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Creta: Un'Avventura da Turisti "Non per Caso"

A Creta si possono fare 2 tipi di vacanza molto diversi tra loro. Ci si può affidare a uno degli innumerevoli tour operator e sperare di trovare un hotel/villaggio conforme alle proprie esigenze. Una volta sul posto si può poi effettuare qualche escursione e godere così di un mare stupendo unito alle comodità del tutto incluso e alla vita mondana che alcune località offrono (le agenzie tendono infatti a mandarvi nei posti più battuti).

Vi potrà piacere, come a molti succede soprattutto se si hanno 20 anni, o potrete tornare delusi dall’atmosfera troppo confusionaria e commerciale che regna nel centro-nord dell’isola (come più spesso accade). Ma fate attenzione: questa è un’isola meravigliosa, ma come tutte le cose belle… Richiede un po’ di fatica. Sarebbe davvero un peccato tornare pensando di aver mancato un’occasione, credendo di non aver trovato la vera Grecia.

E’ un’isola concreta, lontana dalle cartoline delle Cicladi e greca nel senso più profondo della parola, solo che le sue meraviglie sono lontane, faticose, impervie e spesso è la nostra pigrizia che ce le fa perdere. In altre parole: non la consiglierei a chi vuole rilassarsi ma a chi cerca un po’ di “avventura” in una delle isole più famose del mediterraneo, senza credere che questo sia un paradosso.

La seconda possibilità infatti e quella di fare tutto da soli, di affittare un’auto all’areoporto allontanandosi subito e per sempre dalla parte centrale e dirigendosi invece nell’estremo ovest e nell’estremo est. Ogni giorno a caccia di spiagge nuove, di taverne tipiche, di paesaggi bellissimi e di gente ospitale.

Questo è il resoconto di 2.200 km in 13 giorni trascorsi a Creta, cercando appunto di farlo. Senza riuscirci magari del tutto per mancanza di tempo, ma con la promessa di tornarci presto per realizzare appieno il mio intento. E con la speranza che il mio racconto possa aiutare qualcun’altro a gustarsi nel modo migliore una vacanza cretese, con tutte quelle informazione che io stessa avevo cercato (spesso senza trovarle) sul web.

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Le spiagge sono la parte su cui ci siamo concentrati di più, magari a discapito delle bellezze storiche che Creta offre, ma volendo gustare a fondo l’aspetto più naturalistico. Per questo ho assegnato anche un giudizio (personale e quindi opinabile) ad ogni spiaggia visitata. E poichè siamo 2 buone forchette, troverete anche i nomi di tutte le taverne che abbiamo testato, perchè anche la parte culinaria… In vacanza ha il suo peso!

Diario di Viaggio: 2.200 km alla Scoperta di Creta

Giorno 1: Arrivo a Heraklion e Direzione Kalives

Dopo mesi di ricerche minuziose sul web e avendo fatto tesoro di tutti i preziosi consigli tratti da chi aveva fatto un’esperienza analoga, eccoci arrivati (io e Luca, il mio fidanzato) alla partenza da Malpensa con volo Eurofly delle 6,30 del mattino prenotato a maggio e pagato 400 euro a testa. Il volo parte in perfetto orario e dopo una triste colazione a base di briosche di gomma, atterriamo alle 10,40 a Heraklion.

Ad attenderci una Panda nuovissima verde mela prenotata 2 mesi prima via internet da Autotrip (www.Autotrip.Gr), al costo di 330 euro per 13 giorni, senza anticipo. La ragazza greca che ce la consegna è simpatica e dopo averci fatto firmare il contratto seduti nell’auto (copertura assicurativa totale e pagamento cash), non manca di farci notare che il prezzo con la prenotazione anticipata è decisamente conveniente, poichè al momento quella è la cifra per l’affitto settimanale della stessa auto.

Partiamo così verso ovest, la tappa dei nostri primi 6 giorni a Creta, direzione Kalives, 15 km a est di Chania. Ma prima facciamo il pieno e qui vorrei fare un appunto: il prezzo della benzina in tutta l’isola è ovviamente inferiore all’Italia, ma si differenzia sensibilmente a seconda delle zone e dei singoli distributori.

