Escursione al Rifugio Lorenzi: Difficoltà e Percorso Dettagliato
Il sentiero attrezzato Ivano Dibona è un percorso in quota tra i più suggestivi delle Dolomiti. Realizzato tra il 1969 e il 1970, si estende dal Rifugio Lorenzi (Monte Cristallo) alla località Ospitale. Questo itinerario risulta molto lungo nei tempi e nello sviluppo, e la distanza tra i due estremi rende indispensabile avere un secondo mezzo di trasporto al punto di arrivo.
Punto di Partenza e Avvicinamento
Dal Passo Tre Croci, situato sulla strada che collega Misurina-BL a Cortina d'Ampezzo-BL, si prosegue verso quest'ultima. Poco dopo si trova sulla destra l'albergo Capanna Rio Gere presso la stazione a valle della seggiovia Son Forca -1698mt- con ampia possibilità di parcheggio.
Il punto di partenza della Ferrata Ivano Dibona è Forcella Staunies (2932 m). Per raggiungerla, si devono superare quasi 1250 m di dislivello dal Rio Gere. La salita è ripida, per questo è consigliabile prendere gli impianti di risalita fino al Rifugio Son Forca (2215 m). Fino a luglio 2017, si poteva optare per una vecchia bidonvia che saliva alla forcella, ma è stata smantellata e verrà ricostruita. Quindi, l'unica soluzione è salire il vallone detritico del Gran Stounies, ripido e su fondo ghiaioso instabile, con almeno 2 ore di salita dal termine della seggiovia.
In alternativa, è possibile parcheggiare al Passo Tre Croci (1800 m) e percorrere i 400 metri di dislivello per il Rifugio Son Forca, da cui si può proseguire a piedi (700 metri di dislivello) fino alla Forcella Staunies.
Descrizione della Via Ferrata Ivano Dibona
L'attacco della via ferrata avviene direttamente dal Rifugio Lorenzi (3000 m). Raggiunta la Forcella Staunies, si vede la sagoma del Rifugio Lorenzi, situato in una posizione stupenda ma attualmente chiuso dopo lo smantellamento della bidonvia. Lo si raggiunge e dietro di esso parte una scala metallica incastonata nella roccia con cui inizia la Ferrata Dibona.
Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione
La via inizia con una scala metallica al di sopra della quale inizia il cavo metallico che, anche attraverso una passerella di legno, aggira un torrione e risale alcune roccette in direzione di un breve tunnel bellico. Si entra nel tunnel che, vista la brevità, non richiede luce artificiale e si esce lungo una stretta cengia artificiale in direzione di alcune "innocue" roccette verticali.
Si esce sopra una passerella in legno mentre dietro a noi la visuale si apre sul Rifugio Lorenzi e la parte iniziale della cresta dove si sviluppa la via ferrata Bianchi. Alcuni passi non attrezzati portano a un'altra cengia artificiale costituita da una serie di assi di legno. Ci si alza alcuni metri con l'ausilio di 2 pioli e ci si trova di fronte al famoso ponte sospeso, simbolo del sentiero Dibona, lungo circa trenta metri.
Terminato il ponte, ci si trova di fronte a una lunga scala metallica divisa in due sezioni che porta sulla lunga cresta, attrezzata con scorrimano metallico e molto panoramica, diretta a un bivio (Forcella Grande, 2875 m). Qui si può scegliere per la cima del Cristallino oppure per il proseguo del sentiero Dibona.
Opzione Cima del Cristallino
A sinistra, si scende in diagonale fino a una selletta dalla quale sale il costone roccioso che in pochi minuti, senza alcuna difficoltà, raggiunge la base della cima alla quale si può accedere sia a sinistra che a destra in quanto il cavo si biforca. Scegliendo di salire a destra si percorre inizialmente una cengia che aggira in parte la cima portandosi all'attacco di alcuni metri piuttosto verticali ma ben attrezzati anche con staffe e quindi consigliati per la salita fino a raggiungere in pochi passi la cima del Cristallino (3008 m) con panorama a 360°.
La discesa, in alternativa, può avvenire sul lato ignorato in salita in quanto meno verticale ed avviene per pochi passi all'interno di un canalino attrezzato lateralmente. Da qui si continua a ritroso fino al bivio iniziale della cresta.
