Albergo Atene Riccione

 

Mangiare a Roma: Ristoranti Economici e Lontani dalle Rotte Turistiche

“Sono in centro a Roma, mi consigli un posto non turistico dove mangiare bene?”. Ecco una guida per andare sul sicuro e scoprire i sapori autentici della cucina romana, lontano dalle trappole per turisti.

Trattorie e Ristoranti nel Cuore di Roma

Armando al Pantheon

Anche se frequentato da turisti, Armando al Pantheon è un'istituzione gastronomica nel cuore di Roma, a due passi dal Pantheon. Dal 1961, la famiglia Gargioli propone una cucina romana rivisitata ma legata alla tradizione e al territorio. Non può mancare il triplete romano delle paste, con una serie di altri cavalli di battaglia della cucina romanesca, come la Trippa, i Saltimbocca, il Pollo con i peperoni (solo a cena), l’Abbacchio alla scottadito.

Si possono gustare piatti come coratella d’abbacchio (10 euro), Amatriciana, gricia, carbonara (10 euro), trippa alla romana (15 euro), puntarelle (8 euro) a seconda del mercato e della stagione, ma anche polpettine di farro in salsa di tartufo (18 euro) o baccalà alla pizzaiola (17 euro), tagliolini agli asparagi, pecorino e sorpresa di sottofondo (13 euro). E dolci fatti in casa (7,5 euro).

Cavalier Gino

Per chi non bada agli effetti speciali o al design, consigliate pure il Cavalier Gino, un‘istituzione di una Roma sparita. Frequentatissimo da politici, data la vicinanza a Montecitorio, questa trattoria con pochi coperti, tavoli apparecchiati alla vecchia maniera, ritagli di giornale alle pareti, non è molto diversa rispetto al 1963.

La lavagnetta coi piatti del giorno chiarisce subito che si servono piatti tradizionali della cucina romana: spaghetti alla carbonara, tonnarelli cacio e pepe, amatriciana, penne all’arrabbiata (tra gli 8 e i 10 euro). Giovedì gnocchi. Per ordinare sicuri, fidatevi degli storici camerieri. Per i secondi piatti: coniglio alla cacciatora (10 euro), involtini al sugo con ripieno di carote e sedano; o l’immancabile pollo con peperoni, fino al bollito alla picchiapò e alla trippa alla romana con abbondante pecorino (tutti a 11 euro). E poi la cicoria ripassata, l’insalata di puntarelle oppure un carciofo alla romana (5/6 euro).

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Ciao Checca

Per chi ha fretta ma vuol mangiar bene, in centro c’è Ciao Checca. Partiamo dal nome: la Checca è un piatto tipico della cucina romana, a essere “blasfemi” una pasta fredda ovvero ditaloni rigati con pomodori a pezzettini e mozzarella di bufala, basilico sale e olio: qui è cucinata al momento e servita in moderni bicchieri usa e getta personalizzati (7 euro), anche in versione maxi (9 euro).

Tra gli altri primi, tagliolini pesto e pinoli, pasta e ceci con colatura di alici (7 euro) e poi zuppe di ceci, lenticchie, cicerchie e cicoria (7 euro). Per i carnivori, merita l’assaggio il Patty Melt cheeseburger, ovvero hamburger di carne danese con una fetta di Emmenthal fuso e cipolle glassate al miele, tra due fette di pane integrale grigliato (8,5 euro). In alternativa frittata al forno (6 euro), mozzarella di bufala (5 euro) o polpette al sugo (8 euro). Le insalate vanno dai 5 agli 8 euro. Non mancano centrifughe, spremute, succo di mela, frullati e birra artigianale.

Cul de Sac

Prima dei wine bar e dei bistrot tutti uguali dal 1977 a Roma c’era e c’è il Cul de Sac: 1500 etichette, pochi fronzoli, clima disteso. Potete mangiare dai piatti tipici della cucina tradizionale romana: trippa (10euro), coda alla vaccinara (11euro), involtini alla romana (11euro), polpette al vino con purè (11euro), pollo coi peperoni (11euro). O iniziare per gli amanti del genere con ottimi patè fatti in casa di cinghiale, lepre, fagiano (7euro). Passando poi ai piatti internazionali come il topik (fagottino di ceci e patate con uva passa e pinoli, 8 euro), babaghannush (purea di melanzane con sesamo a 8euro), escargots alla bourgignonne (9 euro). Vastissima selezione di formaggi e salumi. Tra i dolci tutti classici some i dolci lo zabaione gelato (5 euro) e la crostata di mandorle e arance (5euro).

Il Marchese

Il Marchese, osteria mercato liquori è il posto ideale per sfuggire alla folla delle strade del centro in un ambiente a metà tra un’ osteria romana, con i tavoli e sedie di legno, e un bistrot francese. Il bancone splendente di bottiglie colorate del bar e la bella La cucina a vista separano di fatto i due ambienti. Nell’osteria c’è un vero mercato dove i clienti possono acquistare: fiori, farina, caffè, pane, frutta e verdura. E una sfoglina che prepara la pasta a vista.

