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Perugia: Cosa Vedere per Turisti in Visita

Perugia è una città ricca di storia, arte e cultura, situata nel cuore dell'Umbria. Una tendenza sempre più presente nella programmazione di un viaggio da parte dei turisti è quella dello Slow travel.

Un consiglio: il modo migliore di visitare una città come Perugia è accompagnati da una guida turistica.

Piazza IV Novembre e i suoi monumenti

Inizierei a raccontarti di cosa visitare a Perugia da quella che è la piazza più importante della città. Piazza IV Novembre è la piazza dove si trova anche la Fontana Maggiore.

La piazza è sempre stata, anche in passato, il luogo più importante della città: qui convergono le vie regali, così erano chiamate le vie principali della città in epoca medievale. Ma anche in epoca romana era considerata il Foro, il più importante luogo di pubblico ritrovo.

La piazza è intitolata ad una data significativa, il 4 Novembre appunto: in questa data, a seguito della battaglia di Castelfidardo, le Marche e l’Umbria, con voto plebiscitario, decisero per l’annessione al Regno d’Italia.

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Sulla piazza più importante di Perugia si trova anche la Fontana Maggiore: è il monumento simbolo di Perugia ed è una fontana in stile medievale il cui perimetro è delimitato da una cancellata.

La sua realizzazione risale tra il 1275 e il 1277 per opera di Fra Bevignate da Cingoli e la costruì per festeggiare l’arrivo dell’acqua in città grazie al nuovo acquedotto. La fontana si compone di due vasche in marmo sovrapposte, dove l’inferiore è più grande della superiore.

Impossibile quindi non vedere questo luogo, che è stato e continua ad essere tutt’oggi il luogo principale di aggregazione degli abitanti ma anche dei visitatori.

L’edificio più importante su Piazza IV Novembre è Palazzo dei Priori, il cui nome deriva dalla massima autorità politica al governo della città in epoca medievale. Il Palazzo dei Priori è tutt’oggi sede del Municipio.

Il Palazzo risale al 1443 come data di fine lavori, ed è stato costruito in più fasi ed è in stile gotico. Nel corso degli anni è stato ampliato più volte inglobando vari edifici adiacenti.

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L’accesso al palazzo è libero e si può entrare dal Portale Maggiore situato in Corso Vannucci. Al piano terra si trova un’ampia sala: all’esterno del palazzo, sopra il portone, si trovano un leone ed un grifo, mentre al suo interno si trova la statua di un Grifone, il simbolo di Perugia. Da qui si possono salire le scale interne che ti condurranno alle sale più importanti del palazzo.

Le Sale di Palazzo dei Priori

  • Sala dei Notari: Questa sala originariamente era la sala delle assemblee del libero comune ma dal 1582 divenne sede della corporazione dei notai. Si compone di otto archi ed è decorata da svariati affreschi. Qui si svolgono le funzioni di Matrimonio Civile.
  • Sala della Vaccara: Fu sede del primo archivio comunale e al suo interno si trovano alcuni affreschi, tra i quali una Madonna con Bambino e Santi di Tiberio di Assisi.
  • Sala del Collegio del Cambio: Faceva capo alla corporazione dei cambiavalute Perugini, una potentissima corporazione di banchieri denominata anche “arte del Cambio”. Per indicare la loro sala i cambiavalute la rappresentarono con un Grifo sopra ad un forziere.
  • Sala del collegio della Mercanzia: Era la sala della corporazione dei mercanti. Il Comune di Perugia concesse questa sala alla corporazione per compensare un elevato debito. Veniva utilizzata sia come sala per le udienze per redimere le controversie tra mercanti, sia per svolgere altre funzioni legate al commercio. Si entra da corso Vannucci e in un rosone si vede anche il simbolo della corporazione: un grifo sopra ai panni, a simboleggiare la mercanzia venduta dalla corporazione.

Al terzo ed ultimo piano si trova la Cappella dei Priori ed è all’interno della Galleria Nazionale dell’Umbria. Per visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria si accede sempre da corso Vannucci.

E’ un museo dotato di autonomia speciale: questo significa che ha poteri decisionali autonomi in vari campi, come quello scientifico, finanziario, contabile ed organizzativo. Ha una struttura gerarchica decisionale al suo interno con figure ben delineate.

Al suo interno conserva opere d’arte umbre ed alcune delle opere più importanti a livello nazionale. Le opere da vedere all’interno vanno in un arco temporale che si colloca tra il Duecento e l’Ottocento, inglobando opere del Tardo Gotico e del Rinascimento e vede tra i suoi maggiori artisti Il Perugino e Pinturicchio.