Leggi anche: Trekking alle Grotte di San Ponzo
Proseguo sul Sentiero Dibona
Dalla Forcella Grande è possibile anche deviare per la Forcella Verde o l'arrivo della ferrata Renè De Pol, mentre l'itinerario Dibona procede lungo evidente traccia, sotto la cresta Bianca, attraverso cenge parzialmente attrezzate anche con passerelle in legno e presenza di fortificazioni militari. Si arriva all'ex ricovero militare del Mag. Carlo Buffa di Perrero, ormai parzialmente crollato, presso la Forcella Padeon (2760 m).
Dal bivacco si punta, prima, in leggera salita verso il Vecio del Forame (2868 m), poi, in discesa, verso Forcella Alta (2650 m) e Forcella Bassa (2420 m). Presso quest'ultima, volendo, vi è la possibilità di interrompere l'itinerario scendendo per un lungo canalone franoso nella Val Padeon portandosi ad un bivio presso il quale a sinistra si scende alla stazione a monte della seggiovia, mentre a destra, sempre in discesa, si incrocia il sentiero n. 203 che arriva da Ospitale e termina o al Passo Tre Croci oppure ad un successivo bivio con il sentiero n. 206 torna al punto di partenza presso Rio Gere.
Se l'obiettivo è completare il sentiero Dibona, si prosegue sotto la lunga cresta del Zurlon con continua presenza di postazioni militari (italiane) fino al Col dei Stombi (2170 m), dal quale, in discesa nella Val Padeon, si incrocia il sentiero n. 203.
Varianti e Percorsi Alternativi
- Forcella Zumelles: Breve escursione al punto panoramico sulla vallata di Cortina, con accesso attraverso una piccola galleria scavata durante la prima guerra mondiale (sentiero n. 205).
- Val Padeon: Facile percorso che segue il sentiero 203 fino ad Ospitale lungo la verdeggiante Val Padeon (2h). Possibilità di proseguire per la ciclabile Cortina Dobbiaco fino a Cortina.
- Passo Tre Croci - Rio Gere: Dal rifugio è possibile scendere per il sentiero 203 fino al Passo Tre Croci (1h) o fino a Rio Gere (1h e 20m).
Informazioni Aggiuntive
Importante: la cabinovia Staunies che collega il Rifugio Son Forca con il Rifugio Lorenzi è chiusa fino alla realizzazione di un nuovo impianto. La discesa da Forcella Alta, per interrompere anticipatamente l'itinerario, risulta piuttosto impegnativa ed è segnata come traccia di sentiero che si sviluppa all'interno di un canalone franoso. È consigliabile utilizzare questa via solo come emergenza e valutare bene i tempi prima di iniziare l'escursione per poter percorrere completamente il sentiero Dibona.
Il sentiero attrezzato Ivano Dibona risulta molto lungo nei tempi e nello sviluppo. La distanza tra i 2 estremi del percorso rende indispensabile provvedere ad un secondo mezzo di trasporto presente al punto di arrivo.
Leggi anche: Pale di San Martino: Escursione indimenticabile al Ghiacciaio Fradusta
Tabella Riepilogativa Percorso
Punto di Partenza | Punto di Arrivo | Altitudine |
---|---|---|
Stazione Seggiovia Rio Gere | Stazione Intermedia Som Forca | 1680 mt - 2215 mt |
Stazione Intermedia Som Forca | Funivia per la Forcella Staunies (Rifugio Lorenzi) | 2215 mt - 2918 mt |
Forcella Staunies | Forcella Grande | 2918 mt - 2824 mt |
Forcella Grande | Forcella Padeon | 2824 mt - 2760 mt |
Forcella Padeon | Forcella Pistone | 2760 mt - 2860 mt |
Forcella Pistone | Forcella Alta | 2860 mt - 2687 mt |
Forcella Alta | Forcella Bassa | 2687 mt - 2417 mt |
Forcella Bassa | Zurlon | 2417 mt - 2350 mt |
Zurlon | Forcella Zurlon | 2350 mt - 2379 mt |
Forcella Zurlon | Col di Stombi | 2379 mt - 2169 mt |
Grado di Difficoltà
Media difficoltà. L'Alta Via o Sentiero Dibona è ben segnalata e protetta con adeguata attrezzatura. È necessario avere passo sicuro ed essere esenti da vertigini, e naturalmente effettuare l'escursione in condizioni di tempo ottimali. Il panorama è spettacolare, specialmente nella discesa dalla Forcella Staunies, anche perché è meno stancante.
TAG: #Escursione