Prendiamo la new road in direzione Chania, il traffico è scorrevole e si viaggia a circa 110 km all’ora. Questa strada ha una struttura molto varia: in certi punti è a 2 corsie per ogni senso di marcia, in altri è a una sola corsia e in altri ancora (il più delle volte) è a una corsia e mezzo, nel senso che oltre alla corsia normale c’è una corsia di emergenza che però è larga circa il doppio di quella a cui siamo abituati noi e che permette quindi di viaggiare a cavallo della sua linea bianca in modo tale che le auto più veloci possano superare a sinistra.

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Non state in mezzo alla strada se volete procedere a meno di 80 km all’ora (vi strombazzeranno col clacson) e fate attenzione perchè comunque la corsia di destra è d’emergenza, quindi in qualsiasi momento potrete trovare auto o camion fermi che la bloccano completamente (questo è molto pericoloso di notte poichè l’illuminazione è scarsa).

Arriviamo quindi a Kalives dopo circa 2 ore e ci dirigiamo nell’appartamento prenotato, Erodios Apartments (www.Erodios-apartments.Com). Qui la scelta è stata un po’ esosa: volendo stare comodi avevo optato per quello con 2 camere da letto matrimoniali al prezzo di 76 euro al giorno, mentre quello con una camera sarebbe costato 64. Ma Luca russa forte di notte e avere 2 camere separate può essere molto vantaggioso a volte!

L’appartamento è bello e pulito, i letti comodissimi con materassi nuovi, il personale è gentilissimo e abbiamo 3 balconi di cui 1 con vista mare. Volendo fare un appunto, la zona giorno è un po’ piccola ma in compenso ha 2 pregi per me importantissimi (sono un po’ pignola): i muri sono spessi e non si sentono i vicini e le finestre hanno le ante in legno che si chiudono perfettamente, senza far filtrare luce al mattino (cosa assai rara in Grecia!).

Il nostro primo pasto cretese lo consumiamo alla taverna Provlita, considerata una delle migliori del paese, con bella terrazza sul mare. Qui mangiamo pesce spada fresco e proviamo il primo Dakos, un piatto tipico di Creta che consiste in una grossa bruschetta fatta con pane biscottato, pomodoro fresco e un formaggio che ha la consistenza della ricotta ma sa di feta.

Facciamo un giro per il paese che però sinceramente non ci piace molto, nonostante su parecchi forum di viaggi ne parlassero benissimo. Ha il vantaggio di non essere per nulla turistico, ma possiede un’aria vagamente squallida. Rimane però un punto di appoggio davvero strategico per muoversi, essendo quasi equidistante dalla costa ovest nella provincia di Chania e da quella a sud nella provincia di Rethymno.

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Sono qusi le 16, così decidiamo di visitare la penisola di Akrotiri che vanta almeno 3 spiaggie interessanti. Le facciamo tutte in successione: Stravos (strana e affollata, meno bella che in foto, voto 6 ), Maridathi (acqua trasparentissima ma davvero troppo piccola la parte sabbiosa, voto 6) e Kalathas (la migliore della penisola, con una bella caletta semideserta a sinistra e un tramonto da paura, voto 7).

All’ora di cena siamo distrutti (essendoci alzati alle 3 del mattino), mangiamo a casa cucinando gli spaghetti Barilla che ho portato da Milano (fate attenzione, li vendono anche in Grecia ma NON sono gli stessi e scuociono subito).

Giorno 2: Balos e la Magia di Chania

Sveglia presto e partenza verso Kissamos alla volta di Balos. Ci vuole più di 1 ora per arrivare al punto in cui finisce la strada asfaltata e comincia il famoso sterrato fantozziano (seguite sempre le indicazione per il Balos Hotel). Bisogna percorrerlo quasi tutto in prima marcia, anche perchè è spesso in salita, ma tutto sommato ho trovato strade sterrate peggiori in certe zone della Sardegna. E’ fattibile, credetemi, basta armarsi di pazienza e schivare i sassi e le caprette che riempiono la strada.

