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Effetti Positivi del Turismo Sostenibile in Italia

Il Turismo Sostenibile è in continua crescita, anche in Italia. Da un lato, la volontà di preservare l’ambiente e ridurre le emissioni di CO2 diventa ogni giorno più forte e contingente. Dall’altro, per sempre più persone la vacanza rappresenta una fuga verso la Natura.

Il turismo eco rappresenta perciò un settore dalle enormi potenzialità, sia per incrementare l’occupazione, che per creare benefici alle comunità locali. Scopriamo insieme i principali vantaggi del turismo green nel nostro paese:

1. Il Turismo Sostenibile Migliora l’Ambiente e il Paesaggio

Anche se quando pensiamo ai viaggi ci vengono in mente immagini bellissime, di luoghi naturali e spiagge incontaminate, l’industria turistica è molto inquinante. Il turismo è la quarta causa di emissione di CO2 in Europa, e la sua impronta ecologica è purtroppo destinata a crescere, con l’aumentare del numero di turisti nel mondo.

Alcuni dei modi di viaggiare che sono rapidamente aumentati negli ultimi 50 anni, come i voli aerei o le navi da crociera, sono tra i più impattanti sul pianeta. Il turismo slow riduce le emissioni di CO2, per questo contribuisce a rallentare il cambiamento climatico. Inoltre il turismo sostenibile rispetta l’ambiente e i paesaggi, contribuendo alla loro tutela e valorizzazione.

Le bellezze naturali e storiche di un luogo possono essere conservate e migliorate grazie al turismo sostenibile.

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2. L’Ecoturismo Genera Occupazione

La crescita del turismo sostenibile in Italia ha contribuito alla generazione di nuove opportunità di lavoro. Molte persone hanno trovato lavoro nel settore dell’ospitalità sostenibile, così come in quello delle esperienze di viaggio eco-friendly, degli itinerari verdi, delle guide turistiche, e molto altro ancora.

3. Il Turismo Green Difende le Tradizioni Locali e l’Autenticità dei Luoghi

Grazie allo sviluppo del turismo sostenibile, negli ultimi anni sono state rilanciate alcune zone meno famose in Italia, promosse come destinazioni di ecoturismo, valorizzandone in particolare le autenticità e gli elementi culturali tipici.

Il turismo responsabile favorisce la riscoperta delle caratteristiche uniche delle regioni, dei parchi naturali, delle aree rimaste più incontaminate. Questo può anche favorire lo sviluppo delle tradizioni del nostro paese nel suo complesso.

L’ambiente è un elemento fondamentale delle attività turistiche, quindi, i ricavi ottenuti dal turismo possono essere utilizzati per far crescere le imprese locali, migliorare la qualità di vita dei luoghi e la loro autenticità.

4. Il Turismo Responsabile Contribuisce alla Crescita dell’Economia

Il turismo responsabile in Italia ha contribuito alla crescita dell’economia generando nuovo reddito. Le tasse di soggiorno, così come le tasse applicate agli ingressi dei parchi o dei musei, ai beni ed ai servizi venduti diventano denaro pubblico che può essere reinvestito nella crescita economica del paese.

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5. Grazie al Turismo si Migliorano le Infrastrutture

Le infrastrutture del paese, dalle strade, alle ferrovie, dai parchi, alle reti di trasporto pubblico, vengono migliorate grazie al turismo. Queste stesse infrastrutture contribuiscono a far crescere la qualità di vita delle persone che vi abitano.

L'impatto del turismo in Italia: La ripartenza tra cultura, sostenibilità e grandi eventi

Dopo il covid, il turista in Italia chiede con forza una fruizione turistica più cosciente, sostenibile e con più attenzione al digitale. Questo quanto emerge dall’ultima ricerca di Rome Business School “L’Impatto del turismo in Italia. La ripartenza tra cultura, sostenibilità e grandi eventi” a cura di Jacopo Ibello, esperto di turismo industriale, e Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca della Rome Business School.

Lo studio conferma che se il 2022 è stato importante per l’Italia per rialzare la testa, sarà nel 2023 il boom di turismo nel Paese. L’Italia si posiziona tra le destinazioni turistiche più gettonate al mondo (7º posto, dati Mastercard 2022) e il settore turistico rappresenta ben il 14% del PIL del Paese, dando lavoro a quasi un milione e mezzo di persone (ISTAT, 2022).

