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Macerata e Dintorni: Un Tesoro da Scoprire nelle Marche

A Macerata, turismo fa rima con bellezza. Metti un piede dentro le mura cinquecentesche e sali così a casaccio lungo le sue stradine e lo capisci subito. È una città tanto vivace e stimolante da avere tutte le carte in regola per giocarsela con i capoluoghi più battuti e rinomati.

Cosa Vedere a Macerata

Nelle piazze - popolate a ogni ora da sciami di studenti universitari - ci sono decine di locali, i vicoli pullulano di ristoranti e bistrò, ci sono cinema e teatri all’avanguardia. Scivolate tra le piagge (larghe scalinate in origine usate per i cavalli), salite e scendete senza sosta tra Piazza della Libertà e Piazza Mazzini, i due epicentri della città, e, prima ancora di esservene resi conto, Macerata vi avrà stregati.

Piazza della Libertà e Dintorni

Convenzionalmente la visita di Macerata comincia da Piazza della Libertà che, da cuore nobile al tempo delle signorie, si è trasformata nel cuore civile della città: non solo perché vi si affaccia il palazzo comunale, ma anche -soprattutto- perché è il principale luogo di ritrovo dei maceratesi; il punto cittadino con la maggiore concentrazione di bar, enoteche e ristoranti. Come in tutte le piazze rinascimentali è circondata dai principali edifici della città: oltre al già citato Palazzo del Comune, la loggia dei Mercanti, il Palazzo della Prefettura, la Chiesa di San Paolo, la Torre dell’Orologio (di cui è possibile visitarne l’interno e salire fino alla sommità) e il Teatro Lauro Rossi.

Il Teatro Lauro Rossi

L’intitolazione al musicista e compositore locale Lauro Rossi è del 1884; la storia del teatro di Macerata però comincia nel XVI secolo, più di 200 anni prima. Per la precisione nel 1662, quando l’allora Governatore della città, Mons. Agostino Franciotti, dispose la realizzazione di un teatro stabile nella Sala Grande del Palazzo del Magistrato. Tuttavia, a poco più di un anno dal termine dell’opera, il teatro venne demolito per realizzarne uno più grande al fine di soddisfare la crescente domanda di spettacolo dei maceratesi. Stavolta, il teatro rimase operativo un secolo, per l’esattezza 101 anni, dal 1664 fino al 1765, anno in cui un gruppo di nobili diede l’incarico ad Antonio Galli detto “il Bibiena” di realizzare un teatro più grande di quello esistente. Disegno che si discosta alquanto dalla maggior parte dei teatri marchigiani, a cominciare dal colore. Nel teatro Lauro Rossi di Macerata dominano il celeste e il dorato, anziché il rosso come solitamente avviene. Anche i sotterranei del teatro meritano una visita: 600 metri quadrati lungo i quali si susseguono una serie di locali d’epoca realizzati con le finalità più diverse: macelleria, spezieria, forno.

Palazzo Buonaccorsi e i Musei Civici

Tra le tappe imperdibili di un soggiorno a Macerata, Palazzo Buonaccorsi ospita i Musei Civici cittadini. In questo settecentesco edificio, a poche centinaia di metri da Piazza della Libertà, c’è un Museo d’Arte Antica, noto anche come Antica Pinacoteca, la cui realizzazione, datata 1860, si deve al mecenatismo del pittore locale Antonio Bonfigli. Ovviamente, dopo l’iniziale lascito di Bonfigli, la collezione è continuata nel corso del Novecento con la raccolta di diverse opere di pittori del Quattrocento e del Cinquecento, tra cui spicca l’artista veneziano, e tuttavia molto attivo nelle Marche, Carlo Crivelli. Nei sotterranei del palazzo, invece, è stata allestita una mostra sui generis dedicata alle carrozze d’epoca. Ma non è finita qui perché, a detta di molti, la sezione più interessante dei Musei Civici di Macerata è quella dedicata all’Arte Moderna, nota anche come 900 Buonaccorsi. Insomma, Palazzo Buonaccorsi è meta imprescindibile per chiunque sia realmente interessato ad approfondire il genius loci maceratese e marchigiano.

