Guida Turistica di Piacenza: Cosa Vedere e Fare
Il punto di partenza ideale per esplorare i Colli Piacentini è la città di Piacenza, che spesso viene considerata solo un punto di passaggio. Tuttavia, Piacenza offre numerose attrazioni da scoprire. Nonostante sia uno dei capoluoghi di provincia dell'Emilia Romagna, Piacenza è una città di dimensioni contenute, facilmente visitabile a piedi. Una sola giornata può essere sufficiente per vedere i principali punti di interesse, ma per approfondire ogni monumento, si può considerare di prolungare la visita.
1. Piazza Cavalli
Piazza Cavalli rappresenta il cuore pulsante di Piacenza, da sempre un luogo di incontro. Già nel Medioevo, gli abitanti si ritrovavano qui per il mercato cittadino. Il nome della piazza, anticamente "Piazza Grande", deriva dalle due statue equestri che raffigurano Alessandro e Ranuccio Farnese, rispettivamente il terzo e il quarto duca di Parma e Piacenza. Queste statue furono erette nel 1600 per volere di Ranuccio Farnese, che all'epoca non godeva di grande popolarità.
2. Il Duomo di Piacenza
Il Duomo di Piacenza, dedicato a Santa Maria Assunta e Santa Giustina, si trova a circa 10 minuti a piedi da Piazza Cavalli. La sua costruzione risale all'XI-XII secolo ed è uno degli esempi meglio conservati di architettura romanica. L'esterno può apparire austero, tipico di questo stile, ma l'interno è riccamente decorato con affreschi.
3. Musei di Palazzo Farnese
Tra le imperdibili attrazioni di Piacenza ci sono i Musei di Palazzo Farnese, un'ampia esposizione di reperti storici ospitata in questo sontuoso edificio d'epoca.
Cosa Vedere ai Musei Civici di Palazzo Farnese
I Musei Civici di Piacenza occupano quasi interamente il Palazzo Farnese, che in una restante parte minore ospita anche l’Archivio di Stato. La parte che merita di essere visitata è proprio quella relativa ai Musei Civici, la cui conformazione si suddivide in 9 differenti aree, tutte visitabili con un unico biglietto.
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Le sette aree dei Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza sono:
- La Pinacoteca
- Il Museo delle Carrozze
- La sala degli affreschi
- Il Museo Archeologico
- Il Museo delle ceramiche e dei vetri
- Museo del Risorgimento
- I Fasti Farnesiani
Scopriamo subito cosa ammirare all’interno di Palazzo Farnese e quali sono le opere più famose che potrete trovare.
La Pinacoteca
La Pinacoteca del Palazzo Farnese di Piacenza ospita principalmente dipinti e raffigurazioni religiose databili tra il XIV e il XIX secolo. La maggior parte di esse derivano da chiese e abbazie dei Colli Piacentini, arrivate qui grazie a diverse donazioni. Nonostante il tema della religione sia preponderante non mancano però anche i ritratti di signori dell’epoca, tra cui il bellissimo “Ritratto del conte Giacomo Rota con il suo cane” dipinto da Gaspare Landi nel 1798.
Il Museo delle Carrozze
Il Museo delle Carrozze di Palazzo Farnese a Piacenza è molto probabilmente il più ricco del suo genere in Italia. All’interno di questa ampia ala dell’edificio sono conservate numerose carrozze originali, tutte in ottimo stato, e utilizzate in passato per diversi usi. Oltre alle classiche carrozze utilizzate per gli spostamenti si trovano infatti una carrozza dei pompieri, dei carri funebri e un carro scala. Il merito dell’esistenza del Museo delle Carrozze va specialmente al conte Silvestro Brondelli di Brondello che donò allo Stato le ben 30 carrozze ereditate dallo zio collezionista Dionigi Barattieri di San Pietro.
La sala degli affreschi
La sala degli affreschi, conosciuta anche come l’area degli affreschi medievali, è un’ala posta al piano rialzato del Palazzo Farnese di Piacenza che ospita affreschi di origine tardo-medievale. La maggior parte di essi proviene dalle chiese situate in zona, in particolare dalla Cappella di Santa Caterina presente sempre nel territorio cittadino. Il fatto di aver spostato qui tali affreschi ne garantisce la loro conservazione, preservandoli soprattutto dagli agenti atmosferici.