La cultura è ancora ciò che attira il maggior numero di turisti: in testa Roma, seguono Firenze e Milano per città più culturali d’Italia, ma è Firenze ad eccellere in trasformazione digitale e vivibilità. Lo studio dimostra infatti che il turista 2023 desidera sempre più un’esperienza attenta alla sostenibilità, ricercando “città intelligenti” e accessibili, e fortemente innovative a livello di fruibilità digito-culturale.

Segno della ripartenza, già nel 2022 la vacanza culturale in Italia valeva 17,1 miliardi (0,9 per cento del PIL): quasi il doppio rispetto al 2021 e appena inferiore al surplus nel 2019 (1,0 per cento del PIL). Sia le entrate che le uscite turistiche sono pressoché raddoppiate rispetto al 2021. Nel 2022, l’Italia era risultata quarta in Europa per presenze negli esercizi ricettivi, con una quota del 13,4% sul totale dei Paesi della UE.

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Grandi Eventi e Opportunità

I grandi eventi sono un’occasione per attrarre investimenti, generare opere pubbliche, iniziative private e promuovere l’immagine delle città. Attualmente, Roma è pronta per ospitare gli Internazionali BNL d’Italia, l’evento tennistico più importante del paese, che si stima accoglierà oltre 300mila spettatori generando un indotto complessivo per il territorio dio 400mila euro (nel 2022 furono circa 285 milioni).

Guardando ad eventi ancora più rilevanti in termini di impatto, si pensi all’indotto che potrebbe scaturire dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, si stimano 14 miliardi d’incasso per il territorio e 2,3 miliardi complessivi di impatto positivo sul Pil italiano nel periodo dal 2020 al 2028, con un picco nel biennio dal 2025 di 350 milioni per anno.

Un evento di impatto ancora maggiore sarebbe l’Expo Universale 2030, per il quale Roma si è già candidata. Valerio Mancini afferma che “sarebbe un’importante opportunità per Roma per rafforzare la propria immagine internazionale, attirare investimenti e migliorare l’infrastruttura, oltre a un’occasione per l’Italia di mostrare al mondo la sua cultura e rafforzare relazioni commerciali con altri Paesi”.

Turismo Consapevole e Sostenibilità

Gli autori affermano che se già nel 2022 abbiamo assistito alla tendenza verso vacanze all’aria aperta e sostenibili, i trend per il 2023 indicano un ulteriore spostamento verso un turismo consapevole, che spinge i turisti a considerare i propri viaggi da un punto di vista più olistico.

Secondo Valerio Mancini, “la sostenibilità ambientale delle proposte acquisirà sempre più importanza, dato il maggior interessamento da parte dei turisti verso la natura e verso la scoperta o riscoperta di borghi e piccoli centri, in cui unire anche esperienze culturali o legate all’enogastronomia e, più in generale, alle eccellenze Made in Italy”. Infatti, gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare italiano muovono, da soli, 1 turista su 4 (il 22,3% dei turisti italiani ed il 29,9% degli stranieri).

“Sebbene il covid abbia cancellato la crescita che il settore turistico italiano si era guadagnata negli ultimi 20 anni (+330 di visitatori dal 2008 vs -300% solo nel 2020), ha anche lasciato un’eredità di iniziative positive che posizionano l’Italia tra i paesi all’avanguardia in materia di digitalizzazione del settore turistico”, afferma Valerio Mancini.

Secondo l’ISTAT (dati 2022) dalla pandemia, 7 musei su 10 (il 73%) hanno adottato le modalità di visita online. Le destinazioni “smart”, quelle con servizi telematici per i turisti, possono rappresentare l’ambiente ideale per dispiegare le potenzialità delle innovazioni tecnologiche in questo settore.

A livello social invece, secondo il Regional Tourism Reputation Index (2022), la regione più apprezzata dagli utenti è il Trentino-Alto Adige, con maggiore visibilità, like e follower nelle pagine social ufficiali di promozione turistica. Seguono Toscana ed Emilia-Romagna e si trovano a non investire ancora adeguatamente sui social Molise, Campania e Calabria.

