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Libri Classici Stranieri da Leggere Assolutamente

Ci sono dei libri, si sa, che non si può far a meno di aver letto. Alcune storie portano alla luce l’essenza più autentica dell’essere umano, i sentimenti che ci guidano e gli istinti primordiali che inevitabilmente condizionano le nostre scelte; altre, invece, raccontano di mondi alternativi e futuri distopici che si sono rivelati quasi profetici per quelli che sono i nostri giorni. Delle opere così importanti per la loro generazione o che hanno avuto una tale influenza sul loro periodo storico che si devono assolutamente leggere per capire come la nostra società sia diventata quella che è oggi.

I libri e i romanzi da leggere almeno una volta nella vita sono così tanti e la loro scelta può essere così personale che è impossibile raggrupparli tutti in un’unica lista, ma ci abbiamo comunque provato. Titoli senza tempo che ti arricchiranno e ti doneranno un’esperienza inaspettata, dolce, intensa, spaventosa, angosciante, illuminante… mille emozioni che esplodono nella mente impossibili da dimenticare.

Selezione di Letture Imperdibili

Ecco una selezione di opere imprescindibili e autori che non puoi non conoscere:

Guerra e pace, di Lev Nikolaevic Tolstoj

Uno dei romanzi storici più importanti della letteratura, un preciso ritratto della nobiltà russa in epoca Napoleonica e un’accurata descrizione del periodo in cui si snodano le vicende. Un poema epico - come definito dallo stesso autore - in cui i lati più oscuri e gentili dell’animo umano vengono resi nero su bianco in un’opera avvincente e sempre attuale. Gioie, paure, dolori e speranze muovono personaggi storici e d’invenzione in un complesso intreccio narrativo guidato da un imprevedibile destino che lega le famiglie protagoniste in maniera quasi imprescindibile.

Lev Nikolaevic Tolstoj, Guerra e pace.

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Il Processo, di Franz Kafka

K. è un impiegato bancario, pragmatico e razionale. Un giorno due funzionari del governo si presentano a casa sua e lo dichiarano in arresto, senza però trattenerlo in alcun modo e senza informarlo dell’accusa. K. è sicuro che si tratti solo di un malinteso e cerca di venire a capo della situazione con la logica che lo caratterizza. Ma tutto sembra offuscato: il tribunale, l’interrogatorio, anche il suo avvocato non gli spiega la situazione o i provvedimenti che sta prendendo. I personaggi criptici e la storia oscura rendono quest’opera una delle più emblematiche dello stile angoscioso e spersonalizzante di Kafka. Per molti un capolavoro su come la lucidità non possa prevalere sull’ineluttabilità di una giustizia incomprensibile.

Franz Kafka, Il Processo.

Il barone rampante di Italo Calvino

Questa è la storia di Cosimo di Rondò, vissuto a Ombrosa, in Liguria, nella seconda metà del XVIII secolo. Il giovane Cosimo stanco dei continui rimproveri dei suoi educatori decide un giorno di sfuggirgli nascondendosi in cima a un albero. Il problema però, è che decide di non scendere mai più. Cosimo passerà la sua vita tra le fronde più alte degli alberi dove costruisce tutto un mondo, destando meraviglia e ammirazione in chiunque scopra la sua storia.

Italo Calvino, Il barone rampante.

Moby Dick di Herman Melville

La balena bianca più famosa della storia della letteratura. Herman Melville racconta l'epico inseguimento del Capitano Achab a Moby Dick come se fosse un incrocio tra l’Antico Testamento, un thriller, un’opera shakespeariana e un trattato di zoologia metafisica. E lo fa con descrizioni memorabili che rimangono nella mente per il resto della vita. Un capolavoro della letteratura americana e mondiale da leggere assolutamente.

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Herman Melville, Moby Dick.