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Duomo e Chiesa della Madonna della Misericordia

Poco distante da Palazzo Buonaccorsi c’è il Duomo cittadino, intitolato a San Giuliano, ma soprattutto c’è la Chiesa della Madonna della Misericordia, la basilica più piccola al mondo. Dei due edifici religiosi è quest’ultima a raccogliere il maggior numero di visitatori, e i motivi sono fondamentalmente due: il primo ha a che fare con la genesi di quest’oratorio, realizzato nel 1447 su mandato del comune come ex voto per implorare la fine della peste; il secondo è la ristrutturazione realizzata tra il 1736 e il 1741 su progetto del Vanvitelli. Come per il Museo della Carrozza di cui abbiamo parlato in precedenza, anche qui un ruolo decisivo l’ha avuto un ricco maceratese, tal Guarniero Marefoschi, senza la cui munificenza, quest’autentico gioiello religioso, trionfo di decorazioni, marmi, stucchi e affreschi non avrebbe visto la luce, e oggi non contribuirebbe alla fama di Macerata.

L'Arena Sferisterio

Generalmente di una località ci sono le attrazioni, i punti di interesse, e poi ci sono i simboli. Quello di Macerata, senza dubbio, è lo Sferisterio, gigantesca arena a sud del centro storico, da anni utilizzata per festival estivi di Opera. A volerne l’edificazione negli anni ’20 del XIX secolo un gruppo di nobili maceratesi anche se non con l’intenzione di farne un tempio della lirica. Al contrario, lo Sferisteriu, come pure viene chiamato, venne progettato come campo da gioco del Pallone col bracciale, sport di squadra molto diffuso nell”800, non solo in Italia. La prima volta che quest’arena venne utilizzata come teatro d’opera fu nel 1921, anche se questa divenne la sua vocazione definitiva soltanto molto dopo, per la precisione nel 1967. Da oltre mezzo secolo, quindi, la lirica abita allo Sferisterio di Macerata: una struttura che può ospitare fino a 3000 persone, alta 18 metri, contornata di colonne, balconate e palchi e frequentata da melomani provenienti da ogni parte del mondo!

Il simbolo della città è l’Arena Sferisterio, un teatro all’aperto, risalente al 1829. In origine, era destinato al gioco della palla con il bracciale, ma dagli anni ‘20 del XX secolo ospita la stagione dell’opera lirica e i concerti di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore. Se vi trovate in alta stagione, approfittate della stagione lirica e recatevi a visitare questa meraviglia architettonica, godendo della bellezza di uno spettacolo cullati dalla brezza di una serata estiva. Molti artisti, anche di calibro internazionale scelgono questo come uno tra i palcoscenici italiani in cui esibirsi, costellando il calendario dello Sferisterio di date imperdibili.

Palazzo Ricci e l'Arte del Novecento

Abbiamo già incrociato il Futurismo a Palazzo Buonaccorsi, ma la tappa veramente imperdibile per approfondire una delle stagioni artistiche più feconde e controverse d’Italia è senza dubbio Palazzo Ricci. La decisione di trasformare l’immobile in un Museo di Arte Contemporanea risale alla fine degli anni ’70 del secolo scorso. A decidere in tal senso, la Cassa di Risparmio di Macerata che qualche anno prima, nel 1976, aveva provveduto all’acquisto e al restauro di questo palazzo del ‘700 fino ad allora proprietà di una nobile famiglia del luogo, i Ricci appunto. Un museo del ‘900 focalizzato, come dicevamo, sul Futurismo: Balla, Boccioni, Severino, Soffici sono solo alcuni degli artisti presenti nella collezione di Palazzo Ricci, per un totale di opere esposte che supera le 350 unità di cui, oltre a sculture e dipinti, fanno parte anche manoscritti e opere letterarie del tempo. Insomma, una collezione di valore storico, artistico e culturale assoluto che, oltre al già citato Palazzo Buonaccorsi, varrebbe la pena integrare con una visita al Museo del Novecento di Milano.

La Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti

Da quanto finora scritto emerge chiaramente la vocazione culturale del turismo di Macerata: una storica università; chiese; musei; palazzi nobiliari e una fornitissima biblioteca. E già, perché la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti (da Bartolomeo e Giuseppe Mozzi, nobili maceratesi; e Tommaso Borgetti, frate domenicano) custodisce all’incirca 400.000 opere di cui fanno parte, oltre ai libri, anche incunaboli, manoscritti, carte geograifche e fondi giuridici. Il tutto distribuito in 5 sale che a loro volta sono un trionfo di fregi, stucchi e affreschi. E, a proposito di affreschi, se aperta al pubblico, val la pena visitare anche l’Aula Magna dell’Università prima richiamata.