Turismo di Massa vs. Turismo Responsabile

In un'era in cui assume sempre più importanza la consapevolezza delle conseguenze - a breve e a lungo termine - del nostro agire sull'ambiente, si è andata progressivamente delineando una differenziazione del concetto di vacanza, basata sull'idea che il turista non debba necessariamente limitarsi a godere dei servizi che gli vengono offerti in cambio dei suoi soldi, ma sia chiamato a una fruizione che sia innanzitutto rispettosa dell'ambiente.

Turismo di Massa: la Definizione

I concetti di "turismo sostenibile" e di "turismo responsabile" si sono andati sempre più affermando in contrapposizione a quello di turismo di massa, ossia a quella forma di turismo che coinvolge una gran quantità di persone offrendo loro pacchetti di servizi, sollevandole così da varie incombenze pratiche come la prenotazione del viaggio, del vitto e dell'alloggio e delle attività ludiche e culturali.

Se è vero che il turismo di massa crea un enorme indotto e porta posti di lavoro e infrastrutture, il rovescio della medaglia sta nel fatto che il business è appannaggio di multinazionali che tendono a limitare fortemente l'entità dei profitti da destinare ai Paesi, che i posti di lavoro sono spesso stagionali, che un'elevata quantità di territorio viene sottratta all'agricoltura locale e destinata alla costruzione di resort e altre strutture e che i turisti stessi consumano forti quantità di cibo e di acqua contribuendo a rendere insostenibile per le realtà locali una risorsa che dovrebbe semmai portare vantaggi economici.

Un anestetico che la società somministra ai suoi cittadini logorati e immersi in una libertà di movimento solo apparente, perché è una componente essenziale della massificazione del desiderio turistico, che ci rende costantemente insoddisfatti e alla continua ricerca di una fuga. Il turista spera di trovare in viaggio ciò che non trova quando è a casa. Soprattutto una dimensione conviviale e autentica. Ma in realtà è la sua stessa presenza a impedirgli di trovare ciò che cerca.

Turismo Responsabile: la Definizione

Il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Cape Town nel 2002 ha definito il turismo responsabile come quella forma di turismo che, con l'assunzione di compiti e di responsabilità da parte degli operatori, dei governi, delle comunità e dei turisti stessi, agisca per rendere migliori i posti in cui si vive e in cui ci si reca in visita.

Queste le caratteristiche del turismo responsabile secondo la dichiarazione di Cape Town:

  • riduce al minimo gli impatti economici, ambientali e sociali negativi
  • genera maggiori benefici economici per le popolazioni locali e migliora il benessere delle comunità ospitanti
  • migliora le condizioni di lavoro e l'accesso all'industria
  • coinvolge le popolazioni locali nelle decisioni che influiscono sulla loro vita
  • apporta contributi positivi alla conservazione del patrimonio naturale e culturale e al mantenimento della diversità
  • offre esperienze più piacevoli ai turisti attraverso connessioni più profonde con la popolazione locale e una maggiore comprensione delle questioni culturali, sociali e ambientali locali
  • agevola l'accesso a persone con disabilità fisiche
  • genera rispetto tra turisti e ospiti e costruisce orgoglio e fiducia locali

Il Turismo Responsabile e Sostenibile

Il concetto di turismo sostenibile richiama quello di sviluppo sostenibile, pertanto teorizza la possibilità di un'industria turistica che sia, appunto, sostenibile. Si differenzia in maniera sottile dal turismo responsabile, che fa riferimento alle azioni che i singoli, le imprese e le comunità intraprendono per rendere sostenibile l'industria turistica.

In un certo senso, possiamo dire che il turismo sostenibile è la visione a lungo termine, la strategia. Il turismo responsabile è l'insieme delle azioni volte a rendere sostenibile il turismo.

A livello individuale, il turismo responsabile punta a ridurre in maniera consapevole l'impatto ambientale durante il viaggio privilegiando l'uso di oggetti riutilizzabili e minimizzando la produzione di rifiuti; sostiene quelle imprese che hanno la sostenibilità come valore centrale, supporta progetti di ecoturismo, punta a un'interazione profonda e autentica con le comunità locali.

