Turismo Extra Alberghiero: Definizione e Normativa in Italia
Negli ultimi anni, nuove forme di ospitalità alternative a quella alberghiera sono emerse, garantendo una maggiore flessibilità e adattabilità al settore turistico. Questo articolo si propone di approfondire il tema delle strutture ricettive extra-alberghiere e degli alloggi per uso turistico al fine di aiutare il turista a prendere decisioni informate sul tipo di alloggio che potrebbe rispondere alle sue esigenze.
Prima di procedere con l’approfondimento, è importante notare che la normativa che classifica le strutture ricettive varia a livello nazionale, poiché la competenza legislativa in materia di turismo è decentrata alle Regioni e alle Province Autonome.
In questo articolo si considerano le strutture ricettive extra-alberghiere e gli alloggi per uso turistico come definiti dalla Legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 della Provincia Autonoma di Trento che disciplina le strutture ricettive alberghiere e extra-alberghiere.
Tipologie di Strutture Ricettive Extralberghiere
La Provincia di Trento distingue sette diverse tipologie di esercizi extra-alberghieri, oltre agli alloggi per uso turistico:
- Affittacamere
- Bed & Breakfast
- Esercizi Rurali
- Case e Appartamenti per Vacanze
- Case per Ferie
- Ostelli per la Gioventù
- Alberghi Diffusi
Affittacamere
Gli esercizi di affittacamere sono strutture ricettive che offrono un numero massimo di venticinque camere per gli ospiti. Le camere possono essere situate in uno stesso edificio o in edifici diversi collegati tra loro.
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Bed & Breakfast
Il bed & breakfast presenta due differenze principali dagli affittacamere: In primo luogo si tratta di una struttura gestita a livello familiare che utilizza una parte della residenza per ospitare fino a quattro camere e offre servizio di alloggio.
Esercizi Rurali
Vi sono poi gli esercizi rurali, diversi dai precedenti perché sono esercizi ricettivi ubicati in edifici tipici esistenti in aree montane o aree vocate ad attività agricole, come masi, malghe, case storiche… Essi sono dotati di camere o appartamenti forniti di angolo cottura o cucina nei quali viene fornito l’alloggio e/o un servizio di somministrazione e bevande.
Case e Appartamenti per Vacanze
Le case e appartamenti per vacanze sono unità abitative dotate di angolo cottura o di servizio autonomo di cucina, in numero superiore a tre, gestite in forma imprenditoriale. Non sono previste prestazioni alberghiere e/o di ristorazione.
Case per Ferie
Le case per ferie invece sono esercizi ricettivi attrezzati per ospitare temporaneamente persone o gruppi, senza fine di lucro. Questi soggetti possono essere dipendenti di aziende o membri di associazioni e/o organizzazioni operanti a livello sociale/culturale/assistenziale/religioso/sportivo.
Ostelli per la Gioventù
Gli ostelli per la gioventù sono strutture ricettive attrezzate per ospitare giovani (età non superiore ai 30 anni) in viaggio e loro accompagnatori, per un periodo massimo di permanenza fino a 15 giorni consecutivi.
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Alberghi Diffusi
Secondo l’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi gli alberghi diffusi sono delle strutture ricettive dislocate su diversi edifici con una gestione dell’esercizio unitaria. Questa struttura ricettiva è particolarmente adatta per valorizzare borghi e paesi con centri storici con l’obiettivo di recuperare e valorizzare edifici chiusi e inutilizzati ed evitare l’avvio di nuove costruzioni per far fronte alla domanda turistica.
Come riportato dall’Associazione questo modello di ospitalità permette all’ospite di vivere un’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, proponendo più che “un soggiorno, uno stile di vita”.
Alloggi per Uso Turistico
Gli alloggi per uso turistico sono unità immobiliari affittate a turisti per brevi periodi (massimo 30 giorni), come appartamenti o case, senza offrire servizi ricettivi o di ristorazione. Si differenziano dalle case e dagli appartamenti per vacanze per via della mancanza di un’attività imprenditoriale formale.
Gli host degli alloggi per uso turistico, infatti, agiscono più come privati che affittano le proprie proprietà, mentre le case per vacanze possono coinvolgere una gestione più simile a un’attività imprenditoriale nel settore turistico.
Le strutture ricettive extralberghiere e gli alloggi per uso turistico stanno diventando sempre più popolari tra i turisti, non solo per la maggiore flessibilità che offrono rispetto ad altre tipologie di alloggio, ma anche come opportunità per i proprietari di edifici di ottenere un reddito aggiuntivo con un investimento relativamente contenuto. Tuttavia, con la crescente varietà di opzioni disponibili, comprenderne le differenze potrebbe essere complicato.
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Normativa Regionale
La L.R. 16/2004, modificata dalla L.R. 4/2010, regola l'apertura, la classificazione e gli adempimenti necessari per la gestione delle strutture ricettive nella regione. Il testo della legge è completato da quattro specifiche direttive emanate dalla Giunta Regionale, ai sensi dell'art.
