Guida Turistica di Modena: Cosa Vedere
Recentemente ho avuto la fortuna di visitare Modena e ho scoperto una meravigliosa città. Per questo milioni di persone ci transitano vicino in autostrada e pochissime si fermano a visitarle.
1. Alla scoperta di Modena
Uscito dall’autostrada e presa la strada per la città, subito una cosa salta all’occhio: qui di terreni ce ne sono a profusione e gli edifici sono molto distanziati, conservando molti alberi e prati attorno; per questo i quartieri residenziali che fanno da corona alla città sono il regno della tranquillità (perfino in un weekend caotico), anche grazie ai campi dorati rimasti qua e là. Una tranquillità felice, fatta di giardini pubblici, l’edicola all’angolo dove scambiare due chiacchiere, gente serena. Nulla a che fare con il caos della vicina e formicolante Bologna.
Io continuo ad addentrarmi all’interno per raggiungere il centro storico, che salta facilmente all’occhio da una mappa di Modena: è un pentagono di chiara impronta medievale con case compatte e strade raggomitolate tra loro, che si discosta nettamente dalle strade lineari dei dintorni.
2. Piazza Grande e il Duomo
Modena è una città di media grandezza, ma il modo migliore per girarla è a piedi; infatti in 15 minuti si può passare da una parte all’altra del centro; insomma, tutti i punti di interesse sono raggruppati e facilmente raggiungibili. Altro mezzo perfetto per muoversi è la bicicletta - qui usatissima - come si può apprezzare immediatamente passeggiando tra le vie.
Camminando arrivo nel cuore della città: Piazza Grande con la magnifica Cattedrale al suo centro, meravigliosa da tutti e 4 i lati. È un capolavoro dell’arte romanica patrimonio Unesco e simbolo della città; iniziata alla fine dell’XI secolo, la Cattedrale poté ospitare già nel 1106 le spoglie del patrono San Geminiano grazie al magistrale lavoro dell’architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo.
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Le particolarità legate sono 2: innanzitutto fu voluto dai cittadini modenesi in un momento di vuoto di potere (senza vescovo e con papato e impero che si contendevano la città), cosa assolutamente inedita; in secondo luogo fu realizzato fuori dalle mura romane e per questo spostò il baricentro cittadino della vecchia Mutina, sfruttandone le pietre per la costruzione (cosa consueta nel medioevo, si pensi al Colosseo spogliato dai Romani).
Quello che vediamo ora è un edificio modificato più volte nel corso dei secoli, innanzitutto dai maestri campionesi (provenienti cioè da Campione d’Italia) che per 3 secoli decorarono l’esterno e l’interno e realizzarono il primo livello della meravigliosa Ghirlandina, il campanile/torre civica (anche questo assolutamente inedito) che svetta sui tetti rossi della città e si vede perfino dall’autostrada. Amando le viste dall’alto non mi faccio pregare e ci salgo immediatamente: purtroppo si può arrivare solo fino al primo livello, dove ci sono delle grate (vincolate dai beni culturali) fastidiose per scattare fotografie; la vista però è splendida e merita certamente la salita.
Nel 1997 Piazza Grande a Modena è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dall’UNESCO. Da sempre qui si è svolta la vita di Modena e dei suoi abitanti: il potere religioso, politico e giudiziario hanno da sempre avuto casa in piazza. I tre edifici principali di questa armoniosa piazza sono il Palazzo Comunale, il Duomo e la Torre Ghirlandina.
Quando nel 1099 l’architetto Lanfranco viene chiamato per progettare il Duomo di Modena, forse non era consapevole che avrebbe cambiato per sempre la storia dell’architettura. Capolavori sono anche le tre lastre di pietra con i Rilievi della Genesi che raccontano le storie di Adamo ed Eva, di Caino ed Abele e dell’arca di Noè. Nella navata centrale da ammirare il pulpito del 1322. Il 31 gennaio (S.
La facciata del Duomo di Modena è la prima cosa che vedrete entrando in Piazza Grande, col grande rosone aggiunto nel XIII secolo insieme ai due portali laterali.
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Il tour prosegue alla scoperta della facciata principale del Duomo, riconosciuto come uno dei principali monumenti della cultura romanica in Europa. La sua storia ha inizio nel 1099 quando i cittadini espressero la necessità di realizzare una cattedrale degna di custodire le spoglie di S. Geminiano, Vescovo e patrono di Modena. Protagonista della facciata è il grande rosone realizzato dai Maestri Campionesi.
Come sapete amo andare a caccia di dettagli e anche qui non ne mancano di certo: il rosone ad esempio è costituito da 24 raggi, ciascuno di essi indica un’ora del giorno con l’intento di rappresentare la presenza costante della fede nel quotidiano. L’interno del Duomo offre un netto contrasto cromatico rispetto alla facciata esterna: qui dominano i mattoni e le tonalità scure. Degno di nota è il pontile del presbiterio con gli splendidi bassorilievi che raccontano la Passione di Cristo.