A livello delle imprese, queste devono includere la sostenibilità nella loro visione e nella loro offerta di servizi, sostengono le comunità e ne tutelano i lavoratori, prevedono un aspetto educativo al rispetto dell'ambiente da parte di chi fruisce della loro offerta ed esse stesse assicurano che le loro operazioni commerciali rispettino la natura.

A livello di destinazione, il turismo responsabile punta a sostenere la cultura indigena locale e a proteggerne l'ambiente e i luoghi sacri e preferisce progetti su scala ridotta piuttosto che proposte su larga scala, più caratteristiche del turismo di massa.

Tour Operator per un Turismo Responsabile

L'AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, nasce nel 1998 al culmine di incontri tra diverse associazioni, protagoniste di una riflessione critica sul turismo di massa in Italia, sulle sue patologie, le mancanze di controllo, una sorta di neocolonialismo che lasciava sul territorio squilibri economici e sociali e danni ambientali che rimanevano a carico delle comunità locali. AITR associa tour operator, organizzazioni ambientaliste, ONG, associazioni culturali, cooperative, operatori dell’accoglienza e imprese di servizi.

Ecco una panoramica su alcuni dei tour operator soci di AITR:

  • Africa Wild Truck: tour operator con sede in Malawi, che propone viaggi di avventura e turismo responsabile su circuiti poco battuti, oltre a esperienze di volontariato.
  • RAM Viaggi Incontro: con sede a Camogli, offre proposte di turismo responsabile sia in Italia che nel mondo, in particolare nel continente asiatico, con piccoli gruppi.
  • Viaggi Solidali: cooperativa sociale che opera dal 2004 come tour operator di turismo responsabile, privilegiando fornitori di servizi che garantiscano un ritorno economico per la comunità residente.
  • La cooperativa Walden: propone viaggi a piedi in piccoli gruppi in diverse destinazioni, promuovendo una mobilità dolce e un contatto autentico con l'ambiente.
  • Jonas: organizza vacanze sostenibili in bici, barca a vela e a piedi, raggruppando i pacchetti in diversi stili di vita.
  • Four Seasons Natura e Cultura: offre escursioni e progetti di educazione ambientale, con sedi in Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna.
  • Planet Viaggi Responsabili: si ispira a equità economica, tolleranza, rispetto, conoscenza, incontro e sostenibilità, rilanciando le economie dei paesi di destinazione.

Overtourism: I Costi del Turismo

Una città soffre troppo di turismo quando il numero di turisti supera quello dei residenti. Dubrovnik è in cima alla classifica mondiale dell’overtourism, con soli 1.500 residenti nel centro storico e oltre un milione di turisti l’anno (10 mila al giorno). Anche Venezia non se la passa gran che: tra il 1976 e il 2018, la popolazione è crollata del 47%. Oggi il suo centro storico ha solo 54 mila residenti e quasi nessun artigiano.

Secondo alcuni studiosi, il turismo genera economie di scala, favorisce investimenti e innesca l’attivazione delle imprese locali. Secondo altri, è necessario considerare anche esternalità negative conseguenti alla congestione, all’uso intensivo delle risorse naturali e del patrimonio culturale, all’aumento del costo della vita per i residenti e all’incremento dei valori immobiliari nei centri urbani.

Inoltre, essendo il turismo un settore a bassa produttività e bassi salari, sottrae risorse a comparti a più alta tecnologia e valore aggiunto e dunque deprime l’economia e il welfare: è l’effetto noto come “Beach Disease”. Secondo gli autori di un focus della Banca d’Italia, le province che hanno smesso di beneficiare del turismo dal 1997 includono Venezia, Firenze e Roma.

Il Turismo Come Valore Aggiunto

Il turismo è un valore aggiunto importante all’economia di una città, di una regione e quindi di tutto un Paese. Di conseguenza lo sviluppo di questo settore può essere determinante al miglioramento delle condizioni esistenti in un luogo. Non esiste Paese al mondo che non abbia un potenziale turistico.

Com’è ben noto il turismo può essere di tipo culturale, eno-gastronomico, sportivo, di divertimento, naturale, congressuale e via dicendo. Inoltre può essere ulteriormente promosso anche da eventi, festival, spettacoli, fiere…; insomma vi sono tanti motivi per fare turismo e tanti modi per promuoverlo.

