Paesi Visitabili Senza Visto per i Cittadini Italiani
Noi italiani possiamo godere dei vantaggi di un passaporto considerato tra i più vantaggiosi e "potenti" in assoluto. Lo è letteralmente, nel senso che ci apre le porte a un numero altissimo di Paesi da visitare comodamente, anche senza visto, o con un visto molto semplice da ottenere o da fare direttamente all'arrivo nel Paese.
Vantaggi per i Cittadini dell'Unione Europea
Prima di andare a vedere in quali Paesi del mondo noi italiani possiamo andare senza bisogno di visto, però, va specificato che per tutti i cittadini dell'Unione Europea (e quindi anche per noi italiani) hanno un vantaggio unico al mondo. Questo vantaggio è il diritto di muoversi in tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione Europea o dell’Area Schengen presentando soltanto la propria carta d'identità.
Un vero e proprio privilegio rarissimo, che ormai diamo per scontato ma nei fatti esiste soltanto qui nell'Unione Europea.
Insomma per un cittadino europeo (e quindi anche italiano) si va senza passaporto in tutti questi Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Slovenia, Slovacchia e Svizzera. A cui si aggiungono anche San Marino e Città del Vaticano. Parliamo di ben trentadue Paesi in totale.
Paesi Visitabili Senza Visto per gli Italiani
Veniamo ai Paesi che noi italiani possiamo visitare senza ottenere un visto. Quali sono? Ecco un elenco che li comprende tutti, e con il numero di giorni o di mesi per i quali è consentito non dover richiedere un visto.
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Lista dei Paesi in cui se sei italiano viaggi senza visto
- Albania (per 90 giorni, dopo i quali serve il visto)
- Samoa americane (per 30 giorni)
- Andorra
- Anguilla
- Antigua e Barbuda (per fino a 3 mesi)
- Argentina (per 3 mesi)
- Armenia (per 180 giorni)
- Aruba
- Australia
- Bahamas (per 8 mesi)
- Bahrain
- Bangladesh
- Barbados (per 90 giorni)
- Bielorussia (per 30 giorni)
- Belize (per 1 mese)
- Bermuda
- Bolivia (per 90 giorni)
- Bonaire; St. Eustatius e Saba
- Bosnia ed Erzegovina (per 90 giorni)
- Botswana (per 90 giorni)
- Brasile (per 90 giorni)
- Isole Vergini Britanniche
- Brunei (per 90 giorni)
- Burkina Faso
- Isole di Capo Verde (per 30 giorni)
- Isole Cayman
- Cambogia
- Canada (per 6 mesi)
- Cile (per 90 giorni)
- Colombia (per 90 giorni estendibile fino a 180 giorni)
- Isole Comore
- Isole Cook
- Costa Rica (per 90 giorni)
- Curacao
- Dominica (v90 giorni)
- Repubblica Dominicana (per 90 giorni)
- Ecuador (per 90 giorni)
- Egitto
- El Salvador (per 90 giorni)
- Eswatini (per fino a 30 giorni)
- Etiopia
- Isole Falkland
- Isole Faroe
- Fiji (per 4 mesi)
- Guiana Francese
- Polinesia Francese
- Indie occidentali francesi
- Gabon
- Georgia (per 1 anno)
- Gibilterra
- Groenlandia
- Grenada (per 90 giorni)
- Guam
- Guatemala (per 90 giorni)
- Guinea - Bissau
- Guyana (per 90 giorni)
- Haiti (per 90 giorni)
- Honduras (per 90 giorni)
- Hong Kong (per 90 giorni)
- Indonesia (per 30 giorni)
- Iran
- Iraq
- Israele (per 3 mesi)
- Giamaica (per 90 giorni)
- Giappone (per 90 giorni)
- Giordania
- Kazakistan (per 30 giorni)
- Kenya
- Kiribati (per 120 giorni)
- Kosovo (per 90 giorni)
- Kirghizistan (per 60 giorni)
- Kuwait
- Laos
- Libano
- Lesotho (per 14 giorni)
- Macao
- Madagascar
- Malaysia (per 3 mesi)
- Malawi
- Maldive
- Myanmar
- Isole Marshall (per 90 giorni)
- Mauritania
- Mauritius (per 90 giorni)
- Mayotte
- Messico (per 180 giorni)
- Micronesia (per 90 giorni)
- Moldavia (per 90 giorni)
- Montenegro (per 90 giorni)
- Montserrat
- Marocco (per 90 giorni)
- Mozambico
- Namibia (per 90 giorni)
- Nepal
- Nuova Caledonia
- Nuova Zelanda (per 90 giorni)
- Nicaragua (per 90 giorni)
- Niue
- Macedonia del Nord (per 90 giorni)
- Isole Marianne Settentrionali
- Oman (per 10 giorni)
- Pakistan
- Isole Palau (per 90 giorni)
