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Effetti Economici del Turismo: Un'Analisi Approfondita

OpenEconomics ha condotto uno studio approfondito sugli impatti economici della spesa turistica in Italia, con l'obiettivo di quantificare ed evidenziare i benefici diretti e indiretti che ne derivano. Ai fini dello studio, è stato considerato il territorio italiano nel suo complesso, con una disaggregazione a livello regionale e provinciale.

La Matrice di Contabilità Sociale (SAM)

Lo strumento principale utilizzato per la stima quantitativa di tali grandezze è la Matrice di Contabilità Sociale (Social Accounting Matrix - SAM). Questa matrice fornisce una rappresentazione dell'economia basata sui dati statistici nazionali (fonte ISTAT, Eurostat e OECD), consentendo di simulare il comportamento delle catene del valore di una regione economica in risposta a uno stimolo di spesa. Il modello SAM permette di distinguere fra gli impatti diretti, indiretti e indotti su PIL e occupazione.

Impatto sul PIL Italiano

L'impatto complessivo di 255 miliardi di euro sul PIL andrà a beneficio di tutto il territorio nazionale. La Lombardia, con 52 miliardi di euro, e il Veneto con 32 miliardi di euro, anche in virtù della spesa diretta, assorbono rispettivamente il 20% e il 12,5% dei benefici sul PIL complessivo.

Effetti sull'Occupazione

Per quanto riguarda l’occupazione, il turismo in Italia genera oltre 3 milioni di occupati equivalenti a tempo pieno in maniera diretta, indiretta e indotta. In termini occupazionali è possibile osservare un andamento simile, con impatti ridotti per l’agricoltura e l’industria che assorbono il 14% dell’impatto a livello occupazionale, mentre il restante 86% viene assorbito dai settori dei servizi. Prendendo in considerazione questi ultimi, la maggior parte dell’occupazione viene generata nel settore di scuola e sanità (32%).

Il Mercato Globale del Turismo

È di 9.900 miliardi di dollari il valore del mercato del turismo a livello mondiale, secondo i dati, riferiti al 2023, del World Travel & Tourism Council (Wttc): parliamo del 9,1% del Pil globale. È una cifra, quella di 9.900 miliardi di dollari, maggiore dei prodotti interni lordi di Italia, Regno Unito e Germania messi insieme e, per di più, i numeri sono destinati a crescere nel tempo, sia in termini relativi che assoluti. Nel 2024 il comparto dovrebbe generare 11.100 miliardi, cioè il 10% del prodotto interno lordo mondiale, e nel 2034 16mila miliardi, ovvero l’11,4% del Pil. L’importanza del settore è ancora più ampia se guardiamo a qualcosa che in fondo conta ancora più del Pil, l’occupazione.

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Il Turismo in Italia: Un Confronto Globale

E in Italia? I numeri sono ancora maggiori, ovviamente in proporzione alla grandezza della nostra economia. Nel 2023 tutto il comparto legato ai viaggi, in senso diretto o indiretto, ha avuto un valore di 214,9 miliardi di euro, il 10,5% del Pil e, a differenza di quello che è successo a livello globale, ha già superato i valori del 2019. Nel 2024 dovrebbe valere 223,1 miliardi e il suo peso crescere al 10,8% del prodotto interno lordo, mentre tra un decennio dovrebbe salire a 269,9 miliardi, che corrisponderanno al 12,6% del Pil. Questo accadrà perché il tasso medio annuo di crescita del settore turistico sarà, in questi dieci anni, dell’1,9% mentre l’economia, sempre secondo il Wttc, vedrà incrementi annui molto minori, dello 0,4%. Possiamo quindi affermare che sarà il turismo a trainare il Pil e a contribuire fortemente a impedire una crescita zero.

