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Guida Turistica dell'Armenia: Cosa Vedere in Quattro Giorni

La nostra guida dedicata all’Armenia non poteva concludersi che con un articolo dedicato agli itinerari più interessanti da intraprendere per una visita di quattro giorni nel Paese, tempo sufficiente per vedere i monumenti principali anche al di fuori della città di Yerevan, di cui abbiamo già ampiamente parlato nell’articolo “Cosa vedere a Yerevan: 20 luoghi da scoprire nella capitale dell’Armenia”. In questo articolo ti proponiamo quattro giornate che potrai organizzare in autonomia, prendendo un taxi e accordandoti per pochi euro per essere accompagnato, oppure affidandoti ad una agenzia o un tour organizzato. Tutte le info per queste due opzioni, le trovi nell’articolo Armenia: tutto quello che devi sapere per organizzare il tuo viaggio.

Giorno 1: Escursione a Khor Virap, Noravank e Areni

Il primo giorno ti consigliamo di partire da questo itinerario che ti lascerà a bocca aperta e ti farà sentire la vera essenza dell’Armenia, perché il monte Ararat è protagonista per quasi tutta la giornata e potrai ammirarlo in tutta la sua imponenza. Come prima tappa suggeriamo:

Khor Virap: il simbolo dell’Armenia

Situato a circa un’ora da Yerevan, il monastero di Khor Virap offre una vista mozzafiato sul Monte Ararat. Il suo nome, che significa “prigione profonda”, deriva dall’antico carcere situato nel sito storico di Artashat. Questo è uno dei luoghi più importanti per la cultura e la spiritualità armena, poiché qui San Gregorio l’Illuminatore fu imprigionato prima di convertire il re Tiridate III al cristianesimo. L’ingresso della via che porta al monastero è ricco di bancarella e di uomini che vendono la possibilità di lanciare in aria un piccione, che è simbolo di buon auspicio. Qui è possibile acquistare anche manufatti in pietra scolpiti a mano molto belli e tipici.

Noravank: gioiello dell’architettura armena

Immerso tra le suggestive scogliere rosse del Canyon di Gnishik, il monastero di Noravank è un capolavoro architettonico del XIII secolo. Noravank è un monastero medievale situato nella spettacolare gola di Amaghu, noto per la sua straordinaria architettura e il suo valore storico. È un capolavoro dello stile architettonico armeno, caratterizzato da elaborate decorazioni in pietra e da una perfetta armonia con il paesaggio montuoso circostante. La chiesa principale, Surb Astvatsatsin, progettata dal celebre architetto Momik, è un esempio unico con la sua doppia scalinata esterna che conduce al secondo piano. Noravank fu un importante centro religioso e culturale, nonché luogo di sepoltura per i principi Orbelian. Questo è veramente un posto meraviglioso che ti lascerà a bocca aperta e che vale tutto il viaggio in questo Paese.

Degustazione di vini ad Areni

Per un’esperienza autentica di degustazione, è consigliabile visitare alcune delle cantine locali che offrono tour e assaggi dei loro vini pregiati. Ecco alcune opzioni da considerare:

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  • Ar Areni: dove siamo stati noi, una cantina a conduzione familiare con varie proposte di vino in degustazione. Non molto grande.
  • Momik Wines una cantina a conduzione familiare che offre degustazioni di vini artigianali prodotti con metodi tradizionali.
  • Areni Wine Factory: una delle cantine più antiche della regione, famosa per la produzione di vini di alta qualità e visite guidate alle strutture.
  • Hin Areni Winery: una moderna azienda vinicola che combina tecniche tradizionali e innovative, offrendo degustazioni e tour dei vigneti.

Durante la visita a queste cantine, avrai l’opportunità di scoprire il processo di vinificazione locale, passeggiare tra i vigneti e, naturalmente, degustare una selezione di vini, con particolare attenzione all’Areni Noir. È consigliabile prenotare in anticipo le visite, soprattutto durante i periodi di alta affluenza turistica, per garantire un’esperienza personalizzata e approfondita.

Giorno 2: Lago Sevan e Dilijan, la Svizzera armena

Il secondo giorno è dedicato alla scoperta della regione settentrionale dell’Armenia, tra paesaggi montani e antichi monasteri.

Lago Sevan: il gioiello d’alta quota

Situato a circa 1.900 metri sul livello del mare, il Lago Sevan è uno dei laghi d’alta quota più grandi al mondo e una delle meraviglie naturali dell’Armenia. Con le sue acque cristalline che variano dal blu profondo al turchese a seconda della luce del giorno, il lago è una destinazione imperdibile per chi visita il paese. Oltre alla sua straordinaria bellezza paesaggistica, il Lago Sevan è anche un importante centro per la pesca e la gastronomia locale, rinomato per la trota di Sevan, servita nei ristoranti lungo la riva.

