Albergo Atene Riccione

 

I Viaggi di Marco Polo: Un'Avventura Medievale in Estremo Oriente

Nel mondo antico e medievale viaggiare in Paesi sconosciuti era molto difficile, ma alcuni viaggiatori furono capaci di spostarsi su grandi distanze. Marco Polo, del resto, continua a godere di grande popolarità sia in Italia, sia nel resto del mondo. L'8 gennaio 2024 ricorrono 700 anni dalla morte di Marco Polo (avvenuta l'8 gennaio 1324), una figura emblematica nella storia delle esplorazioni geografiche.

I Viaggiatori Medievali

Prima di vedere nel dettaglio la vita di Marco Polo, capiamo cosa significava viaggiare ai suoi tempi. Nell’età antica e medievale era molto pericoloso, soprattutto se ci si spostava per via terrestre: si rischiava di contrarre malattie, di essere assaliti da predoni, di essere catturati da popolazioni nemiche. Ciò nonostante, alcuni uomini furono capaci di percorrere lunghe distanze e raggiungere terre sconosciute.

Le ragioni dei viaggi erano diverse a seconda dei casi: commercio, diffusione della religione, spirito di scoperta. Uno dei viaggiatori europei medievali più noti fu Giovanni da Pian del Carpine, un missionario francescano che nel 1246 raggiunse Karakorum, una città sita nell’attuale Mongolia. Karakorum era la capitale dell’impero mongolo, che si estendeva su un vastissimo territorio, ma non comprendeva ancora tutta la Cina, che sarà conquistata alcuni anni dopo dal Khan (cioè imperatore) Kublai. Anche nel mondo arabo emersero viaggiatori capaci di muoversi su lunghe distanze.

La Gioventù di Marco Polo e il Viaggio Verso l'Oriente

Marco nacque a Venezia nel 1254, in una famiglia di mercanti. Il padre, Niccolò, con i fratelli aveva un’azienda commerciale che importava prodotti dall’Oriente. Marco apparteneva a una famiglia di mercanti che operavano in Levante, tra la Grecia e il mar Nero. Nel 1269 Niccolò e Matteo tornarono a casa, incaricati dal Khan di svolgere una missione diplomatica presso il papa, ma non poterono eseguire il compito perché la sede papale era vacante, in quanto i cardinali riuniti in conclave non riuscivano a trovare un accordo.

Due anni più tardi Niccolò e Matteo, stanchi di aspettare, decisero di ripartire per l’Oriente e portarono con loro Marco, appena diciassettenne. Per accompagnare il padre in Cina, Marco Polo partì ancora ragazzo da Venezia, intorno al 1271. Intorno al 1271, ancora adolescente, il giovane Marco accompagnò in una lunga spedizione commerciale il padre e suo zio Matteo, fino al Catai (oggi Cina settentrionale).

Leggi anche: Partenze Immediata da Torino

I tre viaggiatori raggiunsero via mare la città di Acri (attuale Acre, in Israele), “capitale” dell’ultimo territorio posseduto dagli europei in Terra santa. Restarono in città diversi mesi, intrattenendosi spesso con l’arcidiacono Tedaldo Visconti, un personaggio assai noto nel mondo cattolico, al quale riferirono i loro programmi di viaggio. Poco dopo la partenza per l'Oriente vennero a sapere che il conclave aveva trovato l’accordo, eleggendo papa proprio Visconti (che assunse il nome di Gregorio X).

I Polo ripartirono quindi verso l’Oriente, attraversando il percorso che oggi è noto come via della seta. Giunsero a Ormuz, nel Golfo Persico, e da lì si portarono in Asia centrale, riuscendo ad attraversare indenni le terre degli “infedeli” musulmani. Durante il tragitto, ebbero modo di entrare in contatto con nuove culture e di conoscere usanze sconosciute. In Armenia, per esempio, scoprirono che gli abitanti usavano come combustibile un liquido scuro che fuoriusciva dalla terra: il petrolio.

Il Soggiorno in Cina e il Servizio presso Kublai Khan

Quando il gruppo giunse nei territori governati dal Khan, i monaci decisero di non continuare il cammino e i Polo proseguirono da soli. I tre intraprendenti veneziani raggiunsero Karakorum e Khanbaliq (l’attuale Pechino) prima di incontrare il Khan a Xanadù (Shangdù in cinese), la città fatta costruire da Kublai come capitale estiva dell’impero. Dalla partenza da Venezia erano passati quattro anni. Lì diventò consigliere e alto funzionario dell’imperatore Qublai. Per incarico del sovrano fece molti viaggi nell’Impero, fu governatore di città, ambasciatore.

Iniziò così il soggiorno dei Polo in Cina, che sarebbe durato ben diciassette anni. Marco entrò nelle grazie del Khan, che, stando a quanto il viaggiatore stesso ha raccontato, si servì di lui per varie missioni ufficiali e gli affidò il governo di alcuni territori. Il giovane veneziano fece conoscere alcune usanze europee alla corte di Kublai e, nello stesso tempo, ebbe modo di familiarizzare con la cultura dei mongoli. Tra l’altro, vide per la prima volta le banconote, che in Europa erano sconosciute. Per volontà di Kublai i Polo rimasero in Cina per quasi 17 anni, fino a che nel 1292 il Gran Khan non gli concesse il permesso di far ritorno in patria.