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Il Museo Archeologico
Considerata una delle sale più interessanti di tutti i musei di Palazzo Farnese di Piacenza, il Museo Archeologico è una vera chicca da non perdersi se si ama la storia più antica. Qui sono conservati numerosi reperti di epoca preistorica, organizzati in ben 15 sale. Si passa così dal Paleolitico e all’età del Bronzo, con i primissimi resti di insediamenti umani ritrovati nel piacentino, fino all’epoca romana e longobarda. Tra il più celebre reperto esposto va segnalato il Fegato di Piacenza, noto anche come fegato etrusco, ossia una riproduzione in bronzo di un fegato di pecora utilizzato dai sacerdoti etruschi durante i riti divinatori.
Il Museo delle ceramiche e dei vetri
Passeggiando tra le sale del Museo delle ceramiche e dei vetri si possono ammirare manufatti, maioliche e porcellane antiche che oggi rappresentano a pieno titolo delle vere opere d’arte. Molte di queste derivano da una donazione di fine Ottocento di Pietro Agnelli, che durante gli anni in cui visse a Venezia per ricoprire la carica di presidente della Corte d’Appello collezionò diversi pezzi.
Museo del Risorgimento
Nella città di Piacenza, chiamata anche “Primogenita d’Italia” per via del fatto che fu la prima in Italia a votare per l’annessione al Regno di Sardegna del 1849, ovviamente non poteva mancare uno spazio dedicato alla storia del Risorgimento. Nel Museo del Risorgimento che si può visitare nelle sale del Palazzo Farnese di Piacenza sono conservati importanti documenti, bandiere, immagini, armi e altri cimeli risalenti al periodo tra il 1848 e il 1861. Qui è possibile vedere dal vivo alcune lettere originali di Garibaldi, giornali dell’epoca e divise militari, tutte accompagnate da approfondite descrizioni.
I Fasti Farnesiani
Nel Palazzo Farnese di Piacenza, che fu appunto abitato dalla Famiglia Farnese, si trova anche una sala dedicata ai Fasti Farnesiani, ossia delle opere autocelebrative che decantano la storia della casata. I Fasti Farnesiani possono essere suddivisi in due cicli di opere, entrambe composte da dipinti di età rinascimentale. Nel primo ciclo si raccontano i legami storici e politici tra Alessandro Farnese e Papa Paolo III, mentre il secondo ciclo è dedicato al matrimonio tra Elisabetta Farnese e Filippo V di Spagna. Se dovessimo indicare una tela dei Fausti particolarmente d’impatto potremmo sicuramente optare per quella di Sebastiano Ricci intitolata “Alessandro Farnese assiste alla distruzione dell’Invincibile Armada”.
Il Palazzo Farnese di Piacenza e tutte le aree dei Musei Civici presenti all’interno possono essere visitati tutti i giorni della settimana, a eccezione del lunedì, dietro pagamento di un biglietto. Le visite possono essere fatte sia liberamente che in compagnia di una guida.
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Gli orari di apertura dei Musei Civici del Palazzo Farnese di Piacenza sono:
- Martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
- Venerdì, sabato e domenica: dalle 10.00 alle 18.00
Il giorno di chiusura di Palazzo Farnese è il lunedì, che tuttavia potrebbe variare in occasione di festività, mostre o eventi speciali. È possibile inoltre optare per il biglietto che consente l’accesso a tutte le aree museali oppure per un biglietto a un costo ridotto valido per singola sezioni.
I costi dei biglietti dei Musei Civici di Palazzo Farnese sono:
- Intero (valido per tutte le sezioni del Museo): 10,00 €
- Intero per singola sezione: 3,00 €
- Ridotto (valido per tutte le sezioni del Museo): 7,00 €, utilizzabile da bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni, studenti universitari tra i 18 e i 25 anni, militari, over 65 e gruppi di minimo 15 persone.
Per i gruppi superiori ai 15 partecipanti sono disponibili delle tariffe riservate. Nel caso dei gruppi la prenotazione è obbligatoria e prevede la presenza della guida. Per ragioni di capienza delle sale ogni gruppo può essere composto da massimo 25 persone.