Il Duomo di Modena racchiude anche un’opera davvero singolare: avete mai sentito parlare della Madonna della pappa? Si tratta un lavoro realizzato dal modenese Guido Mazzoni in terracotta policroma e che rappresenta la Madonna in un atteggiamento di tenerezza mentre è affiancata da Suor Papina che con delicatezza soffia sul cucchiaio prima di porgerlo al Bambino.
Informazioni pratiche: il Duomo di Modena è aperto al pubblico il lunedì dalle 7.00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.00 e dal martedì alla domenica dalle 7.00 alle 19.00 con orario continuato. Le visite non sono naturalmente consentite durante le Messe, per cui conviene consultare in anticipo gli orari sul sito ufficiale.
3. La Ghirlandina
La torre Ghirlandina è il simbolo di Modena. Ad una prima occhiata potrebbe sembrare un effetto ottico, ma in realtà la Ghirlandina, dall’alto dei suoi 86 metri, pende realmente verso il Duomo, una particolarità che in città la rende un sorvegliato speciale. Il nome deriverebbe dalla somiglianza delle sue balconate a delle ghirlande che adornano la cuspide, ma questa storia avrebbe in realtà due facce. Alcuni ritengono infatti che nell’origine del nome ci sia un richiamo all’Andalusia per la somiglianza con la Giralda di Siviglia.
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La Ghirlandina è accessibile solo su prenotazione e con visita guidata. Gli orari variano a seconda delle stagioni, per cui conviene controllare le aperture sul sito ufficiale.
4. Palazzo Comunale
Dove c’è ora il Palazzo Comunale di Modena, fino al 1600 c’erano diversi edifici con funzioni civili. Realizzato su progetto di Raffaele Rinaldi, detto il Menia, fu completato solo nel 1825 con l’aggiunta di tre arcate alle cinque già esistenti sul lato destro. All’esterno la protagonista è certamente la Torre dell’Orologio del XV secolo con l’orologio del 1868 di Ludovico Gavioli.
La Sala della Torre Mozza prende il nome da un muro di un’antica torre civica ancora visibile. La Sala del Fuoco è chiamata così perché nel grande camino si preparavano le braci per riscaldare i commercianti che durante l’inverno vendevano in Piazza Grande. La Sala del Consiglio Vecchio è affrescata con soggetti che esaltano il buon governo e dell’amore per la patria mentre la Sala degli Arazzi ha nel pavimento in legno il motto di Modena. Costo del biglietto: gratis da lunedì a sabato.
All’angolo del palazzo c’è la Bonissima, una delle statue simbolo di Modena. Accanto allo scalone d’ingresso del Palazzo Comunale c’è anche la Prera Ringadora, ovvero la “pietra che arringa”. La funzione più importante, però, è stata quella di “pietra del disonore“.
5. Gallerie Estensi
Le Gallerie Estensi sono un’eccezionale raccolta d’arte divisa su tre città: Modena, Sassuolo e Ferrara (Palazzo dei Diamanti). Le tre raccolte si trovano tutte nel Palazzo dei Musei nel centro storico. Queste opere oggi si possono ammirare alla Gemäldegalerie di Dresda.
La Biblioteca Estense ha seguito le orme della famiglia d’Este, le fortune e le sfortune. Il terzo museo delle Gallerie Estensi è il Lapidario che raccoglie i “resti” della antica Mituna (Modena) romana: epigrafi dediche a divinità, stele, sarcofagi trovate durante gli scavi nei secoli o recuperati da chiese e palazzi abbattuti.
6. Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale di Modena è una delle più belle regge del mondo e non ha nulla da invidiare a quelle di Versailles, Caserta, Torino o Vienna. La Corte Estense ha vissuto qui fino all’ultimo duca Francesco V d’Asburgo-Este (1859). Dallo Scalone d’Onore si accede alle sale interne. Orari d’apertura: il Palazzo Ducale si visita il sabato e la domenica esclusivamente con visita guidata. La prenotazione è obbligatoria entro il mercoledì precedente la visita.
Dopo la visita al Museo Enzo Ferrari è il momento di spostarsi verso il centro storico. In meno di 10 minuti a piedi arriverete in Piazza Roma a Modena, dove si staglia il sontuoso Palazzo Ducale. Si accede solo con visita guidata, su prenotazione, per un massimo di 25 partecipanti per turno.
Informazioni pratiche: Il Palazzo Ducale è visitabile il sabato e la domenica, sia mattina che pomeriggio, solo con visita guidata.
La prima tappa della Via Vandelli inizia dal Palazzo Ducale Estense in Piazza Roma.