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Helvia Recina

A cinque chilometri circa dal centro storico cittadino c’è la frazione di Villa Potenza, dal nome del fiume omonimo che attraversa la provincia di Macerata. Qui, attorno al I secolo a. C. sorse una fiorente colonia romana di cui si ha traccia storiografica perlomeno fino al III secolo d.C. Le tracce archeologiche, invece, sono andate in parte disperse, ma già solo dai resti del teatro e dal rinvenimento di numerosi elementi riconducibili a monumenti di carattere funerario, è stato possibile desumere si trattasse di una città di medie dimensioni dedita soprattutto ai commerci, facilitati appunto dalla vicinanza del fiume. Sulla rilevanza di Helvia Recina, questo il nome dell’insediamento romano, nel corso del ‘900 si sono fatte numerose ipotesi e congetture, quasi tutte a opera di studiosi locali e unanimi nel sovrastimare l’importanza del sito archeologico, e con esso di Macerata. Al netto, però, delle suggestioni storiche, Helvia Recina comunque testimonia la millenaria storia della città marchigiana e come tale costituisce tappa imperdibile per approfondirne il genius loci.

Alle porte di Macerata si trova uno dei principali siti archeologi delle Marche, Helvia Ricina, città romana che Plinio il Vecchio indicò come uno dei centri maggiori del Piceno. Dell’antico insediamento restano poche tracce - una strada lastricata, il ponte sul Potenza, resti di ville con mosaici, le terme - concentrate intorno alle robuste rovine del teatro, che poteva ospitare circa 2000 spettatori. La visita consente un’esperienza immersiva grazie a un’applicazione di realtà virtuale.

Dintorni di Macerata: Tesori da Esplorare

Se trascorrerete qualche giorno da noi, scoprirete subito quanto è strategica la posizione di Villa Quiete, nel vero cuore delle Marche. Da Villa Quiete, nulla è distante. Circondata da dolci colline, Villa Quiete ha davanti a sé il bel mare Adriatico, con la Riviera del Conero andando verso nord e la Riviera delle Palme virando verso sud. Alle spalle della nostra dimora svettano invece i Sibillini, quei monti azzurri cantati da Leopardi, che ospitano l’omonimo parco con bellezze paesaggistiche senza pari.

A Villa Quiete avrete tutte le più belle mete delle Marche a portata di mano! Da Villa Quiete è anche facile raggiungere importanti città d’arte, centri artistici di grande valore storico culturale, come Macerata con il suo sferisterio, Loreto con la Santa Casa, Ascoli Piceno con il suo storico Palio. E per chi vuole fare qualche chilometro in più, non dimentichiamo le meravigliose Grotte di Frasassi a Genga, la maestosa e rinascimentale città di Urbino, la marittima Ancona, con la sua storia millenaria, e molto altro ancora.

La provincia di Macerata è bagnata ad oriente dal mare Adriatico, confina ad ovest con la regione Umbria, provincia di Perugia, e confina con altre tre provincie della stessa regione: Ancona a nord, Ascoli Piceno a sud ovest e Fermo a sud. La provincia di Macerata fa da spartiacque tra l’appennino e i territori dell’Alta Valnerina. Il territorio è prevalentemente collinare e montuoso.

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Recanati: La Città di Leopardi

Se vi resta un po’ di tempo è d’obbligo rendere omaggio a Giacomo Leopardi visitando Recanati. In questo splendido borgo, che molto somiglia a Macerata, le colline, le piazze, le strade, persino il silenzio parla del grande poeta. Un borgo abitato dalla poesia, che qui, si incontra ad ogni angolo del paese: la incontriamo nei versi del Passero solitario costeggiando l’antico campanile di Sant’Agostino, nella vivace piazza del Sabato del Villaggio o ancora nell’isolato colle dell’Infinito. Ma Recanati non è solo poesia.

Sulla cresta di un poggio solitario sorge Recanati, ridente cittadina che si sviluppa naturalmente lungo il fianco del colle e dalla Torre del Borgo dona una bellissima vista sul mar Adriatico e sui monti Sibillini. Recanati è la città della poesia, del bel canto, dell’arte e del buon vivere. È il natio borgo selvaggio del famoso poeta Giacomo Leopardi. E passeggiare tra i suoi vicoletti sarà come rivivere un po’ la vita del poeta.

