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Novità per Stranieri in Italia: Un Quadro Aggiornato

I cittadini stranieri possono entrare in Italia per turismo, studio, ricongiungimento familiare e lavoro. Per entrare in modo regolare in Italia è necessario il passaporto o altro documento di viaggio e il visto di ingresso (per visita e/o turismo, per lavoro, per studio e/o ricerca, per famiglia, etc.), che va richiesto all'ambasciata o ai consolati italiani nel Paese d'origine o di residenza stabile del cittadino straniero extracomunitario.

Il cittadino straniero può entrare in Italia se è in grado di documentare il motivo e le condizioni del soggiorno, oltre alla disponibilità di mezzi sia per mantenersi durante il soggiorno sia per rientrare nel Paese di provenienza, tranne i casi di ingresso per motivi di lavoro. Non è ammesso in Italia chi non soddisfa questi requisiti, o è considerato una minaccia per la sicurezza nazionale o di uno dei Paesi con cui l'Italia ha siglato accordi per la libera circolazione delle persone tra le frontiere interne.

L'ingresso in Italia è consentito con visti per soggiorni di breve durata, validi fino a 3 mesi, e per soggiorni di lunga durata che comportano la concessione di un permesso di soggiorno (di lunga durata) con motivazione identica a quella del visto. Il mancato rispetto di queste procedure, o una permanenza oltre i 3 mesi o il termine minore indicato eventualmente nel visto, pongono lo straniero nella condizione di irregolare, e ne comportano l'espulsione, salvi i casi di forza maggiore previsti dalla legge.

I cittadini stranieri espulsi non possono rientrare in Italia, tranne che abbiano un'autorizzazione speciale o sia terminato il divieto di ingresso. Non sono ammessi in Italia gli stranieri segnalati per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle relazioni internazionali. Lo straniero che raggiunge in modo irregolare l'Italia viene respinto alla frontiera oppure, se già entrato nel territorio nazionale, viene espulso, a meno che non debba essere trattenuto in uno dei centri per l'immigrazione per accertarne identità e/o nazionalità.

L'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo, deve avvenire nell'ambito delle quote di ingresso (articolo 21 T.U.) stabilite nei decreti periodici (di solito annuali), i cosiddetti 'decreti-flussi', emanati dal presidente del Consiglio dei ministri sulla base dei criteri indicati nel documento programmatico triennale sulle politiche dell'immigrazione (articolo 3).

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Novità Introdotte dal DL 145/2024

Il capo I del DL 145/2024 contiene una serie di modifiche alla disciplina dell’ingresso in Italia per motivi di lavoro, introdotte dal Governo con l'obiettivo di superare talune irregolarità emerse nell’applicazione dei meccanismi dei flussi di ingresso per lavoro. Di seguito una sintesi delle principali novità introdotte:

