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Coppia di fatto con straniero: requisiti e documenti necessari

La legge 76/2016, all’art. 1, comma 36, definisce le convivenze di fatto come due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.

Quindi, i conviventi di fatto devono essere coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.

Requisiti per la convivenza di fatto

  • Entrambi i conviventi devono essere maggiorenni.
  • Non devono essere legati da vincoli di parentela, matrimonio o unione civile con altre persone.
  • Devono convivere stabilmente.

Come ufficializzare una convivenza di fatto

La convivenza di fatto deve essere formalizzata tramite un’apposita dichiarazione all’ufficio anagrafe del Comune di residenza. Tale dichiarazione dovrà essere sottoscritta dinnanzi l’ufficiale d’anagrafe oppure inviata al Comune per fax o per via telematica. In questo modo sarà possibile ottenere lo stato di famiglia che attesti la convivenza.

Una volta ricevuta la dichiarazione, il Comune verifica entro 45 giorni se la coppia rispetta i requisiti stabiliti dalla Legge 20/05/2016, n. 76 e accerta la stabile coabitazione all'indirizzo dichiarato.

Se il cittadino non riceverà comunicazioni dal Comune, significa che le dichiarazioni sono conformi e corrette (silenzio-assenso), mentre per le dichiarazioni false saranno applicate le disposizioni previste dal Decreto del Presidente della Repubblica 28/12/2000, n. 445, artt. 75 e 76.

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Convivenza di fatto con straniero senza permesso di soggiorno

Se lo straniero non possiede un permesso di soggiorno, la registrazione della convivenza di fatto può risultare problematica perché, per iscriversi all’anagrafe, è richiesto un documento che attesti la regolarità del soggiorno in Italia.

Occorre però precisare che - secondo la Legge Cirinnà e secondo un’interpretazione letterale della stessa - presupposto per dimostrare la convivenza sarebbe la dichiarazione anagrafica. Ne consegue dunque che un cittadino extracomunitario irregolare non potrebbe stipulare una convivenza di fatto.

Come ottenere un permesso di soggiorno per convivenza di fatto

È necessario anzitutto stipulare, in presenza di un avvocato o un notaio, il cd. patto di convivenza.

Con il contratto di convivenza, stipulato a norma del comma 50 e seguenti della legge n. 76/2016, lo straniero può essere iscritto all’anagrafe anche se privo del permesso di soggiorno.

Tuttavia, è opportuno specificare che, anche con la stipula di un contratto di convivenza, non è detto che i Comuni procederanno all’iscrizione anagrafica o che le Questure rilascino il permesso.

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Molto spesso infatti, si dovrà fare ricorso all’autorità giudiziaria la quale, in virtù del patto di convivenza stipulato, deciderà se riconoscere o meno il diritto all’iscrizione anagrafica della persona straniera o il diritto al permesso di soggiorno.

Diniego registrazione contratto di convivenza

Come anticipato, la legge non prevede espressamente l’obbligo di possedere un permesso di soggiorno per poter stipulare o registrare un contratto di convivenza. Il diniego può derivare dal fatto che, in assenza di un permesso di soggiorno valido, lo straniero non viene riconosciuto come legalmente residente in Italia.

Le autorità potrebbero quindi considerare la registrazione del contratto come non conforme alle normative sull’immigrazione. Tuttavia, questo diniego può essere contestato, poiché i contratti di convivenza non implicano necessariamente la residenza legale, ma regolano aspetti patrimoniali e di reciproca assistenza tra le parti.

È possibile quindi impugnare il diniego innanzi il Tribunale, sostenendo che il contratto di convivenza riguarda diritti fondamentali che non dovrebbero essere subordinati al possesso di un permesso di soggiorno o dell’elemento formale dell’iscrizione anagrafica.

Giurisprudenza dei Tribunali sulle convivenze di fatto

Secondo la giurisprudenza dei Tribunali italiani, è sufficiente un contratto di convivenza per iscrivere il proprio compagno extracomunitario all’anagrafe. Tra le varie pronunce, il Tribunale di Palermo ha confermato il diritto all’iscrizione anagrafica del partner straniero privo di titolo di soggiorno, in virtù del diritto all’unità familiare.

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Infatti, alla luce della direttiva 2004/38/CE che “agevola” il soggiorno dei cittadini stranieri uniti in coppia di fatto con un cittadino comunitario residente, viene riconosciuto il diritto di soggiorno nel territorio degli Stati membri a coloro che, ai sensi dell’art. 3 d.lgs. n. 30/2007, abbiano una stabile convivenza con il partner italiano.

Peraltro i Tribunali italiani rilevano che, gli unici requisiti per il riconoscimento della coesione familiare, in virtù degli artt. 3 comma 2 lett. b) e 7 comma 2 del d.lgs n. 30/2007, sono: l’esistenza di una documentazione ufficiale che attesti le sufficienti risorse economiche; l’esistenza di idonea soluzione abitativa, nonché un contratto di convivenza sottoscritto davanti un avvocato in qualità di pubblico ufficiale, idoneo ad integrare la “documentazione ufficiale” richiesta dalla normativa.

Pertanto, tutte le coppie realmente conviventi, in possesso o meno di un regolare permesso di soggiorno, potranno richiedere un permesso di soggiorno per convivenza di fatto, più nello specifico, si avrà diritto alla carta di soggiorno per familiare di cittadini dell’UE della durata di 5 anni.

Questo perché le coppie di fatto sono considerate a tutti gli effetti una famiglia, e come tale, è necessario garantirne l’unità.

Come dimostrare una relazione stabile

La convivenza di fatto può essere provata con ogni strumento, anche con testimonianze, fotografie, lettere, messaggi.

Documenti necessari

  • Passaporto del cittadino straniero.
  • Documento di riconoscimento del cittadino italiano.
  • Alcuni Comuni potranno richiedere il cd. “nulla osta”, ossia quel documento che accerti lo stato libero del cittadino straniero. Quest’ultimo può essere richiesto presso l’Ambasciata/Consolato presente in Italia del Paese di origine dello straniero.

Documenti necessari per il permesso di soggiorno per convivenza di fatto

Qualora l’iter vada a buon fine e il contratto di convivenza venga regolarmente trascritto presso il Comune di residenza del partner italiano, per il rilascio del permesso di soggiorno sarà necessario presentare in Questura i seguenti documenti:

  • 4 fotografie.
  • Marca da bollo da €16.
  • Copia documenti di riconoscimento.
  • Stato di famiglia e residenza/dichiarazione di ospitalità.
  • Registrazione presso il Comune di residenza della convivenza di fatto.
  • Documentazione attestante il reddito familiare.
  • Versamento sul C/C 67422402 di € 80,46 per il permesso di due anni.

Quanto dura il permesso di soggiorno per convivenza di fatto

2 anni. Il permesso di soggiorno rilasciato sarà un permesso per motivi familiari della durata di due anni, rinnovabili. Tuttavia, il convivente ha diritto ad ottenere la carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione della durata di 5 anni.

Passaggi da compiere

Quindi, ricapitolando, per ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari è necessario:

  1. Stipulare un patto di convivenza.
  2. Con il patto di convivenza chiedere la trascrizione del contratto nei registri del Comune e l’iscrizione anagrafica.
  3. Con l’iscrizione anagrafica e il patto di convivenza trascritto, chiedere il permesso di soggiorno in Questura.

Diritti delle coppie di fatto

  • Diritto di visita al partner in carcere.
  • Diritto reciproco di visita, di assistenza e di accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero del partner convivente.
  • Diritto al risarcimento del danno in caso di decesso del convivente di fatto derivante da fatto illecito di un terzo.
  • Diritto del convivente di partecipare alla gestione e agli aiuti dell’impresa familiare del partner.
  • Diritto di ricevere gli alimenti in caso cessazione della convivenza di fatto, qualora uno dei due partner versi in uno stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento.

Tabella riassuntiva

Requisito Descrizione
Stato civile Entrambi i partner devono essere liberi da vincoli matrimoniali o unioni civili.
Legame affettivo Deve esistere un legame affettivo stabile e reciproca assistenza morale e materiale.
Coabitazione I partner devono coabitare e avere dimora abituale nello stesso comune.
Formalizzazione La convivenza deve essere formalizzata con una dichiarazione all'ufficio anagrafe del comune di residenza.
Permesso di soggiorno La stipula di un contratto di convivenza può facilitare l'ottenimento del permesso di soggiorno per il partner straniero.

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