Il Caso Spagnolo

Ancora più significativi di quelli italiani sono i dati spagnoli, dove gli occupati nel turismo nel 2023 erano il 12,7% del totale dei lavoratori, destinati a diventare il 14% nel 2024 e il 17,5% nel 2034, quando tutto il comparto varrà il 17% del Pil nazionale, più del 15,2% di oggi. La crescita economica iberica, maggiore di quella media europea e di quella italiana, deve molto al boom turistico sia degli ultimi anni che degli ultimi decenni. Perché? Da un lato vi è certamente un cambiamento culturale: viaggiare per molti è diventato più importante di altri tipi di consumi materiali, ma tra i motivi c’è anche il fatto che, molto più di altri settori, questo dipende dalla domanda estera, proveniente, magari, da Paesi in cui il Pil cresce di più rispetto all’Europa. Infatti in Spagna nel 2024 la spesa dei turisti stranieri, 98,6 miliardi, continuerà a superare quella dei turisti spagnoli, 72,2 miliardi. Non solo, in 5 anni, tra 2019 e 2024, quella dei primi è cresciuta dell’11,1%, mentre quella dei secondi del 5,9%.

Turismo Incoming: Un Pilastro Economico

Il turismo incoming rappresenta un pilastro fondamentale per molte economie mondiali, portando con sé una vasta gamma di benefici che vanno ben oltre il semplice aumento dei visitatori. Il turismo incoming è un potente motore economico per molte destinazioni. Quando i turisti stranieri visitano un luogo, spendono denaro in alloggi, ristoranti, attrazioni turistiche, trasporti e shopping. Oltre agli impatti diretti, ci sono anche effetti moltiplicatori: il denaro speso dai turisti contribuisce a incrementare il reddito delle imprese locali, che a loro volta investono questi guadagni in altre attività economiche, creando un circolo virtuoso.

Scambio Culturale e Preservazione del Patrimonio

Uno degli aspetti più affascinanti del turismo incoming è il suo potenziale di promuovere lo scambio culturale. Quando persone provenienti da diverse parti del mondo visitano una destinazione, portano con sé le loro culture, tradizioni e prospettive. Le interazioni tra turisti e locali possono portare alla nascita di nuove idee e alla condivisione di pratiche culturali, come la cucina, l’arte e la musica. Inoltre, il turismo incoming offre la possibilità di preservare e valorizzare il patrimonio culturale di una destinazione.

Impatto Sociale e Rivitalizzazione delle Aree

Il turismo incoming ha un impatto significativo anche sul tessuto sociale di una comunità. Il flusso di visitatori stranieri può stimolare un senso di orgoglio nella popolazione locale, poiché la loro cultura e i loro valori vengono apprezzati e riconosciuti a livello internazionale. Inoltre, il turismo incoming può aiutare a rivitalizzare le aree rurali o meno sviluppate, portando nuove opportunità economiche e sociali. Le comunità che in passato potevano essere state isolate o economicamente depresse possono trovare nel turismo una fonte di rinascita e crescita.

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Il Caso del Garda Trentino

Con una spesa complessiva degli ospiti pari a 543,4 milioni di euro e una produzione totale, tra effetti diretti, indiretti e indotti, pari a 673 milioni di euro, il turismo si conferma una leva fondamentale per l’economia del Garda Trentino. Non solo rappresenta un’importante fonte di ricchezza, ma costituisce anche un volano per il mercato del lavoro, con oltre 5.700 unità lavorative attivate nel 2023. Lo studio si è basato su una metodologia che utilizza tabelle input-output localizzate su scala territoriale per calcolare non solo gli effetti diretti della spesa turistica, ma anche quelli indiretti e indotti offrendo una visione complessiva del valore aggiunto generato dal turismo sul territorio preso in esame. Ad esempio, oltre a stimare la produzione derivante dalla spesa di un turista in un ristorante, sono stati calcolati gli effetti degli acquisti effettuati dal ristoratore per i prodotti offerti, così come l’impatto delle spese rese possibili dai redditi del ristoratore e dei suoi fornitori.

Risultati Chiave nel Garda Trentino

Scorrendo i numeri della ricerca, tra i risultati più rilevanti, emerge che il 64% della ricchezza generata dal turismo nel Garda Trentino è legata all’alloggio e alla ristorazione, il 17% ai generi alimentari e bevande, il 6% ai trasporti e il 13% ad altre attività, come esperienze e outdoor. Il comparto alberghiero, inoltre, ha registrato un incremento del volume economico del 12,59% rispetto al 2022, mentre il turismo extralberghiero ha segnato una crescita del 3,42%.