A meno di 20 chilometri direzione sud dai resti di Helvia Recina c’è il Parco Archeologico di Urbs Salvia, il più importante delle Marche, situato nel comune omonimo di Urbisaglia. Poco distanti, meritano una visita anche la stupenda Abbazia di Fiastra, il comune di Tolentino col suo santuario dedicato a San Nicola e il Lago di Caccamo. Dirigendosi verso nord, infine, c’è Recanati, città natale del più grande poeta italiano del ‘900, Giacomo Leopardi.

Tappa imperdibile della provincia di Macerata è la città di Recanati, luogo perfetto per scoprire Leopardi e i luoghi delle sue poesie ma pre rendersi conto che a Recanati c’è molto altro da vedere oltre a Leopardi: da Palazzo Colloredo Mels con i capolavori di Lorenzo Lotto, al museo dell’emigrazione Marchigiana e al museo dedicato al tenore Beniamino Gigli che nacque proprio a Recanati.

Loreto

Fra le valli del Potenza e del Musone, sulle colline della Riviera del Conero, spicca Loreto, “felix civitas lauretana”. La sua Basilica custodisce la Santa Casa di Maria di Nazareth, casa natale della Madonna e luogo dell’Annunciazione. Tra i tesori più preziosi della cristianità, è il più importante santuario mariano del mondo, alla cui realizzazione hanno collaborato anche il Bramante e il Sansovino.

Abbazia di Fiastra e Urbisaglia

A pochi km da Macerata vi aspetta la riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, un luogo perfetto per ricaricarsi nella natura e per ammirare la splendida Abbazia. Continuata il vostro percorso verso Urbisaglia con la sua imponente rocca e la sua importantissima area archeologica. Un ampio tratto della vecchia strada romana è perfettamente visibile.

Il cuore religioso della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra (link): è una delle abbazie cistercensi meglio conservate in Italia. La storia del passato che diventa improvvisamente presente. Qui, ricordati di alzare gli occhi: sarai subito rapito dallo splendido ciclo di affreschi trecenteschi di scuola riminese. Ah, non dimenticare di affacciarti nel chiostro: è uno dei più interessanti delle Marche!

Questa fortezza era originariamente il granaio costruito come fattoria fortificata dove i monaci cistercensi della vicina Abbazia di Fiastra difendevano le derrate agricole. La visita inizia dall’antico ingresso, dove alloggiavano i sistemi di manovra dei ponti levatoi. Attraverso una stretta e suggestiva scala a chiocciola si raggiunge la sommità del Mastio percorrendo i suoi vari livelli difensivi.

A Chiaravalle di Fiastra, il più importante complesso monastico delle Marche, accanto alla chiesa gotico-cistercense e al monastero ci sono ancora i due edifici a forma di L utilizzati come ospedale e foresteria.

Tolentino e il Lago di Caccamo

La città di Tolentino ospita il santuario dedicato a San Nicola oltre ad un bel borgo molto piacevole da visitare. Nei dintorni il bosco delle terme di Santa Lucia, e proseguendo lungo la superstrada il lago di Caccamo e il borgo di Serrapetrona patria della doc più antica delle Marche: la Vernaccia. A Serrapetrona potete acquistare dell’ottima Vernaccia da Colleluce e prodotti tipici (carne ottima) dall’azienda Maggi Vecchioni.

Un viaggio a Tolentino varrebbe anche solo per il Cappellone, perla della Basilica di San Nicola, decorato da un magnifico ciclo di affreschi che si pone tra le vette della pittura del Trecento (al momento in fase di restauro dopo il sisma del 2016 e visibile al 60 per cento). Per una parentesi di buonumore ecco il Museo della Caricatura e per gli estimatori del design il Poltrona Frau Museum progettato da Michele De Lucchi.

Treia

La città di Treia a ben ragione rientra nel circuito dei borghi più belli d’Italia con la sua piazza pensile, una delle piazze più belle delle Marche. Treia è la patria del gioco del bracciale e ospita anche un piccolo e curioso museo, una casa in terra cruda.

Cingoli

A Cingoli, anche questo uno dei borghi più belli d’Italia, non vi annoierete di certo tra arte (la città ospita la Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto), sentieri naturalistici e ottimo cibo. Tante dunque le cose da fare a Cingoli, soprannominato il balcone delle Marche per via del suo superbo panorama, ma soprattutto quelle da mangiare: tra crescia, salumi e ottimo Verdicchio. A Cingoli vi consiglio la Trattoria Il Focolare (lungo il corso di Cingoli, è anche affittacamere, ma a Cingoli in ogni posto mangerete sempre bene!)

