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PK e i Viaggiatori del Tempo: Un'Analisi Dettagliata

Oggi, a distanza di anni, il fumetto PKNA (Paperinik New Adventures) è diventato una specie di mito, venerato da tutti i Pkers (così veniva chiamata la community di PK) e non, e ri-pubblicato anche più volte in raccolte differenti, come la “Pk, ultimate collection” o il più recente “PK il mito”.

Prima di parlare di PK, bisogna introdurre brevemente la figura di Paperinik. Paperinik nasce in Italia nel 1969, nella coppia di fumetti Topolino 706-707 con l’avventura “Paperinik il diabolico vendicatore”. Ai testi c’è Guido Martina, ai disegni Giovanbattista Carpi.

Paperino trova in Villa Rosa il covo segreto del ladro gentiluomo Fantomius (una sorta di rielaborazione disneyana di Phantomas). Affascinato da questa figura, decide di impersonare il ruolo del vendicatore. Mentre nell’evoluzione del personaggio, Paperinik si è lentamente trasformato in un supereroe, nelle storie della genesi il suo ruolo di vendicatore era dovuto a un intento di rivalsa personale di Paperino per riparare ai torti subiti da parte dei parenti disneyani nei suoi confronti.

Come già detto, il personaggio subisce una metamorfosi, diventando un vero e proprio paladino di Paperopoli, signore incontrastato della notte, in una sorta di supereroe in stile Marvel.

PKNA: Una Rivoluzione nel Fumetto Disney

PKNA è una sfida fumettistica, e una rottura col passato, soprattutto dal punto di vista concettuale ed estetico. Si tratta di uno spillato di grande formato, che assomiglia ai comics americani dedicati ai supereroi. La Disney non si era mai cimentata in una sfida del genere.

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Per quanto riguarda il punto di vista concettuale, il personaggio di Paperinik viene completamente rivisitato, in una atmosfera adulta e noir, condita da una sottile e travolgente ironia, in un capolavoro del disegno e della sceneggiatura. Lo stesso Ezio Sisto, tra i creatori della serie, lo definisce così: “Si trattava di un fumetto “adulto” che ha cambiato la percezione di Disney e che viene tuttora ripubblicato periodicamente.”

Le storie sono molto più lunghe, con una durata di una settantina di pagine, in alcuni casi anche di più. Ci sono anche alcuni filoni tematici, come la PBI (equivalente dell’FBI), oppure la fantascienza (viaggi interstellari e la lotta agli evroniani, una malvagia razza aliena) e i viaggi nel tempo.

Altra grande innovazione è il tema della morte, che viene affrontato con grande rispetto e intelligenza, una cosa mai vista su Topolino. Inoltre le storie non sono autoconclusive, ma ogni numero di PK fa parte di un progetto più ampio.

Fin dal primo numero zero, in cui Paperon de’ Paperoni acquista la Ducklair Tower, facendo diventare Paperino il suo custode, che fa la conoscenza di Uno, un’intelligenza artificiale molto carismatica a amata dai fans, creata dal genio Everett Ducklair, che sostituirà Archimede come aiutante di PK, si capisce subito che ogni fumetto è solo una puntata di una lunga saga.

Non era solo la storia del fumetto a catalizzare l’attenzione del lettore, ma la qualità dell’albo era molto alta anche e soprattutto per le geniali rubriche. Oltre a questa leggendaria rubrica della posta, vi erano anche approfondimenti sul mondo di PK, illustrati come una sorta di dossier segreto, i PK Files, oppure alcune storie secondarie illustrate sempre dal PK Team, che riguardavano alcuni personaggi apprezzati dai fan come l’esuberante giornalista Angus Fangus.

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Le Saghe Più Apprezzate

Ogni Pker ha i suoi numeri preferiti. Scritto da uno degli autori che apprezzo di più, Tito Faraci, e disegnato da Lorenzo Pastrovicchio, è sicuramente la mia storia preferita su PK. In questa avventura il “vecchio mantello” fronteggia Trauma, un guerriero mutante evroniano che si nutre della paura dei propri avversari accrescendo il suo potere.

Pk, inizialmente in difficoltà, affronta una vera e propria sfida contro sé stesso, dimostrando di essere un vero supereroe, che conosce la paura, ma la supera con il coraggio. Di Tito Faraci, con disegni di Silvia Ziche e Alessandro Zemolin è Motore/Azione, un’altra apprezzabile storia, ricca di ironia.

