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Incidenti a Gardaland: Analisi e Aggiornamenti

Gardaland, uno dei parchi divertimento più famosi in Italia, è stato teatro di alcuni incidenti che hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza delle attrazioni. Questo articolo ripercorre alcuni di questi eventi, analizzando le dinamiche e le conseguenze.

Incidente alla Giostra delle Tazze Rotanti

Una bambina di sei anni è rimasta ferita in modo serio mentre si trovava su un'attrazione del parco divertimenti 'Gardaland', a Castelnuovo del Garda (Verona). La piccola era con la mamma sulla giostra delle 'tazze' rotanti quando, per cause da accertare, è stata proiettata dalla forza centrifuga all'esterno, battendo il capo.

L'incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio. Subito soccorsa dal medico del parco, poi dai sanitari del 118, la bimba è stata portata all'ospedale di Bussolengo e poi trasferita al Borgo Trento di Verona, dove si trova in prognosi riservata.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri di Peschiera del Garda, che assieme ai tecnici dello Spisal hanno già effettuato le prime verifiche sulla giostra, dalle quali - secondo quanto si è appreso - non sarebbero emersi malfunzionamenti della struttura, o mancanze sotto il profilo della sicurezza. Sul fatto la Procura di Verona ha aperto un fascicolo d'indagine, affidato alla pm Giulia Labia. Gli accertamenti sulla giostra in cui è avvenuto l'incidente proseguiranno, ma al momento non sono stati ravvisati gli estremi per porre sotto sequestro l'attrazione.

La giostra 'Kaffeetassen', riproduzione di tazze in porcellana che ruotano attorno ad una maxi-teiera, era una delle ultime attrazioni scelte dalla famigliola, poco prima dell'orario di chiusura del parco. La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita. Chi era sulla giostra ha solo sentito la donna urlare che la figlia era caduta, e negli istanti successivi gli addetti hanno fermato la giostra. Le "tazze" possono ospitare fino a 4 persone. Il regolamento prevede che i bambini inferiori agli 8 anni siano accompagnati da un genitore.

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L'amministratore delegato del parco divertimenti 'Gardaland', Aldo Mario Vigevani, ha espresso la propria vicinanza alla famiglia della bambina coinvolta in un incidente sulla giostra delle 'tazze' rotanti, rammaricandosi per quanto accaduto ed augurando alla piccola una pronta guarigione. "Gli enti preposti - aggiunge Vigevani - sono intervenuti, hanno effettuato tutti i controlli e non sono emerse criticità. Gardaland ha avviato anche una propria verifica interna". Il manager ricorda che l'attrazione si trova all'interno della nuova area Kung Fu Panda Academy, inaugurata nel maggio 2016.

Blocco dell'Attrazione

Durante la conferenza stampa di presentazione, la giostra si è bloccata in salita con a bordo 18 passeggeri, rimasti "prigionieri" per 15 minuti a 42 metri da terra. Colpa di uno dei 100 sensori di sicurezza presenti lungo il percorso, hanno confermato dalla società: quando uno di quei 100 si blocca, la giostra viene fermata per precauzione.

I tecnici hanno risolto subito il problema tecnico, riuscendo a far poi precedere la corsa. "È stata la conferma che le nostre attrazioni sono sicure e che Gardaland è pronta a intervenire prontamente e a sistemare qualsiasi impianto, testimoniando la preparazione e la validità dei nostri tecnici", hanno dichiarato i responsabili dell'ufficio stampa del parco al quotidiano L'Arena.

Incidente nel 2021

Nel giugno del 2021 una studentessa si trovava a Gardaland in compagnia di alcuni amici quando, in occasione di una curva effettuata dal vagone delle montagne russe, a circa metà percorso, nonostante il corretto utilizzo dei presidi di sicurezza presenti sulla giostra, fu violentemente sospinta a destra, andando ad urtare lateralmente con la testa contro il manubrio di plastica rigida dell'imbracatura di sicurezza, riportando lesioni da trauma cranico.

A conclusione dell'inchiesta l'amministratore delegato ed il direttore tecnico del parco sono stati rinviati a giudizio per non aver apprestato "le idonee cautele" che avrebbero potuto impedire l'infortunio. Davanti al giudice i due imputati avranno la possibilità di difendersi spiegando come sono gestite le misure di sicurezza all'interno del parco divertimenti.

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Il processo si aprirà il prossimo 26 luglio, di fronte al giudice di pace penale di Verona, e la ragazza, assistita dagli avvocati Augusto Palese e Niccolò Bullo, potrà costituirsi parte civile contro di loro, sempre che nel frattempo la compagnia assicurativa non decida di versare il risarcimento dovuto per le lesioni riportate dalla ragazza: "trauma cranico non commotivo accompagnato da nausea e vomito, trauma distorsivo cervicale e trauma contusivo da contraccolpo alla spalla sinistra", con conseguente malattia durata 65 giorni e danno biologico permanente del 4 per cento, accertato dal medico legale veneziano di parte, il dottore Claudio Rigo.

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