  • Acquisizione delle Impronte Digitali all’Atto della Richiesta del Visto di Lavoro: Si estende ai visti nazionali l’obbligo di acquisizione degli identificatori biometrici (attualmente impronte digitali), attualmente previsto per i soli visti Schengen in base al codice visti.
  • Semplificazione delle Modalità di Diniego dei Visti di Ingresso: Fino ad ora, in mancanza di una norma espressa di deroga, il diniego del visto doveva essere preceduto da un avviso di rigetto ai sensi dell’articolo 10-bis della legge n. 241/1990.
  • Soppressione del Meccanismo delle Quote Previste dal Decreto Flussi, Riservate alla Conversione di Permessi di Soggiorno in Lavoro Subordinato: Il cd “decreto Cutro” (DL 20/2023 convertito nella Legge 50/2023) aveva soppresso la previsione che subordinava la conversione dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio e formazione alla disponibilità di una quota prevista dal decreto flussi. In tutti questi casi la conversione del permesso di soggiorno, purché ancora in corso di validità, avviene al di fuori del meccanismo delle quote previste dal decreto flussi. Ne consegue che tali permessi possono ora essere convertiti in qualsiasi momento dell’anno e senza limiti numerici.
  • Obbligo di Elezione di Domicilio Digitale per il Datore di Lavoro e Digitalizzazione della Procedura Relative alla Sottoscrizione e Invio del Contratto di Soggiorno: Viene introdotto l’obbligo per il datore di lavoro di fornire all’Amministrazione un domicilio digitale (PEC) per consentire l’invio certo di comunicazioni essenziali alla prosecuzione dell’iter della domanda.
  • Sottoscrizione Digitale del Contratto di Soggiorno: Con le nuove norme vengono digitalizzate le procedure di ingresso: si prevede la sottoscrizione in forma digitale del contratto di soggiorno e dell’accordo di integrazione direttamente tra le parti e non più presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, con successiva trasmissione di tali atti allo Sportello da parte del datore di lavoro.
  • Richiesta di Conferma del Datore di Lavoro Prima del Rilascio del Visto e Sanzione di Irricevibilità della Domanda per Mancata Sottoscrizione del Contratto di Soggiorno in Passato: Sono state, introdotte disposizioni finalizzate a prevenire o far fronte ad alcune condotte di datori di lavoro che, dopo l’inoltro della richiesta del nulla osta, si disinteressano del prosieguo del relativo procedimento amministrativo. In pratica la nuova procedura, prevede che emesso il nulla osta al lavoro il Sistema Informativo dei visti che riceve la domanda di visto dal lavoratore, invierà, prima di lavorarla, una comunicazione al Sistema Informativo del Sportello Unico, il quale a sua volta trasmetterà al datore di lavoro via PEC una richiesta di conferma dell’interesse all’assunzione. Soltanto la conferma positiva, comunicata in ritorno tra i sistemi, farà andare avanti il procedimento di emissione del visto. Viene, inoltre, prevista l’irricevibilità della richiesta di nulla osta presentata dal datore di lavoro che, nel triennio precedente, non ha sottoscritto il contratto di soggiorno all’esito di precedente, analoga richiesta.
  • Riduzione dei Termini per la Preventiva Verifica di Indisponibilità di Lavoratori Già Presenti sul Territorio Nazionale (CD Labour Market Test): Con il nuovo decreto sono stati ridotti da 15 a 8 i giorni di attesa necessari per una risposta. Se il centro per l’impiego quindi non comunica entro 8 giorni dal ricevimento della richiesta di aver individuato uno o più lavoratori disponibili e in linea con il profilo ricercato, il datore di lavoro può legittimamente ritenere che la ricerca abbia avuto esito negativo e procedere con la richiesta di nulla osta al lavoro.
  • Lavoratori Stagionali, Possibilità di Stipulare, nel Periodo di Validità del Nulla Osta al Lavoro, un Nuovo Contratto Entro 60 Giorni Dalla Scadenza del Precedente: Le nuove norme fissano, inoltre, un limite temporale, pari a sessanta giorni decorrenti dal termine finale del precedente contratto di lavoro, entro il quale può intervenire la nuova offerta di lavoro stagionale e la conseguente proroga e rinnovo del nulla osta e del permesso di soggiorno.
  • La Precompilazione Delle Domande Di Nulla Osta Al Lavoro Con Chiusura Anticipata Rispetto Al Click Day: Viene regolamentata e anticipata di mesi rispetto al cd click day, la fase di precompilazione dei moduli di domanda sul portale informatico messo a disposizione dal Ministero dell’interno.
  • Numero Massimo di Domande per Richiedente: Le nuove norme introducono per il 2025 un limite massimo per le richieste di nulla osta al lavoro che possono essere presentate da singoli datori di lavoro che non si affidano all’intermediazione delle organizzazioni datoriali.
  • Eliminazione del Silenzio Assenso per la Fase di Esame delle Domande Relative a Lavoratori di Stati a Rischio (nel 2025 si tratta di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka): L’articolo 3 del nuovo decreto, prevede che, per lavoratori cittadini di Stati e territori caratterizzati da elevato rischio di presentazione di domande corredate da documentazione contraffatta o priva dei requisiti previsti dalle legge, non si applichi la procedura di silenzio assenso prevista per il rilascio del nulla osta al lavoro.