Si arriva in circa 30 minuti al posteggio, dove c’è un baretto per comprare l’acqua. Da qui parte la discesa a piedi verso la spiaggia, circa altri 30 minuti. Più o meno a metà si staglia davanti agli occhi un panorama surreale. Non sembra neppure una spiaggia, ma un paesaggio lunare incantato. Scattiamo impazziti miriadi di foto e poi percorriamo quasi correndo l’ultimo pezzo di sentiero perchè non vediamo l’ora di posizionarci in questo posto indescrivibile.

Sono circa le 11 e la gente non è tantissima. Tra l’altro il posto è così grande che ci si può distribuire dappertutto senza darsi noia a vicenda… O almeno questo è quello che crediamo. Già, perchè verso mezzogiorno arrivano 2 barconi molto grossi che riversano valanghe di persone sul nostro paradiso terrestre, spezzando l’incanto e costringendoci a spostarci verso una zona più isolata della laguna. Ma il peggio deve ancora venire: alle 14 si staglia all’orizzonte una nave che sembra il Titanic, tanto che le 2 imbarcazioni di prima appaiono come miseri pescherecci.

La quantità di gente che ne fuoriesce è esagerata, ad occhio e croce almeno 300 persone in un colpo. Presi dal panico arretriamo ancora di più fino ai margini della laguna, alle nostre spalle ormai c’è solo la scogliera. Ma anche così le persone più distanti da noi sono a solo pochi metri. Soltanto alle 17 la situazione migliora, il Titanic riparte insieme a una delle barche mattutine. Resiste solo l’altra imbarcazione (partirà alle 18,30) che a questo punto si rivela un’ottima scelta per chi non vuole arrivare in auto ma desidera restare a Balos fino a tardi.

Il paradiso è tornato tale, ma dopo poco dobbiamo andarcene. La salita è terribile, sembra non finire mai e il caldo, ancora molto forte, ci dà la mazzata finale. Ho quasi le allucinazioni, ma finalmente avvistiamo il posteggio e ci buttiamo sui sedili dell’auto con l’aria condizionata al massimo.

Conclusione per Balos: voto 9, la più scenografica e la riprova che tutte le cose belle della vita te le devi guadagnare!

La serata la passiamo a Chania, avventurandoci per la prima volta alla ricerca del posteggio. Attenzione: dirigetevi con l’auto verso la parte nord ovest della città e troverete agevolmente posteggio lungo tutta la via Pireos fino ad arrivare ad una grande piazza che è anche il parcheggio più grande di Chania (tutto gratuito). La città è semplicemenete splendida, con un porto da cartolina veneziana e un intrico di viuzze pittoresche piene di negozietti. Commerciale, certo, ma con una aria un po’ retrò che le conferisce un’atmosfera magica.

Se dovessi alloggiare a Chania sceglierei di sicuro la famosa via Theotokopoulou, che oltre ad essere una delle più pittoresche della città ha anche il vantaggio di essere centrale ma defilata dal caos dei locali e dei ristoranti.

Ci dirigiamo a mangiare al ristorante Apostolis, segnalato da molte guide turistiche, recensito sul web e pieno zeppo di greci. Qui gustiamo il dakos migliore di tutta la vacanza (da urlo), un polpo alla griglia notevole, ma prendiamo una bella fregatura con i calamari alla griglia: duri come il legno, quasi immangiabili. Probabilmente decongelati o forse solo troppo cotti. Vorremmo polemizzare con il cameriere ma, in un insolito attacco di buonismo, paghiamo il conto (38 euro) e ce ne andiamo.

Giorno 3: Relax a Falassarna e Sapori di Chania

Oggi ci dirigiamo sempre verso ovest e passato Kissamos arriviamo alla famosa spiaggia di Falassarna. E’ l’unico spiaggione davvero organizzato che visiteremo, ma la bellezza del mare turchese e della sabbia rosata compensano la fila di ombrelloni che vorremmo sempre evitare in Grecia. Decidiamo di rilassarci e prendiamo quindi 2 lettini (6 euro) in riva al mare, nella parte più a nord, meno affollata.

Passano in successione: un omino con dei krapfen straordinari tipo quelli di Rimini (2 euro l’uno) e una ragazza con cesti di frutta fresca buonissima (5 euro). Il pomeriggio trascorre tra ozio assoluto e bagni rerigeranti.

Conclusione: spiaggia perfetta per famiglie con bambini e coppie in relax, consigliato anche alloggiare nei molti studios vicino al mare, voto 8.