4. Galleria Ricci Oddi
Gli appassionati di Arte Moderna possono visitare la Galleria Ricci Oddi, un museo fondato nel 1931 dal collezionista d'arte Giuseppe Ricci Oddi, a cui la pinacoteca è intitolata. All'interno si trovano opere di grande valore artistico, tra cui uno dei primi quadri di Francesco Hayez. L'opera più famosa è il "Ritratto di Signora" di Gustav Klimt, con una storia molto travagliata. Il dipinto, realizzato tra il 1916 e il 1917, fu acquistato da Giuseppe Ricci Oddi, ma venne rubato il 22 febbraio 1997 e ritrovato solo oltre vent'anni dopo in una botola nascosta all'interno del museo.
La Galleria nasce dalla donazione alla città da parte di Giuseppe Ricci Oddi della propria collezione di opere d’arte. Tra gli autori di maggior fama si trovano: Boccioni, Casorati, Fattori, Hayez, Pellizza da Volpedo, Previati, Segantini. I due capolavori che si segnalano sono una scultura di Medardo Rosso e un dipinto di Gustav Klimt.
5. Galleria Alberoni
La galleria Alberoni si trova all'interno del Collegio Alberoni, vicino alla sede di Piacenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Infine merita una visita il Collegio Alberoni, dal 1751 illustre e importante istituzione della città di Piacenza. Il Collegio è da sempre dedito alla formazione dei futuri sacerdoti e custodisce al suo interno un ricco patrimonio di arte e cultura. Ogni domenica pomeriggio, solitamente alle 16.00, è possibile visitare il complesso che dista circa 3 chilometri dal centro storico; altrimenti è possibile visitarlo su prenotazione con visita guidata durante la settimana.
6. Basilica di Santa Maria di Campagna
La Basilica di Santa Maria di Campagna, situata lungo il perimetro delle mura cittadine, è una meta ideale per gli amanti dell'arte rinascimentale. Le opere d'arte conservate al suo interno sono di chiara derivazione barocca.
7. Chiesa di Sant'Antonio
Dedicata al patrono di Piacenza, la Chiesa di Sant'Antonio, come il Duomo, riflette lo stile romanico. La struttura originaria risale alla metà del Trecento, ma è stata arricchita nel tempo con decorazioni.
8. Chiesa di Santa Maria in Cortina
Di fronte al Teatro Municipale, la chiesa di Santa Maria in Cortina è ritenuta il luogo di sepoltura originario di Sant'Antonino, martirizzato nella vicina Travo. La salma del santo fu poi trasferita nella chiesa di Sant'Antonio.
9. Chiesa di San Sisto
La Chiesa di San Sisto è una delle più antiche di Piacenza. Originariamente un convento benedettino nell'VIII secolo, ha un impianto rinascimentale. Al suo interno si trovava un quadro di Raffaello, la "Madonna Sistina", ora sostituito da una copia.
10. Teatro Municipale
Inaugurato all'inizio dell'Ottocento, il Teatro Municipale di Piacenza è considerato uno dei più belli d'Italia, come affermò Stendhal. All'epoca della sua costruzione, fu visto come uno spazio rivoluzionario, soprattutto in termini architettonici, grazie alla sua pianta a tre quarti d'ellisse che migliorava l'acustica.
Cosa e Dove Mangiare a Piacenza
Una visita a Piacenza non è completa senza aver assaggiato i piatti tipici locali. La tradizione gastronomica piacentina è molto apprezzata, e i ristoranti offrono tutti i capisaldi della cucina tradizionale.
Cosa Mangiare a Piacenza
I protagonisti della cucina piacentina sono i salumi, accompagnati da un calice di Gutturnio. Tra i piatti tipici si trovano:
- I formaggi e i salumi piacentini, in particolare la pancetta, il salame e la coppa DOP
- I tortelli della coda, ripieni di ricotta ed erbette
- I pisaréi e fasö, gnocchetti di pangrattato con sugo di fagioli e lardo
- Gli anolini, serviti in brodo e ripieni di carne (o parmigiano in Val d'Arda)
- La coppa arrosto, cotta in forno e servita a fette nel suo sughetto
- La “picula ‘d cavall”, ragù di carne trita di cavallo con polenta
- Il coniglio alla piacentina, con pancetta a cubetti
- Le lumache, lessate e condite con sugo di pomodoro
Per i dolci, si possono gustare:
- I busslanein, biscotti a forma di ciambella da inzuppare nel Vin Santo
- I Turtlitt, frittelle con mostarda o castagne (gennaio-febbraio)
- Il latte in piedi, budino delicato con latte e burro
Dove Mangiare a Piacenza
Ecco alcuni ristoranti consigliati a Piacenza:
- L’Antica Trattoria dell’Angelo - Via Tibini, 14
- Enoteca da Renato - via Roma 24
- Trattoria Pireina - Via Borghetto, 137
L’Antica Trattoria dell’Angelo è una trattoria tipica con cucina piacentina, porzioni abbondanti e prezzi buoni. I pisaréi e fasö sono particolarmente apprezzati.
