Escursione alle Grotte di San Ponzo: Informazioni e Percorsi
Le Grotte di San Ponzo e il Giaciglio del Santo sono due cavità adiacenti molto note a San Ponzo Semola, nei pressi di Godiasco, nell’Oltrepò Pavese.
Origini e Storia delle Grotte
Scavate in milioni di anni dalle infiltrazioni d’acqua, queste grotte divennero famose nel Medioevo per il ritrovamento di un santo, famoso taumaturgo. Si narra che queste aperture naturali custodiscano un fluido capace di curare le malattie e che San Ponzo visse qui gli ultimi anni della sua vita. È dal quarto secolo avanti Cristo, 1.600 anni fa, che i fedeli si recano in questo luogo per ottenere benefici per la loro salute. La prima grotta, dalla quale scaturisce una sorgente, è stata trasformata in oratorio. Il luogo ha conservato negli anni il suo fascino e l’isolamento. Ancora oggi, il 14 maggio, rappresenta una giornata importante. Ci sono ancora molte persone che si recano in questa grotta per sdraiarsi sul naturale giaciglio utilizzato dal Santo.
Itinerari Escursionistici
Al confine tra Piemonte e Lombardia, sopra Ponte Nizza, si trovano le grotte di San Ponzo. Il classico itinerario che permette di raggiungere le grotte di San Ponzo, parte dal paesino di San Ponzo di Semola (vicino a Ponte Nizza), dove si trova la chiesa con le reliquie del santo.
Percorso da Guardamonte
Un’alternativa al classico itinerario è il sentiero che parte da Guardamonte: ed è proprio questo percorso che propongo di seguito. L’itinerario escursionistico per le grotte di San Ponzo che vi propongo di seguito inizia nella verde Val Curone. Punto di partenza è l’agriturismo Guardamonte: per raggiungerlo è necessario dirigersi verso San Sebastiano Curone e successivamente seguire le indicazioni per Musigliano e poi per l’Agriturismo Guardamonte. Dopo poco, si incontra una piccola fontanella e un tavolino: qui bisogna tenere la destra e seguire il sentiero fino al bivio: a questo punto si deve tenere la sinistra e proseguire verso il facile sentiero, fino ad un altro bivio.
Il sentiero inizia a scendere nel bosco di faggi e castagni, che in autunno di colorano di giallo e arancione. [ Segnaletica sempre presente ma non sempre facile da individuare! Poco distante, si trova il giaciglio del Santo, una piccola grotta sopraelevata. È possibile raggiungere l’ingresso della piccola grotta utilizzando la corda e gli appigli presenti, prestando la dovuta attenzione.
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Giro ad Anello del Monte Vallassa
Giro ad anello che permette di visitare gli angoli più interessanti del Monte Vallassa, piccola montagna posta tra le valli Stàffora e Curone. Si transita per le Grotte di San Ponzo, curiosi antri dove visse l’eremita omonimo; si arriva alla vetta della montagna, caratterizzata da suggestive formazioni rocciose e da una bella parete verticale.
Dettagli del Percorso da Rivanazzano Terme
Dal casello autostradale di Voghera o da quello di Tortona ci si porta a Rivanazzano Terme, posto all’inizio della Valle Stàffora. Qui si imbocca la SP461, che risale la valle in direzione di Varzi e del Passo del Pénice. Superato Ponte Nizza si imbocca a destra la diramazione per San Ponzo Semola, da cui si continua seguendo le indicazioni per le Grotte di San Ponzo. Ad un bivio le indicazioni guidano a sinistra su una strada sterrata. Si continua a piedi lungo l’ampia strada sterrata, a tratti un po’ dissestata (segnavia CAI 07), che sale dolcemente con ampi tornanti nella boscaglia. Dopo un lungo tratto in diagonale si trova un ultimo tornante dove si lascia a destra il segnavia 194 (lo si seguirà al ritorno) e si prosegue ancora sulla sterrata principale in un bel castagneto.