In serata torniamo a Chania e proviamo il tanto decantato ristorante Tamam, che dopo le 21 ha una coda interminabile di persone fuori ad attendere il tavolo. Il posto è assai particolare essendo un vecchio bagno turco e il cibo è davvero squisito, molto speziato e con un’impronta orientaleggiante. Da provare assolutamente le polpette di formaggio e quelle di pomodoro. Raki e dolce offerti dalla casa. Costo: 42 euro in 2.

Giorno 4: Alla Scoperta della Costa Sud: La Spiaggia Nascosta Vicino A. Pavlos

Oggi decidiamo di provare il mare del sud in provincia di Rethymno. Essendo domenica immaginiamo che le spiagge siano piuttosto affollate, quindi scegliamo una meta non troppo conosciuta perchè scomoda da raggiungere, che si rivelerà bellissima. Anche oggi, pur essendoci alzati abbastanza presto per il nostro standard vacanziero (ore 8,30) ci sembra di essere in ritardo sulla tabella di marcia. Questa è in effetti una sensazione costante qui all’ovest, i posti sono sempre lontani da raggiungere, tenete conto almeno 2 ore da quando vi alzate o anche di più se come noi siete lenti a carburare la mattina.

Le strade cretesi, poi, di certo non aiutano! Arrivati a Rethymno prendiamo la statale 97 in direzione Akoumia e Agia Galini. La strada è stretta, piena di curve, e la possibilità di viaggiare ad un’andatura decente è pressochè impossibile per via dei carretti locali che procedono a 50 all’ora. Difficile riuscire a sorpassarli.

Dopo più di mezz’ora si prende il bivio a destra per Saktouria e qui la strada inizia a inerpicarsi in un paesaggio montuoso dove all’improvviso scompare tutto. Restano solo il vento, i monti e le caprette. La strada si snoda ancora tortuosa verso l’alto oltrepassando paesini desolati e poi di botto scende verso il mare. Circa 300 metri prima di arrivare nella località di A.Pavlos prendiamo uno sterrato a destra che dopo una cinquantina di metri arriva in un posteggio.

Ci sono poche macchine, scendiamo e subito ci accoglie un silenzio irreale, spezzato solo dallo scroscio imponente del mare che però ancora non vediamo. Siamo infatti su un’altura e ci sono alcune persone sul bordo della scarpata che guardano giù, con una strana aria contemplativa. Ci avviciniamo e ne capiamo il motivo: il panorama che si staglia da entrambi i lati al di sotto del promontorio è davvero difficile da descrivere.

Le spiagge hanno un colore particolarissimo fatto da mille sfumature di grigio e il mare libico, che passa dal blu intenso al turchese, per contrasto sembra quasi fosforescente. Ci sono persone che nuotano e sembrano sospese nell’aria, tanto l’acqua è trasparente. Le onde fortissime si infrangono con potenza sulla riva, creando una spuma bianca densissima che contrasta con l’antracite della sabbia. Spettacolo assoluto.

Si può scendere sia a destra che a sinistra, ma la discesa a sinistra sembra un po’ più comoda (si fa per dire!) e la scegliamo. E’ allora che accade un piccolo dramma inaspettato: Luca ha le scarpe da tennis e scende senza problemi anche se la sabbia è morbida è vi sprofonda parecchio. Io invece con gli infradito mi ritrovo con dei tizzoni ardenti sotto ai piedi. Ve lo garantisco, nella mia vita non ho mai trovato una sabbia più bollente di questa, forse per via della colorazione scura e della potenza del sole qui al sud. E’ come se la sabbia fosse incandescente! Mi vengono le lacrime agli occhi, non posso nè risalir...

Tabella riassuntiva delle spiagge visitate

Spiaggia Descrizione Voto
Stravos (Akrotiri) Strana e affollata, meno bella che in foto 6
Maridathi (Akrotiri) Acqua trasparentissima ma parte sabbiosa troppo piccola 6
Kalathas (Akrotiri) La migliore della penisola, con caletta semideserta e tramonto spettacolare 7
Balos Scenografica, panorama lunare incantato 9
Falassarna Spiaggia organizzata con mare turchese e sabbia rosata 8

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