Uno dei luoghi più iconici da visitare è il Monastero di Sevanavank, costruito nel IX secolo sulla penisola di Sevan. In origine, il monastero sorgeva su un’isola, ma il livello del lago si abbassò durante l’epoca sovietica, trasformandola in una penisola. Da qui si gode di una vista spettacolare sulle vaste distese d’acqua e sulle montagne circostanti, rendendolo un luogo perfetto per ammirare il tramonto.

Dilijan

La cittadina di Dilijan, immersa nel verde, è spesso chiamata “la Svizzera dell’Armenia” anche se della vera Svizzera ha veramente poco. L’idea deriva dal fatto che si tratti di una cittadina frequentata da famiglie benestanti del Paese per le vacanze invernali ed estive. Noi non l’abbiamo trovata particolarmente interessante.

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A Dilijan, si trova una famosa statua dedicata ai tre personaggi principali del film sovietico Mimino (1977), una commedia molto amata in Russia e nei paesi post-sovietici. Il film, diretto da Georgiy Daneliya, racconta la storia di un pilota georgiano di elicotteri, Mimino, che sogna di diventare un pilota di linea internazionale. Durante il suo viaggio, stringe un’insolita amicizia con un camionista armeno e un ingegnere russo, dando vita a momenti esilaranti e profondi. La statua, situata nel cuore di Dilijan, raffigura i tre amici seduti su una panchina, simbolo di amicizia e unità tra i popoli dell’ex Unione Sovietica.

La statua è tappa immancabile nei tour di gruppo dove i partecipanti russi amano farsi foto con i tre personaggi.

Il monastero di Goshavank

Il Monastero di Goshavank, situato nel pittoresco villaggio di Gosh nella regione di Tavush, è uno dei capolavori dell’architettura medievale armena. Fondato nel XII secolo dal celebre studioso e monaco Mkhitar Gosh, il complesso monastico divenne un importante centro spirituale, educativo e culturale del Medioevo. Goshavank è rinomato per le sue eleganti chiese, la biblioteca e i raffinati khachkar (croci di pietra finemente scolpite), tra cui il celebre khachkar di Poghos, considerato uno dei più belli dell’Armenia. L’architettura del monastero combina armoniosamente elementi tradizionali con dettagli decorativi unici, mentre la sua posizione immersa tra le verdi colline della regione di Dilijan lo rende un luogo di pace e ispirazione. Oggi, Goshavank è una delle mete più affascinanti dell’Armenia, perfetta per chi desidera immergersi nella storia e nella bellezza naturale del paese.

Ai piedi del monastero ci sono diverse bancarelle in cui acquistare artigianato locale, soprattutto pietre dei monti vicini come la nera ossidiana.

Degustazione di brandy a Ijevan

Prima di rientrare a Yerevan, una sosta nella città di Ijevan, situata nella pittoresca regione di Tavush, offre l’opportunità di immergersi nella tradizione vinicola e della distillazione armena. Fondata nel 1951, la Ijevan Wine-Brandy Factory è una delle più antiche aziende del paese, rinomata per la produzione di brandy di alta qualità, vini d’uva e di frutta, nonché vodka alla frutta. La fabbrica offre diverse opzioni di degustazione per i visitatori, permettendo di assaporare una varietà di bevande alcoliche prodotte localmente. È consigliabile prenotare in anticipo per garantire un’esperienza personalizzata e approfondita. La visita alla distilleria non solo delizierà il palato, ma offrirà anche uno sguardo approfondito sul processo di produzione che combina tecniche tradizionali e moderne. Suggeriamo anche di assaggiare ed eventualmente acquistare il vino fatto con la melagrana, una lavorazione particolare tipica dell’Armenia.

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Giorno 3: Garni, Geghard e la Sinfonia di Pietre

Il terzo giorno ti consigliamo di esplorare altri interessanti templi, molto famosi in Armenia per concludere con una delle bellezze naturalistiche più conosciute del Paese: la sinfonia di Pietre. Attenzione però: se andate con un tour organizzato in inverno questa tappa non verrà toccata a causa del ghiaccio all’accesso che non permette ai pulmini di arrivarci. Per questo motivo è consigliabile andarci con un taxi. In estate, primavera e autunno, invece, nessun problema.

Tempio di Garni

Il Tempio di Garni, costruito nel I secolo d.C. sotto il regno del re Tiridate I, è l’unico esempio di tempio in stile greco-romano sopravvissuto nel Caucaso e rappresenta un’icona dell’Armenia pagana. Dedicato al dio del sole Mihr, il tempio è caratterizzato da un’imponente struttura in basalto con colonne ioniche, che ricordano l’architettura classica dell’antichità. Situato su un altopiano roccioso, il sito offre una vista mozzafiato sulla profonda gola di Garni, scolpita dal fiume Azat, e sulle montagne circostanti. Accanto al tempio si trovano i resti di un palazzo reale e di un antico bagno termale con raffinati mosaici. Oggi, Garni è una delle attrazioni più visitate dell’Armenia, perfetto per chi desidera immergersi nella storia precristiana del paese e godere di uno scenario naturale straordinario.