Al suo interno si trova la Cappella dei Priori, con degli affreschi dedicati alla vita di San Ludovico da Tolosa e si vede anche una pittura della città di Perugia prima dell’abbattimento di una parte della Rocca Paolina.

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Gratuito sotto i 18 anni.

Cattedrale di San Lorenzo

Il mio itinerario a Perugia di un giorno prosegue attraverso la chiesa principale della città. La Cattedrale di San Lorenzo si trova in piazza IV Novembre ed ha uno degli accessi alla chiesa stessa affacciato proprio sulla piazza più famosa della città ma questo è l’ingresso laterale della chiesa: l’ingresso principale si trova in piazza Ignazio Danti, la piazzetta collegata alla piazza principale dove si trova l’accesso al pozzo Etrusco.

La prima edificazione del Duomo di Perugia risale tra il 930 e il 1060: tutte le cattedrali costruite per Perugia prima di questo periodo si trovavano al di fuori del centro cittadino. La prima parte di quella che ora è la Cattedrale di San Lorenzo fu costruita dove si trova l’attuale transetto. Il progetto della chiesa attuale è del 1300.

Per arrivare alla forma attuale, i lavori si protrassero per secoli e la fine dei lavori risale al 1569, anno della consacrazione. Successivamente furono attuati ulteriori lavori di innalzamento e restauro.

Come detto prima, su piazza IV Novembre si trova l’ingresso laterale e fu costruita la Loggia di Braccio. Una volta entrati, ci si trova dentro ad una chiesa dalla pianta a croce latina a tre navate. Lungo le navate laterali si trovano varie cappelle, ma la più degna di nota resta la cappella dell’Anello o di San Giuseppe.

Si dice che dentro al reliquiario si trovi l’anello della Vergine Maria.

Perugia Sotterranea e il Pozzo Etrusco

Altra cosa da fare a Perugia: scoprire la Perugia sotterranea. Hai due alternative: la prima, più costosa e più lunga è quella di recarti all’area archeologica di Perugia Sotterranea. Vi si accede tramite un corridoio tra Piazza IV Novembre e via Maestà delle Volte dove si trova il Museo del Capitolo di San Lorenzo.

Però abbiamo optato per la visita al Pozzo Etrusco. Prima di parlartene, devo dire che è stata una visita molto interessante, perchè permette di capire come gli etruschi, con una vera e propria opera di ingegneria idraulica, pescassero l’acqua dalla viscere della terra.

Dopo aver pagato il biglietto, mentre si attende il proprio turno, si può ascoltare una spiegazione a video sulla storia del pozzo. Dopo di che, si scende tramite delle scale fino a vedere il pozzo dall’alto di una finestra, poi si scende fino al pozzo e si cammina sopra di esso tramite una passerella in vetro satinato.

Il pozzo risale a metà del III Secolo a.C., scende fino a duna profondità di 37m e la sua particolarità sta nella parte alta, fatta completamente in travertino. La parte alta del pozzo si trova in Piazza Piccinino, adiacente a Piazza Danti.

Chiesa di San Severo e l’affresco di Raffaello

Terminata la visita al pozzo Etrusco, prosegui oltre piazza Piccinino e segui per via Bontempi fino ad arrivare alla Chiesa di San Severo.

Ti segnalo questa chiesa perchè nella Cappella di San Severo si trova l’unico affresco di Raffaello a Perugia: si tratta della Trinità e Santi benedettini e camaldolesi. L’opera fu completata tra il 1505 e il 1508 dal Perugino.

L'Acquedotto Medievale

Un luogo da non perdere a Perugia e probabilmente uno dei luoghi più iconici della città, quello in cui scattare la classica foto ricordo. Questa costruzione ingegneristica fu qualcosa di rivoluzionario e colossale per l’epoca: fu realizzato tra il 1254 e il 1280 sotto la supervisione di Fra Bevignate e di Boninsegna da Venezia.

L’acqua giungeva dal monte Pacciano alla fontana Maggiore lungo un percorso di 4 chilometri e di cui una parte in salita. E tutto questo fu realizzato senza l’ausilio di pompe ma con l’utilizzo di un condotto forzato a pressione il quale riuscì ad imprimere all’acqua la spinta necessaria per risalire il dislivello.

L’antico acquedotto medievale fu recuperato nella sua ultima parte per la costruzione di un caratteristico percorso pensile per collegare il borgo periferico di Porta Sant’Angelo col centro cittadino.