Con la sceneggiatura di Bruno Enna e i disegni di un grandissimo Claudio Sciarrone, Frammenti d’autunno è un capolavoro sotto ogni aspetto. Questa la trama: Lyla, l’amica droide di PK, mostra segni di malfunzionamento e viene rispedita nel futuro dove viene processata.

L’intero fumetto è una critica all’abuso di potere, ma non solo, poiché indaga nell’introspezione dei personaggi in maniera approfondita e disarmante, travolgendo il lettore in maniera incredibile. Un droide può essere considerato umano? La delicatezza con cui si tratta questo tema è poetica, inoltre l’amore deviato del creatore Vertighel per Lyla è commovente, ed Enna tratta questo sentimento magistralmente, aiutato da uno Sciarrone fenomenale, che realizza disegni e chine che possono essere considerati dei capolavori d’arte fumettistica. Alcuni tratti del fumetto ricordano vagamente certe sfaccettature di Io, Robot e di Blade Runner.

Questo fumetto, da molti considerato come il migliore di tutta la saga, è diventato un cult anche all’estero.

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La Trilogia di Xadhoom

La trilogia di Xadhoom, composta dagli albi “Clandestino a bordo”, “Lontano lontano” e “Sotto un nuovo sole” è la conclusione della storia dedicata all’aliena xerbiana. Conosciuta da Paperinik nel numero zero/3, la dottoressa Xado (Xadhoom) è una scienziata originaria del pianeta Xerba che sta sviluppando una nuova forma di energia.

Nei precedenti numeri di PK veniamo a sapere che gli xerbiani erano stati contattati da un popolo apparentemente pacifico, gli evroniani, che hanno sterminato la razza del pianeta Xerba. Xado successivamente torna sul suo pianeta dopo un esperimento che l’ha tramutata in una mutante in grado di dominare qualsiasi forma di energia e dalle potenzialità di un sole. Qui scopre lo sterminio del suo popolo e decidere di assumere il nome di Xadhoom, che significa creditore. Xadhoom infatti ha un grande credito da esigere dagli evroniani.

Nella trilogia di Xadhoom si assiste alla resa dei conti tra Xadhoom, Pk e gli evroniani, in un turbinio di emozioni dal finale struggente.

Altre Storie Memorabili

Di Francesco Artibani, illustrato da Alessandro Barbucci e Roberta Migheli, Carpe Diem è una storia ambientata nel futuro. Paperinik, in via straordinaria, collabora con una organizzazione criminale e con il cronauta non autorizzato “il Razziatore”, per salvare il tempo da un inarrestabile nulla. L’obiettivo è quello di evitare questo disastro causato da un esperimento andato male da parte della ditta Globalgen, nel XXV secolo.

Sempre sceneggiato Francesco Artibani, da apprezzare anche “il giorno che verrà”, un’altra struggente storia con protagonisti PK e “il Razziatore, impegnati a salvare la centrale della Tempolizia. Sceneggiata da Alessandro Sisti, con disegni di Barbucci e chine di Sardi, “Ritratto dell’eroe da giovane” è il primo fumetto di Pk ambientato nel futuro.

In questa storia Paperinik dovrà fare i conti nel futuro con la propria aura di mito, con un’invasione di superevroniani, qualche “vecchio” amico e tanti colpi di scena.

Speciale '98: Zero/1

Ad agosto del 1998 il Pk Team decide di confezionare lo “Speciale ‘98”, realizzando un numero che è destinato a rimanere il migliore tra tutti gli speciali creati nel corso degli anni. In questo fumetto sono descritte le vicende che collegano definitivamente Pk con lo storico personaggio di Paperinik, chiarendo definitivamente alcuni passaggi importanti della vita del supereroe, come l’addio ad Archimede o la vita privata di Paperino.

Intitolarlo “zero/1” è stata una scelta redazionale, nata in seguito a un vero e proprio caso fumettistico. “Lo Zero Barra Uno, il numero che non esiste o che almeno non sarebbe dovuto esistere. Già, perché per comprendere appieno questa scelta dobbiamo fare un salto indietro di un anno, esattamente all’uscita dello Speciale ’97.

Qui un articolo presentava i numeri già precedentemente usciti, e scherzando sulla numerazione inserirono anche un ipotetico “zero barra uno”, esattamente tra il Numero Zero e lo Zero/2. Be’, di lì in poi la posta non fu più la stessa, tra coloro che chiedevano lumi a proposito e chi invece sosteneva la sua non esistenza. Al che il PK Team decise di realizzarlo proprio in occasione dello Speciale ’98. Naturalmente anche questa scelta generò grandi confusioni.

