Albergo Atene Riccione

 

Il Futuro del Turismo e delle Imprese Turistiche: Innovazione, Sostenibilità e Intelligenza Artificiale

Il futuro del turismo è stato il protagonista dell’evento Lo straordinario futuro del turismo: prepararsi al viaggio nelle meraviglie dell’Intelligenza Artificiale, parte del format Tourism Innovation: formazione e lavoro sempre più connessi.

L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e studenti da poco diplomati.

Tema centrale dell’evento è stato l’impatto dell’intelligenza artificiale sul turismo e come utilizzarla per innovare, trasformare e migliorare l’esperienza dei viaggiatori.

Gli esperti hanno discusso di come tale tecnologia possa essere utilizzata per analizzare i dati dei clienti, prevedere i comportamenti dei turisti e ottimizzare le strategie di marketing.

L'importanza della Formazione e dell'Innovazione

Massimiliano Schiavon, Presidente Fondazione ITS Academy Turismo Veneto, rivolgendosi ai diplomati, ha sottolineato: “Abbiamo scelto per voi un luogo dove si respira innovazione. Ogni anno investiamo in nuovi corsi e ampliamo le unità formative sulla base delle richieste delle aziende che poi vi accoglieranno come professionisti. Siamo convinti che siamo sulla strada giusta grazie ai feedback che le aziende ci danno costantemente rispetto alle figure professionali che mettiamo sul mercato del lavoro. Oggi abbiamo voluto parlare del tema dell’intelligenza artificiale perché sta già influenzando enormemente il mercato del turismo.

Leggi anche: Analisi del rapporto turismo-PIL in Italia

Cristiano Perale, presidente dell’ITS Red Academy, ha annunciato che continueranno gli investimenti per la creazione di nuovi spazi di formazione a partire dal 2025. “Ogni capoluogo di provincia avrà uno spazio per dare possibilità di crescita superiore” ha annunciato Perale.

L’ITS Academy Turismo Veneto, nato nel 2011, offre una vasta gamma di corsi biennali di alta formazione post-diploma, progettati per rispondere alle esigenze del mercato del turismo e della cultura. Dal 2022 ha arricchito la sua offerta di Alta Formazione includendo anche il nuovo corso Art&Culture A.I. Una formula didattica innovativa, snella e flessibile, capace di intercettare l’innovazione e applicarla al settore del turismo e della cultura, in cui la digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale.

Tutti i percorsi, per di più, sono cofinanziati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del programma NextGenerationEU (PNRR), dai partner della fondazione e supportati dalla Regione Veneto e prevedono il riconoscimento di borse di studio, per merito e per reddito.

Per ulteriori dettagli sui corsi e le modalità di iscrizione, il sito ufficiale dell’ITS Turismo è itsturismo.it.

Esempi di Innovazione nel Turismo

Sono stati presentati alcuni progetti innovativi sviluppati dagli studenti:

Leggi anche: Regolamentazione delle Ferie nel Turismo

  • Martina Faggin: ha sviluppato un’applicazione che raccoglie tutte le ville della regione Veneto, suddivise per provincia e tipologia. Ogni villa è accompagnata da una breve descrizione e da una lista di attività che si possono fare.
  • Cecilia Micheli e Chiara dalle Sasse: hanno creato un prototipo di app dedicata all’arrampicata. L’applicazione si concentra sia sulle palestre indoor che outdoor e offre guide e lista di attrezzature necessarie. L’app include una community innovativa per integrare tutti gli appassionati di arrampicata, consentendo di postare foto, video e creare connessioni tra persone con gli stessi interessi.

Questo attimo di condivisione ha rappresentato non solo una celebrazione dei successi raggiunti, ma anche un’opportunità per riflettere sul futuro, sulla sostenibilità, sull’approccio personalizzato per soddisfare le esigenze dei turisti moderni e sul come le nuove tecnologie possano contribuire a un turismo più responsabile.

Sfide e Opportunità per il Turismo del Futuro

La profondità e la durata senza precedenti della crisi innescata dalla pandemia, però, ha messo in luce le debolezze di fondo dei modelli di sviluppo turistico e dell’economia turistica in generale.

Roberta Garibaldi, vicepresidente del Comitato, spiega: “Lavoriamo sull’importanza di sviluppare resilienza in tutti i segmenti dell’ecosistema turistico per indirizzare l’economia verso una rinnovata stabilità sostenibile. La crisi ha lasciato segni duraturi e il mondo si trova oggi ad affrontare sfide economiche, politiche, ambientali e sociali di dimensioni inimmaginabili fino a qualche anno fa.

