I Viaggi del Cavallino: Storia e Origini di un Borgo Ricco di Tradizioni
Un viaggio parte sempre da una strada… Percorrendo dalla periferia di Lecce via Leuca, prima di arrivare a Cavallino, troviamo una rotatoria con la statua di un cavallo. Al di là dell’assonanza con il nome di Cavallino, la statua rimanda alle origini messapiche del paese.
Le Origini Messapiche di Cavallino
La storia di Cavallino è legata al ritrovamento di un abitato messapico. E’ un’area di circa 45 ettari in cui sono stati rinvenuti i resti di un antico insediamento messapico. I reperti degli scavi archeologici di Cavallino sono riposti nel Museo Provinciale "Sigismondo Castromediano" di Lecce e sono datati dall'VIII al VI secolo prima di Cristo, un periodo che risultò essere di particolare crescita e prosperità degli avi cavallinesi.
Pochi ritrovamenti invece si possono fare risalire al periodo successivo al IV secolo prima di Cristo, ciò ha fatto supporre agli archeologi che l'originario centro abitato di Cavallino fu abbandonato a causa del sopraggiunto conflitto con i Tarantini.
In seguito vicino alle rovine dell'antichissimo agglomerato urbano dei Messapi sorse un caseggiato, con trulli e abitazioni rurali; da questo sorse il villaggio di Caballinus. Il villaggio nei secoli subì le conquiste gotica, longobarda, bizantina, normanna, angioina, aragonese.
Il primo documento storico su Cavallino risale al 1322, tuttora il documento si trova nell'archivio di Stato di Lecce; riguarda la donazione che fece Gualtiero duca d'Atene e conte di Lecce a favore di Goffredo de Noha del feudo di Cavallino. Nel 1327 invece Loisa de Noha si maritò con Loisi I di Castromediano, il quale ricevette in dote metà del feudo di Cavallino.
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L'esistenza del casale di Cavallino risale ai tempi in cui i monaci Basiliani svolsero la la loro importante funzione religiosa nel Salento, ovvero quella di introdurre il rito greco in contrapposizione al preesistente rito latino. Testimonianze sono la cripta basiliana ubicata sotto la chiesa del convento e una stele su cui c'era un'incisione in lingua bizantina, questa purtroppo è stata nel tempo smarrita. Intorno al cenobio basiliano si ritiene probabile ci fosse un piccolo centro urbano, ed un fortilizio.
Edifici Storici e Culturali
Nella piazza centrale di Cavallino, troviamo la Chiesa Madre di Maria SS. Costruita su una cripta scavata nella roccia calcarea, probabilmente intorno all’anno Mille, all’interno della chiesa possiamo riscoprire un semplice altare e alcune tracce di affreschi.
L’itinerario prosegue e non si ferma. - Il Castello Ducale Castromediano-Limburg: edificato nel XV secolo e successivamente arricchito con elementi barocchi, questo castello affascina per la sua imponenza e la sua storia.
A proposito di cittadini illustri…altro cittadino illustre è Giuseppe De Dominicis (1869-1905), un grande poeta italiano.
L'Enogastronomia di Cavallino: Un Viaggio nei Sapori Autentici del Salento
L'enogastronomia di Cavallino è un vero e proprio viaggio nei sapori autentici del Salento, una terra ricca di storia, cultura e tradizioni culinarie che si tramandano di generazione in generazione. Già, perché la cucina di Cavallino è fortemente legata ai prodotti della terra, con un’attenzione particolare alla qualità e alla freschezza degli ingredienti.
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Per quanto riguarda i secondi piatti, la carne di cavallo è una vera e propria istituzione, con la tradizionale “pignata”, uno stufato di carne cotto lentamente in un tegame di terracotta.
A Cavallino e nei dintorni si trovano numerosi ristoranti e trattorie dove è possibile gustare i piatti della tradizione salentina, accompagnati da un buon bicchiere di vino locale.
Cavallino Treporti: Un'Altra Dimensione
Anche nella parte orientale della laguna veneta è possibile ammirare un territorio affascinante in cui la natura continua a prevalere e dove il mare convive in una dimensione particolare. Protagonista e testimone di questa evoluzione rispettosa della natura è il borgo di Cavallino Treporti (www.visitcavallino.com) che vanta un lungo litorale che si dipana dal Faro di Punta Sabbioni fino al Faro di Cavallino.
