Turismo a Sappada: Cosa Vedere e Fare
Il bacino di Sappada è un'area montana sospesa a 1250 metri sul livello del mare e racchiusa tra le cime delle Dolomiti Pesarine e le vette della catena Carnica principale. A Sappada, si respira la piacevole aria di tradizioni che si fondono con la natura circostante, formando una profonda connessione. È un ambiente incontaminato con le acque del fiume Piave come sua caratteristica principale, che scorre dalle cime al Mare Adriatico. Quando finalmente le nevi si sciolgono, Sappada mostra il suo lato più suggestivo, fatto di camminate, escursioni lungo incantevoli sentieri che si inerpicano tra le valli, i verdi pascoli, i boschi di conifere, i ruscelli e i laghetti che caratterizzano questa deliziosa zona delle Dolomiti, il luogo ideale per passare rilassanti vacanze estive.
Le Borgate di Sappada
Le quattordici borgate in cui è divisa la località di Sappada, abitata da popolazione italiana ma di etnia tedesca, sono incantevoli da visitare e un perfetto punto di partenza per escursioni mozzafiato sulle Alpi, dalla Carnia a Comelico. Il centro di Sappada si distingue per le tipiche abitazioni in legno costruite con la tecnica architettonica del "blockbau", ossia l'incastro di travi agli spigoli. Esso comprende al suo interno diverse borgate, ognuna delle quali rappresenta un piccolo e delizioso universo da scoprire.
Caratterizzata dalle antiche abitazioni in legno costruite con l’antica tecnica architettonica del “Blockbau”, Sappada Vecchia si sviluppa nella parte alta dell’abitato e comprende le seguenti Borgate: Palù / Moos, Pill / Pihl, Mühlbach / Milpa, Cottern / Kòttern, Hoffe / Houve, Fontana / Prunn, Kratten / Krotn, Soravia / Begar, Ecche / Ekke, Puiche / Puicha, Cretta / Krètte e Cima Sappada / Zepodn. Rimangono escluse Bach e Granvilla, entrambe distrutte da due incendi, e la più recente Lerpa.
Passeggiare per le 15 borgate che compongono quello che è di fatto un comune esteso significa costeggiare botteghe artigianali ma soprattutto apprezzare l’architettura che le caratterizza, soprattutto a Cima Sappada e a Sappada Vecchia.
Chiese e Musei
Fra le chiese presenti una visita speciale merita la piccola chiesa parrocchiale in stile barocco dedicata a S. Per chi desidera approfondire la storia e le origini di Sappada, o quando il tempo non permette le escursioni, la località offre una serie di interessanti Musei. Il Piccolo Museo della Grande Guerra, che raccoglie importanti cimeli e documenti sulla Prima Guerra Mondiale e sulle vicende che impegnarono la zona di Sappada e il Piave, si trova invece in Borgata Muhlbach.
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Attività e Itinerari Naturalistici
Tra il centro di Sappada, che si estende per cinque chilometri a nord del fiume Piave, e i dintorni, c'è solo l'imbarazzo della scelta tra percorsi naturalistici, passeggiate di varia difficoltà ed escursioni. Il Parco della fauna alpina si apre a breve distanza dal centro, in borgata Muhlbach. Da questa deliziosa frazione, seguendo il sentiero che affianca l'omonimo torrente, è anche possibile raggiugnere (in estate il sentiero è illuminato fino alle 23) una zona di deliziose Cascatelle.
Le Sorgenti del Piave
Imperdibile è anche l'escursione che dalle sorgenti del Piave porta alla cima del Monte Peralba. Le Sorgenti del Piave, facilmente raggiungibili in auto e a piedi da Cima Sappada, sono considerate uno dei patrimoni naturalistici più rilevanti del Veneto e della provincia di Belluno. La sorgente del Piave si trova a 1830 mt di altezza ed è affiancata dal Rifugio Sorgenti del Piave dove ristorarsi con la cucina tipica del luogo e con un goccio di grappa alla genzianella.