Diverse sono le aree di criticità, dalla carenza di personale e di competenze all’alto costo della vita nelle destinazioni turistiche, dalla diminuzione della reputazione dell’industria turistica come datore di lavoro alla decarbonizzazione dell’aviazione. Riguardo quest’ultima, dove il lungo raggio è il più inquinante, è cogente l’aumento della produzione di Sustainable aviation fuel - oggi ridottissimo - e lo sviluppo di tecnologie a emissioni zero.

Le aspettative, entro il 2050, prevedono il 99% dell’aviation alimentata con carburanti ecologici, il 100% delle auto elettriche, la decuplicazione dell’alta velocità ferroviaria e il 47% degli hotel con efficientamento energetico.

Leggi anche: Arte e Turismo Rurale

Il turismo sta emergendo da shock e sfide senza precedenti: questo ha aumentato la consapevolezza dell’importanza del settore come forza economica e sociale, aumentando la pressione sulla costruzione di un futuro più forte, sostenibile e inclusivo.

La professoressa conferma: “La domanda ha resistito bene, ma i vincoli lato offerta persistono. I cambiamenti nei modelli di viaggio e nei comportamenti dei consumatori stanno ridisegnando il mercato internazionale e quello interno. Sulla scia della pandemia, molti Paesi hanno sviluppato e aggiornato i loro piani e le strategie nazionali per il turismo con una maggiore attenzione alla resilienza, alla sostenibilità e all’azione per il clima.

Secondo la vicepresidente del Comitato per il Turismo dell’Ocse, “stiamo assistendo a una maggiore attenzione alla misurazione e al monitoraggio delle prestazioni e alla valutazione dell’efficacia delle politiche nel fornire migliori risultati turistici, con alcuni Paesi che incorporano nuovi obiettivi e indicatori nelle loro strategie. Occorre identificare i problemi strutturali per costruire destinazioni più forti attraverso piani di gestione del rischio e strategie adattive, diversificazione dei prodotti e dei mercati turistici, capacità di gestione, migliore integrazione del turismo nelle economie locali, sviluppo dell’attrattiva del lavoro turistico e mantenimento dei lavoratori del turismo.

Il Ruolo dell'Intelligenza Artificiale

Anche l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo rilevante. Porterà a ispirazioni iper-realistiche ed esperienze immersive di realtà mista.

L’esperta avverte: “L’uso efficace dell’Al generativa rappresenta un nuovo fronte nella competitività digitale ma, se non governato, rischia di ampliare il divario tecnologico per le Pmi, che non hanno la forza per utilizzare le informazioni in modo efficace e percepiscono l’analisi dei dati come un processo complesso e costoso. I piccoli sono troppo spesso lasciati indietro mentre i grandi player investono nell’innovazione. Occorre ripensare lo sviluppo in termini tecnologici attraverso una spinta “democratica” nell’alfabetizzazione digitale, dal processo decisionale all’utilizzo dei dati dei clienti per ottimizzare, personalizzare e trasformare le esperienze.

Da qualunque parte lo si guardi - sia dal punto di vista dell’impresa che della finanza - il turismo si configura come un fattore centrale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, grazie al considerevole effetto moltiplicativo che esercita su numerosi altri comparti produttivi.

Siamo convinti però che a fronte di un mercato globale che cambia a ritmi sempre più rapidi sia necessaria una strategia organica per lo sviluppo del turismo italiano e i pilastri portanti di questa visione sono: la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale, la sostenibilità e le infrastrutture e gli strumenti finanziari, temi focali sui quali si sono concentrate le riflessioni e le proposte dei tre tavoli di lavoro, organizzati per l'occasione, e che sono confluite in un documento finale per definire e tracciare insieme una strategia condivisa per il futuro di quest'industria.

Dal lavoro dei tavoli è emerso come lo sviluppo del turismo in Italia sia ancora fortemente limitato da ostacoli infrastrutturali che si manifestano su più livelli - dal trasporto alla connettività digitale - e che impattano negativamente sulla competitività del nostro Paese e sull’accessibilità dei territori.

Le evidenti carenze strutturali e persistenti nei collegamenti intermodali in Italia rappresentano un ostacolo rilevante allo sviluppo di una mobilità turistica sostenibile, fluida e accessibile. Un deficit che riguarda in particolare le località minori, ma tocca anche destinazioni turistiche di primo piano la cui accessibilità è fortemente condizionata dalla mancanza di connessioni efficienti tra treno, gomma, porto e aeroporto.

Anche il turismo MICE soffre della scarsa accessibilità delle destinazioni minori, soprattutto nel Centro e Sud Italia a cui si aggiunge la mancanza di centri congressi di media- grande capienza (1.000-1.500 posti), necessari per competere sul mercato internazionale.

Cruciale è, inoltre, il rafforzamento della sostenibilità ambientale e della sicurezza delle infrastrutture, attraverso tecnologie innovative e interventi green come il cold ironing nei porti e il recupero delle ferrovie dismesse.