- Strutture alberghiere: delibera di Giunta regionale n. 916/2007 (pubblicata sul BUR n. 141 del 18/9/2007) modificata dalle delibere di Giunta regionale n.1017/09 e n. 1301/09 (pubblicate sul BUR n. 188 del 6/11/2009 e n.
- Strutture extralberghiere: delibera di Giunta regionale n. 2186/2005 (pubblicata sul BUR n. 32 del 2/03/2006), modificata dalla delibera n. 802/2007 (pubblicata sul BUR n.
- Strutture all'aria aperta: delibera di Giunta regionale n. 2150/2004 (pubblicata sul BUR n.168 del 14/12/2004), modificata dalla delibera n. 803/2007 (pubblicata sul BUR n.
- Bed and breakfast: delibera di Giunta regionale n.
Gli agriturismi non sono disciplinati dalla L.R. 16/04 ma dalla L.R. 4/2009.
Classificazione delle Strutture Ricettive
Le strutture ricettive si dividono principalmente in:
- Strutture ricettive alberghiere: alberghi e residenze turistico-alberghiere (RTA o residence).
- Strutture ricettive extralberghiere: case per ferie, ostelli, rifugi alpini, rifugi escursionistici, affittacamere (con la specifica aggiuntiva di room and breakfast e di locanda) e case e appartamenti per vacanza gestiti in forma di impresa.
- Strutture all'aria aperta.
La L.R. 16/2004, modificata dalla L.R. 4/2010, unitamente all'atto di Giunta regionale n.
Per aprire un’attività ricettiva di qualsiasi tipo occorre presentare una segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.), su modulistica approvata dalla Regione, al Comune in cui è ubicata la struttura.
- strutture ricettive extralberghiere e appartamenti ammobiliati per uso turistico: determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
- strutture ricettive all’aria aperta, aperte e non aperte al pubblico, e di aree attrezzate di sosta temporanea: determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
- strutture ricettive alberghiere: determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
Nelle strutture all’aria aperta è vietata la vendita frazionata di piazzole, ma è consentito affittare il 50% delle piazzole o unità abitative con un contratto annuale.
- Strutture alberghiere e all’aria aperta: con determinazione del Responsabile del Servizio n. 14994 del 14 novembre 2007, pubblicata nel B.U.R. n.
- Strutture extralberghiere: con determinazione del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree turistiche n. 6008/2006, rettificato con determina n. 7953/2006, sono stati approvati i marchi identificativi delle strutture ricettive extralberghiere. Con determina n. 15528/07 è stato approvato il marchio relativo alla specificazione tipologica aggiuntiva di Residenza d'epoca per le strutture extralberghiere.
- Bed and Breakfast: i gestori di Bed and Breakfast possono esporre la targa con il marchio approvato con deliberazione della Giunta regionale n.
Le strutture alberghiere sono classificate, secondo i parametri stabiliti dalla delibera di Giunta regionale n. 916/2007 modificata dalle delibere di Giunta regionale n. 1017/09 e n.
Le strutture all’aria aperta sono classificate, secondo i parametri stabiliti dalla delibera di Giunta regionale n. 2150/2004, modificata dalla delibera n.
Le strutture extralberghiere sono classificate, secondo i parametri stabiliti dalla delibera di Giunta regionale n.
- strutture ricettive alberghiere - Determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
- strutture ricettive all’aria aperta - Determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
- case e appartamenti per vacanze e appartamenti ammobiliati per uso turistico: determina del Responsabile del Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche n.
- per carenza di servizi: gli ospiti delle strutture ricettive che abbiano accertato delle carenze nella gestione e nei servizi, rispetto a quanto dichiarato, possono presentare reclamo, debitamente sottoscritto, al Comune di competenza.
- per irregolare applicazione dei prezzi: gli ospiti delle strutture ricettive che ritengono di aver pagato prezzi superiori a quelli indicati nella prescritta tabella o superiori a quanto dichiarato, possono presentare reclamo alla Provincia in cui la struttura è ubicata.
Il Comune esercita tutte le funzioni amministrative relative all'apertura, all'esercizio e alla classificazione delle strutture ricettive dirette all'ospitalità. Si ricorda che tutta la modulistica necessaria alla presentazione delle domande, deve essere richiesta al Comune nel quale è ubicata la struttura turistica.
La Regione, con il coinvolgimento degli enti locali, esercita funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo e realizza la banca dati regionale sulle strutture ricettive.
La Giunta regionale, definisce le caratteristiche, i requisiti minimi e le modalità di esercizio che devono possedere le strutture ricettive ai fini della loro apertura, autorizzazione e classificazione, nonché le modalità e gli standard dei controlli.
Adempimenti Burocratici
ALLOGGIATI-WEB - Denuncia alla Polizia di Stato degli ospiti
Albergatori, affittacamere, gestori di Bed & Breakfast, Room & Breakfast e similari, locatori di appartamenti ad uso turistico, campeggi, aree di sosta camper, privati e agenzie che effettuano locazioni per uso turistico e qualsiasi altra struttura ricettiva devono, come previsto dall’art. 109 del T.U.L.P.S.