Vi sono poi anche casi in cui il turismo è stato completamente creato grazie ad attrazioni artificiali, come ad esempio è ciò che è stato fatto a Las Vegas. E’ quindi chiaro che lo sviluppo del Turismo è praticamente possibile ovunque.

Diversificazione e Turismo

Per diversificazione si intende la presenza di più beni e/o servizi prodotti e offerti. La diversificazione è molto importante in quanto permette di ampliare la propria economia. Per rendere più chiaro il concetto, se un Paese vive esclusivamente di agricoltura, esso si troverà in enorme difficoltà nel caso in cui la produzione calasse in modo rilevante. Ma se questo Paese producesse anche altri prodotti o servizi, riuscirebbe sicuramente a resistere meglio, pur avendo ricevuto un duro colpo.

Il turismo quindi può contribuire, a volte in modo importante, alla diversificazione. Questo concetto può poi anche estendersi al settore turistico stesso, ossia diversificando a sua volta i servizi e sviluppando più forme di turismo nello stesso Paese.

Impatto Economico del Turismo

I turisti spendono il loro denaro in una grande varietà di beni e servizi e quindi per trasporti, alloggi, divertimenti, musei, vitto e altri ancora: si tratta di entrate che, se non vi fosse il turismo, non si verificherebbero. Sono delle analisi sui flussi di spesa connessi all’attività turistica al fine di indentificare i cambiamenti nelle vendite, nelle entrate fiscali, reddito e posti di lavoro in una regione.

Questo modello serve per indicare le politica più corretta da seguire, o meglio, la più efficiente in prospettiva di un aumento del benessere sociale, tenendo conto sia dei valori monetari che quelli non-monetari. Ciò sta a significare che non si valutano solo i flussi finanziari, ma i costi e i benefici in senso lato, relativi a tutta la collettività.

Il turismo ha una varietà di impatti economici. I Turisti contribuiscono alle vendite, ai profitti, alla creazione di posti di lavoro, alle entrate fiscali e al reddito di una destinazione. La spesa turistica ha un effetto a catena, nel senso che il suo effetto si propaga dal settore turistico al resto dell’economia.

Effetti Diretti e Indiretti

Si parla di effetto diretto quando si prendono in considerazione quelle aziende che ricevono direttamente la spesa turistica, come ristoranti, alberghi etc. Nello specifico il valore dell’effetto diretto è dato dal valore della spesa turistica meno il valore delle importazioni necessarie a fornire quei beni e/o servizi.

Ad esempio, un aumento del numero di turisti che pernottano negli hotel aumenterà le vendite in questo settore (effetto diretto). A loro volta, però, queste aziende dovranno rivogersi ad altre aziende per il funzionamento dell’attività stessa. Questo giro di spesa viene chiamato effetto indiretto. Per essere più chiari: gli effetti indiretti sono i cambiamenti di produzione derivanti dai vari cicli di ri-spesa delle entrate del settore turistico nelle industrie collegate ad esse (ad esempio industrie fornitrici di prodotti e servizi per alberghi).

Altri Fattori da Considerare

Ad esempio se per il soddisfacimento della domanda turistica vi è bisogno di altro personale, potrebbe verificarsi una “migrazione” di lavoratori da un settore ad un altro, il che può portare al rischio, sopratutto in caso di scarsa occupazione, di abbandono di alcuni altri settori, come agricoltura, pesca o altro a favore dello sviluppo dell’attività turistica oltre che al potenziale spostamento di individui da zone rurali, che perdono lavoratori, a zone urbane che divengono soggette a pressioni aggiuntive poichè devono soddisfare un maggior numero di residenti ( e quindi maggiori infrastrutture pubbliche).

Vi sono quindi dei costi-opportunità da valutare attentamente. Inoltre si può verificare il fenomeno di dispersione: ciò si verifica quando si necessita di personale specializzato non presente nella popolazione locale. Un altro effetto è il cosidetto effetto di spiazzamento, ossia quando si verifica lo sviluppo di un’attività a discapito di un’altra attività.

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