Si ritorna al piazzale e si prende, sempre a destra in salita, la carrareccia indicata dai segnavia 07 e 142. Costeggiata un’ampia area picnic con tavoli e panche, si arriva ad un bivio. Si lascia a sinistra il segnavia 142 per Coriola e si devia a destra sul 07 per Guardamonte. La dissestata carrareccia sale nel bosco con alcune ripide rampe, poi entra in una vallecola sospesa e la percorre verso sud. Si piega quindi a destra e, con un ampio tornante, ci si porta su un costone con boschetti e piccole radure. Si giunge quindi ad un trivio, dove si trascura il segnavia 195 per imboccare la diramazione più a sinistra. Con alcuni saliscendi si giunge ad una selletta con crocevia sulla cresta sommitale del Monte Vallassa (quota 715).Trascurando le varie carrarecce segnalate, si piega a destra su un sentierino all’inizio poco evidente, che sale ripido tra alberi e rocce affioranti. Superati un piccolo belvedere erboso e un caratteristico passaggio tra le rocce si scavalca la vetta del Monte Vallassa (756 m), occupata da un pannello ripetitore. Si scende verso ovest lungo l’ampio crinale boscoso, fino alla sella successiva. Qui si scende ancora a sinistra lungo una bella mulattiera acciottolata che va a congiungersi con una carrareccia quasi pianeggiante. La si rimonta verso destra e si giunge in breve ad un bivio, dove si va a destra salendo una breve rampa (segnavia 103). Si aggira una gobba sul versante nord, quindi si lascia a destra una diramazione. Continuando lungo il crinale dolcemente ondulato, si passa accanto ad una grande croce metallica. Si percorre la breve stradina asfaltata di accesso all’osservatorio, che in breve si congiunge con la strada più importante che collega Musigliano a Serra del Monte. Seguendo la rotabile verso nord-ovest per un centinaio di metri, si sale brevemente e si lascia a sinistra la stradina d’accesso ad una villetta isolata. Si trova quindi sulla destra l’imbocco di un sentiero, evidente ma non segnalato.
Qui si abbandona la strada per prendere il sentiero, che taglia in piano fiancheggiato da un bel muretto a secco.Superato un costoncino si entra nel bosco e si effettua una breve discesa più ripida con un tornante; il sentiero si allarga diventando una carrareccia, attraversa una vallecola e taglia quasi in piano tra boschetti e radure offrendo una bella vista sulle gobbe del Monte Vallassa. Si piega decisamente a destra (segnavia 194) lungo una carrareccia che percorre brevemente il fondo della vallecola. Ci si sposta poi sul lato destro idrografico, lasciando a sinistra alcune diramazioni secondarie. Si taglia nel bosco, costeggiando un elettrodotto semidistrutto, quindi si contorna una piccola area franata che offre un bel panorama sulle pareti calanchive sul versante opposto della valle. Con una breve discesa si va a guadare il Torrente Semola, che scorre su caratteristici lastroni rocciosi. Si risale poi a sinistra, passando accanto ad una costruzione in cemento (Fontana dell’Arsazza; 540 m).
La carrareccia percorre quindi il fianco destro idrografico della valle del Torrente Semola, immersa nel bosco. Oltre una ripida rampa dissestata in discesa il versante si fa molto più dolce. Segue un tratto un po’ intricato, dove bisogna seguire attentamente i segnavia che piegano due volte a destra in salita. In questo modo ci si ricongiunge alla strada sterrata che collega San Ponzo Semola alle Grotte di San Ponzo.
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Gastro-Trekking: Natura e Sapori Locali
Trekking naturalistico sulle alte collina tra Oltrepo’ Pavese e Colli tortonesi con degustazione in zona panoramica di prodotti tipici. Primo di una serie di “GASTRO-TREKKING “che ci porteranno alla scoperta di meravigliosi itinerari naturalistici in Oltrepo’ Pavese e Val Curone, senza però trascurare la ricchezza di questi territori anche dal punto di vista eno-gastronomico.