L’attuale normativa, con il Decreto Sicurezza 2018, ha esteso questo obbligo a chiunque affitti anche una sola camera, anche per sole ventiquattro ore.
Intervento della Corte Costituzionale
L’articolo 109 del TULPS, che regola la comunicazione dei dati degli ospiti alle autorità, ha subito molte modifiche negli ultimi anni. Un periodo prevedeva la sostituzione della sanzione penale con una amministrativa (art. 7 della Legge 97/1995). La Corte Costituzionale ha chiarito che la sanzione esiste ed è penale.
ISTAT - Denuncia dei flussi turistici
Oggi, le procedure in Regioni e Comuni si stanno uniformando. I vecchi portali stanno adottando la piattaforma Turismo 5, ora trasformata in Ross1000, recentemente adottata anche da Roma Capitale.
Tassa di Soggiorno
Ogni Comune ha libera scelta sia sull’importo da far pagare ai turisti che sulle modalità di denuncia e relativo pagamento. Generalmente, gli adempimenti devono avvenire trimestralmente, ma in alcuni Comuni, come Roma Capitale, è possibile evitare questa incombenza usufruendo di convenzioni con portali che si occupano della riscossione e del versamento. Tuttavia, i gestori delle strutture devono comunque registrare sul portale di riferimento le denunce a zero.
Codice Identificativo (CIN)
Ogni Regione, per combattere l’abusivismo, ha istituito un Codice Identificativo, da richiedere con modalità e nomi diversi, creando confusione tra i gestori. Con il decreto ANTICIPI sono state stabilite le regole per il CIN (Codice Identificativo Nazionale). Dall’inizio di luglio, regione per regione, è disponibile una piattaforma nazionale per ottenere il CIN in sostituzione di quello regionale. Entro settembre, la piattaforma sarà aperta a tutte le regioni.
Decreto Dignità
Il recente Decreto Dignità, N. Per quanto riguarda il turismo,in particolare, si prevede che le aziende alberghiere e le strutture ricettive del turismo possono utilizzare il contratto telematico di prestazione occasionale INPS derogando al limite dei 5 dipendenti a tempo indeterminato.
Altre Definizioni e Aspetti
Per la classificazione delle strutture ricettive del turismo occorre fare riferimento al c.d. Codice del turismo (decreto legislativo n°79 del 23 .5.
La principale differenza tra le due tipologie di strutture è che le strutture alberghiere hanno una maggiore capacità di offrire servizi standardizzati, mentre le strutture extralberghiere spesso offrono servizi personalizzati e una maggiore autonomia agli ospiti.
Gli esercizi extralberghieri forniscono servizi di alloggio quali case, camere, appartamenti e altro.
Le strutture ricettive extralberghiere turistiche sono quelle che forniscono servizi di alloggio a scopo turistico come B&B, resort, case vacanza, ostelli e altro ancora.
In alcuni casi, si tratta di strutture ricettive all’aperto, e ne fanno parte i campeggi, i villaggi turistici e i parchi vacanza.
La casa vacanza è solitamente un appartamento o una villa che necessita della stipula di un contratto di gestione casa vacanza, che può essere gestita in forma imprenditoriale o non imprenditoriale.
Un Bed and Breakfast (anche definito pensione o affittacamere) è una struttura a conduzione familiare in cui gli spazi dedicati agli ospiti possono coincidere con quelli privati. In questa struttura extralberghiera è possibile pernottare e, come suggerisce il nome stesso, consumare la prima colazione.
Qualunque sia il tuo tipo di struttura ricettiva extralberghiera (o alberghiera), migliorare ogni giorno le attività di gestione per incontrare l’esigenza degli utenti ed essere visibili online, aggiornare le disponibilità sulle OTA (come Booking o siti come Airbnb) e automatizzare i pagamenti e il check-in.
Le case per ferie sono strutture ricettive attrezzate per il soggiorno di persone o gruppi e gestite, al di fuori di normali canali commerciali, da enti pubblici, operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali o sportive, nonché da enti o aziende per il soggiorno dei propri dipendenti e loro familiari.
Le unità abitative ammobiliate ad uso turistico sono case o appartamenti, arredati e dotati di servizi igienici e di cucina autonomi, dati in locazione ai turisti, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non inferiore a sette giorni e non superiore a sei mesi consecutivi senza la prestazione di alcun servizio di tipo alberghiero.
La gestione in forma non imprenditoriale viene attestata mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.
Gli alloggi nell’ambito delle attività agrituristiche sono locali siti in fabbricati rurali gestiti da imprenditori agricoli ai sensi della legge 20 febbraio 2006, n.
I rifugi alpini sono strutture ricettive ubicate in montagna, ad alta quota, fuori dai centri urbani.
I rifugi alpini sono predisposti per il ricovero, il ristoro e per il soccorso alpino e devono essere custoditi e aperti al pubblico per periodi limitati nelle stagioni turistiche.
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