Si è evidenziato come forme di collaborazione pubblico privato possano portare risultati concreti non solo nei grandi progetti infrastrutturali, ma anche in ambiti più specifici e diffusi, come la gestione dell’ultimo miglio o la valorizzazione delle destinazioni minori.

Si è sottolineata l'importanza di intervenire sul sistema degli incentivi, introducendo misure fiscali e finanziarie che favoriscano gli investimenti in infrastrutture turistiche e nel rinnovo ecologico delle flotte di trasporto, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione dei servizi.

Ma oltre alla sostenibilità il vero driver per la crescita del turismo in Italia è la digitalizzazione, in particolare, l’IA, che rappresenta un fattore cruciale per il comparto e porta con sè diversi benefici, tra cui, la riduzione dei costi, l'automazione dei processi, l'apertura di nuovi canali di comunicazione con il cliente, la maggiore personalizzazione dei servizi, ma anche una maggiore concorrenza tra le aziende del settore.

A questo proposito occorre aiutare le imprese ad implementare l’IA nelle proprie verticali di business visto che per farlo sono necessari grandi investimenti. Il nostro è un comparto la cui ossatura è composta da piccole e medie imprese che altrimenti difficilmente avranno la forza economica per fare questo passo importante.

Occorrono specifiche misure di policy e risorse pubbliche per favorire la digitalizzazione e innovazione delle imprese turistiche. Ma anche formazione alle imprese - e non solo per metterle in grado di comprendere appieno come utilizzare l’IA, ma anche per guidarle verso una scelta oculata degli investimenti da mettere in campo.

Il Tavolo Finanza ha approfondito le specificità delle imprese turistiche in relazione all'accesso al credito, alla semplificazione dei meccanismi di erogazione degli incentivi e allo sviluppo di strumenti finanziari innovativi.

È stata avanzata la proposta di potenziare la finanza agevolata per le imprese del settore, ottimizzare l'allocazione delle risorse pubbliche su base territoriale e promuovere la creazione di contratti di filiera e strumenti di rete che integrino imprese turistiche e attori dei settori complementari.

Tra le soluzioni condivise spiccano il rafforzamento dell'utilizzo del credito d'imposta quale leva per sostenere gli investimenti in infrastrutture turistiche e la definizione di modelli evoluti di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo armonico del settore.

Turismo Sostenibile: Una Priorità Crescente

Il numero di turisti è in continua crescita - dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli. Nel 2024 in Italia le presenze turistiche hanno toccato i 458,4 milioni e grazie anche al boom di stranieri (oltre 250 milioni e +6,8% rispetto al 2023) siamo riusciti a superare la Francia nella graduatoria europea piazzandoci al secondo posto dietro la Spagna. E' un risultato che testimonia la qualità e l’appeal della nostra offerta turistica, capace di affascinare e attrarre visitatori da ogni dove. E' necessario però trovare un giusto equilibrio tra crescita e trasformazione e l'unico modo per raggiungere questo obiettivo è lavorare insieme, sostenere le innovazioni necessarie, abbracciare le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza dei visitatori, promuovere la sostenibilità, condividere le conoscenze e diffondere le buone pratiche. Promuovere lo sviluppo del sistema turistico italiano, ponendo al centro la sua qualità, digitalizzazione, sostenibilità e accessibilità, è l’obiettivo verso cui far convergere le forze di tutti gli attori del settore. E le imprese, in questa grande trasformazione di valori, aspettative, comportamenti, hanno una funzione di stimolo, di esempio e di traino anche verso la politica e le istituzioni pubbliche".

La spesa turistica nel 2024 ha raggiunto circa 110mld di euro che, con un moltiplicatore di 2,5, ha generato oltre 270mld di euro in termini di PIL. Il dato evidenzia la grande importanza del settore per l'economia italiana. Non solo i turisti contribuiscono direttamente al PIL, ma le attività economiche che dipendono dal turismo, come la produzione, la logistica, i servizi e altri settori, vengono enormemente stimolate.

Il boom del turismo sostenibile è evidente, con una crescita prevista da 2,61 miliardi di dollari nel 2024 a 8,73 miliardi di dollari entro il 2031, con un aumento del +234%. Inoltre, il 64% dei turisti è disposto a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile.

Anche nel settore turistico, insomma, valgono i principi ESG, Environmental, Social and Governance. Un passo fondamentale per preservare il pianeta e le sue comunità.

A guidare la domanda del mercato del turismo sostenibile è un mix di crescente coscienza ambientale, desiderio da parte dei turisti di fare esperienze di viaggio sostenibili e politiche governative di sostegno.

Il 64 per cento dei turisti (quasi due su tre) è disposto a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile, per lo più legata alla natura e alle tradizioni locali.

