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Foglio di Via per Auto Straniere: Come Ottenerlo in Italia

Autoveicoli e motoveicoli per poter circolare in Italia devono essere muniti di carta di circolazione e immatricolazione presso il Dipartimento Italiano per i trasporti terrestri (Art.

Chi Può Intestarsi un Veicolo in Italia?

Fatta questa premessa, il Codice della Strada che disciplina la circolazione dei veicoli in Italia dispone che può intestarsi un veicolo in Italia, nuovo o usato, solo colui che ha la residenza in un comune italiano.

  • Cittadino italiano residente in Italia.
  • Un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE può acquistare un veicolo e iscriverlo al Pubblico Registro Automobilistico solo se elegge domicilio in Italia.

In questi casi, sulla carta di circolazione e sul certificato di proprietà saranno indicati il domicilio eletto in Italia e l’iscrizione AIRE.

La Situazione degli Stranieri che Vogliono Acquistare un’Auto in Italia

La domanda è relativa a tutti quei casi di cittadini dell’Unione Europea che hanno proprietà immobiliari o che hanno relazioni d’affari o interessi leciti in Italia, che hanno residenza all’estero, e che vorrebbero dotarsi di un’automobile da tenere e da usare durante il loro soggiorno in Italia (per paradosso, si può essere proprietari di un immobile in Italia ma non si può possedere un’auto se non si è iscritti all’anagrafe di un comune italiano).

Cittadini UE non residenti in Italia

Il cittadino UE non residente in Italia non può intestarsi un veicolo con targa italiana. L’unica alternativa è immatricolare il veicolo con targa EE (escursionisti esteri). Tuttavia le targhe EE consentono l’immatricolazione solo per un anno.

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Cittadini Extra UE

Se l’extracomunitario è in possesso della carta di soggiorno è anche residente e iscritto all’anagrafe di un comune italiano. In questo caso può acquistare e immatricolare un veicolo in Italia, anche se non è in possesso della cittadinanza.

Il Decreto Salvini e le Restrizioni per le Auto con Targa Estera

Inoltre, il recente Decreto Salvini sulla Sicurezza ha vietato la circolazione sul territorio dello Stato italiano alle auto con targa estera. In particolare, il decreto dispone, all’Art. 132 del C.d.S, che - Il veicolo immatricolato all’estero può circolare in Italia al massimo per un anno.

Scaduto questo termine, se il veicolo non è immatricolato in Italia, l’intestatario può chiedere all’UMC competente un foglio di via per lasciare il territorio nazionale. Se si circola oltre l’anno previsto, la sanzione pecuniaria è aumentata, il veicolo è sequestrato e, se non si provvede alla nazionalizzazione oppure all’esportazione, entro 180 giorni viene confiscato.

Le restrizioni colpiscono gli stranieri extra UE o cittadini dell’Unione Europea che vogliono intestare l’automobile in Italia.

Come Ottenere una Targa Provvisoria per Esportazione

Ci sono delle casistiche particolari in cui un’auto, pur essendo regolarmente immatricolata, ha bisogno di una targa provvisoria, da anteporre a quella abituale. Tra le varie motivazioni, la più comune è quella che riguarda la targa per esportazione, quando cioè il veicolo deve circolare in maniera definitiva in uno stato straniero.

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Ha bisogno quindi di una targa provvisoria chi si trasferisce all’estero portandosi l’auto, o chi vuole comunque stazionare fuori dall'Italia per diversi mesi. Chiunque sia interessato ad una targa provvisoria per esportazione, può fare regolare richiesta ad uno sportello ACI (Automobili Club Italia).

Il richiedente, insieme al modulo da compilare per la richiesta della targa di esportazione (scaricabile anche dal sito web dell’ACI), dovrà allegare la fotocopia del documento d’identità, una copia della carta di circolazione, il certificato di conformità e la radiazione per l’esportazione all’estero.

Se l’iter viene compilato a dovere l’utente riceve, oltre alla targa provvisoria per esportazione, anche il cosiddetto Foglio di Via, dove sono indicate tutte le caratteristiche del veicolo e il percorso da fare per andare all’estero.

Se un’automobilista viene pizzicato a non seguire le indicazioni del Foglio di Via o, peggio, a trasferirsi con l’auto all’estero senza la regolare targa provvisoria, la multa prevista va da un minimo di 25 € fino ad un massimo di 335 €. Nei casi peggiori, è previsto anche il sequestro dell’auto.

Ad onor di cronaca, la targa provvisoria non si richiede solo per andare all’estero, ma anche per condurre al collaudo un veicolo appena modificato o per trasportare altri veicoli e rimorchi.