- Territorio palestinese
- Panama (per 180 giorni)
- Papua Nuova Guinea
- Paraguay (per 90 giorni)
- Perù (per 90 giorni)
- Filippine (per 30 giorni)
- Puerto Rico
- Qatar (per 90 giorni)
- Riunione
- Ruanda
- Samoa (per 90 giorni)
- Sao Tome e Principe (per 15 giorni)
- Arabia Saudita
- Senegal (per 90 giorni)
- Serbia (per 90 giorni)
- Seychelles (per 30 giorni)
- Sierra Leone
- Singapore (per 90 giorni)
- Isole Salomone (per 90 giorni)
- Somalia
- Sudafrica (per 90 giorni)
- Corea del Sud (per 90 giorni)
- Sri Lanka
- Sant’Elena
- St. Kitts e Nevis (per 90 giorni)
- Santa Lucia (per 90 giorni)
- St. Maarten
- St. Vincent e Grenadine (per 90 giorni)
- Taiwan (per 90 giorni)
- Tanzania
- Tajikistan
- Thailandia (per 30 giorni)
- The Gambia (per 90 giorni)
- Timor-Leste (per 90 giorni)
- Togo
- Tonga (per 90 giorni)
- Trinidad e Tobago (per 90 giorni)
- Tunisia (per 90 giorni)
- Turchia (per 90 giorni)
- Isole Turks e Caicos
- Tuvalu (per 90 giorni)
- Uganda
- Ucraina (per 90 giorni)
- Emirati Arabi Uniti (per 30 giorni)
- Regno Unito (per 6 mesi)
- Stati Uniti d’America (per 90 giorni)
- Uruguay (per 90 giorni)
- Isole Vergini Americane
- Uzbekistan (per 30 giorni)
- Vanuatu (per 90 giorni)
- Venezuela (per 90 giorni)
- Vietnam (per 15 giorni)
- Zambia
- Zimbabwe
Potenza del Passaporto Italiano nel 2024
Nel 2024 i cittadini italiani con il loro passaporto potranno viaggiare in ben 194 Paesi senza visto o con visto all'arrivo. A dirlo è la classifica stilata ogni trimestre da una società finanziaria, che verifica quanti Paesi siano visitabili con un passaporto senza che sia necessario un apposito visto.
Il Belpaese ha raggiunto il primo posto in questa speciale lista, insieme a Francia, Germania e Spagna. L'Henley Passport Index ha iniziato a monitorare le libertà di viaggio globali 19 anni fa, quando è stato creato dalla società di consulenza sulla cittadinanza globale e sulla residenza Henley & Partners. I dati utilizzati sono quelli dell’International Air Transport Association (Iata).
L'elenco non è l'unico indice stilato dalle società finanziarie per classificare i passaporti globali. In base ai dati dell'ultimo trimestre i cittadini di Francia, Germania, Italia, Giappone, Singapore e Spagna possono usufruire dell'accesso senza visto o con visto all'arrivo a ben 194 destinazioni in tutto il mondo.
Le nazioni asiatiche avevano dominato il primo posto negli ultimi cinque anni, ma la nuova top five vede trionfare l'Europa.
Molto più indietro, al settimo posto troviamo gli Stati Uniti e il Canada. I cittadini della superpotenza economica e militare godono di accesso senza visto ad "appena" 188 Paesi.
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Negli ultimi dieci anni la scalata più interessante della classifica è da attribuire agli Emirati Arabi Uniti. Dal 2014 per cittadini degli Emirati si sono aggiunte ben 106 destinazioni senza visto, guadagnando l’11esima posizione quest'anno.
In fondo alla classifica troviamo invece l’Afghanistan, i cui cittadini possono entrare senza visto solo in 28 Paesi. Poco sopra troviamo la Siria (29), l'Iraq (31) e il Pakistan (34).
Viaggiare in Europa con la Carta d'Identità
Per gli italiani sono visitabili senza visto, con la sola carta d'identità, tutti i Paesi dell'Unione europea. Tra i Paesi extra-Ue visitabili col solo passaporto, senza visto o con visto all'arrivo, figurano numerosi Paesi, in gran parte dei casi con vincoli temporali.
Novità 2024: Ingresso in Cina senza Visto
Tra le principali novità per gli italiani nel 2024 c'è la possibilità di fare ingresso in Cina, senza dover richiedere il visto, per motivi di affari, familiari e turismo a condizione che la permanenza non superi i 15 giorni. La misura è diventata attiva in via sperimentale per un anno, dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2024.
