Guida Turistica di Macerata: Cosa Vedere e Fare
Ciao Amici, oggi siamo nell’antica e nobile Macerata. La città sorge su di un colle, tra la vallata del fiume Potenza e quella del fiume Chienti. E’ situata a 30 km del mare Adriatico e a circa 60 km dall‘Appennino umbro-marchigiano.
Delle cinque province delle Marche quella di Macerata è forse la più segreta. Un lembo di territorio che si allunga dall’Adriatico alle falde dei Sibillini e ruota intorno a una città d’arte e di cultura (sede di Università tra le più antiche d’Italia), ancora racchiusa entro la cinta di mura del XIV secolo.
A 30 km dal mare Adriatico, la città si adagia su una fascia collinare tra le vallate di due fiumi, Potenza e Chienti, nelle Marche centro-meridionali.
Da qui ci incamminiamo verso il centro e lungo il tragitto non possiamo non ammirare i Giardini Diaz, realizzati nel 1897. Oltrepassati ci troviamo davanti alla cinta muraria del XIV secolo magnificamente ristrutturata.
Piazza della Libertà e i suoi Palazzi Storici
Accediamo al cuore della città dall’antica Porta Montana e il primo edificio importante che incontriamo è il Museo Palazzo Ricci, facciamo un interessante viaggio nell’arte contemporanea italiana del ‘900. Proseguendo la camminata arriviamo in Piazza della Libertà. E’ leggermente in pendenza e dalla forma irregolare. Lungo il suo perimetro ci sono molti bei palazzi, locali alla moda e varie attività.
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Cuore della vita cittadina, è la piazza su cui si affacciano i palazzi più rappresentativi: l’ottocentesco Palazzo Municipale; l’elegante Loggia dei Mercanti, un’eccellente esempio di architettura rinascimentale collegata all’imponente Palazzo della Prefettura; la Torre Civica, l’adiacente Teatro storico Lauro Rossi e la sede dell’Università di Macerata, fondata nel 1540.
Si affacciano sulla piazza l’austero Palazzo dei Priori, in cotto, caratterizzato da un portale marmoreo del 1509, era sede dei legali ecclesiastici ed oggi ospita la Prefettura; la Loggia dei Mercanti in stile rinascimentale; il Palazzo del Comune; il Teatro Lauro Rossi ed il complesso dell’ Università e la Chiesa di S.
La Torre Civica e il suo Orologio Astronomico
Nella piazza si affaccia anche la Torre Civica, uno dei simboli di Macerata, alta 64 metri, completa di orologio astronomico replica di quello costruito nel 1571 dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia. Una macchina di straordinaria complessità che misura le ore, le fasi lunari e le posizioni dei pianeti.
La prima fase edilizia della Torre Civica o dell’Orologio risale al 1492 (su progetto di Matteo d’Ancona). I lavori continuarono poi nel corso del Cinquecento e vennero ultimati solo nel 1653 su progetto di Galasso Alghisi da Carpi.
In certi orari (alle 12 e alle 18) inizia un carosello automatizzato dove un Angelo e i Re Magi escono e passano ad inchinarsi davanti alla Madonna e al Bambino. E’ possibile visitare l’interno della torre, vedere i meccanismi dei diversi orologi e salire gli oltre 200 scalini per arrivare alla sommità dove si gode di un panorama mozzafiato.
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Alla base della Torre, si trovavano un tempo degli automi raffiguranti i Re Magi. Al batter dell’ora, il meccanismo ideato e realizzato dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia nel 1569, metteva in moto i Magi per l’adorazione del Gesù Bambino, collocato in una nicchia insieme alla Madonna. Gli automi, in legno policromo, sono ora conservati nella Pinacoteca.
Oggi, dopo un accurato studio, l’antico orologio astronomico è stato ripristinato in tutto il suo splendore, con l’antico meccanismo e gli automi originali sostituiti da copie fedeli.
Teatro Lauro Rossi
Progettato dal celebre architetto teatrale bolognese Antonio Galli (Antonio Bibiena), questo incantevole gioiello del barocco fu costruito tra il 1765 e il 1772 grazie al finanziamento di un gruppo di nobili maceratesi, in seguito riadattato dall’architetto Cosimo Morelli.
Tra i primi esempi di teatro all’italiana, presenta una vasta ed elegante sala dalla caratteristica pianta “a campana”, con tre ordini di palchi e loggione.
Palazzo Buonaccorsi
Continuiamo lungo via Don Minzoni e ci troviamo dinnanzi a due palazzi, il Compagnoni Marefoschi e il Buonaccorsi. Gli interni sono spettacolari.
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Nel cuore della città sorge il settecentesco Palazzo voluto dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino nel 1652 ed edificato dall’architetto Giovan Battista Contini.
Grande entrata con il pavimentato in legno di quercia, mentre il cortile è arricchito da tre statue in pietra d’Istria raffiguranti Ercole vincitore, opera dello scultore padovano Giovanni Bonazza. La loggia e i saloni sono finemente decorati. Le 13 sale barocche e rococò, con soffitti a cassettoni e affreschi mitologici, sono preziose testimonianze dello sfarzo nobiliare del tempo.
All’interno nella Pinacoteca si può apprezzare un’ampia raccolta di opere di artisti come: Giovanni di Corraduccio, Carlo Crivelli, Giovan Battista Salvi, Carlo Dolci, Michele Rocca detto il Parmigiano, Domenico Corvi, Carlo Maratta, Alessandro Turchi l’Orbetto e numerosi altri.