7. Abbazia di San Pietro
A 500 metri dal Duomo di Modena si trova l’Abbazia benedettina di San Pietro, una delle testimonianze più belle e importanti del Rinascimento modenese. La chiesa è piena di opere d’arte del Quattrocento e del Cinquecento realizzate da artisti locali tra cui segnaliamo le statue in terracotta di Antonio Begarelli, una Pietà e dipinti raffiguranti la Madonna e i Santi. Si prosegue nella Sagrestia che ospita gli affreschi di Girolamo da Vignola. Oggi nella Spezieria si possono ancora ammirare i banconi originali in legno intarsiato e alcuni cocci dei vasi speziali in ceramica bianca.
Infine troviamo il Chiostro delle Colonne, che purtroppo non è sempre aperto, il Museo con opere provenienti dall’Abbazia e da donazioni private e la Sala del Tesoro dove sono custodite preziose reliquie di santi. Il Museo dell’Abbazia, la Sagrestia e l’antica Sala capitolare si possono visitare solo previa prenotazione con una visita guidata. L’esterno è ricco di sculture realizzate con materiali dall’antica Mutina romana.
8. Modena, Terra di Motori
Lamborghini, Ferrari, Maserati, Ducati, Dallara: bastano pochi nomi per capire come Modena sia da sempre terra di motori, e che motori! Accanto al padiglione è stata ristrutturata la casa dove nacque Enzo Ferrari con l’officina del padre di Enzo che ospita il Museo dei Motori Ferrari. Costo del biglietto: Intero Adulti: 17,00 €.
Partendo dalla Stazione di Modena, o dal vicino parcheggio di Via Manfredo Fanti, la prima tappa del nostro itinerario si trova a soli 8 minuti a piedi: si tratta del Museo Casa Enzo Ferrari, dedicato alla vita e alle opere del fondatore della nota casa automobilistica. All'interno del Museo Ferrari vi aspettano un'esposizione celebrativa per i 10 anni dall'inaugurazione della struttura e una mostra che omaggia lo spirito innovativo del cavallino rampante.
Il Museo Casa Enzo Ferrari è un luogo di culto per gli amanti del marchio automobilistico.
9. Sapori Modenesi: Aceto Balsamico e Mercato Albinelli
Modena è terra di grandi sapori e, tra questi, quello dell’aceto balsamico è il più caratteristico del territorio. Da quel momento inizia la sua scalata internazionale fino al riconoscimento della IGP e poi DOP. Il viaggio alla scoperta di questo straordinario condimento può iniziare dall’Acetaia Comunale che si trova nel sottotetto del Palazzo Comunale. Attraverso una visita guidata si può scoprire la storia dell’aceto balsamico di Modena e osservare le botti e gli altri strumenti per la produzione. ra Modena e provincia, poi, si possono visitare le acetaie dei produttori storici: Giusti, Pedroni, La Bonissima, Leonardi, Fini, Elsa, Monari Federzoni, Due Vittorie e molti altri. Costo biglietto: singolo 2 €.
A pranzo, concedetevi una pausa in una delle tante trattorie del centro per assaggiare i piatti tipici di Modena, a cominciare dallo gnocco fritto o le ottime tigelle. Se preferite un pasto più veloce, ma altrettanto gustoso e tipico, la prossima tappa fa al caso vostro: il Mercato Storico Albinelli in Piazza XX settembre a Modena; è stato inaugurato nel 1931 e ancora oggi è considerato il cuore pulsante della città. Potrete passeggiare tra le bancarelle e i negozi del Mercato Albinelli, fare spesa di prodotti tipici o sedervi comodamente in uno dei ristoranti per un pranzo più tranquillo.
Non capita spesso di inserire un mercato tra le cose da vedere in una città. Da non perdere una foto alla bellissima fontana della “fanciullina con canestro di frutta”.
Per Lambrusco e Aceto Balsamico, invece -ma anche se sei amanti di birre particolari- tappa obbligatoria è La storica bottega di via dei Tintori, ovviamente in via dei Tintori.
10. Al Museo della Figurina
Alzi la mano chi non ha mai iniziato una raccolta di figurine! E quando si parla di figurine, il primo nome che viene in mente è Panini, azienda di Modena. Il Museo si trova in Palazzo Santa Margherita nelle sale che ospitano il FMAV (Fondazione Modena Arti Visive) che include le collezioni di fotografia e la collezione di disegno e grafica. le collezioni di fotografia storica modenese, composte da 1.500.000 immagini appartenenti a privati e istituti pubblici. Orari: da giovedì a domenica ore 16 - 21. Come arrivare: Palazzo Santa Margherita in Corso Canalgrande 103.
Oltre al Museo Enzo Ferrari, un altro luogo amatissimo in città è il Museo della Figurina, una incredibile collezione che affonda le sue origini nella passione di Giuseppe Panini, creatore dell’omonima raccolta.
11. Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Non poteva che essere dedicato al grande maestro Luciano Pavarotti il Teatro Comunale di Modena. Il legame della città con la musica è qualcosa che affonda le sue radici nel passato, al punto che già dal XVI secolo fiorirono in città teatri, scuole e istituti musicali. DaL 2017 ad accogliere gli spettatori e i visitatori del teatro c’è il monumento dedicato a Pavarotti che racconta l’abbraccio alla sua città natale.
Luciano Pavarotti è nato a Modena 12 ottobre del 1935. Considerato il più grande tenore di tutti i tempi, è stato ambasciatore di Modena e dell’Italia intera in tutto il mondo. Qui il giovane Pavarotti seguì le orme del padre tenore dilettante muovendo i suoi primi passi da tenore.
12. Cibo tipico
È ora di pranzo e non esiste luogo come l’Emilia per un amante dei primi piatti come me. Anche Modena è conosciuta per la sua cucina e quindi cerco una trattoria che faccia al caso mio: Da Enzo è perfetto! Addentato il primo tortello… che delizia! Il tris di primi che ho ordinato è un’esplosione di sapori…mi è venuta la pelle d’oca dalla gioia. Lo ammetto, mi sono emozionato! Le forchettate si sono susseguite lente per cercare di assaporarle il più possibile (e perché le porzioni sono sempre troppo minute per me); una macedonia con gelato suggella un pasto indimenticabile.
È ora di cena e nonostante qualche difficoltà a trovare un posto libero, alla fine un ristorante di solo pesce mi accoglie: al Ristorante Aurora ordino spaghetti allo scoglio e il mio palato si esalta per il gusto intenso e vivo dei frutti di mare, mentre la pasta si scioglie in bocca. Tutto è freschissimo ed evitando il congelamento il sapore è eccellente! Un po’ di polipo con patate come secondo fresco completa la mia cena. Sono soddisfattissimo: sembrava di mangiare in riva al mare!
A pranzo, concedetevi una pausa in una delle tante trattorie del centro per assaggiare i piatti tipici di Modena, a cominciare dallo gnocco fritto o le ottime tigelle.
Il cibo di Modena è provincia rappresenta una delle motivazioni principali per cui si decide di visitare la città emiliana. Partiamo dai primi piatti: tortellini, tortelloni, lasagne e passatelli regnano sulla tavola tutti i giorni e non solo in quelli di festa. I condimenti con cui si accompagna solo classici di queste terre: dal “semplice” brodo per passatelli e tortellini al ragù per le lasagne. Per i secondi si fa spazio allo zampone e al cotechino accompagnati con i fagioli. Discorso a parte merita l’Aceto Balsamico IGP e DOP, storico condimento che da queste parti sanno usare con maestria su tutto, dall’antipasto alla frutta!
Tre su tutte: tortellini, Lambrusco e Aceto Balsamico.Per i primi il punto di riferimento in centro è di certo la Boutique del Tortellino, in via Scarpa.
13. Consigli utili
Passeggiando tra le vie di Modena centro, sotto i portici che si contendono il primato della lunghezza con Bologna, resterete sorpresi dall’atmosfera serena e conviviale che si respira in questa città, che da poco ha scoperto la sua vocazione turistica.
Il primo consiglio per scoprire Modena e la sua offerta turistica è quello di prenotare il tour della città Modena City Tour con Modenatur e VisitModena: accompagnati da una guida specializzata, in circa 2 ore abbiamo avuto l’occasione di visitare i punti nevralgici del centro storico cogliendone tutte le sfumature e le particolarità.
Infine un suggerimento: dal momento che il Modena City Tour prevede una passeggiata interamente all’aperto, ad eccezione di un brevissimo ingresso al Duomo, se avete ancora un po’ di tempo a disposizione approfittatene per visitare gli interni di questi punti interesse per approfondire la conoscenza della città e dei suoi monumenti.
Tabella riassuntiva dei principali punti di interesse a Modena
Punto di Interesse | Descrizione | Tipologia |
---|---|---|
Piazza Grande | Cuore della città, patrimonio UNESCO | Piazza |
Duomo | Capolavoro dell'arte romanica | Edificio Religioso |
Ghirlandina | Torre campanaria simbolo di Modena | Monumento |
Palazzo Comunale | Sede del municipio, con sale affrescate | Edificio Storico |
Gallerie Estensi | Raccolta d'arte divisa tra Modena, Sassuolo e Ferrara | Museo |
Palazzo Ducale | Reggia estense visitabile su prenotazione | Edificio Storico |
Museo Enzo Ferrari | Dedicato alla vita e alle opere del fondatore della Ferrari | Museo |
Mercato Albinelli | Mercato storico nel cuore della città | Mercato |
Abbazia di San Pietro | Testimonianza del Rinascimento modenese | Edificio Religioso |
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