Monastero di Geghard

A pochi chilometri dal Tempio di Garni, immerso in una spettacolare valle montuosa, sorge il Monastero di Geghard, uno dei gioielli dell’architettura medievale armena. Parzialmente scavato nella roccia, questo straordinario complesso monastico risale al IV secolo, anche se le strutture principali vennero costruite tra il XII e il XIII secolo. Il nome “Geghard” significa “lancia” e si riferisce alla reliquia della Lancia di Longino, che secondo la tradizione venne custodita qui per secoli. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il monastero colpisce per la sua fusione armoniosa con la natura circostante e per gli intricati bassorilievi scolpiti nella pietra. L’atmosfera mistica, i canti liturgici che risuonano nelle cappelle scavate nella roccia e la bellezza del paesaggio rendono Geghard un luogo di profonda spiritualità e una tappa imperdibile per chi visita l’Armenia.

Sinfonia di Pietre

Nella spettacolare gola del fiume Azat, non lontano dal Tempio di Garni, si trova la suggestiva Sinfonia di Pietre, una straordinaria formazione geologica di colonne basaltiche esagonali perfettamente allineate, che sembrano formare un’enorme organo di pietra. Questo fenomeno naturale, modellato nel corso dei millenni dall’attività vulcanica e dall’erosione, crea uno scenario unico e affascinante, perfetto per escursioni fotografiche e momenti di contemplazione.

Lezione di cucina

Oltre ad ammirare questa meraviglia geologica, potrai vivere un’esperienza culturale immersiva partecipando a una lezione di cucina tradizionale armena in una casa locale o in una struttura dedicata. Qui, si vede preparare il lavash, il tipico pane sottile armeno, cotto nei tradizionali forni in terra chiamati tonir. La preparazione del lavash, dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, è un’arte che si tramanda da generazioni e rappresenta un momento di condivisione e convivialità. Dopo la cottura, il lavash viene spesso gustato con formaggi locali ed erbe aromatiche, offrendo ai visitatori un assaggio autentico della cucina armena in uno dei luoghi più affascinanti del paese.

Giorno 4: Etchmiadzin e Zvartnots

L’ultima giornata è dedicata alla spiritualità e alla storia religiosa.

Cattedrale di Etchmiadzin

Etchmiadzin, capitale spirituale dell’Armenia, è la sede della Chiesa Apostolica Armena e custodisce una storia millenaria che affonda le sue radici nell’antichità cristiana. La città è famosa per la Cattedrale di Etchmiadzin, la più antica del mondo, costruita nel 301 d.C. per volere del re Tiridate III, che fece dell’Armenia il primo paese a dichiararsi ufficialmente cristiano. All’interno della cattedrale è custodita la Sacra Lancia, una reliquia che secondo la tradizione sarebbe stata usata per trafiggere il costato di Gesù Cristo durante la sua crocifissione, un oggetto di grande valore spirituale per i fedeli.

Oltre alla Cattedrale di Etchmiadzin, la città ospita altre chiese di rilevante importanza religiosa e storica. La Chiesa di S. Gevorg, situata nei pressi della Cattedrale, risale al IV secolo e rappresenta uno degli esempi più antichi di architettura cristiana armena. La Chiesa di S. Hripsime, risalente al VII secolo, è celebre per la sua struttura armoniosa e per la sua posizione, che si dice sia stata scelta per onorare il luogo in cui fu martirizzata la santa omonima. Infine, la Chiesa di S. Gayane, anch’essa del VII secolo, è famosa per la sua bellezza architettonica e per essere uno dei luoghi di culto più importanti legati alla tradizione armena.

Un aspetto particolarmente significativo della vita religiosa di Etchmiadzin è il Natale. In Armenia, infatti, il Natale non viene celebrato il 25 dicembre, ma il 6 gennaio, una tradizione che risale ai primi secoli del cristianesimo. Il 6 gennaio è il giorno in cui viene celebrata sia la Nascita di Cristo che la Teofania, ovvero la manifestazione di Dio al mondo, rappresentata dal battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Nella Cattedrale di Etchmiadzin, in questa giornata si svolge una solenne liturgia, che include la benedizione delle acque, simbolo di purificazione e rinnovamento spirituale. I fedeli si riuniscono in massa per partecipare alla messa, per poi procedere alla benedizione delle acque in un rito che rappresenta un momento di profonda connessione con la fede e con la tradizione del popolo armeno.

Zvartnots: le rovine del tempio celeste

A pochi chilometri da Etchmiadzin si trovano le rovine del Tempio di Zvartnots, uno dei più straordinari e affascinanti esempi di architettura armena del VII secolo, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il Tempio, costruito tra il 641 e il 661 d.C. per volere del re Kosroes II, fu progettato dal famoso architetto Trdat, che già aveva realizzato altre importanti opere architettoniche in Armenia. La sua struttura monumentale, a pianta centrale e circolare, con alti muri e una serie di colonne slanciate, rappresentava una vera ...

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