La testimonianza storica e di continua trasformazione dettata dalla natura è rappresentata da Lio Piccolo. Si tratta di un minuscolo insediamento in cui insistono una Chiesa dedicata a Santa Maria della Neve, il campanile ed il palazzo della famiglia dei BondÃ.
Oppure vivere la testimonianza storica di vecchie installazioni militari di difesa, attraverso la denominata Via dei Forti. (www.viadeiforti.it) Si tratta di quattro batterie di cannoni che incardinavano un importante sistema difensivo costiero sul territorio di Cavallino per proteggere Venezia da eventuali attacchi navali.
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Le batteria tuttora visibili sono la “Amalfi†con parco aperto al pubblico e percorso storico, la “V. Pisani†in cui è stato allestito un interessante Museo della Grande Guerra, la “San Marco†con annesso parco della memoria e la “Radaelliâ€, visitabile gratuitamente in abbinamento al Museo di Batteria "V.
Il territorio di Cavallino Treporti può essere (ri)scoperto anche percorrendolo in bicicletta. Infatti, questa suggestiva porzione di lingua di terra lagunare è innervata da 60 chilometri di piste ciclabili, percorribili in sicurezza ed assoluta tranquillità . Pedalando, alla vista di disvelano la laguna, i boschi litoranei, le dune sabbiose ed il mare.
In questo splendido contesto naturale, situati tra verde e mare, sono situati due camping village a cinque stelle; si tratta del Marina di Venezia (www.marinadivenezia.it) a Punta Sabbioni, che dispone di numerosi servizi idonei a soddisfare ogni esigenza. Agli ospiti è offerta un'ampia scelta tra numerose piazzole immerse nel verde di una fitta pineta, tanti servizi per il loro divertimento e comfort. Inoltre il camping village propone molte altre soluzioni abitative, tra cui bungalow per famiglie numerose e lussuosi chalet immersi nel verde.
Caorle: Un Borgo Storico sul Mare
Proseguendo il viaggio nella laguna veneta declinante verso est, si incontra Caorle (www.caorle.eu), borgo storico sul mare, antico scalo portuale di origine romana. Caorle dispone di 18 chilometri di spiaggia, che si dipanano dal centro del borgo, con la spiaggia di Levante e la spiaggia di Ponente, separate da una diga millenaria.
Il centro storico da sempre rappresenta il cuore pulsante del borgo. Quindi la diga, vero museo a cielo aperto, cui si può accedere salendo una scalinata situata al lato vista mare della piazza del Duomo. Passeggiando sulla diga difesa da grandi massi, si può ammirare una distesa di bassorilievi incisi nei massi denominata “ScoglieraVivaâ€.
Il felice connubio tra terra, acqua e pratica di pesca, in passato aveva consentito ai pescatori di vivere la laguna occupando con la famiglia tipici casoni. E per la navigazione da diporto, a Caorle sono disponibili due attrezzate darsene della capacità di mille posti barca.
Inoltre, per gli amanti della bicicletta, non possono mancare numerose piste ciclabili che innervano il territorio e da cui ammirare panorami di acqua oppure di campagna rigogliosa.
Sapori della Laguna Veneta
Oltre al pesce fresco, disponibile ogni giorno al porto peschereccio, anche altri prodotti di questa parte di laguna veneta meritano un assaggio. Ed ancora, il formaggio Montasio DOP da gustare sia fresco che stagionato ed i vini DOC Lison Pramaggiore, sia bianchi che rossi, con diverse denominazioni.
Da provare un ottimo Lison-Tocai Italico, di sapore asciutto, armonico, fresco e di corpo ed anche il Reisling Italico, dal profumo fresco e delicato, leggermente aromatico; di sapore asciutto, è caratterizzato da leggeri sentori fruttati.
Tra i rossi, il Sauvignon, aromatico, con note floreali e fruttate. Morbido e vellutato al palato, con toni caldi, di corpo, fine ed armonico. Ed il Cabernet, di profumo intenso, gradevole con una nota tipicamente erbacea.
Un Veneto Orizzontale: Venezia e Confine
Esiste un Veneto orizzontale. Che è, insieme, Venezia e confine, mare e campagna, porto e città. Un paesaggio dilatato dai giochi di luce, dove la distanza tra acqua e terra, canneti e barene, pare annullarsi. Un’altra Camargue, che invita a decelerare. E muta dalla limpidezza dei giorni invernali alle nebbie ovattate d’autunno, fino al risveglio di primavera.
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