Dall’abitato di Cima Sappada si prosegue sulla strada che porta alle Sorgenti del Piave: alla primo bivio si imbocca la stradina sulla destra che, serpeggiando tra prati e baite su terreno pianeggiante, conduce ad una cappellina votiva. Lungo la strada provinciale della Val Sesis che da Cima Sappada porta alle Sorgenti del Piave, a 200 m. circa dall’abitato della borgata si imbocca un sentiero in salita, il quale in mezz'ora porta ad una terrazza panoramica con una meravigliosa vista sull'intera vallata di Sappada. Dalla vecchia segheria Cottrer (visibile dal tornante che precede l’abitato di Cima Sappada) si procede verso le Sorgenti del fiume sacro alla Patria, il Piave, imboccando il Sentiero naturalistico che sale, prima alla sinistra, poi alla destra della strada; dopo circa un’oretta si giunge al Rifugio Piani del Cristo.
La Val Visdende
Anche la Val Visdende, che si dipana partendo dalla strada tra Sappada e San Pietro di Cadore, grazie alla sua natura incontaminata preservata da uno sfruttamento turistico intensivo, è una tappa d'obbligo. La Val Visdende, incontaminata vallata delle Dolomiti nell’alto Veneto, è una delle ultime oasi naturalistiche preservate dal turismo di massa. La rete delle mulattiere e dei sentieri che la percorrono danno la possibilità di ammirarla lungo passeggiate più o meno impegnative, sia estive che invernali, ed escursioni in mountain bike.
I Laghi d'Olbe
Ci sono anche i laghi Olbe sulla vetta spartiacque e le sorgenti lungo le pareti del Monte Peralba che diventano cascate vicino al villaggio e sprofondano nella gola dell'Acquatona. I laghi sono situati sul vasto altopiano di Olbe, fatto di piccole colline, grandi bacini e cenge erbose, sotto la cresta frastagliata che si estende dal Monte Righile verso il Monte Ferro. I tre bacini, di cui quello orientale è il più notevole per dimensioni e profondità, occupano le antiche valli risalenti all'ultima glaciazione. Il percorso segue i sentieri realizzati dai soldati alpini durante la Prima Guerra Mondiale.
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Partendo dal Rifugio che trovate a 1830m si deve poi percorrere un bel sentiero nel bosco fino a dove si incontra la strada forestale che sale al Rifugio Calvi. A route that from the Olbe lakes develops totally downhill along the valley of the Rio della Miniera and leads to the picturesque plateau of Pian delle Bombarde near the Piani del Cristo shelter. From Rifugio 2000, you descend the first stretch along the ski run until, after about 250 metres, on the right, the signs indicate the direction to your destination. Starting from the largest of the three lakes, you go up toward the ridges to the north and then continue along the path that turns east to the summit. There are numerous shelters and evidence of the conflict along the ascent and a beautiful all-encompassing view from the summit.
Il percorso segue l’antico sentiero di guerra. Partendo dal maggiore dei 3 laghi, si risale in direzione delle creste a nord, poi seguire il sentiero fino alla vetta. Numerosi ricoveri e testimoniante della guerra.
Altri Itinerari e Passeggiate
- Nei pressi del ponte in legno, parallelo alla strada statale, in borgata Mühlbach, una comoda stradina asfaltata costeggia il Rio Mühlbach per circa 200 m.: a destra, sul ripido pendio, si sviluppa il tracciato della Via Crucis con le caratteristiche 14 cappelline e, in alto, le croci del Golgotha; in direzione Cascatelle si incontra la sede del Piccolo Museo della Grande Guerra.
- Raggiunta la cappellina dei Donatori del Sangue, sotto la chiesa parrocchiale, si prosegue lungo la pianeggiante strada sterrata che taglia in senso longitudinale il declivio prativo chiamato Schbònt, dove si incontrano un crocefisso e una seconda cappellina intitolata a Santa Lucia.
- Il laghetto di pesca sportiva Zieglhitte si raggiunge partendo dall’area di sosta per camper a pochi metri dalla chiesa di Santa Margherita seguendo la carrareccia che passa davanti ad una segheria e attraversa il ponte sul fiume Piave.