Enoteca da Renato è un’enoteca dove si può anche mangiare, con una vasta selezione di vini piacentini. La proprietaria consiglia gli abbinamenti con anolini e tortelli. Ottimi anche i dolci fatti in casa.
Trattoria Pireina offre un ambiente accogliente e curato, con personale gentile. La carta dei vini è interessante.
Dove Dormire a Piacenza
Piacenza è ideale per una gita in giornata, ma per esplorare a fondo la città, è consigliabile fermarsi qualche notte. L'offerta alberghiera è ampia.
Ecco alcuni suggerimenti:
- Grande Albergo Roma - via Cittadella, 14
- B&B Casa Del Profumo - Via Scalabrini, 42
- B&B Palazzo Malaspina - Via Borghetto, 7
Grande Albergo Roma è un hotel storico con arredi classici ed eleganti, palestra e centro benessere. Le suite hanno vasca idromassaggio privata.
B&B Casa Del Profumo è un piccolo B&B con arredi ricercati e angolo cottura nelle camere. È comodo per visitare il centro a piedi.
B&B Palazzo Malaspina si trova in un palazzo storico del centro, con un fascino rinascimentale.
Oltre Piacenza: Cosa Vedere nei Dintorni
Piacenza è un'ottima base per visitare i borghi e i castelli dei Colli Piacentini, facilmente raggiungibili in auto o con i mezzi pubblici.
Tra le attrazioni nei dintorni ci sono:
- Il borgo e il Castello di Rivalta
- La Rocca d’Olgisio
- Il Castello di Agazzano
- Il borgo di Bobbio
- Il borgo e il Castello di Grazzano Visconti
- Il Castello di Gropparello
- Il borgo di Castell’Arquato
Per visitarli tutti, potrebbe non bastare un'intera settimana.
Castell’Arquato è incluso tra i Borghi più Belli d’Italia, che conserva strade tortuose e viottoli che ne evocano la fondazione medievale. Nella piazza principale svetta la torre della Rocca Viscontea, baluardo militare trecentesco.
Passeggiando per l'area storica del borgo, tra edifici in pietra e mattoni, emerge il tipico colore caldo della calcarenite, la pietra che riveste anche la facciata della Collegiata, ovvero l’antica pieve di Castell’Arquato. La pieve al suo interno custodisce anche alcuni fossili di conchiglie risalenti all'era Pliocenica.
Rimanendo in tema, dalla Piazza del Municipio imbocchiamo Via Sforza Caolzio fino a incontrare l'Ospedale di Santo Spirito, oggi sede del Museo Geologico Giuseppe Cortesi, noto anche come Museo delle Balene. Qui viene spiegata la formazione e sono mostrati alcuni notevoli fossili del Pliocene e del Pleistocene rinvenuti nel settore orientale della provincia di Piacenza e lungo l’asse fluviale del Po.
Piacenza a Misura di Bambino
Piacenza può trasformarsi in un'entusiasmante avventura per i bambini. Si può iniziare esplorando il Museo delle Carrozze, situato all'interno di un imponente palazzo, dove si possono ammirare carrozze regali, diligenze, carrozze sportive, carri dei pompieri ed eleganti portantine.
Il centro storico, racchiuso tra le antiche mura cittadine, è perfetto per le famiglie. Lungo le mura, si trovano aree dedicate al divertimento dei più piccoli, mentre l'ex Macello comunale ospita oggi il Museo di Storia Naturale. Qui, si può viaggiare attraverso gli ambienti naturali della provincia, ammirando pietre colorate, preziosi erbari e rappresentazioni degli animali che popolano gli ambienti ricreati nelle sale museali.
L'avventura può proseguire con la scoperta del Castello e Parco delle Fiabe, un castello immerso nel bosco dove ci si può immergere nel passato attraverso animazioni e figure in costume. Si possono visitare le sale del piano nobile, il mastio e il camminamento. Interessante anche la collezione di strumenti musicali.
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