Analisi e Gestione del Turismo: Una Necessità

Analizzare e comprendere l’impatto del turismo, che si tratti di aspetti economici, ambientali o sociali - temi, questi ultimi, che saranno approfonditi nella seconda parte della ricerca - rappresenta una questione di grande interesse e attualità per tutte le DMO. Riflettere su questo argomento è sempre più necessario, poiché il turismo, pur offrendo opportunità economiche e sociali, può generare esternalità negative se non viene gestito con equilibrio e responsabilità. Per l’Unità Economia del Turismo e Marketing Territoriale questa ricerca è stata un’occasione interessante per accrescere le proprie competenze ma anche per analizzare un fenomeno e comprendere più a fondo uno specifico territorio trentino. Attraverso l’analisi di dati, report e documenti, è stato possibile approfondire l’impatto che il turismo genera sui luoghi e sulle comunità ragionando su un metodo di analisi rigoroso.

Il Potenziale Turistico Globale

Il turismo è un valore aggiunto importante all’economia di una città, di una regione e quindi di tutto un Paese. Di conseguenza lo sviluppo di questo settore può essere determinante al miglioramento delle condizioni esistenti in un luogo. Ma, come già spesso sottolineato, non è solo un fattore economico, ma molto di più. Diciamo subito una cosa: non esiste Paese al mondo che non abbia un potenziale turistico. Com’è ben noto il turismo può essere di tipo culturale, eno-gastronomico, sportivo, di divertimento, naturale, congressuale e via dicendo. Inoltre può essere ulteriormente promosso anche da eventi, festival, spettacoli, fiere…; insomma vi sono tanti motivi per fare turismo e tanti modi per promuoverlo. Vi sono poi anche casi in cui il turismo è stato completamente creato grazie ad attrazioni artificiali, come ad esempio è ciò che è stato fatto a Las Vegas. E’ quindi chiaro che lo sviluppo del Turismo è praticamente possibile ovunque.

Diversificazione Economica Attraverso il Turismo

Per diversificazione si intende la presenza di più beni e/o servizi prodotti e offerti. La diversificazione è molto importante in quanto permette di ampliare la propria economia. Per rendere più charo il concetto facciamo un esempio: Se abbiamo un Paese X che vive esclusivamente di agricoltura, esso si troverà in enorme difficoltà nel caso in cui in un anno, a causa di qualche motivo come condizioni meteo particolarmente sfavorevoli, la produzione calasse in modo rilevante. Ma se questo Paese producesse anche altri prodotti o servizi, riuscirebbe sicuramente a reistere meglio, pur avendo ricevuto un duro colpo. Possiamo anche prendere come esempio l’immagine presente all’inizio di questo post: immaginiamo che ogni sfera sia un settore dell’economia. Se una di queste sfere scivola via, ne restano comunque tutte le altre. Ma se invece di tante sfere ve ne fosse solamente una e questa scivolasse via, non ne rimarrebbe nessuna. Ogni sfera aggiunta contribuisce alla diversificazione. Va da sè che più l’economia è diversificata e più il sistema risulta essere, almeno in parte, “protetto”. Il turismo quindi può contribuire, a volte in modo importante, alla diversificazione. Questo concetto può poi anche estendersi al settore turistico stesso, ossia diversificando a sua volta i servizi e sviluppando più forme di turismo nello stesso Paese.