Trekking sulle Dolomiti a Sappada
Sappada offre moltissime possibilità agli amanti del trekking sulle Dolomiti: dalle semplici passeggiate a fondovalle alle comode strade boschive, dai sentieri naturalistici alle più impegnative escursioni in quota. Di seguito, ti proponiamo alcuni itinerari, affinché tu possa dedicarti al trekking sulle Dolomiti in totale serenità. Per dedicarsi al trekking sulle Dolomiti è importante partire informati ed equipaggiati.
Itinerari di Trekking
- RIFUGIO MONTE SIERA - ore 1,00 - 1606 m (sentiero 321): Dalla stazione di partenza della Seggiovia si segue il sentiero che poi si immette nella pista da sci che passa lo spiazzo del Pian dei Nidi conducendo fino al Rifugio (informarsi preventivamente sulla sua apertura).
- MALGA TUGLIA - ore 2,00 - 1597 m (sentiero 320): Dalla stazione di partenza della seggiovia Monte Siera si segue il sentiero n. 320 inoltrandosi nel bosco Lòngrone che si sviluppa in un percorso piacevole in falso piano fino all’ultimo tratto più pendente.
- PASSO SIERA - ore 1,30 - 1592 m (sentiero 316): Da Borgata Bach si scende al Piave e lo si supera attraversando il ponticello alla confluenza del Piave col Rio Siera, poi si sale lungo il sentiero 316. Gita classica, breve e appagante.
- TAMER DI FUORI (Baita Digola) - ore 2,00 - 1663 m (sentiero 313): Da Borgata Lerpa di fronte al Bar da Nardi, si scendo verso il Piave. Passando il ponte ci si inoltra lungo la carrareccia, dopo circa 1,45 h a quota 1600 m seguire il sentiero sulla destra che sale all’ampia radura con splendido panorama.
- PASSO DIGOLA - ore 2,30 - 1674 m (sentiero 313): Si prende il sentiero da Borgata Palù attraversando il fiume Piave e prendendo a destra al bivio con il sentiero 314, è un percorso nel bosco segnato da una vecchia strada militare.
- PASSO DELL’ARCO (anello del Col dei Mughi) - 317 ore 2,30 - 1907 m (sentiero 316): Dal ponticello alla confluenza del Piave con il Rio Siera sotto Borgata Bach, ci si inoltra lungo il sentiero 316 in direzione del Passo Siera, dopo circa un’ora e mezza di cammino si prende il sentiero 317 sulla destra, si oltrepassa il Rio Siera e dopo circa un’ora si raggiunge il Passo. Ritorno lungo lo stesso percorso oppure seguendo il sentiero n.
- ANELLO DEI COL DEI MUGHI - ore 4,30 (sentiero 316-317): Dal ponticello alla confluenza del Piave con il Rio Siera sotto Borgata Bach, ci si inoltra lungo il sentiero 316 in direzione del Passo Siera, dopo circa un’ora e mezza di cammino si prende il sentiero 317 sulla destra, si oltrepassa il Rio Siera raggiungendo il Passo dell’Arco, proseguire a destra scendendo fino a raggiungere il Laghetto Zjegel Hütte.
- RIFUGIO DE GASPERI - ore 4,00 - 1767 m (sentiero 316): Il sentiero parte dalla Borgata Bach attraverso il fiume Piave per inerpicarsi lungo il bosco fino al Passo Siera.
- LAGHI D’OLBE ore 3,00 - 1,30 da Sappada 2000 (sentiero 315): Dalla Borgata Mühlbach si prende la strada che risale la Val d’Olbe costeggiando il torrente; poco prima della stazione d’arrivo degli impianti di Sappada 2000 intraprende il sentiero lungo il dosso sulla sinistra.
- PASSO DEL MULO - ore 1,00 dai Laghi d’Olbe (sentiero 135): Sentiero che sale a nord del maggiore dei 3 laghi, superbo panorama su entrambe le vallate, quella di Sappada a sud e la Val Sesis ed il Peralba a nord.