Proprietà del Comune dal 1967 e sede dell’Accademia di Belle Arti fino al 1997, il Palazzo Buonaccorsi ospita oggi nei suoi sontuosi saloni le raccolte comunali di arte antica e moderna.
Il Salone dell'Eneide
All’interno spicca lo scenografico Salone dell’Eneide, decorato da una serie di grandi dipinti dedicati al poema virgiliano (opera di maestranze napoletane, romane, venete e bolognesi) e da un ciclo di affreschi che ricoprono la volta del soffitto. La splendida decorazione è tra gli esempi più fastosi ed eccelsi del rococò.
Museo della Carrozza
Nei suggestivi ambienti del piano terra è ospitato il Museo della Carrozza, che presenta una preziosa collezione di carrozze giunte al museo in seguito alla donazione dell’importante nucleo lasciato dal Conte Pieralberto Conti e, su suo esempio, da diverse famiglie facoltose del territorio.
Cattedrale di Santa Maria della Misericordia
Usciti giungiamo in piazza Strambi dove rimaniamo piacevolmente attratti dalla Cattedrale di Santa Maria della Misericordia, la più piccola basilica al mondo, realizzata nel 1447.
La Cattedrale è dedicata al protettore della città di Macerata (San Giuliano l’Ospitaliere), onorato anche a Parigi nella chiesa di Saint Julien Le Pauvre. La chiesa fu costruita nel XVIII secolo su progetto di Cosimo Morelli. Di rilievo la zona absidale esterna, in laterizio, per l’abile soluzione architettonica di adattamento alla pendenza del terreno. L’interno, in stile neocinquecentesco, è a croce latina a tre navate scandite da colonne binate con capitelli ionici.
Considerata la più piccola Basilica del mondo, il Santuario della Madonna della Misericordia ha origine da un’antica cappella eretta in un solo giorno, nell’agosto del 1447, come voto contro la peste.
Su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli, la Basilica fu ricostruita nella prima metà del XVIII secolo e decorata da Francesco Mancini e Sebastiano Conca con storie della vita di Maria, in un misurato stile settecentesco.
Il Vanvitelli compie qui la grande impresa di racchiudere in uno spazio ristretto un ambiente dalle splendide forme, ricco di luce, affreschi, marmi policromi e stucchi. Successivamente, venne aggiunto l’ambulacro affrescato nel 1921 dal celebre artista Biagio Biagetti con storie della vita di Maria e Gesù, con moderne intrusioni in stile liberty.
Lo Sferisterio
Dalla Porta di San Giuliano scendiamo per andare a visitare il simbolo della città lo Sferisterio “Lu Sferisteriu” o sferodromo , dal greco “palla e corsa”. Entriamo all’interno dell’edificio e saliamo al primo piano per ammirare dalla balconata la magnificenza dell’arena che ha una capienza massima di circa 3000 posti.
Lo chiamano “officina delle meraviglie” questo monumentale teatro all’aperto, destinato in origine al gioco del pallone col bracciale (sport in voga a metà Ottocento), poi diventato uno dei templi estivi della lirica con la stagione del Macerata Opera Festival.
È il monumento più caratteristico e rappresentativo della città. Venne progettato dall’architetto Ireneo Aleandri e costruito tra il 1820 e il 1829 grazie al contributo di cento maceratesi benestanti, i Cento Consorti, con l’intento di donare alla città una nuova struttura per gli spettacoli pubblici, come ricorda la scritta sulla facciata; nasce come primo impianto sportivo della regione per il gioco del pallone col bracciale, molto in voga nella metà dell’Ottocento.
Capolavoro del Neoclassicismo, è opera dell’architetto Ireneo Aleandri, che disegnò un’arena semiellittica con spettacolare colonnato a sostegno di un doppio ordine di palchi.
A piano terra nel Corridoio Innocenziano, un lungo porticato con numerose arcate in laterizio, abbiamo visitato una mostra fotografica di Daniele Duca curata da Denis Curti.
Altre Attrazioni a Macerata
- Museo Palazzo Ricci: Un viaggio nell’arte contemporanea italiana del ‘900.
- Helvia Recina: Alle porte di Macerata si trova uno dei principali siti archeologi delle Marche, città romana che Plinio il Vecchio indicò come uno dei centri maggiori del Piceno.
- Il quartiere Ficana: un mini borgo fatto di case di terra cruda dell’800 in pieno centro città. Forte valore storico-monumentale. (Ecomuseo Villa Ficana)
- La Fonte maggiore: il più grande serbatoio della città, costruita nel 1326 dai fratelli Marabeo e Domenico.
- Il Museo della Tela e laboratorio tessile: raccolta di molti oggetti e memorie di un’arte tradizionale marchigiana.
Eventi e Festival
- Musicacultura: è un festival della canzone popolare e d’autore che lancia da anni artisti e musicisti.(giugno)
- Macerata Opera Festival: Nella suggestiva cornice dello Sferisterio, il Macerata Opera Festival è una delle punte di diamante del calendario lirico italiano.
- Gruppo Folkoristico Li Pistacoppi: Un appuntamento unico nel suo genere da non perdere nell’Arena è l’evento organizzato grazie alla collaborazione del Gruppo Folkoristico Li Pistacoppi. Lo spettacolo con centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo, ricco di melodie, di canti e di danze popolari. L’ingresso è gratuito.( 20 agosto)
Come Arrivare
Il mezzo più comodo è l’auto: autostrada A14, casello Civitanova Marche-Macerata, quindi superstrada Civitanova-Tolentino e uscita Macerata Sud-Corridonia.
Dove Dormire a Macerata
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