Escursione alla Cima Sassopiatto: Un'Avventura Dolomitica
Tra le famose valli alpine della Val Gardena e della Val di Fassa, spicca, con una notevole protuberanza, un isolato gruppo montuoso Dolomitico, molto rinomato dagli abitanti locali, nonché dai numerosi vacanzieri che decidono di soggiornare proprio intorno a questa affascinante zona montana. Stiamo parlando del noto Gruppo del Sassolungo che, a sua volta, si suddivide in tre altrettanti sottogruppi rocciosi: il massiccio del Sassolungo, il Sasso Levante ed il massiccio del Sassopiatto. Il toponimo Sassopiatto (in tedesco Plattkofel e in ladino Sasplat) è dovuto alla forma del pendio Sud-ovest.
Il luogo più vicino e conosciuto, però, per iniziare i vari percorsi è il Passo Sella, il punto di partenza più conveniente se decidiamo svolgere, relativamente in un giorno, il giro completo attorno al Sassolungo ed al Sassopiatto. Come abbiamo accennato all’inizio, il punto più adatto, dal quale si può iniziare a svolgere il trekking che permette di aggirare interamente i monti del Sassolungo e del Sassopiatto, è il Passo Sella, raggiungibile, oltretutto, comodamente in auto. Però, per acchiapparci un posto, dobbiamo cercare di arrivare di buonora, in quanto ci troviamo presso uno dei luoghi più frequentati turisticamente delle Dolomiti, soprattutto nei week-end estivi e nelle diverse settimane di ferie.
Si tratta, infatti, di un’escursione abbastanza lunga, caratterizzata da un buon dislivello diluito, inoltre, in numerosi sali e scendi che ne accentuano sicuramente la faticosità. Nonostante ciò, è un trekking parecchio frequentato, molto probabilmente poiché non presenta particolari difficoltà tecniche, anche se, complessivamente, esso non andrebbe preso troppo sottogamba.
Percorso dal Passo Sella al Rifugio Sasso Piatto
Dal Passo Sella, percorriamo il sentiero 526 “Naturonda” che conduce al Rifugio Comici. Dagli impianti di risalita, quindi, imbocchiamo il sentiero di destra n.526, in direzione del Rifugio Comici e del Piz Sella, che percorre il noto “Sentiero Naturonda” passando per la conosciuta “Città dei Sassi”: un percorso molto caratteristico che inizialmente si snoda, infatti, lungo dei numerosi e particolari massi di varie grandezze; un sentiero abbastanza semplice e ben tracciato che ci permette di giungere presso un altrettanto facile percorso sterrato predisposto, difatti, anche per le mountain-bike.
Da qui, manteniamo lo stesso segnavia per attraversare il versante settentrionale del Sassolungo e raggiungere, di conseguenza, la Forcella Ciaulonch. Proseguiamo, quindi, in direzione del Rifugio Sasso Piatto, scendendo per poi risalire subito, con parecchio impegno, il sentiero 527 che inizia ad aggirare, appunto, il Sassopiatto. Seguiamo, quindi, le indicazioni per il Rifugio Vicenza e, successivamente, per il Col Ciaulonch, dove ci troviamo accompagnati da un’ulteriore bellissima veduta alpina, che incomincia ad estendersi sulla rinomata Val Gardena e che sporge, nuovamente, sul maestoso gruppo del Puez-Odle.
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Attraversato, quindi, quasi tutto il versante nord del Sassolungo, ci addentriamo presso l’unico, nonché breve, tratto boschivo dell’intera camminata, dal quale un’apposita freccia ci conduce ad un bivio non perfettamente segnalato, creandoci, seppur per un brevissimo lasso di tempo, qualche perplessità: la traccia che prosegue sulla sinistra ci permette di riprendere quasi subito il relativo segnavia, raggiungendo così la panoramica e suggestiva Forcella Ciaulonch. Dalla Forcella Ciaulonch, il panorama inizia a protendersi nettamente, oltre alla conosciuta Val Gardena, sul meraviglioso, nonché famoso, verdeggiante altopiano dell’Alpe di Siusi, contraddistinto, senza ombra di dubbio, dall’altrettanto noto ed inconfondibile massiccio montuoso dello Scilliar.