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Validità e Utilizzo della Targa Provvisoria

Pur avendo una validità massima di 60 giorni, la targa provvisoria è configurata per essere usata una sola volta.

Al momento del rilascio della targa provvisoria, sul documento viene indicato con precisione il percorso che l’auto compirà per arrivare fino a destinazione. Una volta giunti a destinazione, la targa provvisoria avrà perso ogni validità e l’auto, per circolare, dovrà essere reimmatricolata nel paese di destinazione.

Una targa temporanea può essere assegnata a chiunque ne faccia richiesta (compresi cittadini di altri paesi dell'UE) per motivi di collaudo, collaudo e trasferimento del veicolo.

Viene prodotta anche privatamente su cartone, e la sua sequenza alfanumerica è attribuita dall’Ufficio Immatricolazione, che rilascia al richiedente un documento di registrazione compilato solo nella sezione contenente i dati anagrafici.

Le parti relative ai dati tecnici e identificativi del veicolo sono compilate dal titolare direttamente prima dell'utilizzo del veicolo. Pertanto, i dati del veicolo abbinati alla targa non vengono registrati dall'anagrafe, che conserva solo i dati anagrafici in un fascicolo cartaceo.

Il periodo di validità è di 60 giorni, ma per particolari esigenze di collaudo di vetture nuove non ancora immatricolate, l’ufficio provinciale della Direzione generale della M. C. T. C può rilasciare apposita documentazione, non vincolata dal percorso, e la durata massima è 180 giorni.

Documenti Necessari e Costi

Per ottenere la targa provvisoria è necessario presentare una serie di documenti all'Ufficio Motorizzazione Civile o all'Ufficio ACI, a seconda che sia necessaria una patente provvisoria per uscita o collaudo. Per essere perfettamente a norma, il veicolo deve essere coperto da assicurazione RCA.

Dopo esserci presentati all'Ufficio della Motorizzazione Civile o ACI ed aver avviato tutte le pratiche per ottenere la nostra targa provvisoria, non ci resta che completare l'ultimo passaggio, quello relativo al pagamento.

Per due versamenti con vaglia postale sono necessari in totale 26,20 euro: il primo, da 10,20 euro, sul conto corrente. 9001; il secondo, da 16,00 euro, versato al numero di conto corrente. 4028.

I bollettini ci verranno inviati tramite ACI o Motorizzazione Civile, ma possiamo richiederli anche all'ufficio postale. Affinché la procedura abbia esito positivo, come sopra indicato, il veicolo deve essere idoneo al pagamento dell'assicurazione RCA.

Sanzioni per Mancato Rispetto delle Normative

Dopo aver ottenuto la nostra targa temporanea e averla installata sul nostro veicolo, dobbiamo informarci di eventuali sanzioni che potremmo incontrare per non aver aderito alle restrizioni di viaggio.

Come indicato nella sezione 99 del codice autostradale, sono previste severe sanzioni per coloro che non rispettano alcune regole stabilite dall'uso delle targhe temporanee.

Circolando senza licenza temporanea e permesso di circolazione, i trasgressori sono soggetti a sanzioni amministrative da 25 a 335 euro; Se il pagamento non viene effettuato entro il termine stabilito, verrà aggiunto all'oggetto un importo aggiuntivo da 41 a 168 euro.

Immatricolazione di un'Auto Estera in Italia

La procedura per immatricolare un'auto estera in Italia è regolata principalmente dal Codice della Strada italiano, all'articolo 132, il quale stabilisce che le auto straniere che circolano per più di 12 mesi in Italia devono essere obbligatoriamente immatricolate nel paese.

Il Decreto Sicurezza, infatti, vieta a chi sposta la residenza in Italia, o è già effettivamente residente, di circolare con un veicolo immatricolato con targa estera per più di 60 giorni.

È importante notare che, nonostante l'Unione Europea abbia standard comuni per l'immatricolazione dei veicoli, non esiste una legge europea unica che regoli l'immatricolazione delle auto estere.

Tuttavia, in Italia, l'art. In base a questa legislazione italiana, chiunque sia considerato residente in Italia e utilizza un veicolo straniero senza i documenti adeguati è soggetto a sanzioni che possono includere il ritiro della carta di circolazione.

Inoltre, è prevista una sanzione amministrativa che varia da 711 euro a 2.848 euro, a seconda delle circostanze.

Auto Provenienti da Paesi UE vs Extra UE

  • Nel caso di un'auto proveniente da un Paese membro dell'UE, ci sono differenze a seconda se l'auto sia nuova o usata e se è stata acquistata da un privato o da un concessionario.
  • Se stai importando un'auto da un Paese che non fa parte dell'Unione Europea (UE), dovrai affrontare alcune spese aggiuntive. Sarai tenuto a pagare i dazi doganali e l'IVA sul prezzo d'acquisto della vettura.