Delitto e castigo di Fedor Michajlovic Dostoevskij

È davvero un delitto eliminare una persona se quella morte può andare a beneficio di molti e salvare la vita di tante persone? L’opera ci accompagna nel processo psicologico del giovane Raskol'nikov, che decide di uccidere una vecchia strozzina per salvarsi la vita, forte della sua superiorità morale e dell’idea di essere nel giusto. Un viaggio nelle profondità della mente umana sullo scenario della Pietroburgo della seconda metà dell’800.

Fedor Michajlovic Dostoevskij, Delitto e castigo.

Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati

Giovanni Drogo è un giovane ufficiale che viene spedito a presidio di una fortezza lontana e per diversi anni, ogni momento è vissuto in vista del possibile attacco dei Tartari, che però non arrivano mai. Un giorno Drogo viene rispedito a casa per una promozione e una volta tornato si accorge di aver completamente perso il contatto con il mondo reale: tutte le sue energie sono focalizzate nell’attesa della grande occasione, della battaglia che non arriva, mentre la vita si consuma e gli passa davanti.

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari.

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La montagna incantata di Thomas Mann

Hans Castorp parte alla volta del sanatorio Berghof a Davos, sulle Alpi svizzere, per andare a trovare suo cugino lì ricoverato. La visita doveva durare tre settimane, ma si trasformerà in una degenza lunga sette anni quando allo stesso Castorp viene diagnosticata la tubercolosi. Nel sanatorio il giovane viene a contatto con una serie di personaggi che lo faranno uscire trasformato e immensamente arricchito nel profondo.

Thomas Mann, La montagna incantata.

Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar

L’imperatore romano del II secolo ci viene raccontato come mai prima d’ora. Marguerite Yourcenar immagina che Adriano scriva in vecchiaia una lettera all’amico Marco Aurelio - suo futuro nipote adottivo - in cui ripercorre tutta la sua vita, i trionfi, le sconfitte, la sua passione per la poesia, le arti e la cultura e il suo amore per il giovane amante Antinoo, in un’epoca storica in cui non si credeva più agli dei e la nuova religione cristiana non aveva ancora preso piede.

Thomas Mann, La montagna incantata.

Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez

La famiglia Buendía è raccontata per sette generazioni a partire dal suo capostipite, José Arcadio, fondatore della città di Macondo alla fine del XIX secolo. Le vite dei famigliari si incrociano e si delineano in un universo di solitudini evocato dalla prosa ricca, elaborata e suntuosa tipica dell’autore. Cent'anni di solitudine diventa il più grande successo di Gabriel García Márquez nonché una delle opere più significative del Novecento.

Gabriel García Márquez Cent'Anni di Solitudine.

Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust

L’opera più importante di Marcel Proust, un capolavoro della letteratura universale per l’ambizione che l’autore vuole realizzare: comprendere l’essenza del tempo per sfuggirne le costrizioni. Un tripudio di emozioni analizzate dall’abile penna dell’autore. Marcel racconta i suoi ricordi, i moti della sua anima per farci capire la realtà che vive, ricca di introspezione, amore, dolore e tradimenti, alla costante ricerca della conquista della sua vocazione letteraria. I personaggi sono finemente analizzati e la società è resa nelle sue più profonde sfaccettature.

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto,vol. 1, Dalla parte di Swann.

Cecità di José Saramago

Una misteriosa epidemia colpisce la popolazione di una non nota città. Le persone stanno diventando cieche e la malattia sembra sia contagiosa. La reazione degli altri abitanti è feroce, dettata dalla paura e dalla bestialità che solo il puro terrore sa risvegliare. I malati vengono rinchiusi in dei manicomi per cercare di confinare il contagio e, nel farlo, pazienti e aguzzini perdono completamente la loro umanità ed egoismo, abbrutimento e indifferenza prendono il sopravvento.

José Saramago, Cecità.