Proseguiamo con il nostro notevole giro, seguendo ancora le indicazioni del segnavia 526 in direzione del Rifugio Vicenza e del Rifugio Sasso Piatto, scendendo attraverso una brevissima, ma decisa, pendenza, per poi riprendere in lieve ascesa. Continuando, quindi, lungo un appassionante sentiero sterrato, che si sviluppa proprio a ridosso delle maestose pareti rocciosi del Sassolungo, concludiamo il “primo tempo” di questa lunga escursione, giungendo al bivio dei sentieri 525 e 527, che permetterebbe, eventualmente, di chiudere il giro anticipatamente “rimpatriando” al Passo Sella passando per i rifugi Vicenza e T.
Dall’ultimo bivio, di conseguenza, cominciamo a percorrere il versante settentrionale e occidentale del suddetto monte, proseguendo per il facile sentiero sterrato n. 527 che, ahinoi, continua ancora a perdere quota sino ad atterrare presso un piccolo pianoro. Dal suddetto punto, infatti, sino al completamento totale del giro, si apre il panorama sicuramente più emozionante dell’intero percorso, caratterizzato da un’impressionante veduta che viene maestosamente dominata dai due principali gruppi montuosi che contraddistinguono, sostanzialmente, le affascinanti Dolomiti di Fassa, ovvero quello della Marmolada e del Catinaccio.
Salita alla Cima del Sassopiatto
Si imbocca il sentiero Friedrich- August, contrassegnato con il segnavia 557. La larga strada, molto frequentata dapprima sale con decisione, sino al rifugio Friedrich- August (2298m) e successivamente prosegue con diversi saliscendi, sempre a mezzacosta, contornando le varie cime del gruppo (ben visibili la Punta Grohmann e la torre Innerkofler). Si raggiunge cosi il rifugio Sandro Pertini da dove il sentiero prosegue sulla destra, in leggera salita sino ad un punto da cui è ben visibile dall’alto la Malga Sassopiatto. Da qui (quota 2360m c.a.) anziché procedere in discesa verso quest’ultima si sale per una traccia non segnalata ma ben visibile sulla destra che procede su terreno più roccioso sino a raggiungere una caratteristica conca prativa.
Si continua sino ad arrivare alla dorsale ove si incrocia la traccia principale (sentiero 527) proveniente dal rifugio Sassopiatto. Da qui si sale con pendenza decisamente più sostenuta e diversi zig zag su terreno prettamente roccioso, già in vista della ancora lontana vetta. Si continua senza possibilità di errore aggirando quest’ultima sulla destra sino ad arrivare alla forcella da cui esce la via Schuster Steig, proveniente dal rifugio Vicenza.
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DescrizioneDal parcheggio sotto il Passo Sella 2244 m, lato Val Gardena si segue la sterrata che poi diventa cementata che inizia nei pressi del Rifugio Valentini, e in breve raggiunge il Col Rodella 2318 m (dove arriva la seggiovia da Campitello di Fassa). Qui occorre scendere ripidamente circa 50 m di dislivello, fino a incontrare un bivio: si tralascia ora il sentiero principale per il rifugio Sassopiatto, continuando a destra in salita con un lungo traverso sotto le prime propaggini del Sassopiatto. Al culmine del traverso si affronta un costone un po' più ripido che adduce ad una graziosa conca prativa sotto la imponente parete sud-ovest del Sassopiatto.
Raggiunta una sella a 2400 m, il sentiero segnalato da tacche di vernice bianco rosse, volge decisamente a destra iniziando una lunga serie di serpentine, inizialmente su terreno erboso, poi via via completamente detritico e in parte roccioso. La traccia sempre piuttosto marcata si snoda nel versante S-SO della montagna, e si sposta gradualmente verso destra, tra zone di sentiero ghiaioso alternato a brevi placche rocciose ben gradinate.
Discesa dalla Vetta
Dalla cima si scende per la via di salita sino alla dorsale sopra descritta. Da qui si può decidere di riprendere il sentiero fatto in salita o di proseguire sulla traccia principale (soluzione scelta da noi) sino a raggiungere il rifugio Sassopiatto (2300m).
Cominciamo, così, a svolgere l’ultimo spezzone di questo lungo giro, che aggira meridionalmente il Sasso Piatto, percorrendo il facile sentiero 557 Federico Augusto, dal quale, in questa prima parte, possiamo scegliere di restare in quota, oppure di effettuare un breve sali e scendi per la Malga Sasso Piatto, che si trova appena sotto. Da qui, infine, concludiamo questo grande anello optando per due rispettive vie: la facile sterrata che scende al Rifugio Salei, oppure l’evidente sentiero sulla sinistra che si sviluppa lungo il dolce pendio erboso del Fienile Monte.
La Via Ferrata Oskar Schuster
La storica Ferrata Oskar Schuster è un itinerario parzialmente attrezzato che sale alla cima di Mezzo del Sassopiatto, nel gruppo del Sassolungo. L'itinerario è mediamente difficile nei tratti attrezzati tuttavia presenta un discreto sviluppo anche in tratti in libera all'inizio e alla fine dell'itinerario. L'ambiente è di alta montagna e deve essere percorso con sicurezza di buon tempo essendo assenti vie di fuga all'interno della salita.
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Dettagli Tecnici della Ferrata
- Località di partenza: Stazione a valle della funivia che dal Passo Sella conduce al Toni Demetz.
- Avvicinamento: Salita in cabinovia dal Passo Sella al Rifugio Toni Demetz, discesa al Rifugio Vicenza e proseguimento verso l'attacco della ferrata.
- Ferrata: Alternanza di tratti attrezzati con funi metalliche e tratti di arrampicata libera su roccette e canalini.
- Discesa: Dal Rifugio Sassopiatto, seguire il sentiero CAI 557 verso i rifugi Sandro Pertini e Federico Augusto, poi verso il Col Rodella e il parcheggio.
La via ferrata che sale al Sasso Piatto è dedicata alla memoria dell'alpinista tedesco Oscar Schuster. Schuster fu medico e alpinista esplorativo tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo quando morì in Russia durante la Grande Guerra. La via ferrata ripercorre una salita che lo stesso Schuster intraprese assieme all'alpinista austriaco Hans Lorenz nel 1895. LA via alpinistica aperta saliva la parete est del Sassopiatto e successivamente venne attrezzata diventando di fatto una delle prime vie ferrate delle dolomiti, come indicato nel rapporto annuale del 1896 della Sezione Accademica di Vienna del Club Alpinistico Austriaco.
Rifugio Sasso Piatto
Sulla strada che porta alla cima del Sassopiatto sorge il Rifugio Sasso Piatto, una baita family-friendly dove puoi prendere una piacevole pausa di relax o pernottare. Gli arredi delle camere sono semplici ma confortevoli, e offrono tutto il necessario per un soggiorno riposante durante un'escursione plurigiornaliera. La famiglia Kasseroler vizia i suoi ospiti con specialità regionali come gli Schlutzkrapfen, lo speck affumicato preparato in casa e i canederli. Le erbe aromatiche e le verdure provengono tutte dall'orto del rifugio. Accomodati nell'accogliente guest room oppure mangia sulla terrazza baciata dal sole, dalla quale potrai godere di un panorama magnifico sulle cime dolomitiche circostanti.
Tabella dei Tempi Intermedi
Tappa | Tempo Stimato |
---|---|
Passo Sella - Rifugio E. Comici | 1.00 h |
Rifugio E. Comici - Forcella Ciaulonch | 1.00 h |
Forcella Ciaulonch - Bivio Rifugi Vicenza e T. | 0.30 h |
Termine ferrata - Rifugio Sassopiatto | 1 h |
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