Le Nuove Regole sulla Cittadinanza

Sulla G.U. n. 118 del 23 maggio 2025 è stata pubblicata la Legge 23 maggio 2025, n. 74: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di cittadinanza. La normativa attuale sulla cittadinanza è disciplinata dalla legge n. 91 del 1992, che si basa primariamente sul principio dello ius sanguinis (trasmissione della cittadinanza per discendenza).

Ecco le principali misure introdotte:

  • Limitazione nella trasmissione della cittadinanza per nascita (jure sanguinis): Il provvedimento introduce il principio fondamentale che la cittadinanza non si trasmette automaticamente ai nati all’estero in possesso di altra cittadinanza e si preclude il riconoscimento della stessa anche ai nati all’estero prima dell’entrata in vigore della disposizione stessa.
  • Acquisto della cittadinanza da parte del minore straniero o apolide: Il minore straniero o apolide, discendente da padre o madre cittadini italiani per nascita, diviene cittadino italiano qualora i genitori medesimi, ovvero il tutore, dichiarino la volontà di acquisto di tale status.
  • Termine per la definizione di alcuni procedimenti di acquisto della cittadinanza: È di massimo ventiquattro mesi (non prorogabili) il termine per la definizione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza da parte del coniuge di cittadino italiano o di concessione della cittadinanza con decreto del Presidente della Repubblica.
  • Requisito di residenza biennale per i figli minori di chi acquisti o riacquisti la cittadinanza: Il provvedimento prevede un requisito di residenza continuativa biennale in Italia, per l’acquisto della cittadinanza da parte di figli minori di genitore che acquisti o riacquisti la cittadinanza italiana, se conviventi.
  • Stranieri discendenti da italiani ed ingresso per lavoro subordinato: Viene consentito l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato, al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro, per lo straniero residente all’estero, discendente di cittadino italiano e in possesso della cittadinanza di uno Stato di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana.
  • Stranieri discendenti da italiani e concessione della cittadinanza: È ridotto a due anni (da tre anni) il periodo di legale residenza in Italia, prescritto per la concessione della cittadinanza allo straniero il cui genitore o ascendente in linea retta di secondo grado sia o sia stato cittadino per nascita.
  • Riacquisto della cittadinanza a favore di ex cittadini: Chi è nato in Italia o vi è stato residente per almeno due anni continuativi, e ha perduto la cittadinanza in applicazione di alcune disposizioni della legge 555 del 1912, la riacquista se effettua una dichiarazione in tal senso, tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027.

Quote di Ingresso per il 2025

Per l’anno 2025 sono previsti n. 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, n. 730 ingressi per lavoro autonomo e n. dal 1° al 31 luglio 2025, limitatamente alle domande relative al click day del 1° ottobre 2025, dedicato al lavoro stagionale nel settore turistico-alberghiero, come previsto dall’art. 2, comma 6, lett. per gli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali di cui all’art 6, comma 3, lett.a) del D.P.C.M. (mod. per gli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio assistenziale) di cui agli artt. 6, commi 3, lett. b) e 4, lett. Tale limite non si applica alle richieste presentate dalle organizzazioni datoriali di categoria di cui all’art. 24 bis del T.U.I., dai soggetti abilitati e autorizzati ai sensi dell’art. 1 della legge n. 12/1979, dalle agenzie di somministrazione di lavoro previste dall’art. 4, comma 1, lett. a) e b) del d.lgs. n.

Tabella Riepilogativa delle Novità

Argomento Novità Principale
Ingresso per Lavoro Digitalizzazione delle procedure, obbligo di domicilio digitale per i datori di lavoro, verifica preventiva dell'interesse all'assunzione.
Cittadinanza Limitazioni nella trasmissione automatica, requisiti di residenza biennale per i figli minori, agevolazioni per i discendenti di italiani all'estero.
Lavoro Stagionale Possibilità di stipulare nuovi contratti entro 60 giorni dalla scadenza del precedente.
Quote di Ingresso Definite le quote per il 2025, con particolare attenzione al settore dell'assistenza familiare e sociosanitaria.

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