L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert

Gustave Flaubert si contraddistingue per lo stile fluido e leggero e per diverse innovazioni narrative che lo collocano con diritto tra i più grandi autori dell’Ottocento. E L’educazione sentimentale è il suo più grande capolavoro. Frédéric Moreau ha appena finito il liceo e sta tornando a casa. Sul battello incontra Jacques Arnoux, un editore di successo accompagnato dalla moglie, di cui il giovane si innamora perdutamente. Frédéric quindi si trasferisce a Parigi e inizia a frequentare la famiglia Arnoux, solo per rivedere la donna.

Gustave Flaubert, L'educazione sentimentale.

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello

Ultimo romanzo di Luigi Pirandello, pubblicato nel 1925, in cui più di ogni sua altra opera, viene reso il pensiero dell’autore. Tutta l’esistenza di Vitangelo Moscarda è messa in crisi da una casuale osservazione della moglie sul suo naso: è un po’ storto. Lui non se n’era mai accorto prima e con questa nuova consapevolezza la sua identità è distrutta. La narrazione è portata avanti principalmente da monologhi dello stesso protagonista rivolto al lettore. Il risultato è un romanzo amaro, intriso del profondo umorismo di Pirandello, che porta all’estremo la scomposizione di un personaggio, come mai era stato fatto prima.

Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila.

Il tamburo di latta di Gunter Grass

Oskar Matzerath è un giovane tedesco, nano e deforme, dotato di un’intelligenza superiore ma paranoica. Oskar ci racconta la sua storia dal manicomio dove è rinchiuso attraverso il suo inseparabile tamburino di latta. Parla di come al compimento dei suoi tre anni proprio lui si sia rifiutato di continuare a crescere per protesta contro suo padre, la famiglia e l’ipocrita società tutta. Grazie alla sua prospettiva Oskar vede il mondo dal basso e ne scorge gli orrori e la grossolanità in maniera ancora più marcata, non perdonando viltà e corruzione di nessuno, con ferocia e disincanto.

Gunther Grass, Il tamburo di latta.

Le affinità elettive di Johann Wolfgang Goethe

Le affinità elettive sono quella chimica intrinseca che spinge e lega due persone, una reazione incontrollabile che non può essere combattuta. Edoardo e Carlotta sono sposati e vivono una pacata serenità nella loro casa. Le loro vite però vengono sconvolte dall’arrivo nella loro dimora del Capitano, vecchio amico di Edoardo caduto in disgrazia, e Ottilia, bella e giovane nipote di Carlotta richiamata a casa dal collegio. Lentamente le attrazioni assopite vengono fuori e Carlotta si avvicina al Capitano, mentre Edoardo si innamora di Ottilia.

Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive.

Il Profumo di Patrick Suskind

Parigi, XVIII secolo. Jean-Baptiste Grenouille è un orfano dotato di un olfatto sovraumano, che gli permette di percepire qualsiasi tipo di odore o sfumatura vi sia nell’aria. Allo stesso tempo però non è capace di provare alcun sentimento umano e prova disprezzo e disgusto per le altre persone. Un giorno la sua strada è incrociata da una ragazza da un odore sublime, così inebriante che Grenouille decide di ucciderla per poterla annusare senza remora. Nasce da lì la sua disperata ricerca del profumo perfetto, quello che giustamente composto potrà piegare la volontà degli uomini alla sua.

Patrick Suskind, Il profumo.

Narciso e Boccadoro di Herman Hesse

Narciso è un giovane monaco dedito alla cultura e con uno spiccato talento nel capire l’animo delle persone. Grazie alla conoscenza che ha del greco viene fin da subito mandato ad insegnare alla scuola del monastero dove incontra Boccadoro, uno studente irrequieto, un artista che deve ancora trovare sé stesso e la sua strada, sempre alla ricerca dell’amore delle donne. Tra i due nasce una profonda amicizia che li accompagnerà entrambi per la vita. Hermann Hesse rende perfettamente il contrasto fra natura e spirito in questo libro da leggere assolutamente, almeno una volta nella vita, per capire come l’accettazione della propria natura sia la chiave dell’autorealizzazione.

Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro.

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Una commedia tra le più amate della letteratura inglese. Jane Austin descrive con delicatezza e acume un preciso spaccato della vita di società del periodo. Nella famiglia Bennet sono cinque sorelle, tutte in età da marito che la madre non vede l’ora di far sposare. L’eccitazione sale molto quando nella noiosa campagna arrivano due giovani scapoli, ricchi e di bell’aspetto e tutte le speranze sono per le sorelle più grandi Elizabeth e Jane. Ma pregiudizi, malintesi e orgoglio renderanno non affatto facile la ricerca della felicità dei giovani, fino alla creazione di ostacoli all’apparenza insormontabili.

Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio.

1984 di George Orwell

Una lucida e agghiacciante rappresentazione del totalitarismo e uno dei migliori libri mai scritti. 1984 è ambientato in un futuro distopico dove tutta la popolazione mondiale è perennemente controllata dal Grande Fratello, che nessuno ha mai visto ma i cui cartelloni sono appesi ovunque. Winston Smith è uno dei funzionari che lavorano al Ministero della Verità, responsabile della censura di qualsiasi tipo di comunicazione non in linea con la politica ufficiale. Nonostante il suo lavoro e l’apparente calma, Smith comincia a non tollerare più la costante presenza del regime e comincia a scrivere un diario.

George Orwell, 1984.

Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi”. Una delle citazioni più famose della letteratura tratta dal capolavoro di Tomasi di Lampedusa, un’opera che regala un’immagine viva della Sicilia nel periodo di transizione dal regno borbonico al Regno d’Italia e del suo conflittuale panorama politico e sociale. La storia gira tutta intorno a Don Fabrizio, principe di Salina, ricco proprietario terriero palermitano, di nobili origini che vede il suo ceto sociale tramontare inesorabilmente.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.

Cime tempestose di Emily Brontë

Un romanzo tardogotico oscurato da fantasmi e una straziante storia d’amore e di vendetta, con un diabolico patto che lega i due protagonisti, Heatcliff e Catherine, oltre la morte. Un thriller psicologico, anzi emotivo, con uno sguardo scuro sulle profondità dell'anima. Da principio Cime Tempestose non suscitò l’entusiasmo della critica, fu solo nel Novecento, in una società letteraria attenta all’innovazione e aperta alle prospettive della psicoanalisi, che l’opera di Emily Brontë venne acclamata come uno dei maggiori capolavori della letteratura di tutti i tempi.

Emily Brontë , Cime tempestose.

Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas

1815, Francia della Restaurazione. Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la sua prigionia, Edmond conosce l’abate Faria, misterioso e provvidenziale compagno di carcere che lo porterà, dopo quattordici anni, a riguadagnare un’insp...

Ulisse di James Joyce

Il nostro secolo si apre con il libro che ha cambiato per sempre il modo di concepire il romanzo: non tanto per i rimandi all'Odissea, quanto per la varietà di stili e la stratificazione di significati. Complesso, affascinante, ostico, inevitabile.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo

Il romanzo della psicanalisi: le confessioni disarticolate e autoironiche di Zeno Cosini. Ultima sigaretta?

Il doppio sogno di Arthur Schnitzler

La decadenza della Vienna di inizio secolo, la crisi della coppia (e della stessa società) borghese, diventano specchio di un distacco più ampio, senza tempo: quello dell'uomo rispetto alla realtà.

Gita al faro di Virginia Woolf

Capolavoro della letteratura modernista, dove però introspezione e monologo interiore non prevaricano il contenuto: un delicato intreccio di rapporti familiari.

L'urlo e il furore di William Faulkner

Faulkner ha innovato la narrativa americana e mondiale con la sua opera, e in particolare con questo romanzo corale, familiare, sperimentale.

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