E continuano tutt’ora, nella collocazione cronologica, con coloro che lo collocano dopo il numero 20, come cronologia comanda, coloro che collocano tutti gli speciali separatamente e chi, infine, lo colloca dopo il Numero Zero. Perché alcuni fanno questa scelta?

Collezionismo e Rarità

Ogni pker che si rispetti deve avere la propria collezione, coccolata nel tempo. Inoltre alcuni importanti volumetti, come “Pk Two”, interamente dedicato alla trilogia di Xadhoom, “Pk i viaggiatori del tempo”, che contiene le origini di Pk e due delle più belle storie come “Frammenti di autunno” e “Carpe diem”; inoltre il volume “Pk strettamente riservato”, che contiene altre tre storie tra le più belle, come “Due”, “Trauma” (la mia preferita) e “Ritratto dell’eroe da giovane”.

Della mia collezione fanno parte anche i primi 20 numeri della rivista “Paperinik e altri supereroi”, da avere perché al suo interno sono raccolte le storie più belle e interessanti delle origini del Paperinik di Martina e dei due periodi di Paperinik, nella veste prima di vendicatore e poi di supereroe. Sono in possesso anche dei 20 volumi che Repubblica realizzò in una raccolta chiamata “Pk ultimate collection”.

Rarità da collezione

  • Numero 1 gold con litografia: si tratta di una stampa dorata del primo numero di Pk, con una litografia a tiratura limitata, realizzato per l’Expocartoon 1996.
  • Pkard Pkers e Pk Action Hero: due card che venivano inviate solamente ai più “meritevoli” tra i fans, che dimostravano di poter essere d’aiuto al Pk Team con alcune idee per il fumetto.

Personaggi Chiave

La serie vede Paperino ricevere il ruolo di custode della Ducklair Tower, che un inventore miliardario ha venduto a Paperon De’ Paperoni. In cima alla torre è presente un centocinquantunesimo piano nascosto a tutti, e al suo interno Paperino trova Uno, una intelligenza artificiale senziente dall’aspetto di un volto da papero in una bolla verde, che monitora la torre e tutti i segreti di Ducklair presenti in essa, invenzioni dal potenziale distruttivo enorme.

Gran parte della saga verte sulla lotta contro gli Evroniani, una stirpe di alieni paperi/umanoidi che vampirizzano le emozioni altrui. Nel frattempo lo scorretto giornalista di Canale 00, Angus Fangus, decide di costruirsi una carriera diffamando Paperinik con notizie tendenziose se non proprio false.

Un contingente evroniano viene attaccato da una nemica misteriosa. Questa è una aliena di nome Xadhoom, la cui biologia mutata termonucleare le permette di volare, sopravvivere nello spazio e di emettere raggi di energia. Dopo una iniziale diffidenza accetta di aiutare PK, anche se la sua priorità è spazzare via gli Evroniani. Paperino si reca in incognito sul posto e assieme a Xadhoom sconfigge il distaccamento evroniano guidato dal generale Zondag e dallo scienziato Zoster.

Ecco alcuni dei personaggi principali:

  • Pk (Paperinik): è l’alter-ego di Paperino.
  • Everett Ducklair: genio dalle doti creative strabilianti, ma con la tendenza a costruire armi e oggetti pericolosi.
  • Lyla Lay: androide proveniente dal futuro, è incaricata di sorvegliare la Paperopoli del XX secolo.
  • Xhadoom: alieno mutante dalle capacità a dir poco esplosive, unica superstite di una razza schiavizzata dagli Evroniani.
  • Angus Fangus: giornalista neozelandese di 00 Channel dal carattere ingestibile, antipatico e fastidioso.
  • Evroniani: razza aliena che schiavizza le altre civiltà (rendendole cool-flames, una sorta di zombie) per assorbire la loro energia emotiva.
  • Razziatore: predatore di tesori proveniente dal futuro, molto forte e dotato di una costante ironia.

Viaggi nel Tempo e la Microcontrazione

In PKNE la trama è completamente incentrata sui viaggi nel tempo - Lyla è un droide della Tempolizia - con i nostri eroi impegnati a sventare una minaccia misteriosa che crea alterazioni nel continuum spazio-temporale sotto forma di infiniti futuri alternativi. Come gli evroniani nel primo story arc, qui è il gruppo di crono-criminali noto come l’Organizzazione a tornare in scena.

Uno dei concetti chiave legati ai viaggi nel tempo in PK è la microcontrazione, un fenomeno che rende impossibili i viaggi temporali a partire dal XXIII secolo. Questo crea paradossi e interrogativi sulla coerenza temporale della serie.

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