Spazio Schengen: Libera Circolazione
Lo spazio Schengen è un insieme di Stati europei (attualmente 23 sui 27 compresi nell’Unione Europea) caratterizzato da una sostanziale assenza di controlli alle frontiere interne tra i Paesi. Da tale inclusione dipende l’applicazione delle regole proprie per i Paesi aderenti, con la conseguenza che è garantita al cittadino italiano che si rechi in uno degli altri Paesi della zona Schengen di accedervi senza necessità di esibire documento alcuno alla frontiera ovvero di essere assoggettato a controlli di sorta alla frontiera.
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Viaggiare nel Regno Unito dopo la Brexit
Per quanto riguarda la possibilità per il cittadino italiano di viaggiare nel Regno Unito occorre tenere presente, in proposito, lo spartiacque è individuato dall’intervento della Brexit. Oggi, infatti, tutti i cittadini italiani che desiderino recarsi in uno qualsiasi dei Paesi del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord dovranno essere in possesso di un passaporto in corso di validità legale e prepararsi ad essere sottoposti a degli accurati controlli al momento dell’ingresso alla frontiera o in aeroporto.
Viaggi al di Fuori dello Spazio Schengen
Qualche maggiore complessità può caratterizzare i viaggi che il cittadino italiano in possesso di passaporto italiano voglia compiere fuori dallo spazio Schengen e nei Paesi, comunque, extraeuropei.
Viaggi verso gli Stati Uniti e il Canada
Per quanto attiene ai viaggi compiuti verso gli Stati Uniti d’America occorre precisare che in adesione alla disciplina in materia vigente attualmente è necessario per l’ingresso il possesso di un passaporto validamente rilasciato ed in corso di validità. Oltre a ciò, è richiesta l’autorizzazione elettronica ESTA, ossia quell’autorizzazione elettronica che consente di viaggiare all’interno degli Stati Uniti senza necessità di ottenere un visto, per tutti coloro che vi giungano per via aerea ovvero via nave.
Per quanto attiene ai viaggi compiuti verso il Canada dal cittadino italiano occorre precisare che secondo la legge attualmente in vigore è necessario per l’ingresso il possesso di un passaporto validamente rilasciato ed in corso di validità. Oltre a ciò, è richiesta l’autorizzazione elettronica ESTA, ossia quell’autorizzazione elettronica che consente di viaggiare all’interno degli Stati del Canada senza necessità di ottenere un visto, per tutti coloro che vi giungano per via aerea.
Viaggi verso l'America Latina
Per i viaggi da compiere verso gli Stati dell’America Latina, tendenzialmente la regola è quella che consente l’ingresso al cittadino italiano in maniera libera con il passaporto italiano in corso di validità di almeno tre mesi al momento in cui vi effettua l’ingresso e senza necessità di ottenere il rilascio di alcun visto per coloro che vi si rechino con finalità turistiche di durata non superiore a tre mesi.
Viaggi verso l'Asia
Maggiormente variegato, rispetto a quello appena esaminato per gli Stati americani, è il quadro previso alla possibilità di viaggiare con il passaporto rilasciato dallo Stato italiano nei paesi asiatici. Per quanto concerne i Paesi dell’Asia dell’Est tendenzialmente è prevista la possibilità del cittadino italiano di farvi accesso qualora sia in possesso di un passaporto legittimamente rilasciato e in corso di validità nonché di un visto elettronico (c.d.
Con la dicitura Sud Est asiatico si intende quella zona dell’Asia che comprende Paesi quali Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Thailandia, Vietnam. La regola generale che vige in materia di possibilità di accedere ai predetti Paesi è quella che prevede che il cittadino italiano sia in possesso di un Passaporto italiano in corso di validità e che abbia una validità residua di almeno sei mesi.
Per Medio Oriente si intende quella zona territoriale che ricomprende al suo interno gli Emirati Arabi Uniti, l’Oman e il Qatar. In linea generale il cittadino italiano può farvi ingresso qualora sia in possesso di un passaporto italiano in corso di validità e che abbia una validità residua di almeno sei mesi dal momento del suo arrivo sul posto. E’, inoltre, necessario l’ottenimento del visto per i titolari di passaporto italiano che si rechino in Oman. Il visto, peraltro, è rilasciato direttamente alla frontiera ovvero negli aeroporti a fronte della corresponsione del relativo importo.
Viaggi verso l'Africa
Viaggiare in Africa con il passaporto italiano richiede un’attenta valutazione della destinazione prescelta (o presso la quale è necessario recarsi), dal momento che la situazione risulta essere molto variegata per quanto concerne i documenti di identità validi e, soprattutto, la validità e sufficienza del passaporto italiano al fine dell’ingresso sui relativi territori. Principalmente è possibile distinguere sostanzialmente due macrozone: la zona del Nord Africa; la zona dell’Africa Sub-sahariana.