Eurochocolate e il Cioccolato di Perugia

L’Eurochocolate di Perugia è l’evento di punta dedicato al cioccolato e si svolge in primavera. Ma non ti preoccupare: se ti perdi l’evento puoi sempre rimediare con una bella scorpacciata a base di cioccolato.

Una delle cose da fare a Perugia è mangiare tanto cioccolato in uno dei molti store che troverai lungo le vie della città. I negozi di Eurochocolate si trovano in particolare in Piazza IV Novembre.

Piazza Italia e la Rocca Paolina

Piazza Italia si trova a dalla parte opposta rispetto a Piazza IV Novembre e si collega con Piazza della Repubblica attraverso corso Vannucci. Sorse dopo la demolizione di una parte della Rocca Paolina: siccome la rocca era il simbolo del potere pontificio, occorreva dare un segnale forte di cambiamento dopo l’unificazione italiana. Per questo, al centro della piazza, si trova il monumento a Vittorio Emanuele II.

Ultima tappa di questo mio itinerario con mappa su cosa vedere a Perugia in un giorno è la Rocca Paolina. Si trova vicino a Piazza Italia e per accedervi puoi o scendere le scale mobili oppure scendere lungo via Marzia, dove si trova Porta Marzia. In passato questa via d’accesso era la più importante porta d’ingresso meridionale della città.

A volerne la costruzione fu Papa Paolo III: per dimostrare il potere pontificio eresse la Rocca Paolina, rimasta poi simbolo del potere fino al 1860. Sorse sui resti delle case della famiglia Baglioni, una famiglia perugina che si rivoltò contro il Papa, ma inglobando anche le strade e le case del quartiere di Santa Giuliana.

La Rocca giunta ai giorni nostri è solo una parte della costruzione più ampia realizzata in passato. Originariamente si componeva di un corpo principale collegato tramite un corridoio ad un avamposto e si sviluppava su cinque livelli.

Alla fine del 1860 e dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia 1861, la parte di rocca presente nell’attuale piazza Italia fu definitivamente abbattuta, in quanto simbolo del potere pontificio. Ad oggi restano visitabili solamente i sotterranei del palazzo papale, non ancora portati totalmente alla luce. L’accesso è libero e viene utilizzata come centro espositivo.

Come Arrivare e Dove Parcheggiare

Perugia è ben collegata a tutto il resto d’Italia. Il metodo migliore per arrivare però resta sempre in auto: se arrivi da direzione Roma - Napoli o Milano - Firenze, percorri la A1 e poi all’altezza di Sinalunga prendi il raccordo Autostradale 6 Bettolle Perugia fino a Perugia. Per chi arriva dalla zona di Rimini, è possibile prendere la SS3Bis, conosciuta anche come “il Verghereto” che collega la A14 Bologna - Taranto con Perugia.

Il centro storico di Perugia è zona traffico limitata, quindi l’unica soluzione che hai è quella di parcheggiare fuori dal centro storico. Se stai cercando un parcheggio a Perugia, ce ne sono molti a pagamento fuori dalle mura. Ti consiglio di lasciare l’auto in uno di questi e poi utilizzare le scale mobili e gli ascensori per raggiungere il centro. Ecco alcuni parcheggi a pagamento.

  • Parcheggio Perugia Pian Massiamo, gratuito.

Dove Mangiare a Perugia

Come in tutta l’Umbria, anche in città si mangia benissimo. Una cosa da fare assolutamente a Perugia - pena la scomunica - è ingozzarti di cioccolato in uno dei tanti negozi. Te ne ho già parlato quindi non mi dilungo. Ci sono molti ristoranti in città che ti sapranno deliziare con ottimi piatti tipici.

Si trova in centro storico, in Piazza Giacomo Matteotti. I panini sono rigorosamente caldi con porchetta tagliata e messa nel pane. Puoi mangiare un semplice panino con la porchetta o con alcuni degli affettati tipici umbri. Oppure fanno panini con salumi ed altri ingredienti prodotti dal territorio. Per noi è stata una bellissima scoperta ed un buonissimo pranzo a base di street food.

Dintorni di Perugia

Tra le città da visitare nei dintorni di Perugia ci sono Trevi, Spello, Rasiglia, Montefalco, Spoleto, Assisi, Bevagna e Gubbio. Sono tutte città e borghi molto carini da visitare in una giornata. Se vuoi spingerti un po’ più in là, vai in provincia di Terni per visitare la cascata delle Marmore e Narni.

La Casa del Cioccolato Perugina

Va da sé il mio entusiasmo per la possibilità di visitare la Casa del Cioccolato Perugina e relativa fabbrica, tempio della Rossana e del suo arcinoto ingombrante “cugino”, il mitico Bacio.

Dovete sapere che la Casa del Cioccolato Perugina, sulla carta, si trova in Via San Sisto numero 207, ma non tutti i navigatori hanno recepito questa informazione e seguendo pedissequamente le indicazioni della vocina metallica potreste trovarvi, a puro titolo di esempio, nel parcheggio del Policlinico di Perugia… ecco, se dovesse capitarvi fate come noi e approfittate dell’ottimo bar dell’ospedale per uno spuntino a tramezzini, ultima occasione per ingerire qualcosa di salato della vostra giornata. Dopo di che liberatevi del navigatore e chiedete indicazioni a una persona-fisica: dove si trova la Perugina qui lo sanno tutti e quando ci arriverete davanti capirete anche il perché. È enorme, difficilmente può passare inosservata.

La visita alla Casa del Cioccolato è un’esperienza curiosa dove si scoprono moltissime cose, a partire dal processo di lavorazione del cioccolato, che lì per lì avevo capito benissimo, ma mi rendo conto di non essere più in grado di spiegare (tanto mi piace pensare che sia una specie di incantesimo e chi può darmi torto). La storia di questa azienda nata ai primi del ‘900 è un vero e proprio pezzo di storia italiana, che descrive meglio di tante altre fonti la cronaca e il costume nazionali. Modernissima fin dagli albori, pioniera del marketing e della responsabilità sociale d’impresa, per certi versi anche trasgressiva. Uno strano museo, fatto di manifesti pubblicitari anni ’30 e filmati di Carosello anni ’60, preziosi incarti d’epoca e i primi cartigli dei Baci con frasi irriverenti e ben poco romantiche -d’altronde il primo nome del Bacio era Cazzotto, c’era da aspettarselo-.

La nostra guida ci racconta tutto con simpatia, leggerezza e efficacia, fino alla storia del BaciOne, il cioccolatino più grande del mondo, 6 tonnellate di Bacio Perugina da guinness dei primati, alto 2 metri e avvolto da 35 metri di carta argentata. La star dell’edizione 2003 di Eurochocolate… me lo ricordo: io c’ero! La visita si conclude con una degustazione che lascia soddisfatti e con il giro in fabbrica.

Un consiglio: se potete organizzate la vostra visita in un giorno feriale, vedrete la macchina produttiva al lavoro. Una macchina produttiva che spara 3.000 caramelle al minuto, altro che primo cassetto del comò.

Scuola del Cioccolato Perugina

Fatto il giro al museo, non perdete l’occasione di partecipare a uno dei corsi della Scuola del Cioccolato! Pur avendo una manualità cuciniera ridicola, dopo aver trascorso un pomeriggio con i maestri cioccolatieri persino io ho portato a termine una trionfale creazione di alta pasticceria, riducendo la mia postazione ai fornelli un campo di battaglia al gianduia. Le lezioni sono divertenti e accessibili a tutti, l’incoraggiamento continuo all’assaggio libero, poi, contribuisce a diffondere una generalizzata atmosfera di allegra euforia: endorfine alle stelle!

Oltre ai vostri cioccolatini confezionati in pompa magna e un bel diploma da incorniciare, porterete a casa un bel po’ di nozioni da rimettere in pratica. Personalmente ho soprattutto scoperto quanto può essere liberatorio mescolare un calderone di cioccolato fumante inebriandosi del suo profumo e poi versarlo a fiotti su un tavolo, senza paura di sporcare o di sporcarsi…

Etruscan Choco Hotel

Concludiamo la giornata all’Etruscan Choco Hotel, albergo tematico dal nome programmatico poco fuori dal centro di Perugia. Verrebbe da dire “dulcis in fundo”, se non fosse che il dulcis in questo caso è anche all’inizio e durante. Con soddisfazione ritiro la chiave della stanza e scopro di pernottare nel piano fondente; senza nulla togliere al gianduia e al latte, il fondente rimane il mio preferito. Assieme alle chiavi, una mappa del centro città rigorosamente di cioccolato.

Non vorrei privarvi del gusto di scoprire da soli le piccole grandi trovate di questo albergo: l’arredo delle stanze, i dettagli e le decorazioni degli spazi comuni, il ristorante che propone un intero menu a tema cacao, il negozio di souvenir spiritosi nella hall… invece di cadere nel kitsch cavalca il tema con ironia, senza rinunciare al comfort. Una menzione speciale alla colazione, che saprà mettervi alla prova con la fontana di fondue e i blocchi di cioccolato da grattugiare a mò di Parmigiano un po’ dovunque.

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