Costi Aggiuntivi per l'Immatricolazione

In particolare, l'imposta provinciale di trascrizione è composta da 150,81 € più una maggiorazione percentuale in base alla provincia di residenza dell’acquirente. Anche il costo delle targhe varia in base al tipo di auto e targa.

In linea generale, comunque, per un autoveicolo il costo è pari a 41,78 €.

Per immatricolare una vettura estera in Italia dovrai dimostrare agli uffici addetti di avere tutte le carte in regola per quanto riguarda il pagamento dell'imposta sul valore aggiunto. Si dovrà, quindi, procedere al pagamento dell'IVA presso l'Agenzia delle Entrate per l'immatricolazione auto estera.

Dove Svolgere le Pratiche

Se l'auto estera che desideri immatricolare proviene da un Paese europeo o da uno stato incluso nello Spazio Economico Europeo (come Norvegia, Liechtenstein e Islanda), puoi svolgere le pratiche necessarie presso lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA).

Infine, dopo aver svolto le pratiche iniziali presso lo STA o l'UMC, entro 60 giorni dovrai rivolgerti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per completare l'iter di registrazione ufficiale del veicolo.

Fasi del Processo di Immatricolazione

  1. Verifica Preliminare: In questa fase, vengono esaminati tutti i documenti relativi alle specifiche tecniche del veicolo e agli adempimenti fiscali. L'obiettivo è determinare se il veicolo soddisfa i requisiti necessari per essere immatricolato in Italia.
  2. Rilascio della Carta di Circolazione: Dopo una verifica preliminare positiva, verrà rilasciata la carta di circolazione italiana per il veicolo.
  3. Iscrizione al PRA: L'ultima fase del processo è l'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questo passaggio deve essere completato entro 60 giorni dalla data di emissione della carta di circolazione.

Documenti Utili per l'Immatricolazione

  • Certificato di conformità (Konformitätsbescheinigung/COC - Certificate of Conformity): Questo documento attesta che l'auto è stata costruita in conformità alle normative europee e è quindi idonea all'uso su strade italiane.
  • Certificato di revisione (TÜV): Assicurati che l'auto sia stata sottoposta a una revisione tecnica valida in Germania.

Tempistiche per l'Immatricolazione

Per le procedure di immatricolazione di un’auto estera europea presso lo STA, il processo non dovrebbe richiedere più di 3 giorni.

In conclusione, per l'immatricolazione di un'auto estera in Italia, i proprietari dispongono di un periodo di registrazione che varia da 60 a 120 giorni, a cui si aggiungono i tempi di attesa necessari per completare la procedura. È fondamentale rispettare queste tempistiche per evitare sanzioni e poter circolare legalmente sulle strade italiane con il proprio veicolo.

Deroghe e Situazioni Particolari

  • Veicolo non di proprietà: Un veicolo immatricolato all’estero può circolare in Italia senza essere immatricolato se viene utilizzato da un residente italiano che non sia il proprietario, ma che lo utilizzi a titolo di noleggio, leasing, comodato d’uso, ecc.
  • Personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero.
  • Lavoratori dipendenti residenti in Italia, solo ed esclusivamente per l’espletamento della propria attività lavorativa.

REVE: Registrazione dei Veicoli Immatricolati all'Estero

La richiesta consente di effettuare, in un apposito elenco presente nel sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) denominato REVE, la registrazione dei veicoli immatricolati all’estero ai quali non si applica l’obbligo di richiedere le targhe italiane.

La pratica deve essere effettuata presso uno sportello PRA. È necessaria la prenotazione online dell’appuntamento.

Documenti Necessari per la Registrazione nel REVE

  • Titolo comprovante il legittimo utilizzo del veicolo.
  • Atto/contratto di acquisto del veicolo (tale titolo è necessario solo nel caso in cui la Carta di Circolazione estera non sia già intestata al “lavoratore in Paesi confinanti/limitrofi”).

Se il documento, oltre che essere stato redatto in lingua straniera, è stato redatto anche in italiano non è necessario procedere ad alcuna traduzione. Nel caso in cui il documento sia stato redatto solamente in lingua straniera occorre procedere con la traduzione in lingua italiana.

La pratica viene lavorata in tempo reale. Per ogni ulteriore richiesta di informazioni o per casi particolari è possibile contattare l’ufficio PRA della propria provincia di residenza ai contatti reperibili nella sezione Sedi ACI sul territorio.

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