Nella maggior parte dei casi per viaggiare nei Paesi del Nord Africa occorre presentare un passaporto in corso di validità legale e ottenere un visto che autorizzi il soggiorno. Vi sono, tuttavia, alcuni Stati che fanno eccezione alla regola generale. E’ il caso dell’Egitto, verso il quale si può viaggiare anche senza passaporto, con la semplice carta di identità, purché abbia una validità residua (a decorrere dalla data di ingresso nel territorio) di almeno sei mesi.
Per quanto riguarda, invece, il Marocco, oltre alla presentazione del passaporto che abbia validità tale da coprire almeno il periodo di permanenza sul territorio del Paese, occorre il visto, ad eccezione che per i casi in cui ci si rechi colà per finalità turistiche e il viaggio (organizzato) abbia durata massima inferiore a tre mesi. Il passaporto, con almeno tre mesi di validità residua alla data dell’ingresso nel Paese, è necessario anche per fare ingresso in Tunisia.
Con riguardo ai Paesi dell’Africa Sub-sahariana la regola diffusa è quella in ragione della quale è richiesta la presentazione di un passaporto valido per l’espatrio e che abbia una validità residua successiva alle date del viaggio pari ad almeno sei mesi.
Viaggi verso l'Oceania
Viaggiare in Oceania con il passaporto italiano, allo stato attuale, è un’attività che viene discretamente agevolata dai Paesi di destinazione, probabilmente anche al fine di agevolare i viaggi con finalità turistiche. I cittadini italiani in possesso di un passaporto italiano in corso di validità legale possono recarsi in Australia e Nuova Zelanda senza che sia loro necessario chiedere e ottenere un visto per i viaggi aventi finalità turistica e con una durata che preveda la permanenza nel Paese di durata massima di 90 giorni.
Per quanto attiene alla possibilità di viaggiare con il passaporto italiano nelle isole del Pacifico una delle destinazioni più frequentate e rinomate è sicuramente la Polinesia francese, per il cui soggiorno in loco è necessario che il passaporto abbia una validità residua, dalla data del rientro in Italia, di almeno sei mesi. Una peculiarità concerne, invece, il visto d’ingresso nella Polinesia francese, posto che è molto frequente che vi si acceda attraverso i confini degli Stati Uniti d’America.
Restrizioni Speciali all'Ingresso
Nonostante il passaporto italiano, come visto, sia uno tra quelli che consentono la maggiore libertà di movimento verso gli stati esteri, vi sono alcuni Paesi che, in ogni caso impongono delle restrizioni speciali all’ingresso per i cittadini italiani che ne siano titolari e che lo presentino come documento di identità ai fini del viaggio. Nel dettaglio, sono poste restrizioni all’ingresso per i soggetti titolari di passaporto italiano che, a seguito di una visita nello Stato di Israele, desideri fare ingresso nei seguenti Stati: Iran, Libano, Libia, Sudan, Siria, Yemen e Kuwait.
Consigli Utili per Viaggiare all'Estero
Viaggiare all’estero richiede sicuramente qualche accorgimento in più rispetto a quelli che sono necessari e sufficienti per i soggiorni nel territorio nazionale. E’ bene muoversi con discreto anticipo per preparare adeguatamente il viaggio e non farsi sopraffare dagli imprevisti o da eventuali ritardi che rischiano di mettere a rischio il soggiorno.
A proposito dell’ottenimento del visto qualora necessario per viaggiare all’estero è opportuno precisare che le tipologie sono molto variegate. La domanda può essere presentata seguendo tre canali: presentandosi di persona all’ufficio del Consolato o dell’Ambasciata del Paese di destinazione (in specie, per quei Paesi che rilasciano il visto al momento dell’arrivo del soggiornante in loco); a mezzo posta (raccomandata con ricevuta di ritorno, al fine di avere la certezza legale dell’arrivo e della ricezione da parte dell’ufficio destinatario); mediante trasmissione in modalità telematica.
Occorre, infine, sottolineare, innanzitutto, che al fine di garantire la buona riuscita del viaggio e/o di tutelarsi da eventuali inconvenienti dell’ultimo minuto è sempre preferibile sottoscrivere un contratto di assicurazione di viaggio che consenta di garantirsi dal rischio che il viaggio possa essere per qualsivoglia ragione modificato in alcuni dei suoi elementi essenziali e, soprattutto, cancellato all’ultimo o che non vi si possa più prendere parte per cause di forza maggiore. Inoltre, è necessario tenere presente che, al fine di tutelare la salute propria e altrui, qualora ci si proponga di recarsi verso destinazioni nelle quali siano diffuse malattie infettive anche potenzialmente letali e che in Italia sono sconosciute o, magari, ad oggi ormai superate, occorre sottoporsi alle relative vaccinazioni.