  • Storo
  • Strembo
  • Tione di Trento
  • Vigo Rendena
  • Villa Rendena

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