Il belvedere alle spalle della chiesa di San Francesco è il vero “balcone delle Marche”, affacciato su un panorama sconfinato, che spazia dal monte Conero alle cime abruzzesi di Maiella e Gran Sasso, fino - nei giorni tersi - alle coste della Dalmazia; un pannello con legenda aiuta a riconoscere i punti d’interesse a portata d’occhio.

San Severino Marche ed Elcito

La città di San Severino vi accoglierà nella sua bellissima piazza offrendovi un bocco ricco di arte e storia e una pinacoteca con tantissimi capolavori, primo fra tutti una bellissima Madonna del Pinturicchio. Il territorio di San Severino è tutto da scoprire con una suoi numerosissimi castelli: imperdibili il piccolo borgo di Elcito e la faggeta di Canfaito.

Civitanova Marche e lo Shopping

La regina del divertimento marchigiano, Civitanova è una delle città più vivaci delle Marche, dove ci aspettano i negozi e i locali più di tendenza. Civitanova e i suoi dintorni (con una capatina anche nel Fermano) è il paradiso dello shopping di calzatura. Tra la provincia di Macerata e quella di Fermo sono presenti numerosissimi aziende di scarpe e tantissimi outlet.

Se invece cercate un po’ di tranquillità fate un salto a Civitanova Alta, il borgo antico della città vi stupirà. A Civitanova non dimenticate di fare una passeggiata al porto: è uno dei più coperti da street art d’Italia. A Civitanova vi consiglio: Locanda Fontezoppa (anche cantina) Le piadineria Zero733 la tigelleria Millelire il ristorante pizzeria Galliano Enoteca Buccia

Serrata entro le mura quattrocentesche, Civitanova Alta ha conservato il sapore di borgo medievale fitto di chiese, palazzi, scalinate, romantiche stradine con scorci sulle colline. Qui c’è uno dei più bei teatri storici delle Marche intitolato al letterato rinascimentale Annibal Caro; nella sua casa natale è stata trasferita la Pinacoteca comunale, custode di un corpus di opere su carta a firma tra gli altri di Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà.

Pioraco e il Percorso dell’Acqua

L’alto maceratese regala incantevoli borghi dove l’acqua è la protagonista. Prendete Pioraco, e il suo sentiero de Li Vurgacci, come base di partenza del vostro tour. Nella strada che conduce a Pioraco nei pressi di Castelraimondo imperdibile lo street food di Alberto lu Porchettà.

Visso

Il bellissimo borgo di Visso ha subito dei danni davvero ingenti dopo il terremoto del 2016 e purtroppo tutto il suo centro storico è ancora zona rossa. Ma Visso merita comunque una visita, per fermarsi all’area di gusto e comprare i prodotti locali, tra cui non lasciatevi sfuggire il ciauscolo, e poi andate al santuario di Macereto (e già che ci siete fate un salto dall’azienda agricola Scolastici per acquistare dell’ottimo pecorino.

Il Lago di Fiastra e le Lame Rosse

Uno dei laghi delle Marche dove è assolutamente di consiglio di fare il bagno. Le acque del lago di Fiastra sono cristalline e di certo un’ottima alternativa alle spiagge. Il Lago offre possibilità di passeggiate, gustosi ristoranti e anceh un bel trekking piuttosto facile fino alle Lame Rosse, una curiosa formazione di pinnacoli e una delle escursioni più amate dei Sibillini.

Tabella riassuntiva delle principali attrazioni nei dintorni di Macerata

Luogo Descrizione Attività Consigliate
Recanati Città natale di Giacomo Leopardi, ricca di storia e cultura. Visitare Casa Leopardi, il Colle dell'Infinito e il centro storico.
Loreto Sede della Basilica della Santa Casa, importante santuario mariano. Visitare la Basilica, il Palazzo Apostolico e ammirare la vista panoramica.
Abbazia di Fiastra Complesso monastico cistercense ben conservato. Esplorare l'abbazia, fare escursioni nella riserva naturale e visitare il museo.
Urbisaglia Sito archeologico romano con rocca medievale. Visitare l'area archeologica, la rocca e il museo archeologico.
Lago di Fiastra Lago artificiale con acque cristalline e paesaggi suggestivi. Nuotare, fare escursioni, visitare le Lame Rosse e praticare sport acquatici.
Monti Sibillini Catena montuosa con sentieri escursionistici e borghi caratteristici. Fare trekking, visitare i borghi medievali e ammirare la natura incontaminata.

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