Dettagli del Percorso Gastro-Trekking
La partenza è fissata per le 10:00 da San Ponzo , il caratteristico borgo medievale dalle case in sasso, per poi partire lungo i sentieri boschivi in direzione delle grotte, uno dei siti fossiliferi più importanti dell’Oltrepò Pavese. Attraverseremo boschi secolari di castagno che forniranno l’occasione di osservare l’ecosistema “castagneto”, fino ad arrivare alla zona in cui la roccia arenaria è stata scavata dagli agenti atmosferici, formando le grotte in cui fu rinvenuto il corpo dell’eremita Ponzo. I piu coraggiosi potranno scalare la roccia ed entrare dentro le grotte. Il sentiero prosegue in salita verso il Monte Vallassa, punto più alto di questo trekking, tra boschi di quercia e carpini, arrivando ad una terrazza panoramica naturale dalla quale si gode una vista mozzafiato sulla Valle Staffora e alto Appennino.
Proprio sul Monte Vallassa è posto l’importante sito archeologico di Guardamonte, nel quale oltre ai resti di un castelliere ligure sono stati ritrovati reperti che indicano l’antichissima origine della vocazione agricola e commerciale di queste zone. Qui sosteremo per una degustazione di prodotti tipici delle Valli Staffora e Curone. Una volta fatto scorta di energie si riparte per la seconda parte di anello in discesa. Avremo l’occasione di visitare un secondo sito fossilifero in zona Guardamonte. Per tutto il sentiero di ritorno sarà possibile con un po’ di fortuna osservare i numerosi caprioli e daini che vivono in queste zone. Possibile anche osservare le tracce del lupo che ormai popola il nostro territorio in maniera importante.
Il percorso ha una lunghezza di 7 km ed un livello di difficoltà E (escursionistico) e richiede un sufficiente allenamento a camminate in montagna. L’escursione durerà circa 6 ore (pausa degustazione e spiegazioni comprese) e si svolge quasi interamente su sentieri sterrati, con un dislivello positivo di 450 metri. L’equipaggiamento richiesto è costituito da scarponi o calzature da trekking, bastoncini da trekking, giacca antivento e scorta di acqua per tutta la giornata. Il rientro alle macchine è previsto per le 16.00 circa. In caso di maltempo la camminata verrà annullata. Prenotazione obbligatoria entro le ore 16:00 di Sabato 2 Febbraio.
Visite Guidate e Orari
Nel territorio di Ponte Nizza sono presenti due siti di particolare interesse storico e religioso, due grotte eremitiche scavate nella roccia e immerse nel verde: la prima è la grotta di sant'Alberto, che ospitò l'eremita a partire dal 1020 e nei pressi della quale sorse il primo nucleo dell'Abbazia di Sant'Alberto da Butrio; l'altra, a San Ponzo Semola, è il luogo in cui viveva san Ponzo.
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La partenza è prevista per le ore 20:00 dalla piazzetta del borgo di San Ponzo Semola, antico borgo situato in Valle Staffora. Le attivita’ si apriranno con una breve introduzione storica sul piccolo villaggio, che conserva ancora intatto il suo aspetto medievale, con stretti vicoli e case in sasso. L’itinerario della passeggiata proseguira’ poi in direzione del Monte Vallassa e delle grotte di San Ponzo, inoltrandosi nei rigogliosi boschi di castagno e querce. Qui potremo incominciare a scoprire il meraviglioso mondo del bosco di notte, con i richiami degli animali e altri suoni che le nostre orecchie percepiranno in maniera differente rispetto al giorno.Con un po di pazienza ascolteremo i richiami dei rapaci notturni, caprioli e perché no.
Il percorso ad anello sarà facile, lungo 6 km circa, con 200 metri di dislivello. Il rientro è previsto per le 22:30. E’ necessario portare con se una pila o la torcia del telefono (batteria ben carica). Calzature comode e scorta d’ acqua.
Tabella Riassuntiva Percorso Gastro-Trekking
Caratteristica | Dettagli |
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Partenza | San Ponzo Semola (borgo medievale) |
Lunghezza | 7 km |
Difficoltà | E (escursionistico) |
Dislivello positivo | 450 metri |
Durata | Circa 6 ore (con pausa degustazione) |
Equipaggiamento | Scarponi da trekking, bastoncini, giacca antivento, scorta d'acqua |
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