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Impatto Diretto e Indiretto della Spesa Turistica

I turisti spendono il loro denaro in una grande varietà di beni e servizi e quindi per trasporti, alloggi, divertimenti, musei, vitto e altri ancora: si tratta di entrate che, se non vi fosse il turismo, non si verificherebbero. Sono delle analisi sui flussi di spesa connessi all’attività turistica al fine di indentificare i cambiamenti nelle vendite, nelle entrate fiscali, reddito e posti di lavoro in una regione. Questo modello serve per indicare le politica più corretta da seguire, o meglio, la più efficiente in prospettiva di un aumento del benessere sociale, tenendo conto sia dei valori monetari che quelli non-monetari. Ciò sta a significare che non si valutano solo i flussi finanziari, ma i costi e i benefici in senso lato, relativi a tutta la collettività. su sistemi biologici, fisici ed ecologici. Và anche detto che spesso le analisi dell’impatto economico forniscono prospettive unilaterali sugli impatti del turismo, tendendo a sottolineare i benefici che questo apporta o apporterà.

Effetti Economici a Catena

Il turismo ha una varietà di impatti economici. I Turisti contribuiscono alle vendite, ai profitti, alla creazione di posti di lavoro, alle entrate fiscali e al reddito di una destinazione. La spesa turistica ha un effetto a catena, nel senso che il suo effetto si propaga dal settore turistico al resto dell’economia. Si parla di effetto diretto quando si prendono in considerazione quelle aziende che ricevono direttamente la spesa turistica. Come già sottolineato precedentemente stiamo parlando di ristoranti, alberghi etc…Nello specifico il valore dell’effetto diretto è dato dal valore della spesa turistica meno il valore delle importazioni necessarie a fornire quei beni e/o servizi. Ad esempio, un aumento del numero di turisti che pernottano negli hotel aumentarà le vendite in questo settore (effetto diretto). A loro volta, però, queste aziende dovranno rivogersi ad altre aziende per il funzionamento dell’attività stessa. Questo giro di spesa viene chiamato effetto indiretto.

Per essere più chiari: gli effetti indiretti sono i cambiamenti di produzione derivanti dai vari cicli di ri-spesa delle entrate del settore turistico nelle industrie collegate ad esse (ad esempio industrie fornitrici di prodotti e servizi per alberghi). Vi sono, però, anche alcuni altri fattori da considerare. Ad esempio se per il soddisfacimento della domanda turistica vi è bisogno di altro personale, potrebbe verificarsi una “migrazione” di lavoratori da un settore ad un altro, il che può portare al rischio, sopratutto in caso di scarsa occupazione, di abbandono di alcuni altri settori, come agricoltura, pesca o altro a favore dello sviluppo dell’attività turistica oltre che al potenziale spostamento di individui da zone rurali, che perdono lavoratori, a zone urbane che divengono soggette a pressioni aggiuntive poichè devono soddisfare un maggior numero di residenti ( e quindi maggiori infrastrutture pubbliche). Vi sono quindi dei costi-opportunità da valutare attentamente. Inoltre si può verificare il fenomeno di dispersione: ciò si verifica quando si necessita di personale specializzato non presente nella popolazione locale. Un altro effetto è il cosidetto effetto di spiazzamento, ossia quando si verifica lo sviluppo di un’attività a discapito di un’altra attività.

Il Moltiplicatore Economico

Il moltiplicatore si basa sul concetto che un’impresa, per operare e vendere i propri prodotti, deve effettuare acquisti da altre imprese operanti nell’economia locale. Queste imprese, o anche fornitori, a loro volta necessitano di acquisti da altre imprese e così via. Si basa quindi sul principio di interdipendenza. Come già scritto precedentemente, una variazione della spesa turistica determinerà una variazione dei livelli di produzione di un’economia, dei redditi, dell’occupazione, delle entrate pubbliche. Il moltiplicatore è il rapporto di due variazioni: variazione di una variabile economica come ad esempio il livello del reddito e la variazione della spesa turistica. Il turismo quindi può apportare molti benefici se correttamente sviluppato, può portare valuta pregiata, occupazione, reddito, investimenti e permette una diversificazione dell’economia.

Tabella: Impatto del Turismo in Italia (Dati 2023)

Indicatore Valore Percentuale del PIL
Valore totale del comparto turistico 214,9 miliardi di euro 10,5%
Occupati nel settore Oltre 3 milioni (equivalenti a tempo pieno) N/A
Crescita prevista nel 2024 223,1 miliardi di euro 10,8%

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