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Dimensione Turismo Thailandia: Statistiche e Tendenze in Evoluzione

Il settore del turismo genera la maggior parte delle entrate e svolge un ruolo chiave nel trainare l'economia del paese. Per la Thailandia il turismo è un settore molto importante e contribuisce a circa il 20% del PIL. Nel 2019, prima dell’inizio di COVID-19, il Paese ha registrato un record di 39 milioni di turisti internazionali.

La Thailandia registra 19,6 milioni di arrivi stranieri finora quest’anno, da gennaio al 21 luglio, in aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il Paese punta in particolare a 36,7 milioni di viaggiatori quest’anno, 1 milione in più rispetto alla stima precedente, per contribuire a incrementare la crescita del prodotto interno lordo al 3%. L’economia tailandese è cresciuta dell′1,5% nel primo trimestre su base annua, superando le aspettative degli analisti che invece parlavano di un +0,8%. La Thailandia è una meta molto ambita stando ai numeri.

L'Evoluzione del Turismo in Thailandia

Ma come, quanto e in che modo sta cambiando la geografia del turismo in Thailandia? Chi sono i nuovi turisti nel Paese dei sorrisi? Da dove arrivano, quanto si fermano, quanto spendono?

Il turismo straniero è una delle prime voci nel bilancio dell’economia nazionale thailandese, tanto da rappresentare il 10% del PIL (prodotto interno lordo), ma calcolando gli effetti indotti e indiretti arriva addirittura al 20,2%. Nel 2015, il Paese ha registrato 26,5 milioni di arrivi giustificati da un’alta offerta alberghiera, spiagge e mari esotici, una cucina ricca e saporita, una sconfinata proposta di shopping, prezzi contenuti e, se vogliamo dirla tutta, anche un’offerta sessuale senza confronti al mondo.

Il grande polo d’attrazione del turismo in Thailandia che approda in prevalenza all’aeroporto internazione Suvarnabhumi è indubbiamente Bangkok: l’affascinante, caotica e torrida città degli angeli, con 8 milioni e mezzo di abitanti dichiarati e invece 12,5 milioni che realmente la abitano. Secondo la rivista americana “Time” Bangkok è stata identificata, lo scorso anno, come “Global destination Cities Index”, ovvero la capitale più visitata in assoluto nel corso dell’anno.

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In primo luogo i turisti stranieri visitano la Thailandia soprattutto per Bangkok e le sue bellezze storiche, naturali e culturali situate nelle immediate vicinanze. Il nord, invece, è la destinazione principale per il trekking e i “viaggi d’avventura” in direzione dei territori abitati dai gruppi etnici minoritari all’interno delle montagne boscose. La regione che ospita il minor numero di turisti è l’Isan o Thailandia del Nordest.

I Turisti Cinesi: Protagonisti del Cambiamento

Al primo posto nella classifica delle presenze vacanziere in Thailandia ci sono i nuovi turisti dalla Cina, seguiti da Malesia, Russia, Giappone, Corea del Sud, India, Regno Unito, Singapore, Australia, Germania, Francia e Svezia. Cresce anche il turismo italiano: l’anno scorso le presenze sono state 246 mila, e nonostante la crisi più che raddoppiate negli ultimi 5 anni.

Altro indicatore significativo nell’analisi del turismo in Thailandia è che gli europei vengono sempre meno e per due ragioni: la crisi economica che attanaglia la vecchia Europa; l’alto costo dei voli e il fatto che molti ci sono già stati. Ma la parte del leone, ormai, la fanno i cinesi. Nel 2014 ne sono arrivati 4,6 milioni. In quello stesso anno il turismo cinese si è incrementato del 93% e, lo scorso 2015 pare si sia sfiorata la quota di 8 milioni di presenze.

Ma quali sono le ragioni che hanno portato i cinesi al primo posto nella classifica del turismo thailandese? Innanzitutto l’accelerazione dell’economia e, di conseguenza, l’aumento del reddito pro-capite con maggiore disponibilità economica, oltre alla voglia di viaggiare. Rinchiusi per secoli nei loro confini, i cinesi delle nuove generazioni hanno una gran voglia di scoprire il mondo. Poi bisogna considerare che la Cina è vicina alla Thailandia (3 ore e mezzo d’aereo da Guangzhou, 4 da Hong Kong e 5 da Pechino) dunque, il primo viaggio che un cinese programma fuori dai confini è nel Sud-Est Asiatico, e il Paese più attrezzato per le vacanze e il meno costoso è proprio la Thailandia.

Il governo e gli imprenditori thailandesi hanno già fiutato le dimensioni di un business che, nel prossimo futuro, non potrà far altro che aumentare. E per incrementare il flusso stanno facendo di tutto, come facilitare al massimo il problema dei visti, preparare guide turistiche che sappiano parlare il mandarino, incentivare tour operator e agenzie specializzate nel turismo cinese, incrementare catene come King Power, duty free presso centro commerciali dove i vacanzieri cinesi comprano di tutto, pagano e ritirano la merce in aeroporto al momento della partenza.