Anche le politiche pubbliche sono volte a incoraggiare pratiche turistiche ecologiche con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio naturale e culturale. Non sono da dimenticare i benefici economici, con la creazione di posti di lavoro e progetti di sviluppo delle comunità locali.

È quanto emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di ARB SB, società leader nella realizzazione di progetti e strategie di sviluppo sostenibile in grado di rispettare appieno i criteri ESG e i 17 principi delle Nazioni Unite contenuti nell’Agenda 2030 (SDGs), in occasione del World Tourism Day, la giornata mondiale del turismo.

I Dieci Principi ESG alla Base del Turismo Sostenibile

  1. Ambiente: Ridurre l’impatto ambientale delle attività connesse al turismo.
  2. Trasporti: Promuovere una mobilità a basso impatto ambientale.
  3. Consumo di Suolo: Ridurre il consumo di suolo per attività turistiche.
  4. Accessibilità e Inclusione: Promuovere un turismo accessibile e inclusivo per tutti.
  5. Valorizzazione delle Tradizioni Locali: Coinvolgere i residenti e offrire prodotti tipici locali.
  6. Pianificazione: Valutare il carico di presenza antropica.
  7. Sviluppo dell'Economia Locale: Coinvolgere la comunità e le attività presenti sul territorio.
  8. Opportunità Lavorative: Offrire opportunità lavorative per i giovani.
  9. Etica e Trasparenza: Operare in modo etico e trasparente.
  10. Resilienza e Adattamento: Affrontare le sfide globali con una pianificazione attenta e strategie di risposta alle crisi.

Ada Rosa Balzan, founder, presidente e CEO di ARB SB, dichiara: “L’industria del turismo deve affrontare numerose sfide a livello globale, dagli impatti del cambiamento climatico alle crisi sanitarie; i principi ESG forniscono un quadro di riferimento per la resilienza e l’adattamento del settore. Ciò include una pianificazione attenta ai temi del cambiamento climatico, strategie di risposta alle crisi e un impegno generale per il benessere dell’ambiente e delle comunità locali. L’integrazione dei principi ESG nell’industria del turismo non è solo una responsabilità aziendale, ma un investimento nel futuro sostenibile del Pianeta e della tutela delle sue diverse culture.

Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria, spiega: “Il turismo sostenibile rappresenta oggi una delle sfide più importanti e al contempo una grande opportunità per il nostro settore. Promuovere modelli di turismo che rispettino l’ambiente, le comunità locali e le risorse naturali non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire la competitività e la resilienza del settore nel lungo periodo. Come Federturismo, siamo impegnati nel favorire pratiche che minimizzino l’impatto ambientale e sociale, e i dati più recenti mostrano un crescente interesse da parte dei turisti verso destinazioni e servizi attenti alla sostenibilità.

Focus sull'Intelligenza Artificiale nel Settore Turistico

Dalla pandemia di Covid-19 il settore dei viaggi e del turismo è fra quelli che hanno sperimentato più cambiamenti e innovazioni, adottando soluzioni sempre più digitali. Infatti in quest’ambito l’utilità della tecnologia, in particolare dell’intelligenza artificiale (IA), è straordinariamente ampia e spazia dall’opportunità per le imprese di condurre campagne di marketing più efficaci a quella di migliorare le esperienze dei turisti o aumentare l’accessibilità e la personalizzazione dei servizi.

A tale proposito l’IA si dimostra dunque utile tanto alle imprese quanto ai consumatori, per una moltitudine di attività diverse.

Osservando invece i dati di Sojern e Digital Turism Think Tank sulle organizzazioni di marketing territoriale (destination marketing organization, DMO), è nuovamente evidente che i campi d’impiego dell’IA sono molteplici.

Queste organizzazioni svolgono un ruolo cruciale nella promozione e nello sviluppo delle destinazioni turistiche. Infatti sono responsabili della creazione e implementazione di strategie di marketing volte ad aumentare la visibilità e l’attrattività di una destinazione, sia a livello nazionale che internazionale.

Le attività principali di marketing territoriale includono la gestione dell’immagine del territorio, la realizzazione di campagne pubblicitarie e promozionali, la partecipazione a fiere ed eventi di settore, e la creazione di partnership con operatori turistici e altre organizzazioni rilevanti.

Fra le attività a loro pertinenti dove l’IA avrà maggiore impatto le organizzazioni di marketing territoriale hanno segnalato prima fra tutte la creazione di contenuti. L’effetto che essa avrà è almeno rilevante per ben l’83% degli intervistati.

Infatti ad ora l’intelligenza artificiale generativa è già ampiamente utilizzata su piattaforme per modificare e creare contenuti video o immagini, facilitando e velocizzando notevolmente i processi.

TAG: #Turismo

Più utile per te: