Da Dove Vengono i Turisti in Italia: Statistiche e Tendenze
Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. In Italia nel 2023 sono arrivati 134 milioni di turisti tra stranieri e italiani, e il Paese si è classificato al quinto posto al mondo per numero di visitatori stranieri. L'ISTAT ha rilevato 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive (cioè notti trascorse in hotel), per un totale di 134 milioni di turisti. Prevalgono i visitatori stranieri, ai quali si devono il 52,4% delle notti trascorse in hotel, contro il 47,6% degli italiani. Al turismo, secondo la Banca d’Italia, è riconducibile circa il 5% del Prodotto interno lordo e il 6% dell’occupazione, senza contare la quota legata ai flussi turistici in maniera indiretta.
Analizzeremo di seguito i trend di arrivi e presenze, le provenienze dei turisti, i tipi di strutture ricettive più richieste e la spesa media dei visitatori. Il turismo è suddiviso in varie tipologie: balneare, artistico-culturale, religioso, enogastronomico, ecc.
Andamento del Turismo nel 2023 e 2024
Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022.
Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023. Grazie a questi numeri, l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi Ue per presenze turistiche, superando la Francia (450,1 milioni) e restando dietro solo alla Spagna (501,1 milioni), che ci precede anche per numero di visitatori stranieri (320,7 milioni).
Il bilancio dell'anno mostra un andamento divergente per gli arrivi e per le presenze:
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- Presenze totali: 458,4 milioni, in crescita del +2,5% rispetto al 2023.
- Arrivi totali: 129,3 milioni, con un calo di -3,3% rispetto al 2023 (-4,4 milioni di arrivi).
- Turisti stranieri: +0,9% negli arrivi e +6,8% nelle presenze.
- Turisti italiani: -7,6% negli arrivi e -2,2% nelle presenze.
Provenienza dei Turisti
Il report Istat conferma, nel 2023, una netta ripresa della componente estera di turisti in Italia, con numeri che hanno superato le presenze domestiche. Dopo l’intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, i turisti stranieri sono tornati in massa nel Bel Paese, rappresentando il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi.
Le regioni italiane che hanno attirato il maggior numero di turisti stranieri nel 2023 sono state quelle tradizionalmente più conosciute e apprezzate per il loro patrimonio culturale, naturale e artistico:
- Bolzano, questa provincia autonoma ha registrato la percentuale più alta di turisti stranieri, con un impressionante 70,6%.
- Veneto, con il 69,3% delle presenze turistiche rappresentate da stranieri, il Veneto continua ad essere una delle destinazioni più amate.
- Lazio, con Roma come epicentro del turismo culturale e storico, ha visto il 64,2% delle sue presenze turistiche provenire dall’estero.
- Lombardia, e in particolare Milano, ha registrato una quota del 62% di turisti stranieri.
- Campania, che si distingue nel panorama del Mezzogiorno per una significativa presenza di turisti stranieri.
Contrariamente al Nord, invece, il Mezzogiorno d’Italia ha visto una prevalenza di turisti domestici, ad eccezione della Campania. Regioni come Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia hanno registrato oltre il 69% delle presenze turistiche da parte di clienti italiani.
Top 5 delle città più visitate
Le città più visitate sono Roma, Venezia, Milano e Firenze, mentre tra i singoli siti storico-artistici predominano il Colosseo, gli Uffizi e gli scavi di Pompei.
La classifica delle città italiane che attirano più visitatori dimostra come la presenza di siti museali determini solo parzialmente l’andamento dei flussi:
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- Roma: 29.246.038
- Venezia: 10.946.464
- Milano: 10.407.509
- Firenze: 7.384.354
- Cavallino-Treporti (Ve): 6.697.898
Il primato di Roma è motivato dalla storia della città, dalla presenza di siti culturali di eccezionale importanza e dal Vaticano. Una grande quota dei flussi, inoltre, è determinata dal turismo balneare, come dimostra la presenza in classifica di Rimini, di Lignano Sabbiadoro e di quattro cittadine costiere della provincia di Venezia.
Siti Culturali Più Visitati
Quali sono allora i siti culturali più visitati (includendo musei, gallerie d’arte, edifici storici e aree archeologiche, di proprietà dello Stato)? Il numero degli ingressi, com’è logico, è determinato soprattutto dalla notorietà e dall’importanza storico-artistica dei siti.
La classifica non comprende i luoghi a ingresso gratuito, tra i quali nel 2022 figurava ancora il Pantheon di Roma (a pagamento dal 2023), che, con circa nove milioni di visitatori, è stato in assoluto l’edificio italiano più visitato, nonché il Duomo di Milano e la Basilica di San Marco a Venezia (a pagamento solo parzialmente). Non sono compresi, inoltre, i siti della Città del Vaticano e gli edifici appartenenti alla Curia.
I flussi turistici, però, sono influenzati anche da altri fattori. Per esempio, i siti storico-artistici vicini a località che attirano visitatori per altre ragioni (presenza di spiagge, di santuari religiosi, ecc.), sono avvantaggiati.
Confcommercio: Tendenze e Previsioni
Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese. Il primo trimestre del 2025 si apre con circa 8 milioni di italiani in vacanza sulla neve, un dato leggermente in calo rispetto al 2024 e frutto soprattutto di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni, con una spesa media intorno ai 380 euro a testa. Secondo l'Osservatorio Turismo sul turismo di primavera tra aprile e maggio si prevedono oltre 21 milioni di italiani in viaggio, con un totale di circa 27 milioni di partenze, considerando anche chi effettuerà più di una vacanza sfruttando la combinazione tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.
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Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, oltre 15 milioni di italiani hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, con 8,7 milioni di famiglie in viaggio con figli e nipoti. Il 90% di loro rimarrà in Italia, scegliendo prevalentemente il mare (68%), seguito da montagna (10,8%), città d'arte (10,7%) e laghi (3%). Per chi viaggerà all’estero, le mete più richieste sono le grandi capitali europee (53%), le crociere (25,3%) e le località di mare (14%).
Incentivi e Bonus per il Turismo
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini:
- Digitour: Credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator per investimenti in sviluppo digitale.
- Bonus per guide e accompagnatori turistici: Contributo fino a un massimo di 7.500 euro.
- Resto al Sud: Incentivi per la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali nel Mezzogiorno, incluse attività legate al turismo.
- FRI-Tur: Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo. Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024.
- Bonus riqualificazioni: Credito d’imposta per le imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta.
- Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna.
Questi dati sottolineano la resilienza del settore turistico italiano e la sua capacità di adattarsi e prosperare anche dopo momenti difficili, come quello pandemico appunto.
Fonti:
- Ministero del Turismo
- ISTAT
- Banca d'Italia
- EUROSTAT
- EU TOURISM DASHBOARD
- UNWTO