Se siete golosi tra gli antipasti provate le Crocchette di bollito con la salsa ai peperoni (9 euro) o quelle di baccalà mantecato sulla crema di ceci al rosmarino (9 euro). Molto divertente è la Scarpetta, ovvero una classica rosetta romana da intingere nella cacio e pepe, carbonara e o amatriciana (7 euro). Tra i primi piatto icona è la Carbonara del Marchese (13 euro); tra i secondi il saltimbocca romano è rivisitato con successo sotto forma di Filetto di vitello come Saltimbocca (18 euro). Tra i dolci Tiramisù al pistacchio (8 euro ) e Cheesecake di ricotta e visciole (8 euro).

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Per Me - Giulio Terrinoni

Dopo i traguardi conquistati con Acquolina, nel 2016 lo chef Giulio Terrinoni, famoso per la cucina di mare, ha aperto Per Me, una certezza ormai della ristorazione di qualità. Tra i vicoli di via dei Banchi Vecchi e via Giulia, il ristorante di Terrinoni ricalca la sua personalità, un luogo incentrato sull’ospite, con una proposta davvero originale.

Per gli amanti dei crudi, da non perdere per qualità e accostamenti il crudo con dodici assaggi di mare (55 euro); tra gli antipasti cotti ottimo il maccarello bruciato con burrata cavolo rosso e dashi (26 euro). Passando ai primi troviamo il fusilloro come un risotto, zuppa di pese e lemongrass (28 euro), paccheri seppie n’duja, pecorino e scarola (28 euro). Si continua con pesce scegliendo tra una cottura al vapore ovvero pesce bianco molluschi, crostacei, vegetali e maionese di mare (40 euro), o arrosto con bacalà arrosto, cappuccino di bacccalà e friggitelli (40 euro).

Retrobottega

Un piccolo miracolo nato dalle idee degli chef Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, nella centralissima Via della Stelletta, a pochi passi da Piazza Navona. Qui si fa tutto in casa. All’ingresso spiccano due grandi tavoli sociali da dieci, con all’estremità un pass dove uno chef è pronto a cucinare tutte le portate che mangerete, interagendo direttamente con voi.

La cucina è centrale a vista: movimenti e profumi da osservare e assaporare come un piccolo spettacolo privato. Fresco di restauro e ampliamento Retrobottega vi innamorerà già solo per la cura dei dettagli artigianali degli arredi (pietra lavica metalli e legno).

Vittoriano

Ambiente arredi posate tutto sembra uscito dall’Inghilterra della grande regina. Domina le salette ad archi un grande specchio invecchiato spazi piccoli ma confortevoli. Menù essenziale e riuscito. Tra gli antipasti, noodles di verdure, in un brodo di miso e latte di cocco serviti con un formaggio vegano di anacardi (12,euro) catalana di polpo (14euro). Tra i primi risotto con baccalà mantecato con bietole e pomodorini semisecchi (14euro), fusillone alla carbonara (12euro). Per i secondi pescato del giorno indivia belga, patate violette yzatziki (20euro), pollo ripieno con bacon e noci pekan accompagnato da cicoria e patte dolci (16euro), per i vegani burger veg accompagnato da stick di patate e e ketchup piccante (15euro). I dolci sono il pezzo forte : torta al limone meringata (10euro), barattolino di crema cotta all’amaretto con crumble di cornflakes (9euro).

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Altre Opzioni Valide a Roma

  • Hosteria Grappolo d’oro: Annoverato sulla guida Michelin fra i Bib Gourmand, è uno di quei posti in cui, effettivamente, si mangia bene e si spende il giusto, a metà strada fra Piazza Navona e Campo de’ Fiori.
  • Alfredo alla Scrofa: Centodieci anni di storia, tanto da essere entrato nel registro delle imprese storiche.
  • La Quercia Osteria: Un porto sicuro per chi è alla ricerca di un locale dall’atmosfera contemporanea e dalla cucina sincera.
  • La Pigna: Offre una giusta alternanza fra piatti della tradizione romana e qualche divagazione più ecumenica.
  • Da Enzo al 29: Minuscolo tempio dei primi romani, guidato con maestria dalla famiglia De Felice.
  • Trattoria Da Teo: Bella trattoria nel quartiere tra i più trafficati di Roma.

Consigli Utili

Che voglia di mangiare bene la cucina romana nelle trattorie del centro storico di Roma… Anche se non è difficile essere richiamati da un cameriere che vi blandisce affinché vi sediate: ma non cedete, sono i classici buttadentro e spesso dietro ci sono ristoranti mediocri, classiche trappole per turisti. Non mancano i ristoranti che fanno show cooking davanti alle vetrine, ma anche in quel caso spesso è molto fumo e poco arrosto.

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