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Ma i nuovi turisti cinesi sono molto, molto diversi dagli europei di un tempo o dal prototipo del tradizionale turista “fai da te”. Innanzitutto la quasi totalità viaggia in gruppo, che sia aziendale, di qualche associazione o circolo ricreativo, familiare o una cordata di amici. Il turista cinese fai da te è abbastanza un’eccezione. Soprattutto le donne si spalmano il corpo di creme, portano cappelloni a larghe tese e tuniche fino ai piedi. Comprano poco, al massimo una maglietta ricordo o un paio di ciabatte, e sono assai parsimoniosi. Abituati agli europei e americani di una volta, brillanti e spendaccioni, i thai non amano molto i nuovi turisti cinesi. E non ne fanno mistero, anche se gli affari sono affari. Si lamentano che sono maleducati, rozzi e sporchi tant’è che l’ente del turismo in Thailandia, per rimediare in qualche modo, ha pubblicato un “Manuale del galateo” da distribuire a ogni cinese in arrivo.

Fattori Chiave dell'Aumento del Turismo Cinese

Ci sono diverse ragioni per il numero vertiginoso di turisti cinesi negli ultimi 15 anni. La Cina è il paese più popoloso del mondo con 1.41 miliardi di persone e costituiscono circa un quinto della popolazione mondiale. La Cina, il cui PIL pro capite, secondo la Banca mondiale, era di 8,827 dollari nel 2017, ha una classe media di 430 milioni di persone e il 60% dei suoi 1.41 miliardi di persone vive nelle aree urbane.

A causa del costante aumento dei redditi personali, la maggior parte della classe media ha sviluppato una passione speciale per il turismo e lo shopping. La tecnologia Internet o online ha reso facile la prenotazione di biglietti aerei o crociere e la sistemazione in albergo. Un allentamento dei requisiti per i visti per i turisti cinesi, incluso il visto all'arrivo, da parte di molti paesi, ha spinto i cinesi a viaggiare all'estero. I biglietti aerei convenienti e la connettività hanno reso più facili i viaggi all'estero.

La creatività dei tour operator cinesi nell'organizzare tour di gruppo efficienti e altamente professionali, compresi i controversi tour “zero dollari”, in cui i turisti pagano tutte le spese in anticipo e fanno acquisti in luoghi designati, pagando tramite compagnie cinesi online.

Il Turismo nel Sud-Est Asiatico

Nel sud-est asiatico, tutti i membri dell'ASEAN hanno goduto di un boom nei loro settori turistici, a causa dell'enorme aumento del numero di turisti cinesi. Ci sono due ragioni, la prima è l'aumento dei redditi sia in Cina, che, come abbiamo visto, è emersa come la seconda economia più grande con un'enorme classe media nello stesso periodo, sia nell'ASEAN, che contribuisce per oltre 40 % di turisti internazionali nel turismo intra-ASEAN. Il secondo è l'accessibilità dei viaggi aerei, grazie alla proliferazione delle compagnie low cost.

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I turisti cinesi si sono riversati nei paesi del sud-est asiatico, che si trovano in una posizione comoda per la Cina. Ad esempio, la Thailandia ha ricevuto più di 10 milioni di turisti ogni anno dalla Cina negli ultimi tre anni. Quasi un terzo dei 35.38 milioni di turisti stranieri della Thailandia provenivano dalla Cina nel 2017.

La vasta gamma di attività ricreative e opzioni di viaggio nella regione dell'ASEAN l'ha resa una delle principali destinazioni turistiche. Secondo il World Tourism and Travel Council (WTTC), il settore del turismo ha contribuito alla regione con 119.7 miliardi di dollari nel 2016.

Secondo il Piano strategico per il turismo dell'ASEAN 2016-2025, il blocco regionale ha promesso che entro il 2025 sarebbe "una destinazione turistica di qualità che offrirà un'esperienza ASEAN unica e diversificata e si impegnerà per uno sviluppo turistico responsabile, sostenibile, inclusivo ed equilibrato, in modo da contribuire in modo significativo al benessere socioeconomico delle persone dell'ASEAN.

La 21a riunione dei ministri del turismo dell'ASEAN che si è tenuta a gennaio 2018 in concomitanza con l'ASEAN Tourism Forum (ATF) 2018 e ha visto l'adozione di una serie di nuove dichiarazioni insieme a piani associati al potenziamento e all'integrazione dell'attuale piano strategico dei paesi dell'ASEAN. Tra i pochi passi intrapresi per migliorare il turismo nel piano c'è il potenziamento della connettività per il turismo, un accordo quadro dell'ASEAN sulla facilitazione del trasporto transfrontaliero di passeggeri su veicoli stradali (CBTP) firmato nel 2018. Questo quadro faciliterà il trasporto transfrontaliero unificato movimento di frontiera dei turisti e promuoverà anche i viaggi via terra tra gli stati dell'ASEAN.

Prodotti Più Acquistati dai Turisti Cinesi

I turisti stanno aumentando la domanda di prodotti legati alla moda, all’abbigliamento e all’elettronica. I turisti cinesi sono i principali clienti dei negozi tailandesi. Le categorie di prodotti più acquistate dai consumatori cinesi sono prodotti sanitari, erbe aromatiche, artigianato, cosmetici, ecc. I prodotti cosmetici sono popolari in termini di acquisto per la rivendita, seguiti da abbigliamento ed erbe aromatiche.

Dati Chiave e Statistiche

Di seguito una tabella riassuntiva dei dati e statistiche chiave relativi al turismo in Thailandia:

Indicatore Dato/Statistica
Contributo del turismo al PIL Circa il 20%
Turisti internazionali nel 2019 39 milioni
Arrivi stranieri (Gen-Luglio 2024) 19,6 milioni (aumento del 34% rispetto al 2023)
Obiettivo turisti nel 2024 36,7 milioni
Crescita del PIL nel primo trimestre 1,5%
Turisti cinesi nel 2015 Quasi 8 milioni

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