Anche se, a causa della mancanza di documentazione cinese, non è possibile precisare con sicurezza il suo ruolo amministrativo, è opinione che trova concordi gli studiosi che Marco fosse un funzionario imperiale; tra le sue funzioni ci fu sicuramente quella di informatore del Khan, ma non si escludono pure attività di governatorato o amministrazione finanziaria. Il fatto non è inusuale: l’élite imperiale mongolo ricorreva volentieri a personale straniero (non mongolo, non Han) per le sue necessità, ed era assai ‘riluttante’, per così dire, a interrompere il rapporto professionale coi suoi sottoposti.

Leggi anche: Mediavalle Viaggi: la tua vacanza ideale

Il Ritorno a Venezia e la Stesura de "Il Milione"

I Polo tornarono a Venezia nel 1295. Pochi anni dopo Marco fu catturato dai genovesi, che erano in guerra con i veneziani. Alla cattura si deve la sua fama, perché in carcere ebbe per compagno di cella uno scrittore, Rustichello da Pisa, che mise per iscritto i suoi racconti di viaggio. Ne venne fuori un libro noto come Il Milione (così chiamato, probabilmente, da un soprannome di Marco), redatto originariamente in lingua franco-veneta. Il libro ebbe subito una grande fortuna, contribuendo a far conoscere in Europa le culture orientali.

Marco restò in carcere per circa un anno e poi poté rientrare a Venezia, dove visse fino alla morte, sopraggiunta nel 1324. Gli anni veneziani di Marco furono anni meno ‘interessanti’: dedicati al matrimonio (con Donata Badoer, da cui nacquero tre figlie; una quarta nacque fuori dal matrimonio), al traferimento della famiglia nella grande casa di San Giovanni Grisostomo (una tipica casa-fondaco, nell’area dell’odierno teatro Malibran), alle attività commerciali (Marco restò estraneo alla vita politica della Serenissima), alla sistemazione di una seconda edizione del Devisement dou monde (in probabilissima collaborazione con i domenicani di Santi Giovanni e Paolo, presso i quali era uno dei laici più influenti).

Restano incerte causa e durata della prigionia a Genova, durante la quale il Devisement stesso fissa la data della sua conclusione al 1298: catturato nella disfatta di Curzola (settembre 1298), oppure - come suggerisce qualche fonte medievale - subito dopo il rientro a Venezia, durante un’operazione commerciale in Levante? La seconda ipotesi pare più ragionevole in rapporto al tempo necessario ai due, Marco e Rustichello, per redigere l’opera (sulle cui modalità di composizione nulla sappiamo di certo); in ogni caso, Marco fu liberato dopo la pace di Milano tra Genova e Venezia (maggio 1299), e da allora non si spostò più dalla sua città, fino alla morte (avvenuta negli immediati dintorni della stesura del testamento, rogato il 9 gennaio 1324).

Marco Polo è stato veramente in Cina?

Alcuni studiosi hanno messo in discussione l’autenticità delle affermazioni di Marco, ritenendo che egli non avesse mai raggiunto l’Estremo Oriente, ma avesse basato il suo racconto sulla lettura di testi arabi e persiani. L’ipotesi è motivata dalle lacune del Milione, che non menziona alcune usanze molto diffuse tra i cinesi, come la cultura del tè, la porcellana e la stampa.

Inoltre, nessuna fonte mongola cita Marco o gli altri Polo, nonostante il viaggiatore sostenesse di aver avuto importanti incarichi governativi. La maggior parte degli studiosi, però, ritiene veritiero il racconto di Marco e ha trovato motivazioni convincenti per spiegare le presunte lacune del Milione. Marco, secondo questa ipotesi, si è interessato poco delle usanze dei cinesi perché a quel tempo essi erano “poco importanti”, costituendo lo strato inferiore della popolazione, mentre l’alta società era composta dai mongoli; i testi orientali non menzionano i Polo perché la loro presenza non era considerata rilevante.

Leggi anche: Avventure organizzate a Padova

È altamente probabile, quindi, che Marco abbia effettivamente raggiunto la Cina.

L’Eredità e il Mito di Marco Polo

Il Milione ebbe un grande impatto sulla cultura europea e divenne una lettura imprescindibile per i viaggiatori. Il libro, per esempio, era ben noto a Cristoforo Colombo, che doveva al racconto di Marco Polo gran parte di quello che sapeva dell’Oriente. Anche la cartografia del Medioevo e della prima età moderna fu influenzata dai racconti del Milione.

Marco Polo, del resto, non ha mai smesso di suscitare interesse e ancora oggi è un personaggio assai popolare, come dimostra il numero di studi scientifici, libri, serie televisive e film a lui dedicati. Non si contano, inoltre, le intitolazioni al suo nome di strade, piazze, istituzioni e progetti scientifici, nonché di un asteroide e dell’aeroporto di Venezia. Il volto di Marco Polo, inoltre, compariva sulle banconote da 1000 lire emesse tra il 1982 e il 1990.

Tabella Riassuntiva dei Viaggi di Marco Polo

Evento Anno Descrizione
Nascita 1254 Marco Polo nasce a Venezia.
Partenza per l'Oriente 1271 Marco Polo parte con il padre e lo zio per la Cina.
Arrivo alla corte di Kublai Khan 1275 Marco Polo giunge a Shangdu, residenza estiva di Kublai Khan.
Permanenza in Cina 1275-1292 Marco Polo svolge incarichi per Kublai Khan e viaggia in diverse regioni dell'Asia.
Ritorno a Venezia 1295 Marco Polo torna a Venezia dopo 24 anni di assenza.
Prigionia a Genova e stesura de "Il Milione" 1298 Marco Polo viene catturato dai genovesi e detta le sue memorie a Rustichello da Pisa.
Morte 1324 Marco Polo muore a Venezia.

TAG: #Viaggi

Più utile per te: