Pescaturismo a Caorle: Un'Esperienza Autentica tra Mare e Tradizione
Caorle, con la sua storia marinara millenaria, offre un'opportunità unica per vivere il mare in modo autentico: il pescaturismo. Questa attività permette ai turisti di immergersi nella vita dei pescatori, scoprendo tradizioni secolari e assaporando i sapori genuini del mare Adriatico.
Cos'è il Pescaturismo?
Il pescaturismo è un'attività che consente a persone non appartenenti all'equipaggio di imbarcarsi su pescherecci per vivere un'esperienza diretta a contatto con le risorse del mare. I partecipanti possono osservare le tecniche di pesca, imparare i segreti del mestiere e, in alcuni casi, anche partecipare attivamente alle operazioni.
Si differenzia dall’ittiturismo, che è invece l’attività di ospitalità e di somministrazione, che significa preparare il pesce per la tavola, esercitata da imprenditori ittici singoli o associati, connessa e non prevalente rispetto a quella principale di pesca o acquacoltura, svolta attraverso l’utilizzo della propria abitazione o di strutture nella disponibilità dell’imprenditore.
Caorle: Un Territorio Vocato al Pescaturismo
Caorle, città marinara e peschereccia preesistente a Venezia, ha un grande potenziale per il pescaturismo. La sua laguna, i casoni tradizionali e la cultura della pesca offrono uno scenario unico per un'esperienza indimenticabile.
L’esempio più conosciuto, ma anche meno visitato, è rappresentato appunto dai “casoni”, le case costruite con materiali naturali e il tetto spiovente in canna palustre, residenza originaria dei caorlotti e oggi abitazione estiva dei pescatori locali e delle loro famiglie.
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I Casoni: Un Tesoro Nascosto
I casoni rappresentano un simbolo della tradizione marinara di Caorle. Molti casoni si vedono dalle rive, ma parecchi altri sono nascosti dalla vegetazione e si fa fatica a distinguere lo stretto canale attraverso il quale arrivarci. Queste abitazioni, costruite con materiali naturali e tetti di canna palustre, offrono un'immagine autentica della vita dei pescatori.
Incontriamo Sandro, il pescatore al quale appartiene il casone, orgoglioso, ci fa entrare e ci spiega come funziona la pesca turismo, dei giri in barca che organizza e soprattutto delle mangiate di pesce alla griglia che si fanno a fine battuta proprio nel suo casone, un’idea diversa per un giorno speciale a Caorle.
Non poter portare i suoi ospiti in casone non è cosa da poco: i turisti si perdono una parte importante della magia di Caorle che è quella di andare a tavola con i pescatori cui sono stati fianco a fianco e con le loro famiglie, che il pesce lo conoscono da appena nati e lo preparano con le tradizionali ricette trasmesse da generazioni.
L'Isola dei Pescatori: Un Villaggio Fuori dal Tempo
Ad un certo punto della pista ciclabile seguiamo l’indicazione per l’isola dei pescatori, ed è qui che entriamo in una specie di villaggio delle favole, fuori dal tempo ed unico nel suo genere. Sull’isola che si raggiunge a piedi tramite un ponticello c’è una vera e propria città in miniatura, le case hanno tutte il tetto di paglia (sono casoni di fatto), piccoli ponticelli, recinti di legno, madonnine e simboli religiosi qua e là, le barche colorate sull’argine o “parcheggiate” in spazi scavati nel fango e protetti da tettoie precarie, i disegni ed i nomi sulle porte.
Come Funziona il Pescaturismo a Caorle?
Attualmente, a Caorle, c'è un solo comandante con la licenza per il pescaturismo. Tuttavia, si prevede che nel prossimo futuro saranno dieci le imbarcazioni a norma, pronte ad ospitare i turisti, al massimo una decina di persone.
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Sandro e Daniele hanno aperto la strada, ma i pescatori caorlotti potenzialmente interessati sono molti di più. Sono circa 150 i pescherecci che, una volta messi a norma, potranno usufruire di questa opportunità e concretizzare questa attività.
Opportunità e Sfide del Pescaturismo in Veneto
Franco Manzato, assessore regionale alla Pesca, ci crede molto, e non a caso ha per primo dato vita ad una iniziativa per far conoscere le nuove opportunità. Il collega alla promozione Marino Finozzi, che ha la competenza istituzionale in materia di attività collegate al turismo, non è da meno.
Di sicuro pescaturismo e ittiturismo sono nuove opportunità che potrebbero concretamente arrotondare, con introiti complementari e alternativi, redditi professionali oggi falcidiati dal poco pescato e dai costi alle stelle.
La storia del Veneto affonda in una plurimillenaria tradizione marinara (e peschereccia) ed è oggi di gran lunga la prima regione turistica d’Italia, con oltre 63 milioni e mezzo di pernottamenti registrati nel 2011, dei quali più del 62% generati da ospiti provenienti dall’estero.
Non può perché servono regolamenti comunali, permessi sanitari, consensi della capitaneria di Porto, benestare della Forestale, provvedimenti attuativi regionali.
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La Pesca Amatoriale a Caorle
Per chi ama praticare la pesca a livello amatoriale, Caorle offre davvero numerose opportunità. E’ possibile pescare non solo in mare, ma anche nelle acque interne del Comune, lungo i canali lagunari o i fiumi.
Per poter pescare, infatti, serve, come minimo, la licenza di pesca di categoria B (sportivo-dilettantistica) per disporre della quale è necessario aver corrisposto l’importo dovuto alla Regione Veneto a titolo di tassazione annuale, pari ad Euro 34,00.
Questo comporta per gli appassionati la necessità di possedere, oltre alla licenza di pesca, anche un permesso di pesca specifico per che può essere richiesto presso il Comando della Polizia Locale di Caorle, sito in Via Strada Nuova, proprio all’ingresso della città (nei presi dell’Eco Park e del Museo Nazionale di Archeologia del Mare).
Dal punto di vista della disciplina dell’attività di pesca, vanno anche ricordati gli attrezzi consentiti: si può pescare utilizzando non più di tre canne da pesca, con o senza mulinello, con non più di tre ami per canna. Consentito anche l’utilizzo delle togne e del guadino (diametro non superiore a 50 cm) per il recupero del pesce.
Per chi vuole praticare la pesca in Laguna a bordo di un natante, non va dimenticato che il regolamento del Comune di Caorle in materia impone che la barca debba essere ferma o ormeggiata, dove possibile, per mezzo di paline provvisorie; nel tratto di laguna compreso tra Valle Franchetti a Valle Zignago, per evitare intralcio alla navigazione, l’ormeggio deve avvenire entro i 10 metri dalla riva.
Le Vongole di Caorle: Un Prodotto Tipico
La raccolta delle vongole e dei fasolari fa parte della tradizione di Caorle, essendo molluschi tipici di questi fondali e dal sapore davvero squisito. Purtroppo, però, non si possono avere sempre a portata di mano o di “spaghetti”.
Per questo motivo l’Organizzazione di Produttori di Molluschi Bivalvi del Mare Veneto ha messo a punto, con il controllo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Padova, un sistema unico per congelare le vongole con guscio chiuso.
«Le vongole surgelate a guscio chiuso - dichiara Mauro Vio, direttore di Co.ge.vo. Venezia - vengono proposte in sacchetti sigillati da chilo, con una scadenza di 12 mesi dal confezionamento.
«Il prodotto - prosegue Vio - viene successivamente confezionato in buste e immagazzinato (e trasportato) a temperatura controllata di -18°C, -20°C. Il processo di congelazione, tra l’altro, abbatte la carica batterica del prodotto, che già da fresco è ben al di sotto dei limiti di legge. Le vongole così surgelate si cucinano allo stesso modo di quelle fresche, mettendole direttamente in padella con battuto di cipolle, aglio per chi lo desidera, olio d’oliva, coperte con coperchio.
In Tabella 1 si riportano i dati relativi alle produzioni della vongola di mare (Chamelea Venus Gallina) nel mare veneto, suddivisi tra le imbarcazioni operanti nel Compartimento marittimo di Venezia ed in quello di Chioggia.
Come si può vedere, anche durante l’anno 2011, sono stati osservati lunghi periodi di riposo biologico utili per la semina e l’accrescimento della risorsa a mare autogestita dai pescatori.
Dopo tanti sacrifici chiesti ai pescatori per più di quattro anni di scarsa attività, ad oggi hanno finalmente ottenuto una abbondante disponibilità dei banchi naturali.
Compartimento Marittimo | Produzione (Dati 2011) |
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Venezia | [Dato non specificato] |
Chioggia | [Dato non specificato] |
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