- ANELLO DEL MONTE DELLA PIANA - ore 4,00 (sentiero 140): Dalla Borgata Mühlbach si prende la strada che risale la Val d’Olbe n. 135 lungo la pista da sci, dopo i primi tornanti lasciare la pista e seguire il segnavia a destra 140, risalire fino alla stazione intermedia della seggiovia e proseguire lungo il “Sentiero naturalistico Monte della Piana”. Raggiunta la quota ritornare sul sentiero n. 140 in direzione del Rifugio 2000 e rientrare a valle.
- MONTE LASTRONI - 2449 m - ore 1,00 dai Laghi d’Olbe - ore 2,30 da Sappada 2000 (sentiero 138): Il percorso segue l’antico sentiero di guerra. Partendo dal maggiore dei 3 laghi, si risale in direzione delle creste a nord, poi seguire il sentiero fino alla vetta. Numerosi ricoveri e testimoniante della guerra.
- VAL SESIS - PIAN DELLE BOMBARDE - LAGHI D’OLBE - ore 2,00: Dai tornanti della strada di Val Sesis si prosegue fino alla Baita Rododendro, si stacca la mulattiera 138 che attraversa il Piave e risale l’opposto versante lungo il vallone del Rio della Miniera, allo sbocco di questo si prende a sinistra verso una malga oggi privata recentemente ristrutturata e si sale alla cappellina. dei Laghi d’Olbe.
- ANELLO DEL CHIADENIS - ore 4,00173 Dal Rifugio Calvi (2167 m), seguendo il sentiero 132 si sale al Passo Sesis (2367 m), raggiunto il passo, prendere il sentiero a destra n. 173 in direzione del Passo dei Cacciatori (2213 m). La discesa, sempre seguendo il sentiero 173 presenta due varianti, una più in costa con arrivo poco sotto il bivio, ed una un po’ più a sud con arrivo presso la Malga Caseravecchia.
- MONTE CHIADIN - 2287 m - ore 3,00: La salita alla vetta parte dal Rifugio Piani del Cristo. Si segue il sentiero 139 fino alla località “Fienili di Pescola” (circa 1,00 ora dal Rifugio) dove su un masso posto presso il bivio c’è l’indicazione “Monte Chiadin”. Poco oltre, ad una nuova biforcazione, proseguire verso sinistra e passare oltre il bosco di conifere. Infine il sentiero di guerra e la vetta.
Informazioni Utili per la Tua Vacanza a Sappada
Sappada offre una gran varietà di soluzioni per passare una vacanza in tutta serenità. Non mancano i B&B e gli Hotel, perfetti per chi vuole invece essere coccolato da servizi di altissima qualità. Per godersi comodamente Sappada non mancano le strutture ricettive: ve ne sono di diverse tipologie, dai B&B ai classici alberghi, (alcuni anche con SPA) fino agli appartamenti vacanze arredati in stile alpino.
Gli amanti dello sport invece potranno noleggiare mountain bike o e-bike, avventurandosi così lungo i sentieri montani e magari percorrere la strada che porta dritta alle sorgenti del Piave, ridiscendendo poi nella Val Visdende che si trova tra Sappada e il comune di Santo Stefano di Cadore. Le famiglie con bambini al seguito invece potranno divertirsi all’interno dell’Adventure Park: ponti tibetani sospesi nel vuoto, carrucole e funi caratterizzano i 6 percorsi presenti, ognuno di un livello differente a seconda delle esigenze dei novelli Indiana Jones.
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Per conoscere a fondo Sappada e il suo ricchissimo paesaggio non basta certo un weekend: una vacanza più lunga trascorrerà in un lampo a Sappada e anche quando si sceglie di restare in città non ci si annoierà di certo viste le tante manifestazioni estive organizzate.
Alcune delle attività proposte richiedono un'adeguata preparazione fisica e tecnica, poiché si svolgono in un contesto di alta montagna. Le previsioni meteorologiche devono essere controllate in anticipo e gli itinerari valutati in base alla propria esperienza.
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