Gardaland: Controlli, Allarmi e Misure di Sicurezza
Gardaland, il parco divertimenti più grande d'Italia, ha implementato e continua ad adottare diverse misure di sicurezza per tutelare la salute e l'incolumità di ospiti e dipendenti.
Allarme per un Messaggio Minatorio
A luglio, un episodio ha destato particolare preoccupazione: un biglietto con una minaccia è stato trovato appiccicato a una delle attrazioni di Gardaland. Sembrava scritto in arabo, invece era in afghano, nell’idioma pashtun, con una frase che suonava: «A morte tutti gli occidentali. Prima o poi vi faremo sparire tutti».
Un dipendente del parco, dopo aver trovato il cartello, lo ha consegnato agli uomini della sicurezza. Una volta verificato il contenuto dello scritto, sono state avvisate le forze dell’ordine, facendo scattare l’allarme nel parco divertimenti.
Secondo Gardaland, il biglietto sarebbe opera di un mitomane. La direzione della struttura ha precisato come il foglietto, prontamente consegnato alle autorità, è stato trovato il 17 luglio scorso.
«A seguito del ritrovamento del biglietto all’interno del parco il 17 luglio scorso, sono state immediatamente interessate le autorità che hanno iniziato le indagini del caso - aveva rilevato Aldo Maria Vigevani Ceo di Gardaland -. Dagli accertamenti e dalle verifiche condotte dai funzionari preposti è emerso che si è trattato di uno scherzo di pessimo gusto, attribuibile ad uno dei tanti mitomani che, in questo periodo, coinvolgono siti sensibili e luoghi affollati come L’Arena di Verona, il Duomo di Milano, il Colosseo a Roma».
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Misure di Sicurezza Implementate
Dopo il ritrovamento del messaggio, per settimane si sono susseguiti incontri tra comandanti dei carabinieri, questore, guardia di Finanza e prefetto. In accordo s’è deciso di posizionare, ma non tutti i giorni, le pattuglie di carabinieri e polizia davanti al parco, non all’interno, per non creare allarmismo.
Inoltre, sono state mobilitate carabinieri e poliziotti specializzati, quelli formati proprio per combattere il terrorismo, gli Uopi della polizia (unità operative pronto intervento) e le Api dei carabinieri (aliquote di primo intervento) entrambe create come «first responder». La loro particolarità è quella di essere in grado di arrivare nella zona a rischio entro 10 minuti e ingaggiare «l'active shooter». Le unità hanno armi diverse da quelle dei normali colleghi.
Barriere, new jersey, fioriere sono state disposte per difendersi da possibili e probabili attacchi jihadisti. Data la vulnerabilità di un luogo affollato come Gardaland, l'attenzione alla sicurezza è massima.
Protocollo di Sicurezza Post-Pandemia
Gardaland ha riaperto, dando il via alla stagione 2020, e ha studiato e messo in pratica un protocollo di misure per tutelare la salute di ospiti e dipendenti. «Siamo felici di tornare ad accogliere i nostri visitatori. La parola d'ordine quest'anno sarà divertimento in sicurezza. Usciamo da un periodo difficile per tutti ma siamo convinti che sia possibile tornare a divertirsi» ha detto Aldo Maria Vigevani, ad di Gardaland.
Il Protocollo di Gardaland prevede:
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- Un nuovo sistema di prenotazione online con l'indicazione vincolante del giorno di visita per gestire il numero chiuso ridotto di visitatori;
- La misurazione della temperatura corporea degli ospiti e dei dipendenti prima dell'accesso al Parco;
- L'obbligo di indossare la mascherina per tutti i visitatori sopra i 6 anni e fornitura dei dispositivi di protezione ai dipendenti;
- Sanificazione continua delle aree comuni e delle attrazioni dopo ogni giro;
- Inibizione di alcuni posti a sedere delle attrazioni per favorire il distanziamento sociale.
Una novità molto importante nell'ambito del distanziamento sociale è poi l'utilizzo di nuove tecnologie come l'App per prenotare le attrazioni che permette di partecipare ad una coda virtuale, riducendo così i tempi di permanenza in fila e gli eventuali assembramenti. Con l'app QODA è possibile anche prenotare il proprio posto nei ristoranti del Parco.
Controlli delle Forze dell'Ordine e Incidenti
Durante il weekend del ponte del 1° maggio, intensi controlli interforze hanno avuto luogo nelle principali aree turistiche del Lago di Garda, culminando con il fermo di un uomo di 35 anni all'ingresso di Gardaland. L'individuo è stato trovato in possesso di un coltello a farfalla nascosto sotto i vestiti e, dopo la scoperta dell'arma, è stato denunciato per porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.
Questa operazione si inserisce in una strategia più ampia per garantire la sicurezza nel Lago di Garda, coordinata dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nel corso del weekend, le forze dell'ordine, tra cui Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, hanno identificato oltre 700 persone tra Castelnuovo del Garda e Peschiera. Le aree turistiche come Lido Pioppi e Lido Campanello sono state sottoposte a sorveglianza speciale per prevenire comportamenti illeciti.
Indagini della Guardia di Finanza
Il team di Gardaland "è stato informato dalla Guardia di Finanza dell'esistenza di un'indagine che riguarda due dipendenti di Gardaland e alcuni fornitori esterni e collabora attivamente con le autorità e ha offerto massima disponibilità". E' il commento della proprietà del parco di divertimenti di Castelnuovo del Garda alla notizia degli accertamenti della Guardia di Finanza su un presunto giro di fatture false e corruzione tra privati che hanno portato laProcura a iscrivere nel registro degli indagati il direttore generale del Parco, Danilo Santi, e il direttore tecnico Francesco Alessandro Giannotta.
L'inchiesta della Guardia di Finanza su un giro di fatture false e corruzione tra privati sarebbe partita da alcune denunce da parte di ditte che lavorano all'interno di Gardaland o per i Gardaland Resort. Un giro di corruzione che avrebbe portato anche all'emissione di false fatture per lavori o servizi effettuati nel parco.
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Tra le ipotesi prese in considerazione dagli investigatori il fatto che i due manager possano aver fatto la 'cresta' sugli appalti, chiedendo anche alle imprese di gonfiare le fatture o di emetterne di false.
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